A volte ritornano! A distanza di quattro anni dall’uscita del tanto criticato Justice League post-prodotto da Joss Whedon e a seguito dell’incredibile risonanza mediatica ottenuta dall’hashtag #ReleaseTheSnyderCut, il mastodontico Zack Snyder’s Justice League approda finalmente sulle piattaforme streaming di tutto il mondo rivelandosi, nel corso dei suoi 242 minuti di durata, un vero e proprio manifesto dello stile snyderiano, nonché uno dei più ambiziosi cinefumetti mai realizzati a memoria d’uomo. In occasione del rilancio del sito, Nerd Libri & Comics è lieta di presentare l’analisi di Zack Snyder’s Justice League, scritto da Chris Terrio e diretto, se ancora non si fosse capito, da Zack Snyder.
Zack Snyder’s Justice League – Sinossi
L’attesa inedita versione originale di Zack Snyder. Bruce Wayne (Ben Affleck) e Diana Prince (Gal Gadot) reclutano una squadra di metaumani per proteggere il mondo da una terribile minaccia.
Analisi e easter egg
Il Fred & Ginger Coffee e il cameo di Zack Snyder
Il bar di Metropolis in cui Lois Lane acquista il caffè ha lo stesso nome (Fred & Ginger Coffee) e lo stesso aspetto della mescita di Kings Langley, a Londra, in cui Zack Snyder ha sviluppato gran parte degli storyboard della pellicola; lo stesso regista appare sullo sfondo per un breve, fugace momento, forse intento alla stesura di un nuovo progetto cinematografico. Il nome del bar, a sua volta, è un riferimento ai celeberrimi attori, cantanti e ballerini Fred Astaire e Ginger Rogers.
La Fonte Meravigliosa, parte I
Mentre Lois Lane si allontana dal Fred & Ginger Coffee di cui sopra, una rapida ripresa di alcune copie del Daily Planet rivela che la Security Bank of Manhattan è alla ricerca di un nuovo architetto: si tratta della prima di due citazioni al romanzo La Fonte Meravigliosa di Ayn Rand, in cui Howard Roark, assunto per progettare la nuova sede della banca, viene presto licenziato a causa del suo stile visionario e pionieristico: una storia in cui, alla luce della sua esperienza personale, Zack Snyder non può che essersi immedesimato.
Il ritorno di Jimmy Olsen
Jerry, il poliziotto incontrato da Lois Lane nei pressi delle rovine della statua di Superman, è interpretato nientemeno che da Marc McClure, noto per aver impersonato il fotografo James “Jimmy” Olsen in Superman, Superman II, Superman III, Superman IV e Supergirl – La Ragazza d’Acciaio. L’attore ha inoltre portato in scena lo scienziato kryptoniano Dax-Ur nel decimo episodio della settima stagione di Smallville, mentre è comparso come secondino del penitenziario di Iron Heights nella versione cinematografica di Justice League.
Il lutto profetico del Tower Bridge
La prima ripresa della città di Londra mostra una splendida inquadratura del famosissimo Tower Bridge, in questo caso adornato di un drappo nero con una S argentea, in ricordo del sacrificio di Superman, avvenuto per eliminare la terribile minaccia di Doomsday. Questo segno di rispetto e di lutto costituisce inoltre un presagio del ritorno dell’Uomo d’Acciaio, presagendo i due colori caratteristici del nuovo costume indossato più avanti dall’Ultimo Figlio di Krypton.
La giustizia in persona
Prima di entrare in azione e sventare l’attentato terroristico in atto all’Old Bailey Courthouse di Londra, sede della Corte della Corona inglese, Diana Prince osserva la situazione dalla sommità di una statua dedicata all’irremovibile Temi, proposopea della giustizia nella mitologia greca. La sequenza richiama non solo il legame del personaggio con la cultura della Grecia Antica, ma anche il valore fondante dell’alleanza di eroi che dà il titolo alla pellicola.
La Freccia di Artemide
Il dardo scagliato da Ippolita al fine di avvertire la figlia Diana Prince dell’invasione in corso da parte di Steppenwolf e delle sue spietate legioni di Parademoni porta il nome di Freccia di Artemide, dea greca della caccia tradizionalmente rappresentata armata di arco e frecce. Il collegamento con il personaggio di Wonder Woman, tuttavia, è più sottile: nella mitologia romana, infatti, la dea Artemide è nota proprio con il nome di Diana.
