Trilogia di Han Solo 2 di 3
Scritta dalla defunta autrice Ann Carol Crispin, la trilogia di Han Solo racconta le origini del contrabbandiere più strapezzente e cafone della galassia e, con Il Complotto degli Hutt, si è giunti al capitolo di centro. Del primo libro ve ne avevamo proposto la recensione qui.
L’incipit del romanzo si caratterizza per evidenziare il salto temporale di cinque anni rispetto agli eventi de La Trappola, e vede l’ingresso di Chewbacca come coprotagonista al fianco di Han. Il libro è stato portato in Italia da Multiplayer Edizioni all’inizio del 2015 e la trilogia -lo sottolineiamo ancora una volta- è una delle opere fondamentali dell’ormai universo Legends.
- Titolo: Star Wars: The Han Solo Trilogy – The Hutt Gambit
- Data di uscita: 6 febbraio 2015
- Autore: Ann Carol Crispin
- Edito da: Multiplayer Edizioni
- Edizione: Copertina flessibile, 320 pagine
- Prezzo: € 14,36
Sinossi
Cinque anni dopo la fuga da Ylesia e il suo ingresso nell’Accademia Imperiale, Han si vede cacciato con disonore da quest’ultima, colpevole di essere intervenuto in difesa del Wookiee Chewbacca, maltrattato dall’Ufficiale Pter Nyklas mentre assieme ad altri della sua specie era impiegato nella costruzione del Salone Imperiale degli Eroi su Coruscant.
A causa del suo gesto, il corelliano contrae un debito di vita, cosa che renderà Chewbacca la sua ombra persino nel periodo di depressione e disperazione a seguito della perdita di tutti i gradi militari.
Grazie però ad un vecchio compagno di Accademia di nome Mako Spince, Han torna in sella riprendendo il suo vecchio mestiere: contrabbandare e compiere consegne spericolate per il sottobosco criminale. Per merito delle sue impressionanti abilità come pilota, Han attira l’attenzione di Jabba the Hutt in seguito alla diffusione col passaparola dei suoi tempi di percorrenza della Rotta di Kessel.
Memore dello sfregio subito anni prima il t’landa Til e gran sacerdote della colonia di Ylesia Teroenza ha posto una taglia di notevole dimensioni sulla testa del protagonista ma, grazie alla scaltrezza del giovane, tutti i cacciatori di taglie falliscono nell’impresa di catturarlo. A peggiorare le cose per il reggente si aggiungono le complicazioni di natura ribelle, in quanto l’ex pellegrina Bria guida un’incursione nella colonia per liberare gli inconsapevoli schiavi che apportando numerose perdite nella forza lavoro delle strutture.
Accecato dall’ira e deciso a risolvere intanto una faccenda, Teroenza decide di alzare la somma per la cattura del protagonista, finendo con l’ingaggiare Boba Fett, che si mette immediatamente sulle orme del contrabbandiere.
Rintracciatolo sulla Luna dei Contrabbandiere mentre ormai lavora per il clan Hutt di Jabba, il clone in armatura mandaloriana stordisce il proprio obiettivo con l’ausilio di un dardo tossico in grado di annebbiare la mente e costringere chi viene colpito a fare quanto viene ordinato. Mentre marcia in direzione della Slave I senza possibilità di opporsi, Han viene salvato da un coraggioso e giovane giocatore d’azzardo di nome Lando Calrissian.
Quest’ultimo arriva silenziosamente alle spalle del cacciatore di taglie, sorprendendolo e stordendolo usando la medesima tossina da lui impiegata qualche minuto prima; non essendo degli assassini a sangue freddo Han e Lando risparmiano la vita a Fett.
Il salvataggio operato da Calrissian non risulta comunque disinteressato, in quanto richiede al protagonista che insegni lui a pilotare la sua nuova nave, il Millennium Falcon. Inoltre egli necessita del migliore pilota in circolazione, motivo per il quale dona a Han un nuovo velivolo che questi battezza col nome di Bria, in memoria della ragazza conosciuta anni prima su Ylesia.
Col passare dei mesi lo Spazio Hutt diventa sempre più terra di nessuno, continuamente soggetto a scorribande dei pirati, una sorta di macchia per l’ordine e la sicurezza propagandati dall’Impero.
In questo clima di incertezza tuttavia comporta delle novità positive per Han, in quanto Jabba -rapito dalle abilità del suo pilota preferito- ordina e ricompensa Boba Fett affinchè non dia più la caccia al ragazzo.
