[Recensione] Halcyon Legacy – Nave stellare da crociera

Summary
Nel complesso possiamo dire che Halcyon Legacy sia un fumetto dimenticabile e decisamente poco riuscito. Alla fine della lettura vi chiederete forse chi ve l'ha fatto fare di leggere questo volume. Le singole storie hanno una coesione minima e la cornice narrativa manca di mordente. Gli unici guizzi del fumetto risiedono nelle figure coinvolte nelle varie epoche: Burryaga è sempre il dolce ma determinato padawan che abbiamo conosciuto; Anakin e Padmé flirtano o passano all'azione proprio come in The Clone Wars; Aurra Sing, Lando, Hondo e Maz Kanata fanno delle piacevoli comparsate... e Crimson Jack fa il suo grande ritorno all'interno del Canone dopo le sue apparazioni su Star Wars Classic.   Ai disegni troviamo un Will Sliney decisamente sotto tono, ben lontano dai fasti di The Rise of Kylo Ren, con volti ed espressioni eccessivamente simili e probabilmente anche penalizzati da una colorazione, di Rachelle Rosenberg, non ispirata. 
Good
  • Cameo e volti noti
Bad
  • Storia scialba e con scarso mordente
  • Disegni e colori mediocri e sottotono
5.5
Insufficiente
Storia - 5.5
Disegni - 4.5
Edizione - 7
Sensazioni - 5

Dopo aver gradualmente introdotto la Halcyon Legacy in vari romanzi e fumetti in uscita, e dopo averci mostrato la luna di miele di Han e Leia a bordo della nave stellare da crociera, ecco che ancora una volta torniamo a bordo del lussuoso incrociatore creato da Disney per la sua esperienza alberghiera di due notti Galactic Starcruiser

Dopo averci proposto un’opera simile, diciamo pure uno spin-off di un’esperienza fisica ai parchi divertimento, con l’ottimo fumetto Galaxy’s Edge – Ai margini della Galassia, sarà riuscita la Marvel e il team creativo composto da Ethan Sacks (sceneggiatura) e Will Sliney (disegni) a proporci qualcosa di più di uno spot? Scopritelo nella nostra recensione!

 

Halcyon Legacy – Sinossi

Per oltre 300 anni, la Halcyon è stata la più importante nave da crociera della galassia. Repubbliche e imperi sono sorti e caduti, mentre questa nave stellare di lusso è stata una costante, a dispetto di aver vissuto mille avventure. Seguite la Halcyon dal suo viaggio inaugurale nell’Alta Repubblica, durante i conflitti delle Guerre dei Cloni, fino ai primi giorni della Nuova Repubblica.

Cosa mi è piaciuto

Il rivedere volti noti

Halcyon Legacy, attraverso una serie di episodi raccontati dal droide XXXXX, ci fa viaggiare attraverso le epoche di Star Wars, facendoci rivedere alcuni volti noti e mostrandoli in azione sulla nave stellare da crociera. Si parte dunque con il padawan Burryaga e la sua maestra Nib Assek, direttamente dall’Alta Repubblica, per poi passare alla cacciatrice di taglie Aurra Sing e ad Anakin Skywalker, Padmé Amidala e Asajj Ventress durante le Guerre dei Cloni, fino ad arrivare a Lando Calrissian, Hondo Ohnaka e Maz Kanata in azione insieme.

Tuttavia, il ritorno più bello è quello del pirata Crimson Jack, direttamente dalla serie a fumetti Star Wars (1977) della Marvel: un ritorno con modernizzazione decisamente ben riuscito, e che incarna bene lo spirito della serie originale.

Cosa non mi è piaciuto

Sciatteria, inutilità o solo scarso interesse?

Al di là di questi ritorni, il lettore è però di fronte ad una storia scialba e che non suscita alcun interesse. L’operazione di spin-off ben riuscita per Galaxy’s Edge qui non centra il bersaglio perché siamo di fronte non solo ad una vicenda davvero di secondo ordine, ma non abbiamo neanche una chiara percezione della nave/hotel. La posta in gioco è di scarso rilievo e la cornice narrativa manca di mordente: in nessun momento siamo preoccupati per le sorti degli inediti protagonisti.

Al termine della lettura, il lettore si sarà reso conto di aver forse perso solo tempo.

Disegni sottotono

Will Sliney pare accompagnare questa storia senza mordente con disegni altrettanto sottotono, viste le sue capacità. Tutti i volti paiono fatti con lo stampino del suo stile, fatto di mascelle quadrate, zigomi importanti, e labbra sempre carnose… senza particolare attenzione alle fisionomie di attori e personaggi. I colori di Rachelle Rosenberg non migliorano la situazione, con ombreggiature molto nette che accentuano questa spigolosità talvolta eccessiva. I fondali sono solo sufficienti e l’impressione, ad un primo sguardo, è di avere davanti un’opera graficamente senza identità ma di una mediocrità senza fine: non quello che desidero da Star Wars.

Halcyon Legacy – Conclusione

Nel complesso possiamo dire che Halcyon Legacy sia un fumetto dimenticabile e decisamente poco riuscito. Alla fine della lettura vi chiederete forse chi ve l’ha fatto fare di leggere questo volume. Le singole storie hanno una coesione minima e la cornice narrativa manca di mordente.

Gli unici guizzi del fumetto risiedono nelle figure coinvolte nelle varie epoche: Burryaga è sempre il dolce ma determinato padawan che abbiamo conosciuto; Anakin e Padmé flirtano o passano all’azione proprio come in The Clone Wars; Aurra Sing, Lando, Hondo e Maz Kanata fanno delle piacevoli comparsate… e Crimson Jack fa il suo grande ritorno all’interno del Canone dopo le sue apparazioni su Star Wars Classic.  

Ai disegni troviamo un Will Sliney decisamente sotto tono, ben lontano dai fasti di The Rise of Kylo Ren, con volti ed espressioni eccessivamente simili e probabilmente anche penalizzati da una colorazione, di Rachelle Rosenberg, non ispirata. 

Written by
Laureato in Bionics Engineering alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, lavoro nella progettazione di dispositivi medicali. Fan di Star Wars da quando ero piccolo, all'età di circa 11 anni scopro i fumetti di Star Wars. Dal febbraio 2015 ho lanciato Star Wars Libri & Comics, un progetto nato per condividere la mia passione per "il Lato Cartaceo della Forza" e che, nel corso degli anni, è diventato il punto di riferimento italiano per i lettori di Star Wars.

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