[Recensione] Dart Fener e il Pianto delle Ombre

Summary
Degli ottimi disegni e un protagonista credibile rendono Darth Fener e il Pianto delle Ombre un buon prodotto, sebbene senza particolari picchi d'eccellenza. Il tema della ricerca di una figura quasi mistica regge assai bene nella prima parte della vicenda, tuttavia l'atto finale risulta mediocre, permeato di quella sensazione di situazioni e risvolti già visti in molteplici altri prodotti cartacei. La valutazione finale sull'edizione ne risente lievemente non per la qualità in sé della realizzazione (il brossurato con alette 100% Panini Comics è sempre ben accetto), ma per il fatto che un confronto con l'edizione della Gazzetta sia comunque inevitabile. Nonostante le due collane rappresentino due mondi diversi, bisogna ricordare come il volume in uscita col quotidiano presentasse delle dimensioni più generose delle pagine, con l'aggiunta anche di una storia one-shot.
Good
  • I disegni
  • La brutalità del Signore Oscuro dei Sith
  • La prima parte della vicenda
Bad
  • L'atto conclusivo
7.8
Discreto
Storia - 7
Disegni - 8.5
Edizione - 7.5
Sensazioni - 8

Pochi mesi dopo l’arrivo di Solo – Contrabbandiere Spaziale e del secondo volume de Le Cronache degli Jedi, Panini Comics porta nelle fumetterie un nuovo brossurato ambientato nell’universo Legends, intitolato Dart Fener e il Pianto delle Ombre.
Ambientato pochi anni dopo l’ascesa dell’Impero dalle ceneri della Repubblica, l’arco narrativo vede come protagonista un clone soldato alla ricerca di un leggendario guerriero che si narra abbia un punto in comune con lui: l’odio incondizionato nei confronti dei Jedi.
Tale miniserie era già stata proposta nel gennaio 2017 all’interno dell’omonimo sessantaquattresimo volume della collana Legends della Gazzetta dello Sport, la cui edizione conteneva -in aggiunta- lo one-shot Insabbiati, proveniente dalla serie I Racconti della Dark Horse.

Dart Fener e il Pianto delle Ombre cover Panini

  • Titolo: Star Wars: Darth Vader and the Cry of Shadows
  • Data di uscita: 30 Agosto 2018
  • Autori: Tim Siedell, Gabriel Guzman
  • Edito da: Panini Comics Italia, collana 100% Panini Comics
  • Edizione: Brossurato con alette, colori, 17 x 26 cm, 120 pagine
  • Prezzo: € 11,05 (ACQUISTA QUI)

Sinossi

Durante le Guerre dei Cloni, uno dei membri dell’armata della Repubblica -dato per morto- viene abbandonato durante la battaglia. Il soldato clone però sopravvive e inizia a covare un rancore bruciante per i generali Jedi che l’avevano lasciato a morire nel nulla anni prima. Memore del suo passato al servizio della Repubblica, il clone -che ha nel frattempo assunto il nome di Hock- sente diverse voci che narrano di una misteriosa figura al comando delle truppe del giovane Impero: Darth Vader, il cui odio per gli Jedi è già materia di leggenda.

Riarruolatosi nelle fila imperiali, Hock colleziona un successo dietro l’altro e riesce ad entrare nelle grazie di Vader, giungendo sino a scendere sul campo di battaglia assieme alla figura mascherata. Durante la seconda campagna sul pianeta Ostor, però, egli è testimone della spietatezza del proprio comandante e delle sue truppe nello sbaragliare quelli che sono oppositori non solo militari, ma anche civili.
Trovandosi dinanzi al suo passato in maniera inaspettata, Hock dovrà infine decidere in chi riporre davvero la propria lealtà.

Dart Fener e il Pianto delle Ombre Vader Panini 2

Il momento in cui Hock viene lasciato indietro dal proprio generale Jedi all’inizio di Dart Fener e il Pianto delle Ombre.

Cosa mi è piaciuto

La prima parte della vicenda

Essendo -nella prima metà- la storia della ricerca del leggendario guerriero ammantato di nero, il soldato clone ha la possibilità di introdurre sotto forma di flashback quello che è il suo passato. Curiosamente, questa risulta anche la parte migliore di tutto il fumetto: semplice, credibile e in grado di porre delle basi solide per quello che è il protagonista e la sua personalità guerriera.
Interessanti i frangenti in cui il clone ricorda l’addestramento su Kamino assieme ai propri fratelli, oppure quando riflette sul fatto che l’esercito del regime galattico non sia più formato da soldati in provetta, ma venga progressivamente rimpiazzato da volontari o comunque militari cresciuti senza disciplina alcuna.

