Prima miniserie ad uscire direttamente raccolta in un volume brossurato, senza passare dagli spillati, Jedi della Repubblica – Mace Windu, ci riporta nelle atmosfere delle Guerre dei Cloni, subito dopo gli avvenimenti dell’Attacco dei Cloni, in cui i Cavalieri Jedi sono costretti a ricoprire un nuovo ruolo, quello di generali del Grande Esercito della Repubblica.
- Titolo: Star Wars: Jedi della Repubblica – Mace Windu
- Data di uscita: 23/08/2018
- Autori: Matt Owens, Denys Cowan
- Edito da: Panini Comics
- Edizione: brossurato, 112 pagine, colore
- Prezzo:
€12.00
Trama
Poco tempo dopo la Battaglia di Geonosis, che ha decimato le fila dei cavalieri Jedi, il Consiglio assegna al maestro Windu una nuova missione. Sul pianeta Hissrich i Separatisti stanno conducendo delle operazioni sconosciute: è compito di Windu e della sua squadra, il nautoliano maestro Kit Fisto, il miraluka maestro Prosset Dibs e la giovane cavaliere Rissa Malo, esperta pilota e meccanica.
Nonostante i dubbi che Windu nutre sul nuovo ruolo dei Jedi in questa guerra, confidando nella Forza, la missione ha inizio. Su Hissrich, i quattro Jedi dovranno sia affrontare le truppe dell’esercito Separatista, incaricate di raccogliere la flora del pianeta ricca d’energia e comandate dal droide mercenario AD-W4, sia cercare di salvare le vite degli indigeni.
Dopo una serie di scontri con la ferraglia, AD-W4 e altre pericolose creature indigene, il gruppo si spacca. Tormentato dai dubbi sulla guerra, Prosset Dibs diserta e si scaglia contro Windu, reo di aver abbandonato la vera via dei Jedi, per sfogare la sua arroganza e aggressività nel ruolo di Generale, senza curarsi dei danni collaterali alla popolazione ma con il solo obiettivo di ottenere la fonte d’energia per la Repubblica.
Un lungo flashback su una missione del giovane padawan Windu accompagna in parallelo lo scontro con Dibs: Windu ha la meglio e una volta imprigionato il maestro Jedi, insieme ai tre compagni assalta il quartier generale dei Separatisti, smantellando tutte le operazioni. Al ritorno su Coruscant, il Consiglio si occupa della questione Dibs che, dopo un’ultima arringa di fronte ai maestri, viene condannato ai lavori forzati in libreria.
La sua storia non finisce qui, ricordatevi di questo personaggio perché lo rivedremo presto!
La miniserie si conclude con una riflessione tra Windu e Rissa, mentre l’ombra del Lato Oscuro cala su tutta la Galassia…
Cosa mi è piaciuto
Jedi: guardiani della pace o generali in battaglia?
Questo tema risulta sicuramente centrale nella miniserie, molto di più della trama vera e propria, fin troppo semplice e linerare. I monologhi di Dibs così come le riflessioni di Windu si prestano a riflessioni interessanti e non banali. Il ruolo degli Jedi viene messo in discussione, così come il ruolo di Mace Windu nel guidare la missione: Owens non si fa problemi a definire il maestro dalla spada purpurea un Jedi violento e aggressivo, che sfoga questi tratti nel comando militaresco.
Il feeling da “prequel”
Leggendo il fumetto si ha la netta sensazione di leggere un prodotto figlio dei prequel. Non solo a causa dell’ambientazione e dei personaggi, ma proprio a livello narrativo vengono riutilizzati certi “trope” o “topos” che spesso vediamo nella trilogia degli anni duemila. La presenza conciliante di Yoda che chiede a Mace Windu di scambiare due parole dopo averlo incaricato della missione nel Consiglio, le battutine scambiate tra i membri della squadra (soprattutto dal sempre frizzante Kit Fisto) durante i combattimenti, i dialoghi altisonanti e, quasi, cinematografici.
Su quest’ultimo punto si potrebbe aggiungere che forse questi lunghi discorsi stonano col mezzo “fumetto”, dove lo spazio e i tempi vengono inevitabilmente ristretti, e che sarebbero più adatti al cinema o alla televisione: tuttavia, sono proprio questi i momenti migliori della miniserie.
Mace Windu
Protagonista della serie, non ci potevamo aspettare niente di meno dal personaggio. Ben approfondito grazie ad un lungo flashback (che mostra anche notevoli somiglianze sia col presente della miniserie, che al futuro combattimento con Palpatine) e alle numerose riflessioni che espone in tutte le 112 pagine, Windu viene mostrato davvero a tutto tondo, e i suoi difetti e punti deboli mostrati senza paura.
Cosa non mi è piaciuto
Trama e antagonista
La vicenda in sé non è niente di speciale, una missione alla The Clone Wars in cui i Jedi maciullano droidi e sventano i piani dei separatisti. L’antagonista inoltre, seppur più interessante rispetto al solito, scade in numerosi cliché e risulta davvero piatto: un mercenario che pensa solo ai soldi e nient’altro. Solo grazie alla “luce riflessa” di Mace Windu riesce a guadagnare qualche punto sul finale.
Commento finale
Jedi della Repubblica – Mace Windu è una buona miniserie che rasenta però l’occasione mancata. Ha tanti, tanti aspetti positivi per essere un capolavoro a livello di introspezione e feeling, ma scade poi su una trama scontata e un antagonista piatto (sarebbe forse stato meglio incentrare tuto su Dibs) da episodio autoconclusivo di The Clone Wars. I disegni di Cowan partono discretamente bene ma andando avanti peggiorano leggermente. Alcuni elementi, tipo Yoda, sono sempre abbastanza orribili, ma nel complesso è uno stile che funziona bene, un po’ spigoloso ma ben valorizzato dai colori, soprattutto nelle scene d’azione, e che preferisco decisamente al fotorealismo digitale.
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