Dopo aver creato uno dei personaggi più iconici dell’Universo Espanso e aver ridato nuova linfa vitale alle pubblicazioni cartacee con la sua Trilogia di Thrawn, nel corso degli anni lo statunitense Timothy Zahn ha scritto altri libri ambientati nella galassia lontana lontana.
Outbound Flight, oltre a raccontare la storia dietro una semplice frase de L’Erede dell’Impero, funge da prequel per il romanzo Survivor’s Quest, opera sempre dal medesimo autore, il quale è però stato pubblicato due anni prima.
Il romanzo è disponibile solamente in lingua originale ed il livello di difficoltà è intermedio tendente all’elevato, con occasionali vocaboli complessi.
- Titolo: Star Wars: Outbound Flight
- Data di uscita: 31 gennaio 2006
- Autore: Timothy Zahn
- Edito da: Del Rey
- Edizione: Copertina flessibile, 480 pagine
- Prezzo: € 6,11
«Jorus C’baoth è morto», disse Thrawn. «Era uno dei sei Maestri Jedi che si trovavano a bordo del Volo Intergalattico della Vecchia Repubblica. Non so se a quell’epoca lei aveva un grado abbastanza elevato per esserne al corrente.»
«Ne ho sentito parlare», rispose Pellaeon accigliato, cercando di ricordare. «Una specie di grande progetto per estendere l’autorità della Vecchia Repubblica oltre i confini della galassia, se non ricordo male, che fu lanciato poco prima che scoppiassero le Guerre dei Cloni. Da allora non ne ho mai più sentito parlare.»
«Perché non c’era più nulla da dire in proposito», disse Thrawn con voce priva di espressione. «Il volo fu intercettato da una task force fuori dai confini della Vecchia Repubblica e distrutto.» Pellaeon lo fissò, sentendosi correre un brivido giù per la schiena. «Come fa a saperlo?» Thrawn inarcò le sopracciglia. «Perché ero il comandante di quella task force.»
– Da L’Erede dell’Impero
Sinossi
Cinque anni prima dello scoppio delle Guerre dei Cloni, una nave pilotata da dei contrabbandieri chiamata Bargain Hunter è alla disperata ricerca di una via di fuga da un’Hutt vendicativa nei confronti degli occupanti del velivolo; giunti ai limiti dello spazio conosciuto, decidono di effettuare il salto attraverso lo Spazio Sconosciuto.
L’equipaggio viene poi contattato dalla Springhawk, una nave della Difesa di Espansione Chiss comandata da un alieno chiamato Mitth’raw’nuruodo, calcolatore e intelligente. Il suddetto -chiamato semplicemente Thrawn- risulta sin da subito interessato nei visitatori provenienti dalla Repubblica e li porta a bordo del suo vascello, rivolgendo l’attenzione principalmente al navigatore Jorj Car’das e tra i due si stabilisce in breve tempo un rapporto finalizzato allo scambio di informazioni tra le rispettive, differenti culture.
Mentre i membri del Bargain Hunter attendono l’autorizzazione a ripartire, Thrawn architetta di ingaggiare in battaglia la pericolosa specie Vagaari prima che si rivelino una minaccia all’interno dello spazio Chiss, tuttavia le azioni preventive risultano vietate dalla cultura della specie aliena ai confini della galassia. Il “fratello” del comandante, Mitth’ras’safis, cerca di sollevarlo dal comando per il suo bene, richiamando un ammiraglio affinchè ne sorvegli l’operato.
Nel frattempo, nello spazio della Repubblica, il maestro Jedi Jorus C’baoth riesce (grazie all’influenza politica ottenuta in seguito al successo di alcune negoziazioni resesi necessarie dopo alcune manovre orchestrate di Darth Sidious) a realizzare il suo progetto da anni in attesa di approvazione: il Volo Intergalattico.
L’ambizioso piano consiste in sei incrociatori pesanti Dreadnought collegati tra loro mediante un corpo centrale per una missione d’esplorazione oltre i confini della galassia conosciuta, con a bordo Jedi e civili colonizzatori. C’baoth individua nella sua missione un passo necessario al fine di preservare l’Ordine Jedi e gli ideali della Repubblica, avvertendo tempi difficili all’orizzonte.
L’anziano maestro predica un ruolo preminente dei Jedi nella società e cerca di imporre una struttura di comando a bordo del Volo, con gli utilizzatori della Forza come autorità assoluta a bordo.
