Star Wars: Gli Ultimi Jedi, ottavo capitolo della saga degli Skywalker, è stato uno dei maggiori successi cinematografici del 2017, nonché un episodio molto controverso e dibattuto tra i fan di Star Wars. A distanza di poco più di un anno, e a soli pochi mesi dalla publicazione USA, Panini Comics Italia pubblica il suo adattamento a fumetti. La vicenda riprende esattamente da dove l’abbiamo lasciata a fine Episodio VII, dove vediamo Rey consegnare la spada laser a Luke Skywalker.
- Titolo: Star Wars: The Last Jedi
- Autori: Gary Whitta, Michael Walsh
- Edito da: Panini Comics Italia
- Edizione: Brossurato, 17×26, 152 pagine, colori
- Data di uscita: 17/01/2019
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Sinossi
L’adattamento dell’ottavo episodio della saga di Star Wars! Rey è riuscita finalmente a trovare Luke Skywalker, ma il vecchio Jedi è determinato a mandarla via. Nel frattempo la Resistenza di Leia Organa vive il suo momento più disperato: colpiti duramente durante la fuga dal Primo Ordine, Poe, Finn e Rose cercano di trovare una via d’uscita a quella che sembra una situazione impossibile.
Cosa mi è piaciuto
Trama
La storia non è frivola o scontata, al contrario ci troviamo di fronte ad una storia che ci fa immergere nel cuore del vero significato di Star Wars. Cosa significa essere Jedi? Cosa comporta essere dei maestri Jedi? Nella saga consideriamo i protagonisti degli eroi/eroine; cosa rende tali personaggi degli eroi? Sono tutte domande a cui troviamo facilmente risposta dopo un’attenta lettura dell’albo.
Nell’adattamento sono state riportate fedelmente delle frasi così come sono state scritte per la pellicola, in aggiunta possiamo leggere delle scene inedite come il flusso di coscienza di Luke Skywalker; un’introspezione psicologica sul personaggio.
La scena finale, il combattimento di Luke contro Kylo Ren, è uno scontro epico. Il maestro Jedi contro l’ex allievo, finché Luke mostra che altro non è che una proiezione della Forza da lui creata. Non sconfigge Kylo per raggiungere un obiettivo più importante, salvare le persone che ama.
Disegni
I disegni sono stati ben curati e ricordano le fattezze degli attori ma senza sfociare nella ritrattistica fotografica. In particolare ho apprezzato l’uso dei colori che creano un richiamo immediato alla realtà. Conoscendo la trama posso affermare come la scelta delle rappresentazione sia ottima, tale da permettere di conoscere tutta la storia nel suo insieme e i dettagli decisivi.
Luke e Rey
Luke e Rey sono stati sicuramente i personaggi più criticati (Rey già da Episodio VII) ed ora sono stati approfonditi. Partiamo da Luke. All’apparenza un uomo diverso dal ragazzo che ha redento Darth Vader sulla seconda Morte Nera, perché in effetti è così. Luke ci viene mostrato dopo circa 30 anni come un uomo segnato dalla vita e a causa di ciò ha perso la speranza, speranza che è la parola chiave fin dalla prima trilogia del lontano 1977 (“…sei la mia unica speranza”).
Infatti, vediamo Luke dopo aver creato il tempio Jedi e successivamente averlo visto distruggere per mano di un suo allievo oltre che nipote. Tuttavia, alla fine, sarà lo stesso Luke, grazie alla presenza di Rey, a rialzarsi e a combattere, a non abbandonare ancora chi ama, dando loro appunto speranza.
Luke descrive Rey come un giovane sé, il ragazzo di Tatooine che sognava di volare e lottare per qualcosa di più grande e di poter fare la differenza. La descrive come una ragazza imprudente ed avventata ma si fida della Forza, l’accetta come parte integrante di sé ed è questo a donarle forza per affrontare ogni tipo di avversità e a non arrendersi mai.
Cosa non mi è piaciuto
Unico punto a sfavore è la mancata segnalazione della citazione di Luke prima di diventare fantasma della Forza e permettere alla Resistenza di scappare.
Per poi passare in un mondo più grande
Una frase che riprende Obi-Wan in episodio IV quando anch’egli si trasforma in un fantasma della Forza, lasciando appunto lo stesso Luke e permettendogli di scappare. Un omaggio al primo maestro Jedi che abbiamo conosciuto.
Oltre ciò nulla da segnalare. Un fumetto ben articolato sotto tutti i punti di vista.
Commento Finale
Star Wars: Gli Ultimi Jedi è dunque una storia che penetra e unisce, “la Forza scorre in tutte le cose e gli esseri viventi”, non serve discendere da una grande stirpe per poter compiere grandi azioni eroiche, in tutti noi c’è il potenziale. Il bambino che a fine film attira a sé la scopa tramite l’uso della Forza, è un bambino comune, un schiavo eppure in lui scorre la Forza. In Episodio VIII il Primo Ordine sta vincendo, la Resistenza è allo stremo e decimata ma è quando tutto sembra perduto che la speranza si riaccende e si lotta con ancora più vigore. Come ci ricorda Rose
[…] è così che vinceremo. Non combattendo ciò che odiamo, ma salvando ciò che amiamo.
L’adattamento segue perfettamente la pellicola, e ne rappresenta i momenti più iconici con ottime tavole dai disegni sempre azzeccati e che non sfociano mai in un troppo spinto fotorealismo. Le aggiunte non sono forse importanti come nella novellizzazione, ma le parti dedicate a Luke sono sicuramente le più interessanti e valide. L’edizione in brossurato non è delle migliori, soprattutto se messa a confronto con i cartonati de Il Risveglio della Forza e Rogue One.
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Altre opere:
– Il Risveglio della Forza (fumetto)
– Rogue One
– Solo