Cronache degli Jedi 5 di 6
Dopo le vicende lasciate in sospeso del volume precedente, ora Ulic Qel-Droma ha assaporato il potere e adesso non riesce a combattere la fame oscura che lo ossessiona. Con questo volume termina quella che era la trilogia originale de Le Cronache dei Jedi, prima di avere un epilogo col volume Redenzione.
- Titolo: Star Wars: Cronache degli Jedi – La Guerra dei Sith
- Autori: Kevin J. Anderson, Dario Carrasco Jr., Rachelle Menache, Hugh Fleming
- Edito da: Magic Press, Gazzetta, Panini Comics
- Edizione: 160 pp, colore
- Prezzo: € 17,00
Sinossi
Exar Kun e Ulic-Qel Droma stanno lavorando seprati per giungere al loro comune obiettivo: il primo raduna sotto di sé numerosi apprendisti jedi desiderosi di maggior potere mentre il secondo forma un vastissimo esercito, forte anche dell’appoggio di Mandalore l’Indomabile e i suoi guerrieri (che per la prima volta vengono mostrati nell’universo di Star Wars), da scagliare contro Coruscant, la capitale galattica. Exar Kun, infine decima dall’interno l’ordine Jedi, e lo pone di fronte alla potenza del Lato Oscuro. I due sith si spingono dunque alla conquista dei saperi nascosti nella Grande Biblioteca di Ossus mentre i Mandaloriani assaltano il pianeta Onderon e le sue besie alate. Su Ossus avverrà il confronto finale tra Ulic e suo fratello Cay e al termine della tragedia Ulic verrà privato completamente della sua connessione con la forza dalla jedi Nomi Sunrider. I jedi si radunano dunque su Yavin per sconfiggere definitivamente Exar Kun: la luna viene distrutta ma lo spirito del Signore Oscuro vivrà per sempre.
La saga si conclude, in maniera molto cupa e angosciante con un piccolo flashforward a due anni dopo: Ulic si reca su Yavin per capire cosa ne è stato di Exar Kun, ma mentre lo spirito di lui lo chiama per farsi liberare, Ulic non è più in grado di sentire nulla.
Piccola curiosità: la spada laser doppia, la cosiddetta saberstaff, viene introdotta per la prima volta da Exar Kun in questo fumetto, prima ancora di vederla nei film grazie a Darth Maul.
Cosa mi è piaciuto
I disegni
Carrasco dimostra uno stile molto simile a quello di Gosset e, anzi, lo arricchisce di ombre e dettagli soprattutto nei volti, che acquisiscono una notevole espressività.
L’oscurità e la tragicità
Nel volume non c’è spazio per situazioni positive: è una scelta difficile da sostenere ma che conclude in maniera molto adulta la trilogia. Ogni personaggio ottiene un punto al termine della sua storia e tutto trova una sua, per quanto tragica e spesso violenta, soluzione.
Cosa non mi è piaciuto
Nulla di particolare da segnalare.