Darth Vader (2017) 1 di 4 – Macchina Imperiale
Quando Marvel ha ripreso la pubblicazione dei fumetti di Star Wars lo ha fatto con due testate: Star Wars, che segue le vicende dei protagonisti della Ribellione dopo Episodio IV, e Darth Vader, che seguiva invece il Sith e l’Impero. Raggiunta la fine della pubblicazione di Darth Vader, Marvel ha lanciato Darth Vader: Dark Lord of the Sith, una serie che torna indietro negli anni e parte dal momento in cui l’Apprendista Sith si risveglia nell’armatura che lo renderà, da lì in avanti, riconoscibile come uno dei personaggi più iconici della storia del cinema.
Darth Vader: Macchina imperiale è il primo volume di questa nuova testata; raccoglie sei albi spillati e racconta la storia di come il Sith ha costruito la sua nuova spada laser e preso il suo posto nella “macchina imperiale” di Palpatine. Una nota: questa recensione contiene degli spoiler; per come sono costruiti i capitoli è impossibile parlare della vicenda senza che sia chiaro come alcuni eventi narrati si siano conclusi.
- Titolo: Darth Vader Vol. 1 – Macchina imperiale
- Data di uscita: 28/06/2018
- Autori: Giuseppe Camuncoli (Disegni), Charles Soule (Storia)
- Edito da: Panini Comics
- Edizione: brossurato, 144 pagine, colore
- Contiene: Darth Vader: Dark Lord of the Sith #01/06 (editi in Italia negli spillati Darth Vader #29/34).
- Prezzo: €13.00
Trama
Darth Vader: Macchina imperiale, originariamente intitolato negli spillati “Il Prescelto“, inizia esattamente dove avevamo lasciato Darth Vader al termine di Episodio III: La Vendetta dei Sith, con lui che si risveglia dall’operazione. Informato della morte di Padme, Darth Vader scatena la Forza con rabbia, distrugge il droide medico e scaraventa Palpatine contro la parete della stanza (quest’ultima cosa aggiunta per espandere successivamente la narrazione della scena). Questo è quello che rimane di Anakin: la rabbia del fallimento in un guscio di carne e metallo. Darth Vader, piuttosto, si erge sulle ceneri del Jedi caduto e riceve la sua missione: costruirsi una spada laser.
Vader deve seguire un rituale Sith per poter costruire la propria arma: deve trovare uno Jedi, ucciderlo e rubargli il cristallo; dopodiché dovrà piegare la volontà di quel cristallo alla propria perché “sanguini” ed il lato oscuro lo consumi interamente.
Dagli archivi Jedi di Brighthome, dove il Sith trova la lista dei Jedi che si trovano in ritiro spirituale, alla luna di Al’doleem, dove Vader deve lottare contro il Maestro Jedi Kirak Infil’a; dalla grotta di Mustafar, dove l’Apprendista affronterà i propri demoni per il rito di sanguinamento del cristallo Kyber, a Coruscant, dove l’Imperatore gli assegnerà l’incarico che impegnerà Darth Vader per i successivi anni.
Cosa mi è piaciuto
Il ruolo di Palpatine e le sue parole
Darth Sidius è mostrato nei fumetti Marvel sempre al massimo del suo ruolo di grande architetto del Lato Oscuro. Tramite i suoi dialoghi l’Imperatore riesce sempre ad evidenziare le caratteristiche delle persone che lo circondano con lucidezza e totale controllo degli eventi. Tratta Vader come il suo prescelto; rimarca sempre come questi non possa essere sconfitto o sostituito, eppure continua a metterlo davanti alla necessità di dimostrarsi degno. Darth Sidious è sempre al di sopra di tutti gli eventi ed in questa storia non viene meno al suo ruolo.
Nel primo volume, Sidious ha dato il suo primo incarico a Vader e questi osserva il sentiero davanti a se forse indeciso su come muoversi. l’Imperatore nota la cosa e incoraggia Vader a proseguire marcando quanto il “sentiero avanti a lui sia facile” [da comprendere o affrontare?] e continua invitandolo ad abbracciare il Lato Oscuro e piegarlo al suo volere. Le parole del Sith lasciano questa doppia possibile interpretazione: la facilità nel comprendere il sentiero lascia intendere che la strada per Vader ormai sia tracciata e che dominare il Lato Oscuro sia l’unica scelta ovvia; la facilità nell’intraprendere il sentiero, dominare il Lato Oscuro, evidenzia quanto il passo più difficile per Vader sia stato cedere al Lato Oscuro, piuttosto che dominarlo.