Dinanzi a tale presa di posizione, molti membri dell’Outbound Flight si trovano contrari, dando origine a del risentimento rivolto nei confronti dei Jedi sin dalle prime fasi del viaggio, anche prima del decollo.
Il Consiglio intanto manda a bordo Obi-Wan e Anakin al fine di monitorare l’operato di C’baoth, tuttavia vengono richiamati da Palpatine su un pianeta onde risolvere una disputa, cosicchè maestro e apprendista non si trovino a bordo nel momento del salto verso lo spazio sconosciuto.
Questo avviene perchè il Signore Oscuro dei Sith intende vedere naufragare il progetto, in quanto è venuto a conoscenza di una misteriosa minaccia aliena oltre il limite della galassia e teme che l’Outbound Flight possa provocare un invasione da parte di questi “Far Outsiders”.
Per assicurarsi la riuscita del suo piano, Sidious invia il suo agente, Kinman Doriana, e una task force della Federazione dei Mercanti per intercettare e distruggere le sei navi in viaggio.
L’incrociatore della Federazione entra però in contatto con la piccola flotta comandata da Thrawn, e il nemoidiano a capo dell’ammiraglia viene rapidamente messo fuori combattimento mediante una brillante strategia.
Risparmiata la nave di comando, Doriana e il comandante nemoidiano Kav ricevono la visita a bordo del Chiss; l’agente di Palpatine riesce ad esporre la minaccia avvertita dal suo signore e Thrawn, consapevole dell’esistenza di questi alieni, decide di porre fine al Volo Intergalattico.
Car’das, nel mentre, sfugge alla sorveglianza della struttura Chiss presso la quale è trattenuto assieme ai compagni di equipaggio per portare a termine un piano all’apparenza disperato.
L’umano ruba una navetta e raggiunge la flotta Vagaari, facendo leva sui loro istinti conquistatori per provocare un attacco nei confronti della base asteroide sotto il comando di Thrawn, a tal proposito i Vagaari imprigionano Car’das e lanciano la loro offensiva.
Nel corso del viaggio, i Vagaari finiscono con l’essere catturati in un campo gravitazionale artificiale allestito dal leader militare Chiss per fermare l’Outbound Flight.
Il piano di Thrawn si rivela in breve tempo: i droidi della Federazione da lui catturati e riprogrammati falcidiano la flotta degli aggressori e devastano buona parte delle Dreadnought provenienti dalla Repubblica.
Un adirato C’baoth si volge infine al lato oscuro nel tentativo di strangolare Thrawn mediante la Forza attraverso il vuoto che separa le due navi in cui reciprocamente si trovano.
La detonazione di mortali bombe a radiazioni all’interno dell’Outbound Flight uccide la maggior parte degli occupanti, lasciando solo alcuni membri dell’equipaggio in vita, in quanto rifugiatisi nel nucleo centrale attorno al quale sono stati disposti i sei incrociatori pesanti. Tra questi si annoverano la Jedi Lorana Jinzler (ex padawan di C’baoth) e alcuni figli dei coloni che hanno dimostrato sensibilità alla Forza.
Una figura rilevante delle Famiglie costituenti la cosiddetta “Chiss Ascendancy” -richiamato dalle notizie riguardanti le azioni provocatorie di Thrawn- arriva con le sue forze e cerca di prendere controllo della carcassa del Volo Intergalattico.
Thrawn riconosce che il possesso della tecnologia sconosciuta a bordo della nave spaziale proveniente dalla Repubblica potrebbe infrangere il delicato equilibrio presente nella società Chiss, in particolare tra le Famiglie.
Non essendo legati al comando militare, Thrass e Car’das (liberato dalla prigionia Vagaari come aveva predetto Thrawn che lo aveva mandato in missione) prendono il controllo del relitto al fine di farlo saltare nell’iperspazio.
I due incontrano Lorana ferita e quest’ultima, assieme a Thrass, prepara il salto verso una zona dello spazio Chiss sicura, mentre Car’das ha l’opportunità di tornare alla base mediante una navetta. Il salto viene effettuato sotto il naso di tutti, ma la nave non regge ai danni subiti e viene fatta schiantare sulla superficie di un pianeta senza nome.
