[Recensione] La Galassia del Terrore – Mangiati Vivi e La Città dei Morti

Summary
La Galassia del Terrore, con i suoi primi volumi Mangiati Vivi e La Città dei Morti, rappresenta una lettura simpatica e di evasione, che permette di coniugare le atmosfere classiche dei Piccoli Brividi con gli elementi tipici dell'universo creato da George Lucas. Al pari dei protagonisti, perfettamente in target e calati nella parte, la presenza di illustri camei funziona alla grande e rende ancor più vivaci le singolari avventure narrate. Peccato solo che in Italia la serie si sia interrotta, lasciando senza risposta alcuni misteri sparsi qua e là.
Good
  • Piccoli Brividi in salsa Star Wars
  • Simpatici camei
Bad
  • Collana incompleta in Italia
7.3
Discreto
Storia - 7
Scrittura - 7
Edizione - 7.5
Sensazioni - 7.5

Star Wars: La Galassia del Terrore (Galaxy of Fear) è una serie di dodici romanzi per giovani lettori scritti da John Whitman tra il 1997 e 1998 sull’onda del successo della collana Piccoli Brividi, famosa negli Anni Novanta e approdata anche in Italia. Appartenente all’universo Legends e ambientata pochi mesi dopo la distruzione di Alderaan, la collana ruota attorno alle bizzarre avventure a tema horror dei giovani fratelli orfani Tash e Zak Arranda, il loro misterioso zio Hoole e il fido droide DV-9, con la partecipazione in ogni libro di uno o più personaggi iconici della saga.

In Italia sono arrivati solamente i primi due volumi, pubblicati da Sperling & Kupfer nel 1999 con titoli Mangiati Vivi e La Città dei Morti. In diversi cataloghi appaiono ancora oggi le schede prodotto dei due successivi volumi, indice che, almeno inizialmente, era prevista la continuazione della collana. 

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Galassia del Terrore Mangiati Vivi cover
  • Titolo: La Galassia del Terrore: Mangiati Vivi
  • Data di uscita: 1999
  • Autori: John Whitman
  • Edito da: Sperling & Kupfer
  • Edizione: Copertina flessibile, 128 pagine
  • ACQUISTA QUI
Galassia del Terrore La Città dei Morti cover
  • Titolo: La Galassia del Terrore: La Città dei Morti
  • Data di uscita: 1999
  • Autori: John Whitman
  • Edito da: Sperling & Kupfer
  • Edizione: Copertina flessibile, 128 pagine
  • ACQUISTA QUI

Trama

Attenzione, nelle seguenti sinossi sono presenti SPOILER sulle vicende dei primi due romanzi de La Galassia del Terrore!

I giovani fratelli Tash e Zak Arranda, rimasti orfani dopo la distruzione del loro pianeta natale Alderaan da parte dell’Impero, vivono accompagnando in giro per la galassia il loro zio acquisito Hoole, un enigmatico antropologo di razza mutaforma Shi’ido, e il suo droide DV-9, che fa loro da custode e insegnante.

Durante un viaggio verso il misterioso D’vouran, apparso solo recentemente sulle mappe stellari, l’astronave viene sbalzata fuori dall’iperspazio in anticipo rispetto al previsto e si schianta presso lo spazioporto, attratta dalla gravità del pianeta. Là la famiglia viene accolta da Chood, leader degli Enzeen, accogliente specie aliena dal comportamento gentile e generoso che sta cercando di rendere D’vouran una meta turistica capace di attrarre quante più persone a trasferirvisi. A minare l’apparente tranquillità e pace del posto ci pensano però la presenza di Smada the Hutt, gangster che sembra avere conti in sospeso con Hoole, e le farneticazioni di Kevreb Bebo, un pilota caduto in disgrazia che cerca di avvertire che le persone giunte in precedenza sul pianeta stanno misteriosamente scomparendo.

Dopo esser sfuggiti in un primo momento agli sgherri di Smada the Hutt, grazie all’intervento di Luke, Han, Leia e Chewbecca (anche loro attratti con il Falcon sul misterioso pianeta), Tash decide di seguire il suo istinto e dare ascolto agli avvertimenti di Bebo, il quale le mostra una grotta con celato all’interno un sinistro laboratorio abbandonato da tempo con un oscuro pozzo apparentemente senza fondo. Prima di separarsi, Bebo affida alla ragazza un medaglione trovato tempo prima proprio nel laboratorio, grazie al quale ritiene di esser rimasto al sicuro dalle sparizioni, al contrario del suo equipaggio svanito nel nulla.