L’armatura di Asteria
La corazza indossata da Ippolita al momento di scoccare la Freccia di Artemide è la stessa armatura che, stata identificata come l’armatura dell’antica e leggendaria amazzone Asteria, apparsa nella scena dopo i titoli di coda di Wonder Woman 1984. L’indumento non è però inedito del DC Extended Universe, ma, al contrario, è ispirato alla lorica indossata da Diana Prince nel corso della famosa miniserie del 1996 Kingdom Come – Venga il tuo Regno.
Atom
L’assistente di Silas Stone e direttore della ricerca sulle nanotecnologie presso gli STAR Labs porta il nome di Ryan Choi. Benché possa risultare sconosciuto ai più, nel mondo fumettistico il personaggio ha ricoperto, a partire da DCU – Brave New World del 2006, il ruolo di quarto Atomo dopo Al Pratt, Ray Palmer e Adam Cray. Come suggerito dal nome, il supereroe in questione è in grado di ridurre a piacimento le dimensioni del proprio corpo, fino a raggiungere la scala subatomica.
Giugno 1982
La Scatola Madre utilizzata da Silas Stone per salvare la vita al figlio Victor e trasformarlo dunque in Cyborg è classificata come Oggetto 6–1982. Il lettore più attento non potrà che rintracciare in questo numero un riferimento alla primissima narrazione delle origini del personaggio di Cyborg nel mondo fumettistico DC, avvenuta all’interno dello spillato Tales of the New Teen Titans #1, uscito per l’appunto nel sesto mese (giugno) del 1982.
La Fonte Meravigliosa, parte II
La nave che affonda durante la tempesta, la Cortlandt, costituisce un secondo riferimento al romanzo La Fonte Meravigliosa di Ayn Rand: Cortlandt è infatti il nome di un ambizioso progetto realizzato dal visionario protagonista dell’opera, l’architetto oggettivista Howard Roark. La pubblicazione sembra essere particolarmente cara a Zack Snyder, tant’è che il regista cova ormai da anni il sogno nel cassetto di realizzarne un adattamento cinematografico.
Le Lanterne Verdi
Benché assenti per la stragrande maggioranza della pellicola, le Lanterne Verdi effettuano due brevissime comparse nell’analessi della prima invasione della Terra da parte di Darkseid e nella visione catastrofica esperita da Cyborg durante la resurrezione di Superman. Nel primo caso, è probabile che la Lanterna sia Yalan Gur, protettore del Settore Spaziale 2814 attorno all’anno 1; nel secondo caso, invece, l’ipotesi principale è che si tratti del cadavere del malcapitato Kilowog.
Gardner Fox
Il camion che rischia di provocare la morte di Iris West reca l’iscrizione Gard’ner Fox. Si tratta, naturalmente, di un riferimento e un omaggio allo storico sceneggiatore dei fumetti DC Comics Gardner Fox, creatore, a partire dal 1939, di numerosi personaggi quali Jay Garrick, il primo Flash, di cui Barry Allen è il successore, nonché del già citato Al Pratt, il primo Atomo, e dell’alleanza di supereroi che dà il nome all’intera pellicola, ossia la Justice League of America.
Granny Goodness
Il carretto degli hot dog travolto dal camion Gard’ner Fox reca invece l’iscrizione Granny Goodness, in chiaro riferimento all’omonima, malefica e ossimorica direttrice dell’orfanotrofio di Apokolips, comandante delle Furie e fidata sottoposta di Darkseid. Lo stesso personaggio fa la sua comparsa nelle battute finali del film, figurando al fianco del suo padrone e del perfido torturatore Desaad attraverso il portale dimensionale che avrebbe dovuto condurre il tiranno a conquistare la Terra.
Steve Trevor
Durante una conversazione presso la Batcaverna, Diana Prince afferma di aver conosciuto un uomo a cui sarebbe piaciuto volare a bordo della Volpe Volante, il velivolo sperimentale di Bruce Wayne. Si tratta, con tutta probabilità, di un’allusione al personaggio di Steve Trevor, interesse romantico dell’Amazzone, morto tragicamente durante gli eventi di Wonder Woman e, successivamente, risorto e ancora deceduto nel corso di Wonder Woman 1984.
Metamorfosi
All’interno dell’appartamento in cui vivono Silas e Victor Stone è possibile notare una stampa raffigurante la copertina del romanzo La Metamorfosi di Franz Kafka. Si tratta, in questo caso, di una citazione particolarmente suggestiva per quanto riguarda la storia personale di Victor, la cui vita è stata sconvolta dalla trasformazione in Cyborg cui il padre l’ha sottoposto per consentirgli di vivere a seguito delle gravissime ferite riportate nell’incidente in cui è morta la madre Elinore Stone.