Dopo anni di tolleranza dovute alle generose mazzette provenienti dalle famiglie Hutt, il Moff Sarn Shild si trova costretto a obbedire a un ordine proveniente direttamente dall’Imperatore: riportare sotto controllo il sistema impartendo una lezione che sia d’esempio bombardando e radendo al suolo Nar Shaddaa, la Luna dei Contrabbandieri.
Gli Hutt del clan di Jabba, venuti a conoscenza del piano mentre complottano la distruzione dei rivali Besadii che gestiscono anche la colonia di Ylesia, si mettono in moto al fine di evitare qualsiasi ricaduta sui propri affari: ritirandosi sul vicino pianeta Nal Hutta, incaricano Han di recarsi presso il Moff per un ultimo tentativo di corromperlo e farlo desistere dagli ordini ricevuti.
Arrivato alla corte di Sarn Shild, il corelliano scopre che Bria, la vecchia fiamma mai dimenticata, ora risulta essere la consorte del Moff; i rispettivi ruoli reggono nonostante la sorpresa di entrambi, ma la ragazza non ha l’occasione di confidare a Han la natura della sua missione sotto copertura per conto dell’Alleanza Ribelle.
A causa di questo imprevisto sviluppo, Solo fallisce nel tentativo di convincere la figura di spicco Imperiale, tuttavia viene a conoscenza dei nomi che guideranno la task force nell’assalto contro la Luna dei Contrabbandieri.
Grazie alle informazioni ottenute, Han non ritorna a mani vuote dai suoi padroni Hutt, i quali tuttavia intendono abbandonare Nar Shaddaa al proprio destino piuttosto che farsi coinvolgere in uno scontro diretto con l’Impero. Ciononostante apportano il loro contributo alla causa corrompendo l’Ammiraglio Greelanx, facendogli rivelare anticipatamente il piano di battaglia.
Ritrovatosi da soli i contrabbandieri, tra cui le vecchie conoscenze Roa, Salla Zend e Shug Ninx, sono così in grado di agire in maniera concertata e allestire le opportune difese per il pianeta.
Dopo dei violenti scontri l’assedio imperiale viene respinto e il Moff Shild si toglie la vita piuttosto che riferire il fallimento direttamente all’Imperatore su Coruscant.
A seguito della battaglia, Solo si reca a bordo dello Star Destroyer Imperial Destiny per ricompensare l’Ammiraglio per il suo ruolo nella sconfitta pilotata della flotta imperiale. Poco prima che il protagonista lasci la sala dello scamvio, l’imperiale viene avvisato che sta per ricevere una visita inaspettata, quella di Darth Vader.
Nascosto in una sala adiacente, Han sente dei rumori simili ad un soffocamento a seguito delle accuse di corruzione mosse dal Signore dei Sith nei confronti del sottoposto, ma quando rientra nella stanza per andarsene non trova segni di violenza sul cadavere, decidendo di tagliare la corda prima di vedersi addossata la colpa dell’omicidio.
Cosa mi è piaciuto?
Le macchinazioni degli Hutt
Fulcro di questo romanzo sono senza dubbio le mosse del kajidic (sindacati criminali governati dalle varie famiglie Hutt) di Jabba e suo zio Jiliac contro quello Besadii, con scopo ultimo l’eliminazione di questi ultimi dalla scena.
I Besadii sono la famiglia alla quale rispondono le colonie su Ylesia, motivo per il quale il pianeta diventa un obiettivo prioritario per i Desilijic, i quali coinvolgono addirittura Teroenza, affinché si ribelli contro i suoi stessi padroni per destrutturare l’intera truffa allestita sul pianeta.
Così come il predecessore, il romanzo fortunatamente non coinvolge (ad eccezione della parte finale) figure di carattere imperiale, lasciando i riflettori puntati su quello che è il sottobosco criminale che impera sul pianeta Nal Hutta e la sua luna Nar Shaddaa.
Si noti, dettaglio non di secondaria importanza, che il nuovo leader del kajidic Besadii alla fine del libro risulta Durga, antagonista e del libro Darksaber, ambientato nove anni dopo gli eventi de Il Ritorno dello Jedi. Il personaggio è stato ricanonizzato in Aftermath – La Fine dell’Impero.
La scelta di non rappresentare un evento fondamentale
Un fatto decisamente curioso è quello che ne Il Complotto degli Hutt la liberazione di Chewie non viene narrata in maniera diretta, ma rappresenta un fatto già avvenuto, venendo dunque narrato a posteriori mediante i ricordi di Solo nelle prime pagine.
