[Recensione] TCW – La Trappola dei Sith

Summary
Nonostante uno stretto legame con la serie televisiva The Clone Wars, purtroppo La Trappola dei Sith risulta un'opera che non ne condivide minimamente la qualità o il ritmo. Il fatto che tre interi capitoli manchino all'appello rispetto all'edizione in lingua Inglese rappresenta un indicibile punto a sfavore, elemento che non viene mitigato dalla storia: la vicenda risulta infatti noiosa e ripetitiva, con dei personaggi che vengono costretti a litigare tra loro per buona parte delle pagine. L'edizione recensita è rigida con sovracopertina, fortunatamente nulla di negativo da segnale sotto tale aspetto. Consigliato solo ai fanatici del periodo delle Guerre dei Cloni o ai completisti.
Good
  • La rappresentazione di Bail Organa
  • Legami con la serie animata
Bad
  • I primi tre capitoli tagliati dall'edizione italiana
  • Dinamiche tra i protagonisti tediose
  • Ritmo nullo
5.3
Insufficiente
Storia - 5
Scrittura - 5.5
Edizione - 4.5
Sensazioni - 6

The Clone Wars 3 di 4

Secondo dei quattro romanzi (il primo era stato l’adattamento della pellicola The Clone Wars) a giungere nel nostro Paese per la casa editrice Piemme, La Trappola dei Sith si colloca temporalmente sette settimane dopo gli eventi de L’Attacco dei Cloni e si svolge nel corso di alcune puntate della serie animata The Clone Wars.
Diversamente da quanto la copertina potrebbe indurre a credere, il protagonista della vicenda non è Anakin -che compare solamente a livello marginale-, ma il duo composto da Obi-Wan e Bail Organa, costretti a cooperare per sopravvivere a un inganno ordito nei loro confronti da parte di Darth Sidious.
Questa e le altre tre pubblicazioni Piemme, lo si ricorda, sono romanzi a tutti gli effetti, e non pubblicazioni young adult o junior novel.

La Trappola dei Sith The Clone Wars cover

  • Titolo: Star Wars: The Clone Wars – Wild Space
  • Data di uscita: 12 maggio 2009
  • Autore: Karen Miller
  • Edito da: Piemme Freeway
  • Edizione: Copertina rigida, 379 pagine
  • Prezzo: € 18,00

Sinossi

Poche settimane dopo lo scoppio delle Guerre dei Cloni, la Repubblica si trova ad affrontare un’ulteriore inquietante minaccia. Nel cuore di Coruscant, infatti, un attentato caratterizzato da multiple esplosioni provoca un elevato numero di vittime, gettando nel panico una popolazione che ormai non si sente più al sicuro.
In tale evento Obi-Wan Kenobi viene gravemente ferito in seguito ad una caduta causata dalle detonazioni. Prima di perdere conoscenza e rimettersi così completamente nelle mani dei guaritori Jedi, l’ex maestro di Anakin consegna al ragazzo e a Yoda un’importantissima informazione riservata proveniente dall’amico Dexter Jettster: il Generale Grievous colpirà a breve il pianeta Bothawui, sede della rete di spie e intelligence della specie Bothan.
Essendo Obi-Wan incapacitato a causa delle ferite riportate, il Consiglio Jedi affida a Skywalker il comando di tre Star Destroyer per affrontare le armate dei Separatisti e far così desistere Grievous dal proprio intento.

Spoiler sulla vicenda

Mentre Kenobi recupera velocemente le proprie facoltà fisiche e mentali, Darth Sidious percepisce come il maestro Jedi possa rappresentare una grave minaccia per i propri piani.
Facendo ricorso a una strutturata rete di contatti anonimi, Palpatine invia un messaggio al senatore Bail Organa, sostenendo in maniera criptica che i Sith intendono colpire e minare la già scarsa stabilità della Repubblica, dove e quando non vengono però menzionati.
Un tale avvertimento turba profondamente il vicerè di Alderaan, che convince Obi-Wan a farsi raccontare elementi a riguardo del misterioso e antico nemico dei Jedi.
Considerate le premesse correlate al messaggio ricevuto, i due decidono di intraprendere un viaggio atto a scoprire cosa si celi dietro la sinsitra comunicazione.