Thrawn riesce così a evitare la rappresaglia politica e mantiene il suo grado militare, tornando infine al Bargain Hunter per dire addio a Car’das e al resto del suo equipaggio. Doriana, interessato dallo spirito di iniziativa e spirito d’intuizione, offre al giovane navigatore una posizione rilevante nella realizzazione di una rete di informatori all’interno della Repubblica.
Cosa mi è piaciuto?
La resa di Thrawn (1)
Non sarebbe stato possibile altrimenti, dato che viene narrato dal suo stesso creatore. Nonostante le sue imprese appaiano ormai in molteplici libri, Zahn riesce sempre a creare una sorta di effetto sorpresa nel lettore nella maggior parte delle mosse effettuate dallo stratega alieno.
Notevole l’approfondimento della cultura Chiss, la quale ripudia l’attacco preventivo seppure per fini di difesa… elemento che il comandante Thrawn non condivide e, a causa delle sue azioni, sarà costretto all’esilio negli anni seguenti, evento che culminerà nel suo incontro con gli Imperiali.
Mist Encounter
Una gradita aggiunta all’edizione in copertina flessibile risulta la presenza, al termine delle vicende di Outbound Flight, del racconto breve che narra del primo contatto tra l’esiliato Thrawn e le forze dell’Impero.
Scritto nel 1995 e pubblicato originariamente nello Star Wars Adventures Journal 7, riesce in poco meno di quaranta pagina a introdurre dei personaggi che saranno poi ripresi nelle opere successive, primo su tutti il capitano Voss Parck.
Fondamentale sottolineare come questo stesso racconto sia stato ripreso interamente nella struttura (con le dovute, necessarie modifiche) per essere adattato al nuovo ciclo canonico e inserito all’inizio del romanzo Thrawn.

Thrawn incontra il capitano Parck. Illustrazione di Darren Tan per il The Essential Reader’s Companion.
Collegamenti con altre opere
Uno dei momenti più alti del romanzo riguarda la menzione che Doriana fa a Thrawn della motivazione per la quale il suo padrone Darth Sidious voglia distrutto l’intero Outbound Flight. Oltre alla possibilità di eliminare diversi maestri Jedi, Palpatine teme che le sei Dreadnaught (indici dello stato di avanzamento tecnologico della Repubblica) finiscano nelle mani della razza aliena che egli ha percepito come un’enorme minaccia proveniente dagli angoli più remoti della galassia.
Il riferimento fa indiretta ma chiara menzione agli Yuuzhan Vong, gli antagonisti principali della saga del New Jedi Order e identificati come tali per la prima volta nel romanzo Vector Prime.
Nella pubblicazione qui in esame, i Chiss fanno riferimento a loro come “Far Outsiders” e, essendo Thrawn ben conscio del pericolo, egli istituirà sotto la bandiera imperiale una serie di avamposti atti a monitorare l’avanzata degli invasori: il più celebre di questi è sicuramente la Mano di Thrawn sul pianeta Nirauan, retto dall’ufficiale Parck e apparso nel libro Visione del Futuro.
Proprio nel romanzo appena citato uno dei personaggi fondamentali per lo sviluppo della vicenda sarà lo stesso Car’das e la sua capillare quanto misteriosa rete di informatori messa in piedi nell’arco di cinque decenni.
Interessante anche il fatto che, prima della partenza, sia menzionato il prelievo di campioni di tessuti per tutti coloro i quali partiranno: grazie proprio a questo stratagemma Palpatine sarà in grado di creare il clone Joruus C’baoth, figura fondamentale della trilogia di Thrawn.
I personaggi
Probabilmente il pregio maggiore dell’opera sono le figure create dall’autore e la loro resa, con motivazioni concrete che le muovono e ciascuna dotata della propria personalità ben delineata.
Quello riuscito maggiormente è senza dubbio il maestro C’baoth, emblema dell’arroganza Jedi negli ultimi anni della Repubblica, accecato dalla sua superiorità nei confronti dei non utilizzatori della Forza. Ossessionato dalla sua rivoluzionaria visione dell’istruzione dei novizi e in aperto contrasto con il Consiglio, non impiega molto a imporre il suo volere e la sua autorità su tutti i membri del Volo Intergalattico, trasformandolo quasi in una dittatura.
