Han Solo guerriero stellare è il primo numero della trilogia “The Han Solo Adventures”, purtroppo inedita in Italia se non per questo primo volume, che per fortuna racconta una trama che non lascia punti in sospeso e quindi perfettamente godibile anche per chi (come me n.d.r) odia iniziare delle storie e lasciarle in sospeso.
- Titolo: Han Solo, Guerriero stellare
- Data di uscita: 17/1/1980
- Autore: Brian Daley
- Edito da: Mondadori Urania
- Edizione: Copertina flessibile, 176 pagine
- Prezzo: 1.000 lire, si trova online ad un prezzo di circa 10€
Trama
La storia è ambientata circa 2 anni prima dei fatti accaduti in una nuova speranza, dove vediamo Han Solo e Chewbacca che si trovano in un settore della galassia chiamato “Settore Collegato”, controllato dall’ “Autorità”. L’Autorità è un’organizzazione che si è impossessata di tutti i pianeti del settore collegato, che sono ricchissimi di risorse naturali e completamente privi di forme di vita intelligente.
Promettendo ricchezza e fortuna ha attirato moltissime specie provenienti dai pianeti più poveri, che vengono sfruttate come forza lavoro. Alcuni lavoratori cercano di ribellarsi da questo sfruttamento, ma per insorgere hanno bisogno di armi, bisogno che diventa un’ottima opportunità di lavoro per un contrabbandiere e il suo copilota Wookiee.
Gli affari vanno a gonfie vele e riescono a fruttare abbastanza crediti da poter pagare i debiti dei due, ma tutto cambia quando vengono convinti da una vecchia conoscenza di Han a investigare sulla misteriosa sparizione di Doc…
Cosa mi è piaciuto?
La trama è lineare e senza troppe pretese, racconta una storia piuttosto semplice ma che risulta avvincente. Scordatevi la storia principale interrotta per raccontare le vicende dei personaggi secondari; questa storia ha come protagonista assoluto Han solo e la racconta senza interruzioni, quindi vi verrà da leggere la storia tutto d’un fiato, complice anche il fatto che la scrittura è molto scorrevole. In questo libro degli anni 80 Han Solo è basato sulla prima versione cinematografica (quella dove Han Solo spara per primo a Greedo) ed è una vera e propria Canaglia.
Dall’omicidio a sangue freddo all’ingiurioso commento per un nemico abbattuto si comporta come un mascalzone e questo rende (almeno per i miei gusti), quel personaggio veramente affascinante e non può non piacere a chi continua a dire Han shoots first.
Il libro è stato scritto in un momento dove il politically correct non esisteva e riesce a regalare una perla a dir poco memorabile.
Cosa non mi è piaciuto?
L’impaginazione è una delle cose peggiori che abbia mai visto, due colonne per pagine rendono la lettura abbastanza tediosa, ma è un difetto sorvolabile, non come le traduzioni di alcuni termini. Abituate i vostri occhi (probabilmente sanguinanti) a leggere il millennium falcon italianizzato come “il falcone millenario”, per gli amici semplicemente “falcone”. Altre traduzioni memorabili sono i famosi “Raggi Trattore” che dovrebbero invece chiamarsi raggi traenti e la “Guerra del clone”.
A parte l’impaginazione e questi tre termini, il libro non ha altri grandi difetti.
Commento Finale
Nonostante i piccoli difetti, il libro è un’ottima lettura che vi terrà occupati per meno di mezza giornata. Alcuni tratti vi invoglieranno a continuare a leggere per poter arrivare alla tanto attesa svolta, mentre altri parti vi strapperanno almeno un sorriso.