Star Wars: Colpo Ribelle è stata l’ultima miniserie pubblicata dalla Dark Horse Comics negli USA, nell’aprile 2014, prima dell’annuncio della creazione della timeline Legends e del conseguente lancio delle nuove pubblicazioni cosiddette canoniche.
La miniserie, in quattro parti, è scritta da Matt Kindt, eclettico e talentuoso sceneggiatore statunitense, e disegnata dall’italiano Marco Castiello (che Star Wars Libri & Comics ha avuto l’opportunità di intervistare recentemente insieme ad altri artisti italiani).
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- Titolo: Star Wars: Colpo Ribelle
- Data di uscita: 13/10/2016
- Autori: Matt Kindt (S), Marco Castiello (D)
- Edito da: Panini Comics
- Edizione: 17×26, Brossurato, 96 pagine, colore
- Contiene: Star Wars: Rebel Heist #1/4
- Prezzo: 12€ – Acquista ora Star Wars: Colpo Ribelle su Amazon!
Trama
In Star Wars: Colpo Ribelle, si intrecciano quattro storie, ognuna incentrata su uno dei quattro eroi della Battaglia di Yavin, Ian Solo, la Principessa Leila, Chewbecca e Luke Skywalker, visti dalle nuove reclute dell’Alleanza Ribelle.
Nella prima storia un giovane ribelle incontra una leggenda vivente: Han Solo. Lo studia, lo ammira e poi realizza la realtà dei fatti, infrangendo da solo tutti i suoi sogni e senza sapere che c’è dietro qualcosa di ancora più grosso.
Nella seconda parte della miniserie Sarin, una spia ribelle twi’lek, danzatrice sotto copertura, entra in contatto con la Principessa Leila: la twi’lek si rende presto conto di quanto i suoi pregiudizi nei confronti della Principessa di Alderaan fossero sbagliati, facendosi impressionare dalle trasversali abilità di Leila e dal suo coraggio. Leila riesce a recuperare il codice imperiale che stavano cercando, nascosto però dentro il DNA di un soldato imperiale e affida il disertore a Sarin, facendosi catturare pur di completare la missione.
L’imperiale viene poi affidato, nella terza parte, al wookie Chewbecca, per inserire il codice imperiale nella Banca Dati Galattica e spedirlo a Han Solo, ancora imprigionato. Durante la loro vicinanza il soldato imperiale riuscirà ad andare oltre le sue prime impressioni, non vedendolo più come bestia ma come un essere leale e un amico fedele e coraggioso.
Nell’ultima parte, una spia bothan imperiale tiene sotto controllo Luke Skywalker, deus ex machina dietro le quinte nelle tre parti precedenti: non lo cattura ma lo segue, lo studia, cercando di prendere tutta la cellula ma, col passare del tempo, pur senza vedere logica nelle azioni dei Ribelli, vede amicizia lealtà e decide di arrendersi.
Han e Leia sono stati salvati, il carico recuperato in una complessa operazione che prevedeva catture e grossi rischi: il tesoro, i generatori degli scudi DSS-02 che verranno usati dall’Alleanza Ribelle nella loro Base Echo sul pianeta ghiacciato di Hoth.
Cosa mi è piaciuto?
La narrazione “di riflesso”
Vedere delle persone semplici, non degli eroi ma degli agenti “normali” interagire con i grandi eroi della Ribellione è stato illuminante. Grazie ai pensieri di queste reclute possiamo osservare Ian, Leia, Ciube e Luke riuscendo a cogliere le cose con una prospettiva differente.
Le scene sono per la maggior parte narrate al passato dalle stesse reclute che le hanno vissute, come se si guardassero indietro a ricordare queste vicende, aggiungendo i loro pensieri, le loro sensazioni e mostrando cosa fossero per loro quei grandi eroi della Ribellione.
Il ritmo
Ero un po’ dubbioso inizialmente su una storia con i soliti protagonisti: Matt Kindt però ha cancellato ogni mio dubbio. Il ritmo di Star Wars: Colpo Ribelle è veloce al punto giusto e tutti i pensieri delle reclute non sono mai di intralcio ma, anzi, portano il lettore a procedere ancora più velocemente per scoprire cosa pensano davvero dei nostri eroi. Il quartetto, inoltre, è inserito e gestito benissimo, riuscendo a essere sempre protagonista anche se filtrato.
I disegni
Fantastico il lavoro di Marco Castiello ai disegni: il tratto è dettagliato sui protagonisti, le scene sono sempre ricche di vari dettagli sullo sfondo, piene di personaggi o elementi urbani o naturali: nessuna scena è vuota. Memorabili le singole pagine di presentazione degli eroi: Ian, una Leila difficile da dimenticare, una fantastica splash page di Chewbecca e Luke.
Ho trovato particolarmente azzeccata la scelta di rendere molti personaggi sullo sfondo, anche le stesse reclute, poco definite, rende bene i concetti espressi a voce nella prima pagina dalla recluta Jan:
Credo che i Ribelli siano pazzi. Anzi, suicidi. Ma fa parte del loro fascino. La Galassia è talmente grande che sarebbe facile restarsene seduti in disparte, a guardare cosa succede nei notiziari. Confondersi, scomparire.
Lo capite vero? Intendo confondersi tra la massa senza volto.
Ma che vita sarebbe?
Quando però le reclute prendono consapevolezza, come dopo questi pensieri, acquistano anche loro un aspetto preciso. Una bella metafora secondo me, gestita bene tra scrittura e disegni.
Cosa non mi è piaciuto?
Niente di particolare, davvero.
Commento finale
Il volume mi ha colpito molto, in maniera anche inaspettata. Si è rivelato invece un bel prodotto, in grado di approfondire il quartetto degli eroi ribelli attraverso gli occhi di persone normali, e questo l’ho apprezzato davvero tanto. Ottimi i disegni di Marco Castiello, ricchi e dettagliati ma in grado anche di gestire bene l’anonimità dei coprotagonisti e con alcune tavole indimenticabili. Come sempre di altissima qualità è la cura editoriale di Panini Comics.
Consiglio davvero Star Wars: Colpo Ribelle a tutti, anche chi mastica pochi fumetti di Star Wars o mastica solo le nuove serie: vi sorprenderà positivamente!
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