Il “percorso inverso” di Vader-Anakin
Anakin Skywalker è cresciuto nell’Ordine Jedi, gli è stato insegnato a credere nella giustizia e nell’onore. Addestrato a lottare per questi ideali fino a diventare un Generale nella Guerra dei Cloni, guidando o suoi uomini in battaglia e legandosi ad alcuni di essi in sincera amicizia. In questo racconto vediamo Vader camminare all’indietro nella storia di Anakin: sale a bordo di un’installazione Jedi per rubare delle informazioni; dissacra quel ruolo spargendo il sangue di alcuni cloni, ora fedeli truppe imperiali; da la caccia ad un Jedi in ritiro spirituale per il solo scopo di creare la propria spada, l’ennesima vita da sacrificare all’altare della propria grandezza. Nel quinto capitolo la visione della Forza, mentre Vader cerca di sottomettere il cristallo Kyber, è un altro esempio: non c’è spazio per il passato; non c’è più spazio per Anakin Skywalker in Darth Vader.
Il Maestro Jedi Kirak Infil’a
Quando il romanzo Ahsoka ha introdotto il concetto del sanguinamento dei cristalli, in molti si sono chiesti di chi fosse stato il cristallo usato da Vader. “Macchina Imperiale” non mostra il Maestro Kirak fino all’ultima vignetta del secondo capitolo; prima di questo ha già clamorosamente escluso, nel primo volume, uno dei nomi più importanti del canone, tra l’altro con una nonchalance spiazzante.
Uno dei pregi più grandi di questa storia è quindi riuscire, in due volumi e senza troppe introduzioni, a costruire un personaggio perfetto per il ruolo. Il Maestro Infil’a è stato addestrato per essere quasi esclusivamente un combattente per l’Ordine Jedi ed è l’avversario più temibile che Vader potesse incontrare. Kirak è perfetto per la natura di Vader ma non manca di mostrare una profondità di animo che si incontra nei più saggi dei Jedi.
Cosa “mi è piaciuto poco”
Sarò onesto, trovo difficile trovare qualcosa che “non mi è piaciuto” in questo arco narrativo quindi devo abbassare l’analisi a cosa “mi è piaciuto poco”.
Il ritmo della narrazione
Raccolti in un unico volume, seppure risultino interessanti e avvincenti, i capitoli risentono della mancanza delle pause tra l’uscita di un fascicolo e l’altro. Va da se che sia un problema tipico delle raccolte ma questo risulta più evidente in questa storia. A differenza di altri archi narrativi già visti in passato, tra un capitolo e l’altro la sensazione è quella di leggere un antologia delle vicende anziché una storia lineare, senza interruzioni brevi o lunghe.
Il racconto, che si è concentrato per cinque capitoli sulla spada di Darth Vader, viene riportata nel sesto ad “introduzione” al ruolo che Vader avrà nell’Impero, riprendendo una linea del discorso originale di Palpatine nel primo capitolo. È molto probabile che le intenzioni di Soule fossero fin dall’inizio di usare questa storia per introdurre Vader al suo ruolo di cacciatore di Jedi; il fatto che questo arco narrativo sia principalmente ricordato per “la costruzione della spada di Darth Vader” fa capire come il focus della narrazione complessiva sia sbilanciato, indebolendo il finale.
L’introduzione dell’Inquisitorius
Sempre sull’ultimo capitolo; questo funge più da introduzione alla storia successiva, “Luce Morente“, anziché da conclusione della storia in corso. Il racconto ha raggiunto il suo massimo nel dialogo tra Palpatine e Vader e l’introduzione dell’Inquisitorius, per quanto apprezzato come evento, è quasi di troppo all’interno di questo volume. Non rovina in alcun modo il racconto, ma da l’impressione di un aggiunta piuttosto che di una conclusione.
Commento finale
Una delle storie più interessanti pubblicate fino ad ora, che racconta un momento della vita di Darth Vader fino ad ora sconosciuto. Il primo arco narrativo di Darth Vader: Signore Oscuro dei Sith è una buona introduzione alla serie che riporterà al canone numerosi personaggi già incontrati nei film e nella serie animata The Clone Wars. Un volume fondamentale, se già non possiedi tutti gli spillati, per tutti coloro che vogliono avere a portata di mano una delle storie più importanti del nuovo canone. Bene illustrata, ricca tanto nei disegni e colori quanto nella storia ed i dialoghi; Darth Vader Vol. 1: Macchina imperiale è un acquisto sicuro che raccomandiamo.
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