The Dark Lord Trilogy 1 di 3
L’apprezzato scrittore starwarsiano James Luceno è l’autore di questa splendida opera (oltre che di altri romanzi come Catalyst e The Unifying Force), pubblicata per la prima volta il 25 gennaio 2005. Siamo in pieno clima di imminente uscita de La Vendetta dei Sith, che all’epoca era inteso essere l’ultimo film della saga.
Labyrinth of Evil si propone di fare da prequel e introduzione alla nuova pellicola, condurre il lettore verso la fine delle Guerre dei Cloni e di sviscerare forse come non mai nel Legends la complicata amicizia tra Obi-Wan e Anakin, oltre che la situazione galattica di quei giorni. Vi anticipiamo subito che è uno dei libri migliori dell’Universo Espanso, a prescindere dalla sua non canonicità.
Esistevano dei piani, nel lontano 2005, per portare in Italia il romanzo in contemporanea con l’uscita del film, ma non se ne fece nulla. Di conseguenza, possiamo leggerlo solo in originale; il registro linguistico e la sintassi di Luceno sono piuttosto complesse e richiedono un livello medio-alto di conoscenza della lingua inglese.
- Titolo: Star Wars: Labyrinth of Evil
- Autore: James Luceno
- Data di pubblicazione: 25 gennaio 2005
- Edito da: Del Rey
- Edizione: Copertina flessibile, 370 pagine
- Prezzo: acquista QUI
Sinossi
Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker guidano le loro truppe di cloni su Cato Neimoidia, dove intendono catturare Nute Gunray, viceré della Federazione dei Mercanti. Dopo alcune difficoltà in battaglia, i due Jedi penetrano nella fortezza del Neimoidiano, solo per scoprire che è già fuggito. Tuttavia, tra i suoi averi, scoprono una poltrona meccanica, la quale, mentre viene esaminata, proietta la registrazione di una conversazione tra Gunray e Sidious. Concludono che l’attrezzo contiene uno speciale trasmettitore per comunicare con il Signore dei Sith.
Maestro e padawan seguono la pista, andando su Charros IV per rintracciare l’artigiano Xi-Charrian che ha lavorato alla poltrona, il cui nome è inciso a mo di firma sulla stessa. Trovato t’laalak-s’lalak-t’th’ak (questo il suo nome), l’alieno li indirizza su un’altra pista. L’intelligence della Repubblica viola il codice nemico all’interno e scopre dell’imminente invasione di Belderone da parte del Generale Grievous.
Nel frattempo, su Coruscant i senatori Bail Organa e Padmé Amidala, assieme ai colleghi del Comitato dei Lealisti, discutono con il Cancelliere Palpatine perchè questi, dato che la guerra volge nettamente a favore della Repubblica, ritiri le estreme misure di sicurezza e rinunci ai suoi poteri speciali. In tutto questo Palpatine tergiversa e i senatori iniziano a dubitare della sua buona fede. In tutta questa vicenda i Sith, Darth Tyranus e Darth Sidious, vedendosi in pericolo, complottano per risolvere la questione e per mettere in atto le fasi finali della guerra e del loro piano di dominio.
Sul fronte opposto, Grievous attacca Belderone. Dopo una battaglia durissima, però, viene sconfitto dalle forze dei Jedi accorsi lì in gran numero. In seguito, Obi-Wan e Anakin riprendono la caccia, che li porta a interrogare nuovi testimoni mentre vari mercenari tentano di ucciderli in più di un’occasione. A un certo punto la traccia li conduce nientemeno che su Coruscant, al distretto delle Fabbriche.
Yoda e Mace Windu, informati, mobilitano una squadra di cloni e altri agenti. Windu scopre un edificio abbandonato: tutto lì dentro fa pensare a una base segreta dei Sith. A questo punto, Sidious e Tyranus (che sono, ovviamente, Palpatine e Dooku) devono intervenire in modo decisivo. Grievous, di conseguenza, attacca la capitale galattica attraverso una rotta segreta per rapire il Cancelliere Palpatine. Siamo alla fine della guerra, poco prima della sequenza iniziale de La vendetta dei Sith.
Cosa mi è piaciuto
Il quadro coerente
In questo libro Luceno costruisce una vicenda perfettamente inserita nel vecchio Universo Espanso. La storia si inserisce in altre storie e trae molta potenza narrativa e profondità da questo costrutto unitario. Troviamo moltissimi riferimenti a partire dall’inizio, con la poltrona di Gunray vista in La Minaccia Fantasma. I collegamenti in seguito sono innumerevoli, sia a eventi passati che futuri.
Per fare alcuni esempi, Dooku e Sidious si incontrano nello stesso edificio abbandonato visto alla fine de L’Attacco dei Cloni e già scoperto da Quinlan Vos nei fumetti Le Guerre dei Cloni. Credo sia opportuno far notare che il romanzo è contenuta la prima menzione in assoluto di Darth Plagueis, oltre che il racconto (da parte di Yoda) della storia di Sifo-Dyas. Infine, Luceno prepara accuratamente il terreno per il nuovo film: senza dirlo, si capisce che Padmè già aspetta Luke e Leia e i Separatisti hanno da poco occupato Utapau.
Per chi come noi è sempre a caccia di easter egg, si segnala che gli eventi del romanzo sono citati indirettamente per due volte in Episodio III. La prima:
“Quell’impiccio su Cato Neimoidia…direi che non conta”
– Obi-Wan Kenobi
La seconda si ha in una conversazione tra Anakin e Windu:
“Ho scoperto una terribile verità: il Cancelliere Palpatine è un Signore dei Sith […], proprio quello che cercavamo”
– Anakin Skywalker
L’atmosfera cupa
Il romanzo è contrassegnato da un tono piuttosto drammatico. Senz’altro si tratta di una storia di guerra, complotti, manipolazione e fragili speranze. Ciò emerge soprattutto su due piani: quello politico e quello militare.