Nel frattempo, Zak è stato catturato dai mercenari di Smada, ma riesce a evadere dalla fortezza dell’Hutt con l’aiuto di Tash e DV-9. Durante l’inseguimento che ne scaturisce, il gruppo e le guardie di Smada vengono attaccati dagli Enzeen, che si rivelano essere dei mostri parassiti, e dal terreno stesso del pianeta, che inizia a tremare e inghiottire le persone nelle voragini che si aprono. I ragazzi, protetti dal campo di energia emanato dal medaglione, e Smada, sulla sua lettiga a repulsione, riescono a salvarsi, ma vengono catturati e condotti dagli Enzeen capitanati da Chood presso il baratro nel laboratorio abbandonato, che si rivela essere il cuore di D’vouran. Il pianeta infatti è un organismo vivo e ha un bisogno continuo di nutrimento (si scoprirà poi frutto di un esperimento imperiale di bioingegneria fallito), il quale viene procurato dagli Enzeen, suoi parassiti simbionti, attraverso le persone attirate con l’inganno a stabilirsi sul pianeta.

A salvare la situazione ci pensa Hoole, il quale aveva assunto di nascosto l’aspetto di un Enzeen grazie alla sua abilità di mutaforma, afferrando il medaglione e gettandolo nella voragine, innescando così il collasso del pianeta. Riusciti a fuggire all’esterno, Zak, Tash, Hoole e DV-9 vengono tratti in salvo dal Millennium Falcon giunto in loro soccorso, giusto in tempo prima che l’intero D’vouran scompaia, divorato e risucchiato da se stesso.

Le avventure di Zak e Tash proseguono sul pianeta Necropolis, dove il gruppo si congeda dai Ribelli per procurarsi una nuova astronave e viene accolto da Pylum, Maestro delle Cerimonie e fervido custode delle tradizioni e superstizioni legate all’enorme cimitero del posto e ai suoi riti funebri. Giunge sul pianeta anche Boba Fett, sulle tracce del pluriricercato per le sue pratiche mediche illegali Dr. Cornelius Evazan, ritenuto dal cacciatore di taglie in qualche modo anche responsabile con i suoi esperimenti di aver rianimato un suo precedente bersaglio eliminato proprio su Necropolis. Pylum invece ammonisce gli abitanti che i morti stanno resuscitando a causa della vendicativa maledizione lanciata secoli prima dalla strega Sycorax contro i miscredenti delle sacre usanze funebri di Necropolis.

Zak stringe una rapida amicizia con un coetaneo di nome Kairn, dal quale viene sfidato ad addentrarsi di notte nel cuore del cimitero. Il ragazzo accetta, sia per non dimostrarsi spaventato sia per implorare lo spirito di Sycorax di riportare in vita i suoi genitori, la cui scomparsa su Alderaan ancora lo tormenta. Giunti presso la cripta degli Antichi, Zak e Kairn vengono prima attaccati da alcuni cadaveri usciti dalle tombe e poi dal dottor Evazan in persona, il quale riesce ad avvelenare Kairn con delle criptobacche tossiche prima di venir giustiziato da Boba Fett.

Zak non viene creduto riguardo agli zombie né dagli abitanti di Necropolis né da sua sorella e suo zio, mentre su insistenza di Pylum sia Kairn che il dottor Evazan vengono sepolti nel cimitero. Poiché nessuno presta ascolto alla sua convinzione di aver intravisto di nuovo il dottor Evazan presso la sua astronave, Zak si allontana da Tash e incontra un redivivo, benché malaticcio, Kairn che lo guida alla tomba di Sycorax promettendo di svelare il segreto della sua rinascita. Là viene immobilizzato dal dottor Evazan, che rivela di aver sviluppato un siero capace di rianimare i tessuti morti, che si attiva grazie all’azione dei vermi ossei sui cadaveri. Per cercare di perfezionare le sue creazioni, ovvero zombie potenti e ubbidienti ma lenti, Evazan utilizza Zak come cavia, facendogli assimilare una dose di criptobacche paralizzante ma non letale, che ne avrebbe simulato la morte.

Il ragazzo, creduto quindi morto, si risveglia dopo la sua sepoltura all’interno della sua stessa bara, ma, proprio mentre i vermi stavano per attaccarlo, viene riesumato da Boba Fett, chiamato in aiuto da DV-9 che aveva hackerato il computer di bordo della nave del Dr. Evazan, scoprendone i segreti. A loro volta Tash e Hoole, non avendo creduto alla fine volontaria di Zak, avevano profanato la tomba del malvagio scienziato scoprendola vuota, ma vengono perseguiti dagli abitanti di Necropolis aizzati da Pylum.  

I due gruppi si riuniscono all’interno del santuario di Sycorax, dove vengono assaliti da un’orda di non morti agli ordini di Evazan e dello stesso Pylum, che si rivela essere in combutta con il perverso dottore, sfruttando le superstizioni di Necropolis riguardo ai defunti per tenere in scacco e controllarne la popolazione.

