Novantesima e ultima uscita della collana Legends edita da Panini Comics in collaborazione con La Gazzetta dello Sport e Il Corriere della Sera, I Visionari giunge in Italia portando nelle edicole l’omonimo volume completamente inedito, con l’aggiunta di una storia proveniente dalla celebre testata Star Wars Tales.
Al timone di questo volume -uscito originariamente sotto la bandiera Dark Horse nel 2005- troviamo diversi concept artist che hanno dato il loro contributo alla realizzazione de La Vendetta dei Sith. Per la realizzazione dell’opera è stata fornita agli autori la libertà di esplorare qualsisi aspetto di Star Wars volessero affrontare, dando così vita ad un’opera praticamente unica.
• Titolo: Star Wars: Visionaries
• Data di uscita: 11 luglio 2017
• Autori: AA. VV.
• Edito da: Panini Comics, collana Legends della Gazzetta dello Sport
• Edizione: Brossurato, 152 pagine, colore
• Prezzo: € 8,47
Sinossi
All’interno dell’albo I Visionari si trovano dieci tra storie brevi e raccolte di illustrazioni direttamente dagli addetti ai lavori di Episodio III, le quali spaziano attraverso il tempo e i diversi pianeti della galassia lontana lontana.
In aggiunta vi è anche la storia Skippy il Droide Jedi (già pubblicata da noi nel trentaquattresimo numero della vecchia testata Star Wars Legends, non la medesima della collana appena terminata), ovvero l’avventura di R5-D4, il droide a cui si rompe il motivatore durante Una Nuova Speranza, permettendo ad R2-D2 di essere acquistato dai Lars fuori dalla loro fattoria su Tatooine.
La particolarità di Skippy è quella di aver sviluppato consapevolezza della sua abilità nella Forza, proprio come un essere vivente e risultare capace di esercitare una sorta di basilare padronanza della suddetta. Nel momento più cruciale, comprenderà la necessità di dover fare la scelta giusta nei confronti della galassia in una scena che mi ha ricordato molto quanto letto con lo one-shot dedicato a C-3PO, intitolato L’Arto Fantasma. Una storia breve ma simpatica, pienamente godibile.
Cosa mi è piaciuto?
I disegni
Impossibile non assegnare il massimo dei voti a questo ambito, il livello dei disegnatori coinvolti nel volume I Visionari è praticamente superbo. Non solo, dato che non si tratta di fumettisti veri e propri, si esce dai canoni dei fumetti e ci si ritrova tavole acquerellate dai contorni non ben definiti che paiono proprio quadri (L’Artista di Naboo), per passare poi magari allo stile biomeccanico e fortemente dinamico de Il Quarto Precetto, ad esempio.
Inutile soffermarsi su come questa eterogenicità di stili proposti sia il punto forte dell’opera, facendola brillare di luce propria dal punto di vista visivo.
Menzione d’onore per le dodici illustrazioni del Celestia Galactica Photografica, delle quali fa parte anche la copertina del volume, ad opera di Ryan Church ed una più spettacolare dell’altra.
Le storie
Tutte brevissime della durata media di una decina di pagine e non necessariamente parlate. Si passa da arcani rituali Sith a rese dei conti, da esperienze praticamente mistiche (vedasi la storia con protagonista il leader separatista Wat Tambor) a retroscena di eventi delle battaglie di Hoth e Kashyyyk. Esattamente come quanto detto con il comparto visivo, anche qua è la varietà a fare da padrona.
Le due storie migliori sono quelle che aprono e chiudono I Visionari, ovvero la rinascita di Grievous sottoforma di cyborg e una prima versione dello scontro tra Obi-Wan e Maul su Tatooine dopo l’ascesa dell’Impero, nella celebre storia Vecchie Ferite.
Proprio da questa storia gli autori della serie animata The Clone Wars si sono ispirati per il ritorno di Maul sul piccolo schermo, è inoltre possibile vedere qualche analogia con l’episodio “Twin Suns” della terza stagione di Rebels, dove lo Zabrak e il Jedi si affrontano ancora una volta.
L’edizione
Questa volta va fatto un plauso anche a questo punto, il prezzo decisamente abbordabile e il formato 18x28cm (sensibilmente maggiore rispetto al classico 17x26cm dei cartonati o brossurati sempre Panini Comics) permette di godere appieno delle illustrazioni riportate.
Vi è personalmente la speranza di vedere un domani questo volume in un formato di maggior pregio, magari con pagine ancora più grandi e copertina rigida.
Cosa non mi è piaciuto?
La conclusione della collana
Purtroppo la conferma che il novantesimo numero sarebbe stato anche l’ultimo ha lasciato l’amaro in bocca a molti fan che, per la prima volta magari, hanno potuto recuperare dei volumi fondamentali di quello che una volta era chiamato Universo Espanso. L’aver lasciato incomplete le ristampe di serie seminali come Le Cronache Jedi, Eredità e l’Impero Cremisi è un peso che graverà non poco sulle anime dei completisti nei tempi a venire.
Chiaramente questa è un’osservazione generale che non intacca minimamente la qualità eccelsa di quanto raccolto ne I Visionari.

Il Quarto Precetto, di Stephan Martiniere (vecchia conoscenza di coloro i quali abbiano giocato Magic the Gathering)
Commento finale
I Visionari alla fine dei conti si rivela un volume artistico imprescindibile, una vera e propria chiusura col botto: era l’uscita personalmente più attesa e non ne sono stato minimamente deluso.
Le illustrazioni eccelse ed il valore filologico dell’uscita (data la stretta correlazione con chi ha realizzato La Vendetta dei Sith), lo rendono un volume da recuperare a tutti i costi per i fan dei fumetti della galassia lontana lontana.
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