Nel primo caso, Palpatine è quasi diventato un dittatore, dati i poteri speciali da lui assunti per debellare i Separatisti. I cittadini ne stanno pagando il prezzo. È una Galassia assediata quella che vediamo, dove chi vuole mantenere la democrazia è ai margini, mentre il potere ingerisce con misure di sicurezza e controlli attuati dai cloni. Padmè e Bail Organa vedono sfasciarsi i propri ideali.
La situazione si aggrava quotidianamente con il peso della guerra e delle perdite e con la grande paura degli attacchi. Al dramma si aggiungono gli sforzi continui dei Jedi per difendere la Galassia, oltre che le loro cupe meditazioni sul futuro. Qui i Jedi e i Sith non si scontrano mai direttamente, dove i primi fanno di tutto per catturare i secondi e i secondi per eludere i primi. Sidious e Dooku sfuggono sempre per un soffio.
Raggiungiamo l’apice quando i Jedi si rendono conto di quanto a fondo vada il complotto dei Sith: considerando che la flotta separatista ha potuto ottenere una rotta attraverso il Nucleo Profondo o che Grievous sa benissimo a quale piano di quale palazzo trovare Palpatine, si può solo pensare che, qualunque sia il loro livello di preoccupazione, i “buoni” dovrebbero essere ancora più preoccupati.
Dato questo quadro, una nota leggera molto apprezzata sono gli intermezzi comici dei Neimoidiani, Nute Gunray e il suo vice, Rune Haako. I due sono terrorizzati quando scoprono (mentre contano in modo ridicolo i propri averi) per aver dimenticato la poltrona, cosa che ha dato ai Jedi una traccia che li avvicina pericolosamente al Signore dei Sith. Francamente, una loro scena mi ha fatto davvero ridere: i due fanno sigillare il ponte di comando e tremano per l’arrivo di Grievous, che sfonda la porta e intende massacrarli per la loro dabbenaggine.
La caratterizzazione
Nonostante in prevalenza ci si concentri sull’azione, i personaggi sono resi in modo fedelissimo ai film. E’ una caratterizzazione che emerge da brevi quadri descrittivi, dalle azioni e dalle digressioni (di cui Luceno è uno specialista, come ben sanno i lettori di Tarkin e Catalyst). Tutti o quasi ci sembrano, durante la lettura, esattamente quei protagonisti che tutti amiamo. Anakin e Obi-Wan sono la coppia Jedi per eccellenza, con i loro contrasti e la loro fortissima unione. Come di consueto, Obi-Wan fa da bussola morale e da confidente ad Anakin.
I due hanno i loro momenti migliori quando devono collaborare nella ricerca. Solo per segnalare alcune menzioni d’onore sugli altri personaggi, fantastici sono la digressione su Grievous, dove questi rimembra la sua trasformazione in cyborg, la tristezza di Padmè (che ci fanno comprendere meglio la sua maggiore fragilità in Episodio III rispetto agli altri due prequel), la figura tutta d’un pezzo di Windu. Anche altri Jedi comprimari come Shaak Ti vengono valorizzati.

il Generale Grievous e le sue guardie in un’illustrazione di Warren Fu per il The Art of Star Wars: Revenge of the Sith.
Momenti epici
Luceno, nonostante l’intreccio tutt’altro che lineare, dati i flashback e le digressioni, riesce a dare alla storia un ritmo quasi sempre incalzante, eccezion fatta per alcuni capitoli centrali. Spiccano soprattutto certi momenti di azione e di tensione, che raggiungono una grande epicità.
Ho molto apprezzato l’atmosfera delle pagine dove la ricerca di Sidious da parte di Windu si alterna con la meditazione di Yoda: per un istante l’anziano Jedi penetra la coltre del Lato Oscuro e riesce a percepire il Signore dei Sith su Coruscant.
Come detto poco sopra, Labyrinth of Evil non lesina anche altri momenti intensi. Uno su tutti, il combattimento tra Windu e Grievous su un treno a Coruscant e in generale l’inseguimento del Cancelliere. Non mancano nemmeno momenti più “strategici” durante l’attacco separatista a Coruscant. Insomma, grandi scene di battaglia.
Cosa non mi è piaciuto
Non ho trovato nulla di particolare da segnalare.
Commento finale
Labyrinth of Evil è senz’altro uno dei principali romanzi del Legends e, con una certa cautela, forse il miglior romanzo di Star Wars che chi scrive abbia letto.
L’autore James Luceno se la cava egregiamente in ogni situazione, dall’introspezione, alle epiche battaglie e ai complotti. Il lettore si ritrova in un’atmosfera starwarsiana ricreata benissimo.
Sebbene i protagonisti siano formalmente Obi-Wan e Anakin (mostrato come potente Cavaliere Jedi, ma con i primi sintomi del Lato Oscuro che cresce in lui), si tratta di una vicenda corale e ricca di personaggi. Ritroviamo infatti pressochè tutti i protagonisti della Trilogia prequel, ognuno con un suo “momento di gloria”.
Una difficoltà nella lettura potrebbe essere data dallo stile elevato e dai periodi lunghi e articolati di Luceno, oltre che dal linguaggio tendente al desueto. L’acquisto di Labyrinth of Evil è comunque caldamente consigliato a tutti: scoprirete una delle migliori opere cartacee legate alla saga.
Il libro è de facto un preludio a La Vendetta dei Sith e il primo volume della Dark Lord Trilogy, che ci impegniamo a ripercorrere nella sua interezza.
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