Star Wars Libri & Comics vi porta alla scoperta di Star Wars Storyboards: The Original Trilogy, bellissimo artbook targato Abrams Books che raccoglie gli storyboards completi della Trilogia Classica, alcuni dei quali inediti e mostrati al pubblico per la prima volta in questo volume grazie al lavoro certosino di ricerca tra gli archivi Lucasfilm del sempre grande J. W. Rinzler.
- Titolo: Star Wars Storyboards: The Original Trilogy
- Data di uscita: 13 Maggio 2014
- Autore: J. W. Rinzler
- Edito da: Abrams Books
- Edizione: Copertina rigida, 352 pagine
- Prezzo: € 30.09 (acquista QUI)
Contenuti
Il volume presenta tutti gli storyboards realizzati per la produzione della Trilogia Originale ed è suddiviso in tre sezioni, una per ogni film: A New Hope (81 pagine), The Empire Strikes Back (113 pagine) e Return of the Jedi (142 pagine).
Per comprendere l’importanza della tecnica degli storyboards, che rappresentano una delle fasi fondamentali nel processo di realizzazione di molti film, non solo di quelli di Star Wars, riportiamo la traduzione adattata di un passo presente nel libro:
Gli storyboards venivano eseguiti per una serie di motivi:
- Per esplorare una scena: tavole preliminari disegnate durante la pre-produzione, realizzate come schizzi approssimativi e progettate per l’esplorazione dell’azione e delle varie possibilità mentre Lucas stava scrivendo;
- Per progettare possibili riprese: tavole più dettagliate e raffinate ma comunque preliminari e disegnate durante la pre-produzione;
- Per tracciare sequenze live-action complicate: realizzati, di solito, agli Elstree Studios nel Regno Unito, dove i film di Star Wars venivano preparati dai rispettivi registi;
- Per pianificare la post-produzione fino all’ultimo dettaglio: illustrati con l’accuratezza necessaria durante la produzione o la post-produzione e con elencati tutti gli elementi degli effetti speciali, come modelli, sfondi stellati, esplosioni, miniature e così via;
- Per mostrare come gli sfondi live-action potrebbero essere migliorati: realizzati principalmente per la tecnica del matte-painting e basati su ciò che era già stato filmato.
In questo libro, gli storyboards per tutte queste occasioni sono mescolati insieme, perciò una singola scena può passare da esplorazioni grezze preliminari a inquadrature completamente rifinite nel giro di poche pagine.
Cosa mi è piaciuto
Manca solo la colonna sonora
Il numero di storyboards raccolti nel volume è incredibile, ci troviamo di fronte a una vera e propria immersione negli archivi Lucasfilm e nel mondo del dietro le quinte della nostra amata saga.
Il fatto di presentare le tavole seguendo lo svolgersi della trama dei film, rende l’esperienza di lettura paragonabile alla visione dei film stessi: mentre si sfogliano le pagine infatti sembra proprio di essere al cinema (manca solo la colonna sonora del buon John Williams!). Una tale resa, anche in assenza dei dialoghi, è possibile grazie alla minuziosità dei dettagli presenti in molti degli storyboards, uniti alla fedeltà a quella che poi è stata la scena girata, o, per meglio dire, sono state proprio le scene girate a ripercorrere fedelmente le inquadrature e i movimenti illustrati nelle tavole.
Per rendere l’idea riportiamo sotto alcuni storyboards che illustrano l’attacco dei piloti dell’Alleanza Ribelle alla Morte Nera nel primo film: vedete bene come le inquadrature del film sono esattamente riprese da queste tavole.
Giusto tributo a tutti gli artisti
Dando anche solo un’occhiata veloce alle tavole si ha la conferma che se Star Wars è diventato un mito a livello planetario si deve anche ad artisti del calibro di Joe Johnston (che cura anche la prefazione di questo libro), Ralph McQuarrie, Nilo Rodis-Jamero (a cui è affidata l’introduzione) e ai tanti altri che hanno contribuito a tradurre le visionarie idee di George Lucas in fantastiche immagini e disegni che poi hanno preso vita sul grande schermo.
E’ davvero affascinante immergersi nei diversi stili di ogni artista (il quale viene sempre accreditato) e spaziare tra disegni a matita, a inchiostro, a pennarello e perfino a colori degli acquarelli.
Ad ogni pagina corrisponde una breve didascalia e spesso le tavole sono accompagnate da annotazioni su come si sarebbe dovuta girare la scena e dai commenti degli autori stessi, che descrivono inoltre aneddoti, fonti di ispirazione per determinate inquadrature e scene di vita quotidiana all’interno dell’ambiente di lavoro.
