Storie dall’Iperspazio Vol. 2 – Feccia e Malvagità è il secondo dei tre volumi dell’omonima serie antologica targata Dark Horse. Ambientata in diversi momenti storici della “Galassia Lontana, Lontana”, questa raccolta ha per protagonisti i volti noti della saga, sullo sfondo delle vicende di una bambola molto speciale appartenente a una Wookiee. Gli autori chiamati a realizzare questo volume sono Amanda Deibert, per la storia #5, Cecil Castellucci (già nota per Moving Target – A Princess Leia Adventure) e Michael Moreci. I disegni, invece, vedono sempre una nutrita rappresentanza italiana, incarnata da Riccardo Faccini, Eduardo Mello e Andrea Mutti, al lavoro insieme ad Andy Duggan.

- Titolo: “Storie dall’Iperspazio Vol. 2 – Feccia e Malvagità”
- Data di uscita: 16 Maggio 2024
- Autore: Eduardo Mello, Amanda Deibert, Cecil Castellucci, Andrea Mutti, AA.VV.
- Edito da: Panini Comics
- Edizione: Cartonato a colori, 96 pagine
- Prezzo: 15,20 € (Acquista QUI)
Sinossi
Da un capo all’altro della galassia, le forze del male diventano più forti. Sindacati criminali tramano nell’ombra, mentre feroci cacciatori di taglie danno la caccia sia ai colpevoli che agli innocenti. Boba Fett, Jabba The Hutt, il Conte Dooku e Kylo Ren sono i protagonisti di questo volume antologico rivolto ai lettori di tutte le età.

Storie dall’Iperspazio Vol. 2 – Feccia e Malvagità – Cover Finale #5
Cosa mi è piaciuto
L’effetto nostalgia
Storie dall’Iperspazio – Feccia e Malvagità segue ancora le vicende della bambola del volume precedente, ma tale fil rouge comune alle quattro storie sembra, in questo caso, più un espediente per far svolgere le storie dei protagonisti del volume. Beninteso, nulla da eccepire in proposito; certo è che se l’idea era continuare a imperniare la narrazione intorno al giocattolo, allora stavolta l’effetto è stato raggiunto meno bene che nel brossurato precedente. Tuttavia, il piacere che dà il rivedere sulle tavole certi volti noti, perdona anche tale imperizia. Capita così di imbattersi in Asajj Ventress, la spietata assassina al soldo del Conte Dooku, così come in Greedo, Boba Fett e Kylo Ren. In un momento storico, l’attuale, abbastanza incentrato sui contenuti de “L’Alta Repubblica”, fa sempre piacere fare un salto indietro e “rifugiarsi” in storie con protagonisti personaggi (più o meno) amati.
Le storie in sé
Un altro pregio di questa raccolta è l’esser composta da quattro storie, tutto sommato, più che gradevoli. Quale più, quale meno, tali vicende autoconclusive sono caratterizzate, per motivi diversi, da un buon grado di intrattenimento. Che sia per via del rocambolesco inseguimento a Ventress, a opera di Obi-Wan e Anakin per le strade di Naboo, per le macchinazioni di Greedo, raggirato dall’amore per una spietata approfittatrice, o per le vicende con protagonisti Hux e Kylo Ren, ogni storia risulta più che godibile. Non solo, tale godimento è imputabile, ogni volta, a motivi diversi; là dove è la frenesia il filo conduttore tra i quattro racconti, è la caratterizzazione di ogni personaggio che si riverbera sulla sua storia, rendendola più unica.

Storie dall’Iperspazio Vol. 2 – Feccia e Malvagità – Reveal Cover #6
Cosa non mi è piaciuto
Nulla da segnalare, eccetto…
Storie dall’Iperspazio – Feccia e Malvagità ha un solo difetto, se proprio volessimo essere spietati a definirlo così: la presenza di Boba Fett. Ok, il progetto in sé aveva reso ben chiaro fin dal principio come protagonisti di queste storie sarebbero stati volti noti della saga. Nondimeno, si potrebbe riflettere se la scelta del cacciatore di taglie sia stata giusta o meno. La questione, nella sua banalità, poggia tutta sul minutaggio di Boba in altri prodotti, sicuramente ben più elevato di tanti altri. Non si poteva scegliere qualcuno di meno “famoso” per una storia breve? Qualcuno di meno “presente” a livello fumettistico, per intenderci. “Quesiti per i filosofi”, direbbe un personaggio di un’altra celebre saga…
Conclusioni
Storie dall’Iperspazio – Feccia e Malvagità costituisce un degno successore del volume precedente. Sulla falsariga di questo, riprende le dinamiche gravitanti intorno alla bambola e le arricchisce di quel “pepe” che spesso solo i villain son in grado di fornire. Nonostante le poche pagine a disposizione, meno di cento complessivamente, la sensazione finale è più che positiva. Le storie, dinamiche e caotiche al punto giusto, non annoiano mai né eccedono nell’azione. I personaggi sono sempre una garanzia, anche quelli più recenti accolti in maniera critica. Il reparto grafico non eccelle particolarmente, ma non delude nemmeno. In sostanza, si può riproporre per questo volume lo stesso giudizio del precedente: fresco e ben realizzato.
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