- Titolo: Star Wars Legends #30
- Data di uscita: 12/03/2015
- Autori: Brian Wood & Carlos D’Anda (Star Wars), Judd Winick & Paul Chadwick (Una storia romantica), Tim Siedell & Stephen Thompson (Darth Fener e il nono assassino)
- Edito da: Panini Comics
- Edizione: 80 pp, colore
- Prezzo: 3,50€
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Trama
In Star Wars i nostri eroi verranno a sapere del piano segreto di Mon Montha e di suo nipote, la spia ribelle e colonnello imperiale Bircher. Leia deve prendere una fondamentale decisione riguardo alla futura base dell’Alleanza, una decisione che cambierà sia il corso della sua vita privata, che della vita dell’intera Ribellione.
Una storia romantica, piccolo grande capolavoro autoconclusivo, racconta le schermaglie amorose tra Leia e Han poco prima de L’Impero Colpisce Ancora: Leia e Han, nonostante i loro tipici battibecchi causati dall’altezzosità di lei e dalla “sboronaggine” di lui, vedono crescere il loro sentimento l’uno per l’altra quando sono costretti isieme ad aspettare i soccorsi dopo un’incidente avvenuto durante una bufera su Hoth.
Darth Fener e il nono assassino prosegue con la discesa del Signore Oscuro sulla luna da cui è partito il raggio che ha colpito il suo Star Destroyer. Qui scopre l’esistenza di una comunità che lo attende e lo venera come un messia, che aspetta che Fener porti il caos nella Galassia, quando lui porta solo il dominio dell’Imperatore o la morte.
Cosa mi è piaciuto?
In Star Wars ho apprezzato molto la forza che assume Leia nel prendere le vitali decisioni che è costretta a prendere; i disegni ricchi di dettagli, un po’ cartooneschi ma con una loro fortissima identità (non si limitano a copiare i volti dal film ma sono perfetti nella loro indipendenza).
In Una storia romantica mi è piaciuto veramente tutto, dall’idea alla realizzazione. La vicenda è tenera ed allo stesso tempo comica e anche melodrammatica (quando Han racconta del suo fortissimo rapporto con Chewbacca). I colori sono ciò che più mi ha colpito, cerco di spiegarvi: quando gli autori si limitano a descrivere da un punto di vista esterno cosa sta succedendo, i colori usati sono normali e “descrittivi”, per l’appunto. Nelle scene più cariche di pathos o dramma, invece, l’intera vignetta è realizzata colorandola con sfumature di una certa tonalità che meglio rappresenta l’emozione che il personaggio in questione sta trasmettendo. Punti in più alla storia sono sicuramente dati dal classico cliché del bacio interrotto all’improvviso e, soprattuto, dalla cornice iniziale circondata da cupidi-ewok e cupidi-hutt; un tocco di classe. Il numero merita solo solo per questa storia insolita nel suo genere.
In Darth Fener e il nono assassino l’aspetto che più mi ha colpito è stata la fortissima presenza dell’umanità di Vader, della persona Anakin, non solo del Sith Fener. Sono presenti la sua pazienza, la sua curiosità, la sua incertezza, la sua lealtà all’imperatore. Questo numero regala alcuni sguardi di Vader molto insoliti e da apprezare.
Cosa non mi è piaciuto?
Niente di particolare: trovo che si sarebbero potute approfondire le vicende di Bircher e del piano di Mon Montha in Star Wars e anche la storia della profezia e delle iscrizioni in Darth Fener e il nono assassino.