Dopo il grande successo del primo volume, Timothy Zahn continua a narrarci le origini di Mitth’raw’nuruodo in Thrawn: L’Ascendenza – Il bene superiore, secondo capitolo della Trilogia dell’Ascendenza, serie di romanzi canonica e ambientata mentre nel resto della Galassia imperversano le Guerre dei Cloni. Invece il terzo, e ultimo, capitolo della saga Thrawn: Ascendancy, è uscito negli USA a novembre 2021, col titolo Lesser Evil.
- Titolo: Star Wars: Thrawn: L’Ascendenza – Il bene superiore
- Data di uscita: 7 aprile 2022
- Autore: Timothy Zahn
- Edito da: Panini Comics
- Edizione: Copertina flessibile con alette, 504 pagine
- Prezzo: 24€ (ACQUISTA QUI)
Thrawn: L’Ascendenza – Il bene superiore: Trama senza spoiler
L’ultimo trionfo di Thrawn è, ancora una volta, tutto merito suo. Ma nonostante abbia condotto i Chiss alla vittoria e abbia dato lustro alla Casata Mitth, la vera minaccia per l’Ascendenza non è stata ancora eliminata. I loro nemici non inviano minacce né ultimatum, né radunano flotte ai confini del Caos. Le loro armi risiedono nei sorrisi e nella generosità, nei doni disinteressati e nei servigi incondizionati.
Al di là dei confini dell’Ascendenza, eventi apparentemente irrilevanti potrebbero preannunciare il fato dei Chiss. Tentando di svelare il complotto del nemico, Thrawn e la Flotta di Difesa ed Espansione compiono un’agghiacciante scoperta. Anziché invadere le capitali o saccheggiare le risorse dei Chiss, il misterioso nemico sta colpendo le fondamenta stesse dell’Ascendenza seminando discordia tra le Nove Famiglie Sovrane e le Quaranta Grandi Casate loro sottoposte.
Mentre la rivalità e il sospetto dividono gli alleati, ogni guerriero deve decidere ciò che conta di più: la sicurezza della propria famiglia o la sopravvivenza dell’Ascendenza….
Cosa mi è piaciuto
Tante porte aperte
Solitamente i secondi capitoli capitoli di una trilogia mettono leggermente in pausa il ritmo della narrazione iniziata nel primo capitolo, e che riprenderà poi serrata fino alla risoluzione finale. Ne segue che, spesso, i secondi capitoli risultano essere opere (film o libri che siano) che aprono molte porte in vista dell’epilogo. Thrawn: L’Ascendenza – Il bene superiore non è da meno, sotto questo punto di vista.
Nella conclusione di Insorge il caos, intuivamo che le minacce per l’Ascendenza Chiss non erano affatto terminate, e che un nuovo misterioso antagonista si stava muovendo per distruggere il popolo di alieni dalla pelle blu. Queste minacce si manifestano, ovviamente, ne Il bene superiore, sebbene in modo velato, sottile, non militaresco, fino alla scottante rivelazione finale.
Ma questa porta verso, diciamo, l’esterno, non è l’unica a spalancarsi nell’opera. Zahn continua ad approfondire le dinamiche interne e politiche dell’Ascendenza Chiss, fatte di favori, etichetta, ruoli e legami di sangue. Passaggi di grado, accordi sottobacno, desideri di ritornare alla grandezza: l’affresco socio-politico dei Chiss non è mai stato così dettagliato. Come tutti questi avvenimenti metteranno in moto il finale della trilogia, è ancora tutto da vedere, ma mi incuriosisce parecchio.
Esplorando il Caos
Il grande lavoro di worldbuilding che Zahn aveva compiuto per Insorge il caos viene ripreso e addirittura ampliato in questo secondo capitolo. Se nel primo ci si era concentrati su Csillia, capitale dell’Ascendenza, e su alcuni pianeti esterni ad essa, in questo romanzo esploriamo numerosi pianeti ai margini dei territori Chiss. Scopriamo fenomeni migratori, importanti siti geografici, ricchezze minerarie… Zahn ci porta, con almeno due diversi punti di vista, a esplorare l’Ascendenza e conoscere anche nuove famiglie, più secondarie rispetto alle Nove Sovrane.
