Come da tradizione per ogni film numerato della saga (con gli spin-off pare essere entrato in uso il concetto di Visual Guide), la casa editrice inglese DK rilascia due pubblicazioni imperdibili per i fan più sfegatati e desiderosi di conoscere tutte le piccolezze e i dettagli di quanto visto al cinema nell’ultima pellicola.
Ovviamente il riferimento è alle Incredible Cross-Sections (qui la recensione di quella del settimo episodio) incentrate sulle sezioni e raffigurazioni di veicoli e astronavi e al The Visual Dictionary, mirato principalmente ai personaggi e agli oggetti di scena.
Scritta da Pablo Hidalgo in persona, la guida The Last Jedi – The Visual Dictionary si distingue anche per l’utilizzo di frasi molto brevi e un lessico non troppo ricercato, permettendo di essere fruito anche da coloro i quali abbiano conoscenze di livello medio nei riguardi della lingua inglese.
- Titolo: Star Wars: The Last Jedi – The Visual Dictionary
- Data di uscita: 15 dicembre 2017
- Autore: Pablo Hidalgo
- Edito da: DK
- Edizione: Cartonata rigida, colori, 80 pagine
- Prezzo: € 10,40
Contenuti
“La guida completa a Star Wars: Gli Ultimi Jedi, questo Visual Dictionary svela i nuovi incredibili personaggi, veicoli e luoghi della galassia lontana lontana”.
Seguendo l’ordine di apparizione nello svilupparsi della vicenda, il libro introduce man mano i personaggi, veicoli, armi ed oggetti spiegandone brevemente origini, motivazioni e curiosità a loro correlate.
Cosa mi è piaciuto?
Pregno di contenuti
Come qualsiasi pubblicazione anloga, il The Last Jedi – The Visual Dictionary nel corso delle sue 80 pagine sommerge il lettore con informazioni e dettagli atti a meglio individuare ogni personaggio apparso anche per solo alcuni secondi su schermo.
Menzione d’onore per le prime pagine, dove viene riportata una mappa galattica aggiornata e modificata rispetto a quella del capitolo precedente, nella quale viene fatto un breve riassunto di quella che è la situazione della galassia in seguito alla distruzione del sistema di Hosnian in seguito all’attacco perpetrato dalla Base Starkiller.
Riferimenti ad altre opere
Già nella Visual Guide di Rogue One era possibile riscontrare qualche riferimento a libri e fumetti, seppure alcuni fossero davvero sottili.
Nella pubblicazione in questione vediamo invece molteplici di questi: si passa da un oggetto recuperato da Luke nel corso della campagna di Battlefront II a dei riferimenti alle opere della collana Journey to The Last Jedi, come ad esempio Canto Bight, Phasma e Leia: Principessa di Alderaan.
Senza dimenticare che vengono reintrodotti nel canone diversi pianeti famosi della galassia Legends e vengono dati indizi e suggerimenti su eventi che ancora non sono stati raccontati, creando non poca curiosità nel lettore.
Interessante inoltre l’anticipazione di quelli che saranno gli eventi narrati nel fumetto one-shot Le Tempeste di Crait, previsto per il 27 dicembre.
100% Star Wars
Con la possibilità di osservare nel dettaglio i costumi e gli oggetti di scena, è impossibile non constatare come, nella realizzazione del film, si sia ricercata la corrispondenza ai canoni estetici del passato (avete notato che il nuovo elmo degli assaltatori è stato leggermente modificato e reso più simile a quello dei tempi della Guerra Civile Galattica?).
Edizione
L’ormai familiare formato 26x30cm dotato di copertina cartonata rigida lucida lo rendono un piacere da sfogliare durante la lettura. Sensazione rafforzata dinanzi alla miriade di immagini presenti, le quali permettono di ammirare in tutta la loro maestosità i dettagli nella realizzazione dei vari oggetti di scena, soprattutto per quanto riguarda i costumi di scena e le diverse specie aliene viste nel casinò di Canto Bight.
Cosa non mi è piaciuto?
Minor “varietà”
Il paragone fa riferimento all’uscita precedente, quella dedicata a Il Risveglio della Forza e (doverosa premessa) è basato su una sensazione strettamente di carattere personale.
Nella guida di Episodio VII, probabilmente complice anche l’entusiasmo dovuto al ritorno di Star Wars sul grande schermo, pare esserci più varietà, considerano le fazioni in guerra, il castello di Maz, il villaggio di Tuanul e il Senato di Hosnian Prime.
Il The Last Jedi: The Visual Dictionary, invece, appare in larghissima parte incentrato sugli schieramenti Resistenza e Primo Ordine (con alcuni personaggi per forza di cose già visti nella pubblicazione del 2015), con delle piccole digressioni sui personaggi di Ahch-To e Canto Bight.
Nulla di cui lamentarsi o su cui recriminare, comunque.
Commento Finale
Risulta sempre difficile se non fuori luogo attribuire un voto a un Visual Dictionary: il fatto che aggiunga tanti dettagli e dia un nome e una storia a (quasi) tutte le figure viste durante il film lo rende un acquisto obbligatorio per qualunque fan voglia approfondire l’universo costruito dai vari realizzatori de Gli Ultimi Jedi.
La ricchezza di contenuti, il formato, le immagini ed i riferimenti ad opere del Canone e del Legends lo rendono senza dubbio -assieme all’ Art Of– il The Last Jedi – The Visual Dictionary l’opera cartacea più rappresentativa legata a questo ottavo episodio.
Immancabile in ogni libreria, vista e considerata anche la non ricercatezza dell’Inglese utilizzato per la scrittura. Non è al momento prevista l’edizione italiana.
Non dimenticate di condividere, commentare la recensione e, soprattutto, di lasciare anche voi il vostro voto alla pubblicazione nel box! Vi ricordiamo che potete trovarci anche su Telegram con il nostro canale ufficiale: https://t.me/swlibricomics
Altre opere:
– The Art of The Last Jedi;
– The Last Jedi – Incredible Cross-Sections.
[amazon_link asins=’0241281091,0241357691,0241198917,1465466908,1465475478,1419727052,1419740385,1419717804,1506715559,1419717936′ template=’ProductCarousel’ store=’stawarlibcom-21′ marketplace=’IT’ link_id=’250401f4-1ac3-43d8-893d-8d28c1cf15aa’]