Dal lato opposto si trova la sua padawan, promossa a cavaliere nel corso della vicenda, Lorana Jinzler. Essa soffre l’imposizione del proprio maestro, senza mai davvero riuscire a opporsi lui, nello specifico quando la situazione rapidamente sfugge al controllo a bordo delle navi.
Sensibile e premurosa nei confronti del prossimo, risulta il personaggio con il quale il lettore empatizza maggiormente, mostrando comunque una maturazione ed un crescendo che culmina nel suo “riscatto” nel finale.
Ultima menzione per Kinman Doriana, agente al servizio di Darth Sidious che si dimostra estremmaente intelligente e fondamentale nel “legare” Thrawn al suo destino futuro tra le fila dell’Impero Galattico, creando un ponte diretto tra il Chiss e l’Imperatore. Interessante la natura di doppiogiochista con Palpatine e il Signore dei Sith (di cui appunto ignora l’identità) e di agente del caos, in quanto incaricato di creare disordini su Barlok allo scopo di aumentare il prestigio e l’influenza di C’baoth.

Thrawn affronta l’ira di C’baoth. Illustrazione di Chris Trevas per il The Essential Reader’s Companion.
Cosa non mi è piaciuto?
Il ritmo
Per circa il primo quarto delle pagine la vicenda pare avanzare in maniera abbastanza farraginosa e si nota un profondo dislivello nell’interesse che le due storie parallele esercitano sul lettore nel corso dell’intero libro.
Se da un lato si ha l’equipaggio del Bargain Hunter che entra in contatto con la flotta Chiss e presenta quindi una situazione avvincente ambientata ai confini della galassia (con tutti i suoi pericoli) e l’ingresso in scena dello stesso Thrawn, lo stesso non si può dire della vicenda legata ai Jedi, preambolo necessario al fatto che venga data luce verde al decollo del Volo Intergalattico.
Sebbene risulti intrigante la descrizione dello stato d’agitazione in cui versa la Repubblica cinque anni dopo il blocco di Naboo, la storyline Jedi prima della partenza risulta quasi noiosa e lenta per quanto riguarda l’introduzione di C’baoth e Lorana, con le annesse interazioni con Anakin e Obi-Wan.
Tuttavia, quando la vicenda si sposta a bordo del Volo i ruoli si invertono: gli attriti tra i Jedi e l’equipaggio (in aggiunta alla minaccia alla quale vengono sottoposte le Dreadnaught) primeggiano sulla vicenda di Car’das, la quale rischia di essere ripetitiva, in quanto mantenuta statica troppo a lungo.
La resa di Thrawn (2)
Sebbene la resa del protagonista Chiss sia pressochè spesso coinvolgente e sempre efficace, restano comunque dei piccoli elementi che non convincono appieno.
In primo luogo va sottolineato che non è una storia di origini, Outbound Flight semplicemente narra il primo incontro con la civiltà della Repubblica che solo anni dopo frequenterà attivamente.
Il personaggio dunque ci viene presentato già come fatto e finito, così come lo abbiamo conosciuto nella trilogia dei primi Anni 90, ovvero già estremamente intelligente e comunque sempre un passo avanti al proprio avversario. L’unica evoluzione a cui pare andare incontro è quella nell’apprendere il linguaggio e le usanze della Repubblica mediante le lezioni con Car’das.
A tal proposito si collega l’infallibilità di Thrawn stesso, che viene quindi qua presentato apparentemente senza debolezza alcuna.
Commento Finale
Nonostante la partenza a rilento, Outbound Flight si dimostra l’ennesimo centro di Timothy Zahn. Popolato da molteplici personaggi veramente credibili nelle loro azioni, risulta un ottimo prodotto in grado di legare tutte le altre opere dello scrittore e non solo appartenenti all’Universo Espanso.
Anche la collocazione temporale (tra Episodio I e II) gioca un ruolo fondamentale, mostrando le poca coerenza all’interno dei Jedi prima dell’ascesa dll’Impero, accecati dalla superbia come nel caso di C’baoth, e le macchinazioni di Palpatine ormai già in atto.
Estremamente consigliato a coloro i quali abbiano conoscenze più che buone della lingua Inglese e, soprattutto, a tutti i fan del gran ammiraglio. Contiene il racconto breve Mist Encounter, fattore che innalza di mezzo punto il voto dell’edizione in copertina flessibile economica.
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Altre opere:
– Survivor’s Quest.
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