Secondo quanto riportato nel The Essential Reader’s Companion, tale decisione di non drammatizzare l’evento così fondamentale per la vita dei due personaggi è venuta direttamente dalla Lucasfilm e diffusa ai vari autori che hanno contribuito ad ampliare l’Universo Espanso nel corso dei decenni.
Tale scelta in un primo momento potrebbe spiazzare il lettore, tuttavia risulta estremamente sensata nell’ottica di questo capitolo di mezzo, dato che avrebbe eccessivamente diluito la narrazione per un periodo della vita di Solo nel quale sarebbe stato probabilmente difficile trovare qualcosa di avvincente da narrare, oltre naturalmente all’evento cruciale in sé.

Il salvataggio di Chewbacca da parte di un giovane Han è antecedente a Il Complotto degli Hutt. Illustrazione di Chris Scalf per il The Essential Guide to Warfare
Il primo incontro con Lando
Nonostante la modalità con cui questo avviene, sottrazione di un Han prigioniero dalle grinfie di Boba Fett, l’entrata in scenda di Lando rappresenta la vera svolta interna al romanzo per quanto riguarda il protagonista.
Non solo tra i due nasce una solida amicizia, ma il giocatore d’azzardo permette a Han di avere nuovamente una nave personale con la quale muoversi per la galassia… senza dimenticare la vista del Millennium Falcon. Già dal primo momento il corelliano avverte infatti il desiderio di pilotare la nave, sensazione che appare consolidarsi ed intensificarsi non appena accompagna Lando per le lezioni di volo.
Cosa non mi è piaciuto?
L’inserimento di personaggi storici
All’interno de Il Complotto degli Hutt sono inserite due figure maggiori strettamente correlate alla storia del contrabbandiere nel corso de L’Impero Colpisce Ancora.
Il primo è naturalmente Boba Fett, in quanto il cacciatore di taglie viene ingaggiato da Teroenza al fine di trovare l’ormai noto responsabile del disastro avvenuto agli impianti di raffinazione della spezia qualche anno prima su Ylesia.
Il clone in armatura mandaloriana, grazie alle sue rinomate abilità, riesce a catturare Han sulla Luna dei Contrabbandieri, salvo farsi sorprendere alle spalle (facendo dunque apparire quasi seria la scena della caduta nel Sarlacc nel sesto episodio) da un silenziosissimo Lando.
La seconda figura è Darth Vader, che viene avverte distintamente quanto avviene nella sala adiacente, ma risulta strano che il Signore dei Sith non percepisca minimamente la figura nascosta e avvolta dal terrore.
Di certo non una rappresentazione assolutamente non all’altezza quella riservata ai villain dell’episodio centrale della Trilogia Classica.
La battaglia finale
Eccessivamente prolissa, decine di pagine dedicate a narrare le varie manovre spaziali di entrambi gli schieramenti non riescono a intrattenere il lettore come dovrebbero.
L’ordine degli avvenimenti nell’atto conclusivo de Il Complotto degli Hutt risulta in questo caso leggermente confusionario e lo stratagemma adottato, un’illusione creata da dei proiettori atta a sviare l’attenzione imperiale, risulta con ogni probabilità esagerata e difficilmente credibile anche per un prodotto Star Wars.
Commento Finale
Degno seguito del primo capitolo, Il Complotto degli Hutt pare non raggiungere quel dinamismo nei fatti narrati che era peculiare de La Trappola. La lettura scorre senza difficoltà di sorta, ma in alcuni momenti la narrazione risulta tutt’altro che avvincente -addirittura ripetitiva nel corso delle udienze con gli Hutt- e mal gestita nel caso della presenza dei personaggi storici.
L’evoluzione del protagonista è ben visibile (qualità da leader e avverso alle ingiustizie), resta dunque da vedere come sarà gestito il suo rapporto con Chewie e Bria nel capitolo conclusivo della trilogia, L’Alba della Ribellione.
L’edizione è brossurata con alette, di dimensioni tutto sommato generose e senza mancanze o difetti di sorta.
Non dimenticate di condividere, commentare la recensione e, soprattutto, di lasciare anche voi il vostro voto a Il Complottto degli Hutt nel box! Vi ricordiamo che potete trovarci anche su Telegram con il nostro canale ufficiale: https://t.me/swlibricomics
Altre opere:
– La Trappola;
– L’Alba della Ribellione.
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