L’esplorazione non si ferma qui, tuttavia. Gran parte del romanzo infatti ci porterà, a bordo dello Springhawk di Thrawn, a conoscere nuovi pianeti e culture del Caos, tutti con le loro credenze, stili di vita e dogmi morali. Rispetto, inoltre, a Insorge il caos, di cui avevo criticato la scarsità di descrizioni fisiche, in Thrawn: L’Ascendenza – Il bene superiore ci vengono finalmente forniti anche un po’ di dettagli sull’aspetto di questi alieni.
Cosa non mi è piaciuto
Lento per due terzi
Veniamo ai punti dolenti del romanzo. Come detto sopra, ll bene superiore rispetta la struttura da “secondo capitolo” di una trilogia. Secondo capitolo che, molto spesso, è proprio il più lento in un trittico, e noi fan di Star Wars dovremmo saperne qualcosa di trilogie.
Il romanzo di Zahn fatica ad ingranare, per circa metà romanzo sembra non stia succedendo niente e il mio interesse è stato ai minimi termini. Solo nell’ultimo terzo per fortuna si risollevano il ritmo, la scrittura e le vicende si incastrano tra loro, facendo diventare quell’atto decisamente più interessante. Tuttavia, non posso levarmi dalla memoria la sensazione di noia che mi ha accompagno nella lettura delle forse fin troppe pagine del libro. Probabilmente qualche taglio in più avrebbe aiutato, dal momento che molte situazioni si ripetono fin troppo di frequente.
Dov’è Thrawn?
La noia di cui parlavo prima svaniva in momenti ben precisi, quando Thrawn riprendeva il centro del palcoscenico… peccato che questi momenti siano ben pochi nel romanzo, che si concentra sui vecchi e nuovi comprimari che avevo lodato in Insorge il caos. Per quanto la cosa fosse pregevole nel precedente romanzo, qui è forse portata all’estremo. Per essere un romanzo chiamato sì L’Ascendenza ma anche Thrawn, di quest’ultimo ci sono pochi momenti. Inoltre, proprio perché i momenti con Thrawn risultano – soprattutto nei primi due terzi del romanzo – i più interessanti e meno noiosi, questa “assenza” pesa ancora di più.
I personaggi secondari, come i membri della famiglia Xodlak, e l’antagonista materiale del romanzo, Haplif degli Agbui, non brillano poi per caratterizzazione o memorabilità. Solo quest’ultimo risulta essere un gradino sopra per come risultano intriganti le sue abilità, che risultato palesi però fin troppo presto. Zahn sembra poi aver preso un gusto speciale nel creare nomi Chiss sempre più impronunciabili e sempre più simili tra loro, causando quindi notevole difficoltà nel lettore che cerca di ricordarseli.
La missione intrapresa da Thrawn, inoltre, lo porta ad allontanarsi insieme alla Springhawk dal resto dell’Ascendenza per gran parte del romanzo, permettendo quindi l’interazione tra Thrawn e gli altri comprimari più importanti, come Samakro o Ar’Alani, soltanto verso la fine, dove, come detto in precedenza, i toni cambiano. Zahn torna lo Zahn che conosciamo, veniamo deliziati da brillanti tattiche militari e negli ultimi capitoli il romanzo funziona alla grande.
Conclusioni
Thrawn: L’Ascendenza – Il bene superiore, non soddisfa le aspettative che il primo romanzo della trilogia aveva stabilito. Lento nei suoi primi due terzi, e con troppe poche apparizioni del protagonista, il romanzo permette sì al lettore di esplorare l’Ascendenza Chiss e il Caos come mai prima, ma non lo cattura certamente, a causa di una storia senza mordente. Solo il finale presenta qualche guizzo, aprendo anche numerose porte per la conclusione della trilogia, Thrawn: Ascendancy – Lesser Evil. La scrittura di Zahn è sempre dettagliata e pulita, anche se forse questo romanzo avrebbe potuto essere sfoltito un po’. Buona, come già per il primo capitolo, l’edizione di Panini Comics.