Mentre Boba Fett respinge l’assalto, DV-9 riesce a sviluppare un antidoto capace di annullare il siero resuscita morti e Kairn, liberato dall’amico Zak dal controllo mentale del dottore, si sacrifica per spruzzarlo su tutti gli zombie. Lo stesso antidoto viene infine utilizzato da Boba Fett per eliminare Evazan una volta per tutte, mentre Pylum viene ritrovato inspiegabilmente morto dopo la sua fuga, instillando il dubbio nei fratelli Arranda e in Hoole che la maledizione di Sycorax forse non fosse poi solo una leggenda.

Cosa mi è piaciuto

Piccoli Brividi in una galassia lontana lontana

Immergersi in questi primi volumi de La Galassia del Terrore è stato come tornare bambini, quando non vedevi l’ora di avere fra le mani un nuovo volumetto di Piccoli Brividi, celebre linea di racconti a tema horror per giovani lettori, a cui indubbiamente la serie si ispira.
Mangiati Vivi e La Città dei Morti presentano infatti elementi tipici delle storie di R.L. Stine, come strani alieni, sparizioni misteriose, esperimenti bizzarri, scienziati pazzi, maledizioni, cimiteri infestati, zombie, il tutto ovviamente ben inserito in quello che è il panorama classico di Star Wars, ovvero astronavi, tecnologie, Impero, ribelli, cacciatori di taglie, droidi e perfino il campo mistico della Forza. Anche lo stile di scrittura ricorda gli iconici racconti di Piccoli Brividi, con capitoli brevi e che terminano quasi sempre con un cliffhanger misterioso. Uno dei personaggi principali, lo Zio Hoole, incarna egli stesso lo spirito di questo tipo di storie nascondendo il suo nebuloso passato, non rivelando il suo nome completo e la natura enigmatica delle sue attività di antropologo ed essendo per di più un mutaforma, abilità grazie alla quale riesce a risolvere molteplici situazioni complicate. 
Il tono generale è ovviamente in linea con il target di pubblico, ma la leggerezza delle storie viene comunque bilanciata anche da momenti di riflessione più seri, soprattutto sull’affrontare il lutto da parte dei ragazzi protagonisti Zak e Tash per la morte dei genitori e amici, perciò la lettura può risultare in un certo senso anche formativa per i piccoli lettori.
 

I fratelli orfani Zak e Tash Arranda, protagonisti della serie La Galassia del Terrore, così come raffigurati nel The Essential Reader’s Companion.

Simpatici camei

Una delle carte vincenti del progetto La Galassia del Terrore è senza ombra di dubbio quella di far comparire in ogni avventura uno o più volti noti tra i personaggi della saga principale di Star Wars. In Mangiati Vivi, i nostri LukeLeiaHan e Chewbecca fanno due brevi apparizioni, ma sono fondamentali per salvare la pelle ai protagonisti con il Millennium Falcon. Ne La Città dei Morti invece, oltre al Dottor Evazan che impersona il ruolo del cattivo nella storia, abbiamo nientemeno che Boba Fett, il quale non si limita a una semplice comparsata ma entra proprio nel vivo dell’azione delle vicende: leggere del cacciatore di taglie più temuto della galassia che affronta un’orda di zombie a colpi di blaster perciò non può che far guadagnare molti punti alla serie.
L’ologramma ronzava e una voce registrata recitò: “Nome: Evazan. Noto anche come dottor Morte. Ricercato per assassinio, negligenza professionale, esercizio abusivo della professione medica, tortura e aggressione. In veste di medico, Evazan usa i pazienti come cavie per esperimenti non autorizzati e spesso fatali. Fino ad oggi, è stato condannato a morte su dodici sistemi stellari, tra cui…”
“Basta così.” Boba Fett spense il dischetto olografico e l’immagine orripilante del dottor Evazan svanì. “Lo voglio. Subito.” 
Galassia del Terrore

Boba Fett alle prese con un assalto di zombie (illustrazione dal The Essential Reader’s Companion).