Un lungo viaggio, costituito da molteplici tappe, porta il senatore e il Jedi nelle profondità del largamente inesplorato Spazio Selvaggio, più nello specifico sul pianeta Zigoola, sede di un antico tempio Sith.
Sopravvissuti a malapena allo schianto sulla superficie dell’arido mondo, l’improbabile duo cerca di trovare un modo di chiamare soccorso. L’intento ha però vita breve, in quanto Kenobi viene sopraffatto da terrificanti visioni legate al suo passato, proiettate nella sua mente da un holocron Sith.
Sicuro del fatto che il cavaliere Jedi avrebbe perduto la sua sanità mentale, Sidious sottostima la forza di volontà e fisica di Organa, il quale riesce a superare le proprie divergenze con Obi-Wan e instaura un solido rapporto di rispetto e amicizia.

Grazie alla perseveranza del duo nell’affrontare le molteplici avversità, i protagonisti riescono a giungere sino al tempio contenente gli artefatti del lato oscuro, distruggendoli e ponendo fine alla minaccia da loro rappresentata.
Stremato, Kenobi riesce a mettersi in contatto telepatico con Yoda, che invia Padmé e dei cloni su Zigoola, onde recuperare i due dispersi. La vicenda si chiude con Sidious fortemente alterato, nell’atto di rimproverare sé stesso per aver sottovalutato le capacità di sopravvivenza del senatore e del Jedi.

[riduci]
Bail Organa Obi-Wan Kenobi La Trappola dei Sith

Obi-Wan viene portato in salvo da Bail Organa dopo essersi schiantati sul remoto Zigoola. Illustrazione di Chris Trevas proveniente dal The Essential Reader’s Companion.

Cosa mi è piaciuto

Bail Organa

Probabilmente unico personaggio riuscito dell’intero La Trappola dei Sith, ci viene presentato inizialmente come amico della senatrice di Naboo, per poi diventare man mano un nuovo, inaspettato alleato dei Jedi.
La Trappola dei Sith, dunque, permette di meglio comprendere come mai il vicerè alderaaniano abbia un forte legame con Obi-Wan e Yoda in Episodio III, giungendo a sobbarcarsi la responsabilità di adottare e nascondere la figlia di Padmé e Anakin.
Bail risulta sin da subito un personaggio dalla forte personalità, addestrato parzialmente a livello militare ed estremamente risoluto, al punto da diventare il riferimento per Obi-Wan sul remoto pianeta Zigoola. Purtroppo le scelte narrative finiscono con limitare molto lo sviluppo del personaggio, il quale viene sì inquadrato in una certa, discreta maniera, ma l’evoluzione vede le proprie ali tarpate a causa della ripetitività delle situazioni a cui deve far fronte (ovvero i continui cedimenti mentali del cavaliere Jedi).

Legame con la serie animata

Un altro dei limitati pregi della pubblicazione è quella di essere ambientato in contemporanea di due puntate della prima stagione di The Clone Wars, nello specifico gli episodi La Caduta di un Droide e La Stazione Spia. In questi ultimi, infatti, Anakin perde R2 che, a causa delle informazioni  tattiche vitali in esso contenute, deve quindi essere ritrovato ad ogni costo.
Sul piccolo schermo infatti si è vista la scena dove Obi-Wan ordina all’ex padawan di recuperare l’astromeccanico, momento che viene rivissuto dal differente punto di vista di Kenobi nel romanzo in esame.

The Clone Wars La Caduta di un Droide La Trappola dei Sith

Obi-Wan si mette in contatto con Anakin e Ahsoka nel corso della puntata La Caduta di un Droide, in contemporanea con gli eventi del romanzo.

Cosa non mi è piaciuto

Edizione incompleta

Può apparire incredibile, ma La Trappola dei Sith è privo dei primi tre capitoli, completamente tagliati rispetto all’edizione in lingua originale. Considerando che i capitoli presenti sono venti invece ventitré, si può -con grande approssimazione- dire che manca all’appello circa un ottavo delle pagine.
Resta un mistero sul perché si sia optato per agire in tale maniera, dove probabilmente il passaggio a un formato magari più economico (la copertina flessibile) avrebbe permesso di non proporre un prodotto incompleto.
Il fatto che le sezioni tagliate siano collocate nell’immediato post battaglia di Geonosis rappresenta un’aggravante: nelle suddette si trovano dei momenti decisamente importanti per i personaggi. In primo luogo si ha il risveglio di Anakin, che rammenta lo scontro con Dooku e si rende conto che il suo avambraccio destro è stato sostituito da una protesi meccanica; in più Obi-Wan inizia a sospettare che potrebbe esserci dell’attaccamento tra l’ex padawan e la senatrice Amidala.
Questa scelta editoriale da sola sarebbe condizione sufficiente per bocciare la pubblicazione.