Ragazzi attraenti e lingua dei segni
Durante la conversazione tra Bruce Wayne e Barry Allen, questi tenta maldestramente di sviare il discorso descrivendosi come un attraente ragazzo ebreo e, successivamente, di conoscere il linguaggio dei segni dei gorilla. Se il primo è un riferimento alle origini ebraiche dell’attore Ezra Miller e ad alcune menzioni fumettistiche dell’etnia di Barry Allen, il secondo è sicuramente un simpatico cenno a Gorilla Grodd, acerrimo antagonista di Flash.
Non sei solo
Nella sequenza in cui Bruce Wayne e Barry Allen si dirigono presso l’aeroporto di Central City per recarsi a Gotham è possibile notare un cartellone che recita: Non sei solo. Si tratta di una pubblicità progresso dell’American Foundation for Suicide Prevention, inserita nel film per sensibilizzare il pubblico a un tema particolarmente caro a Zack Snyder, la cui figlia Autumn è morta togliendosi la vita nel 2017 all’età di soli vent’anni.
Crispus Allen
Dopo Ryan Choi, un altro futuro metaumano: il collaboratore del commissario Gordon è infatti l’investigatore Crispus Allen, membro del Dipartimento di Polizia di Gotham, che in futuro, diverrà l’ultimo ospite del potentissimo Spettro, l’entità pressoché divina che, seconda solo alla Presenza, possiede l’incredibile capacità di privare qualunque essere vivente dei suoi poteri e di disporne a proprio piacimento, assegnandoli ad altri ritenuti più meritevoli o disperdendoli.
La spada nella roccia
Mentre gli eroi tentano di riportare in vita Superman, l’astronave kryptoniana li avverte, asserendo: Il futuro ha messo radici nel presente. Non si tratta di un semplice monito, bensì di un’esplicita citazione a Excalibur del 1981, uno dei film preferiti di Zack Snyder, già presente all’inizio della precedente pellicola Batman v Superman – Dawn of Justice, durante la sequenza della morte dei coniugi Thomas e Martha Wayne, genitori di Bruce.
Zio Ben
Durante la sequenza in cui Superman attacca i membri della nascente Justice League, tra i nomi delle vittime incisi presso il memoriale a Metropolis è possibile notare nientemeno che Ben Parker. Il nome è un chiaro riferimento all’omonimo personaggio creato dalla concorrente Marvel, noto per essere lo zio di Peter Parker, il primo Spider-Man, e ispiratore della celeberrima massima: Da un grande potere derivano grandi responsabilità.
Arkham Asylum
Una delle sequenze finali del film fornisce allo spettatore alcune spettrali inquadrature del famigerato Arkham Asylum, qui chiamato Arkham House; tra queste è possibile scorgere la data di fondazione dell’istituto psichiatrico, ossia il 1974. Benché l’edificio appaia di molto antecedente, tale data è un semplice riferimento alla primissima comparsa dell’Arkham Asylum nei fumetti: nella fattispecie, si tratta di Batman #258, uscito nelle fumetterie d’oltreoceano nel mese di ottobre 1974.
Ra’s al Ghul o Halo?
L’elsa della spada di Deathstroke è contraddistinta da un simbolo che ha destato alcune incertezze. Se da un lato, infatti, l’attore Joe Manganiello ha confermato che tale riferimento sia da intendersi come un collegamento al celebre supercattivo Ra’s al Ghul, i videogiocatori più esperti vi hanno riconosciuto l’emblema della famosa serie Halo. La soluzione al mistero parrebbe risiedere in una fan art del marchio di Ra’s al Ghul, probabilmente scambiata per ufficiale dai designer di Zack Snyder’s Justice League.
Hallelujah
La canzone trasmessa durante i titoli di coda, questa volta privi di scene aggiuntive, è la famosa Hallelujah di Leonard Cohen, in questo caso interpretata da Allison Crowe. Il brano, già utilizzato dallo stesso Zack Snyder in Watchmen e nel primo trailer di Zack Snyder’s Justice League, è particolarmente caro al regista in quanto preferito dalla figlia Autumn, la cui morte per suicidio, avvenuta nel 2017 all’età di soli vent’anni, aveva causato l’abbandono del progetto da parte del padre.
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