Cosa non mi è piaciuto

Serie incompleta in Italia

Purtroppo la pubblicazione in Italia da parte di Sperling della collana La Galassia del Terrore si è interrotta dopo appena i primi due titoli, lasciando perciò i lettori italiani con in mano una storia incompleta. Sebbene Mangiati Vivi e La Città dei Morti presentino vicende a sé stanti e godibili anche singolarmente, risulta chiaro infatti che alla base del progetto ci fosse comunque una macrotrama orizzontale, che si sarebbe rivelata man mano con il prosieguo delle avventure.
Risultano perciò senza risposta i misteri accennati nei prologhi, ovvero cosa sia l’oscuro Progetto Starscream e chi sia lo scienziato pazzo che guida questi abominevoli esperimenti per l’Imperatore, quale misterioso passato nasconda il personaggio di Hoole e cosa lo leghi all’incappare molto poco casualmente in queste assurde situazioni.
A tutto ciò si aggiungono anche le domande su chi si celi dietro l’utente “Forceflow” che nell’Holonet diffonde illegalmente messaggi criptati sulla storia dei Jedi, quale sia il lavoro che Hoole vorrebbe commissionare a Boba Fett ma che il cacciatore di taglie rifiuta categoricamente ritenendolo una follia… e tanto altro ancora.
Non solo, nei primi due volumi viene già evidenziata anche una certa affinità alla Forza da parte di Tash e la sua curiosità riguardo il passato dei leggendari Cavalieri Jedi, quindi l’interruzione della serie ci priva della possibilità di scoprire un suo eventuale futuro da apprendista Jedi, visto e considerato che perfino Luke è consapevole delle potenzialità della ragazza, alla quale profetizza che si incontreranno di nuovo in futuro.
Infine, dal momento che ogni libro presenta almeno un illustre cameo, non avendo avuto in Italiano i restanti dieci volumi della collana non possiamo leggere delle altre bizzarre avventure dei protagonisti al fianco non solo di personaggi secondari dei film come LandoJabbaWedge, o provenienti da altri media come Dash Rendar e Jerec, ma addirittura di figure del calibro di ThrawnYoda e Darth Vader!
 

Curiosità

#1

La collana de La Galassia del Terrore presenta, per la versione in lingua originale, oltre alla copertina regolare con i personaggi protagonisti e le comparse alle prese con i mostri del libro, delle speciali copertine olografiche, che, a nostro parere, risultano tra le più brutte del panorama dei libri di Guerre Stellari.
La medaglia d’oro per le copertine più raccapriccianti però spetta senza ombra di dubbio alle versioni olandesi dei volumi della serie: lasciamo a voi ogni commento a riguardo, noi dal canto nostro ne abbiamo parlato in un video apposito Le 10 (+2) peggiori copertine dei romanzi di Star Wars che potete recuperare QUI.
 

#2

Mentre i ragazzini protagonisti, i fratelli orfani di Alderaan Zak e Tash, sono stati creati appositamente per la serie de La Galassia del Terrore, per il personaggio del loro zio acquisito Hoole non si tratta della prima apparizione nel panorama cartaceo di Star Wars. L’antropologo di specie mutaforma Shi’do infatti fa il suo esordio nel capitolo dedicato a Tatooine all’interno del volume The Illustrated Star Wars Universe, dove scopriamo i segreti del pianeta desertico dai due soli attraverso il suo punto di vista da studioso. Lo stesso aspetto di Hoole deriva inoltre dalla rielaborazione di un bozzetto concettuale realizzato da Nilo-Rodis Jamero per i primi film della Trilogia Originale. 
Galassia del Terrore

Lo Shi’do mutaforma Hoole, così identificato nel The Illustrated Star Wars Universe

#3

I personaggi protagonisti della serie La Galassia del Terrore non sono rimasti confinati solo in ambito Legends ma hanno fatto una comparsa anche nel nuovo Canone. I fratelli Zak e Tash Arranda e il loro zio Hoole, accompagnati dal fidato droide DV-9 (anche se non viene specificato il nome), sono infatti al centro di una delle storie presenti nei fumetti Star Wars Avventure (2020) della IDW intitolata Tales of Villany: Grave Digger
Galassia del Terrore

La versione canonica di Zak e Tash Arranda e del loro zio Hoole così come apparsi nel decimo numero della serie Avventure (2020).

Conclusioni

La Galassia del Terrore, con i suoi primi volumi Mangiati Vivi e La Città dei Morti, rappresenta una lettura simpatica e di evasione, che permette di coniugare le atmosfere classiche dei Piccoli Brividi con gli elementi tipici dell’universo creato da George Lucas. Al pari dei protagonisti, perfettamente in target e calati nella parte, la presenza di illustri camei funziona alla grande e rende ancor più vivaci le singolari avventure narrate. Peccato solo che in Italia la serie si sia interrotta, lasciando senza risposta alcuni misteri sparsi qua e là.

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Written by
Laureato in Ingegneria Meccanica presso l’Università di Pisa, sono appassionato di Star Wars da quando ho memoria. Assetato soprattutto dei segreti del mondo del dietro le quinte e dei processi creativi che hanno reso immortale la saga, spero di aiutare Star Wars Libri & Comics a stimolare quanti più lettori nella scoperta a tutto tondo della nostra amata galassia lontana lontana.

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