E’ estremamente interessante apprendere come il lavoro degli artisti fosse emozionante e ricco di sfide, ma al tempo stesso molto stressante a causa dei ritmi serrati dovuti ai tempi stretti della produzione: dalle note degli autori emergono infatti tutti gli sforzi congiunti per apportare le continue modifiche in base ai dettami di Lucas e ai cambi di sceneggiatura.
In merito a ciò riportiamo alcune delle preziosissime e numerose testimonianze dirette degli artisti:
“The problem was that the storyboards kept changing and changing and there was pressure to produce finished storyboards sooner rather than later. Joe drew over forty complete boards in one day! In all my years in the effects business, I’ve never seen anyone else even come close to drawing that many….”
Steve Gawley“…Late in the process, George made a bunch of changes to several sequences and the camera crews were waiting for boards for the final attack and trench run so they could keep cranking. One particular day I did forty boards, although I was’t counting – that was just the highest output for a twelve-hour day.”
Joe Johnston“Everyone in the art department was a worker. We didn’t have time, especially on Return of the Jedi, for anyone who wasn’t willing to give it one hundred percent. We hired and fired a few who couldn’t keep up with the pace or who just didn’t fit in. It was hard work, very intense but very rewarding, and I wanted everyone to enjoy being there.”
Joe Johnston“The work itself was challenging, lots of pressure because I was hired in the middle of production. They needed speed and facility. I was under the gun because they were under the gun from the producer. I was forced at this point in production to get up to speed with technology, character, everything that was new to me. I was locked in a room with Joe and several other sketch artists, as the work we were doing was secret from everyone else. Every other day, Lucas would check, in person, on progress…”
Brook Temple
- R2-D2 e C-3PO nel palazzo di Jabba (Roy Carnon)
- Scontro al Grande Pozzo di Carkoon (Geogre Jenson)
- Inseguimento in speederbike su Endor (Joe Johnston)
- Attacco alla seconda Morte Nera (Joe Johnston, Dave Carson, Nilo Rodis-Jamero)
Prime bozze di sceneggiatura e scene inedite/tagliate
Ulteriore curiosità è suscitata da tutte quelle sequenze che poi non sono state inserite nella realizzazione finale del film e dalle scene modificate o tagliate. Le didascalie di corredo e i commenti diretti degli artisti permettono inoltre di fare luce talvolta sulle motivazioni dell’eventuale revisione, evidenziando cambi di sceneggiatura, problemi legati alle possibilità tecniche e/o limiti di budget:
“…We kept revising, either because the script kept changing or because we had to cut it down to a certain number of shots for budget reasons. There was an initial version done before the videomatic was shot, and several versions afterward.”
Joe Johnston
Una nota di riguardo infine anche per la presenza degli storyboards basati sulla primissima sceneggiatura di Lucas (“The Star Wars”) dove si si scopre uno Star Wars molto diverso da come lo conosciamo oggi. Attraverso le tavole preliminari (soprattutto ad opera dell’illustratore Alex Tavoularis) si vengono a notare infatti le differenze di trama e di tono (molto più cupo e violento), di aspetto e nome dei personaggi nonché forme diverse per le astronavi, tra cui il nostro amato Millennium Falcon.
Edizione
Star Wars Storyboards: The Original Trilogy è un vero e proprio volume da collezione e ciò si riscontra anche nella qualità dell’edizione in cui viene presentato: copertina rigida con sovracoperta e pagine dal grande formato con ottima qualità e grammatura della carta. Da questo punto di vista, Abrams Books non delude mai.
Cosa non mi è piaciuto
Personalmente mi è impossibile trovare difetti all’opera presentata da J. W. Rinzler in Star Wars Storyboards: The Original Trilogy: il suo lavoro di ricerca e catalogazione unito alla raccolta delle testimonianze dirette è impeccabile, come in ogni altro libro dedicato al dietro le quinte della saga che porta la sua firma.

Storyboards di Episodio V con riportati interessanti aneddoti da parte di Joe Johnston e Nilo Rodis-Jamero
Commento finale
Per concludere ribadisco il mio giudizio super positivo su questo fantastico volume Star Wars Storyboards: The Original Trilogy, che ritengo essere un vero “must have” (insieme magari anche a quello dedicato alla Prequel Trilogy) sulla mensola di ogni appassionato di Star Wars: l’opportunità di avere sotto mano la raccolta completa proveniente dagli archivi Lucasfilm delle tavole originali unitamente a molti bozzetti inediti rappresenta infatti una occasione unica. L’opera permette un’immersione totale nel lavoro degli artisti che hanno contribuito a rendere immortale la saga e consente di scoprire inoltre molti dei retroscena che si nascondono dietro la realizzazione dei film, rendendosi appetibile quindi anche agli amanti del cinema in generale.
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