Le dinamiche tra i personaggi

Un completo disastro, riassumibile brevemente con la formula: Obi-Wan litiga con Padmé, Padmé litiga con Bail e Bail litiga con Obi-Wan.
Un’infinita sequela di battibecchi che occupa poco meno di duecento pagine, mostrando primari e comprimari come una confusa amalgama, incapace di coinvolgere il lettore ma, anzi, distraendolo volentieri dalla lettura a causa della frequenza con la quale tali scene hanno a ripetersi.
Quando non sono presenti scaramucce verbali, invece, si assiste ad un Bail Organa motivatore, costretto a badare al cavaliere Jedi tormentato dalla magia Sith, in una sorta di rapporto a senso unico che sì funge da scusa per creare una futura amicizia, ma sull’immediato (ai fini della storia de La Trappola dei Sith) non risulta minimamente funzionale.
L’insieme di queste limitate e ripetitive dinamiche sono probabilmente frutto di una scrittura sicuramente poco ispirata da parte dell’autrice, sorprende come non si sia cercato di correggere il tiro prima dell’approvazione finale.

La narrazione

Strettamente legata al punto precedente, questa voce si concentra sullo stile adottato da Karen Miller. Come detto poco sopra, le dinamiche tra i protagonisti sono estremamente limitate e ripetitive, elemento che incide fortemente su quello che è il ritmo della vicenda.
Dopo una prima metà di romanzo ove i litigi e scaramucce ne fanno da padroni indiscussi, nella seconda metà (corrispondente con l’arrivo di Obi-Wan e Bail su Zigoola) il contesto non migliora assolutamente.
Nonostante le punzecchiature reciproche vengano lievemente meno, grazie anche ad un rapporto di amicizia che inizia a instillarsi tra il senatore e il Jedi, purtroppo si assiste a uno schema che viene riproposto un numero eccessivo di volte.
In breve, Kenobi viene assalito dalle forze oscure legate agli artefatti Sith presenti sul pianeta, i quali gli causano continue allucinazioni che lo portano alle soglie della follia; apprezzabili comunque -nel caso di queste visioni- i riferimenti a eventi della serie per giovani lettori Apprendista Jedi.
Proprio a tal proposito, le ultime centocinquanta pagine si trasformano in una lunga descrizione del cammino verso il tempio Sith, dove Obi-Wan viene continuamente colpito dagli attacchi mentali dei manufatti e cerca di non impazzire, mentre Bail si ritrova a doversi far carico del Jedi, spronandolo e tenendosi alla larga per non venire ferito dai deliri… in un continuo lamento sulla mancanza di provviste e su come debbano in ogni costo tornare a casa.
Tirando dunque le somme, si può affermare che la storia contenuta in questa pubblicazione risulta piatta e inutile, e che (dal punto di vista ormai Legends) le origini del rapporto di stima e collaborazione tra i Jedi e il vicerè di Alderaan avrebbero meritato una genesi scritta in tutt’altra maniera.

The Clone Wars La Trappola dei Sith ENG cover

La copertina dell’edizione in lingua originale de La Trappola dei Sith. Anche per tale versione ci si domanda cosa leghi l’illustrazione al contenuto.

Commento finale

Nonostante uno stretto legame con la serie televisiva The Clone Wars, purtroppo La Trappola dei Sith risulta un’opera che non ne condivide minimamente la qualità o il ritmo.
Il fatto che tre interi capitoli manchino all’appello rispetto all’edizione in lingua Inglese rappresenta un indicibile punto a sfavore, elemento che non viene mitigato dalla storia: la vicenda risulta infatti noiosa e ripetitiva, con dei personaggi che vengono costretti a litigare tra loro per buona parte delle pagine.
L’edizione recensita è rigida con sovracopertina, fortunatamente nulla di negativo da segnale sotto tale aspetto.
Consigliato solo ai fanatici del periodo delle Guerre dei Cloni o ai completisti.

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Nato a Udine nel 1993, sono laureato in Analisi e Gestione dell’Ambiente presso l’Università di Bologna. La passione per Star Wars inizia a manifestarsi all’età di otto anni e da allora non mi ha mai abbandonato. Patito degli Anni 80 e della cultura pop dell’epoca; amante della musica in generale, dal thrash metal alla synthwave moderna. Collaboro con Star Wars Libri e Comics al fine di entrare in contatto con altri fan ed eventualmente orientare coloro i quali volessero muovere i primi passi all’interno del mondo cartaceo della saga.

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