La brutalità di Vader

Un elemento ricorrente all’interno dei prodotti extracinematografici è la sinistra nomea che permea il Signore Oscuro, spesso dipinto come un’inarrestabile e spietata macchina da guerra; tuttavia spesso queste parole rimangono quasi “sospese”, senza che vengano fornite ulteriori informazioni o vengano fornite descrizioni delle malvagità perpetrate.
In Dart Fener e il Pianto delle Ombre questo lato del Jedi caduto viene finalmente rappresentato in poche, ma davvero efficaci, tavole o vignette. Anche il fatto che Vader sia una sorta di comparsa (non viene mai dato il suo punto di vista, ma è sempre raccontato tramite l’ottica del protagonista) rappresenta un altro punto a favore della pubblicazione, come se fosse uno spettro o un’entità superiore alla quale il clone Hock guarda con devozione… almeno sino a quando le cose iniziano a rivelarsi per come sono realmente.

Dart Fener e il Pianto delle Ombre Vader Panini

Uno degli elementi migliori della serie è la mostruosità del Signore dei Sith.

I disegni

Realizzati da Gabriel Guzman, le illustrazioni di Dart Fener e il Pianto delle Ombre mantengono uno standard piuttosto elevato nel corso di tutta la vicenda. Plauso all’autore soprattutto per la ricercatezza nella realizzazione dell’elmo del Signore Oscuro, ottimo e privo degli errori nelle proporzioni viste in altri fumetti nel corso degli anni.
Plauso anche alla “pulizia” nella resa degli eventi, soprattutto nelle fasi più concitate della vicenda: sempre chiare e assolutamente non confusionarie. Si nota una predominanza piuttosto marcata di quelli che sono i colori caldi (arancio, rosso e giallo), con i quali vengono rappresentati mondi desolati, incendi ed esplosioni in quantità.

Cosa non mi è piaciuto

L’atto finale

Nonostante una buonissima prima parte legata al passato di Hock e alla sua ossessiva ricerca di Darth Vader, purtroppo nella seconda metà si riscontra un netto calo a livello di narrazione.
Dopo essersi guadagnato meritatamente un posto al fianco del Signore Oscuro come suo fidato assaltatore, il protagonista scopre che molto è cambiato dalle Guerre dei Cloni, e anche che colui che idolatra i nrealtà potrebbe non essere chi lui crede.
Infatti, dopo mille missioni in cui si è trovato ad eseguire gli ordini senza obiettare, Hock comprende la brutalità che accompagna il suo signore; l’epifania si realizza scontrandosi con i combattenti su Ostor, uno dei primi esempi di ribellione contro il tirannico regime imperiale.
Sul pianeta il soldato clone si trova non solo faccia a faccia con dei nativi disposti a tutto pur di opporsi al giogo dell’Imperatore, ma viene costretto anche a fare i conti col proprio passato di clone soldato al servizio della Repubblica.
L’insieme di questi fattori, come prevedibile, portano a una ben determinata svolta narrativa che diverge in maniera forse troppo repentina da quella che è stata la lunga introduzione del personaggio che ha avuto luogo nei primi numeri della miniserie.

Dart Fener e il Pianto delle Ombre 1 cover

L’illustrazione di Felipe Massafera per il primo numero della serie.

Commento finale

Degli ottimi disegni e un protagonista credibile rendono Dart Fener e il Pianto delle Ombre un buon prodotto, sebbene senza particolari picchi d’eccellenza.
Il tema della ricerca di una figura quasi mistica regge assai bene nella prima parte della vicenda, tuttavia l’atto finale risulta mediocre, permeato di quella sensazione di situazioni e risvolti già visti in molteplici altri prodotti cartacei.
La valutazione finale sull’edizione ne risente lievemente non per la qualità in sé della realizzazione (il brossurato con alette 100% Panini Comics è sempre ben accetto), ma per il fatto che un confronto con l’edizione della Gazzetta sia comunque inevitabile. Nonostante le due collane rappresentino due mondi diversi, bisogna ricordare come il volume in uscita col quotidiano presentasse delle dimensioni più generose delle pagine, con l’aggiunta anche di una storia one-shot.

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Nato a Udine nel 1993, sono laureato in Analisi e Gestione dell’Ambiente presso l’Università di Bologna. La passione per Star Wars inizia a manifestarsi all’età di otto anni e da allora non mi ha mai abbandonato. Patito degli Anni 80 e della cultura pop dell’epoca; amante della musica in generale, dal thrash metal alla synthwave moderna. Collaboro con Star Wars Libri e Comics al fine di entrare in contatto con altri fan ed eventualmente orientare coloro i quali volessero muovere i primi passi all’interno del mondo cartaceo della saga.

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