[Recensione] Tales of the Bounty Hunters

Summary
Quelle che nel film sono comparse in Tales of the Bounty Hunters vengono ben rinforzate. I cacciatori di taglie, personaggi affascinanti di per sè e già visti in vari fumetti, vengono caratterizzati come mai in un altro prodotto Star Wars. Non sempre eccelse, le storie danno comunque al lettore azione, ambienti e situazioni familiari viste da un punto diverso e soprattutto protagonisti "cattivi" molto sui generis. Questo volume fa parte del vecchio Universo Espanso, quindi aspettatevi contraddizioni con i prodotti del Nuovo Canone e persino con la trilogia prequel, dal momento che la raccolta è stata pubblicata originariamente nel 1996.
Good
  • Tema della tecnologia
  • Approfondimento psicologico dei cacciatori
  • Azione avvincente
Bad
  • IG-88 esagerato
  • Racconti che si dilungano troppo
7.8
Discreto
Storia - 8.5
Scrittura - 7.5
Edizione - 7
Sensazioni - 8

Il viaggio nella “Star Wars Tales Series” del Legends continua con Tales of the Bounty Hunters. Dopo la precedente antologia, qui recensita, restiamo tra la gente meno raccomandabile della Galassia. Come si può intuire, i cinque racconti si focalizzano sui cacciatori di taglie convocati da Darth Vader in L’Impero colpisce ancora per trovare il Millennium Falcon.  Gli autori già hanno lavorato alla precedente raccolta e il libro conserva lo stile accessibile per chi ha una conoscenza media dell’inglese.

Tales of the Bounty Hunters cover

  • Titolo: Star Wars: Tales of the Bounty Hunters
  • Anno di pubblicazione: dicembre 1996
  • Autori: Kevin J. Anderson, Dave Wolverton, Kathy Tyers, M. Shayne Bell, Daniel Keys Moran
  • Edito da:  Del Rey (Bantam Spectra per l’edizione originale)
  • Edizione: copertina flessibile, 339 pagine
  • Prezzo: acquista QUI

“Che bisogno c’è di quei cacciatori di taglie? Feccia!” – Ammiraglio Piett

Sinossi (senza spoiler)

Therefore I am: The Tale of IG-88appena attivato, IG-88, un droide assassino costruito in un laboratorio imperiale segreto stermina i suoi creatori e trasferisce la sua personalità in altri 3 suoi simili. Constatata la loro potenza, i 4 decidono di conquistare un’immensa fabbrica di droidi su un mondo industriale e costruire un proprio esercito. Nel frattempo, per sviare le attenzioni del supervisore imperiale Gurdun, lavorano come cacciatori di taglie e uno di loro accetta di trovare Han Solo per conto di Vader, missione che apre agli IG-88 nuove opportunità per dominare la Galassia….

Payback: The Tale of DengarDengar, cacciatore di taglie menomato e cerebralmente danneggiato in un incidente provocato da Han Solo e poi migliorato ciberneticamente dall’Impero vuole vendicarsi del contrabbandiere corelliano. Rintracciatolo su Bespin, Dengar rincontra l’Aruzana Manaroo, la ex schiava di un generale imperiale da lui precedentemente ucciso. La ragazza gli farà conoscere una vita alternativa alla caccia, ma riuscirà Dengar a fare a meno della vendetta?

The Prize Pelt: The Tale of Bossk: l’umana Tinian e il Wookie Chenlambec propongono al Trandoshano Bossk (famigerato uccisore di Wookiee) di unirsi per catturare Han Solo. Assai riluttante ma bramoso di cacciare e uccidere Chewbacca, egli accetta. I tre si dirigono verso il pianeta Lomabu III, dove secondo i suoi nuovi “soci”, Bossk troverà il Millennium Falcon. In realtà però Tinian e Chen stanno conducendo il Trandoshano in una trappola molto spinosa per vendicare tutti i simili di Chen da lui massacrati….

Of Possible Futures: The Tale of Zuckuss and 4-LOM: il Gand Zuckuss e il droide protocollare 4-LOM sono in orbita attorno a Hoth per distruggere navi ribelli quando ricevono la convocazione di Darth Vader sull’Executor. Dopo una profonda meditazione, Zuckuss è convinto di aver trovato la posizione del Falcon, che la coppia di cacciatori crede si trovi assieme alla flotta dell’Alleanza Ribelle. Tornano su Hoth e rintracciano dei Ribelli scampati alla battaglia su una nave trasporto. Intendono sfruttarli per trovare la preda, ma il viaggio avrà conseguenze inattese….

The Last One Standing: The Tale of Boba Fett: Boba Fett, dopo una vita rocambolesca, si ritrova a ripercorrere il suo passato. Sopravvissuto al sarlacc, ma scoraggiato, sembra concludere che il trascorrere del tempo lo abbia reso vulnerabile. Improvvisamente però un suo vecchio contatto gli comunica di aver trovato Han Solo, andatosene lontano dalla Nuova Repubblica. Il miglior cacciatore di taglie della Galassia si prepara allo scontro finale con il suo vecchio avversario….

 

I protagonisti in un’illustrazione del mitico Ralph Mc Quarrie.

Cosa mi è piaciuto

La tecnologia

Un tema che, forse non per volontà degli autori, ricorre spesso e segna considerevolmente le storie. L’uso della tecnologia è al centro di ottime trovate e spalanca nuove possibilità ai personaggi: IG-88 trasferisce la propria programmazione in altri droidi formando una sorta di “coscienza collettiva”, dove i singoli agiscono in perfetta sintonia (più volte completano a vicenda i propri ragionamenti) e con una fredda logica da droide; Dengar, quasi un essere meccanizzato per gli interventi chirurgici al cervello, ha la possibilità di recuperare umanità proprio attraverso un altro congegno; inoltre i due “soci” di Bossk utilizzano il piccolo droide hacker Flirt per violare il computer della nave del Trandoshano e i due (esatto, un droide e un computer, un pò come C-3PO con il Falcon) iniziano un “dialogo” per avere il controllo dei sistemi di bordo. E non è finita qui!

Azione

Generalmente, le scene d’azione sono ottime ed emozionanti, con momenti molto tesi e concitati. L’azione è in puro stile Star Wars, con inseguimenti (a piedi o nello spazio), un accenno di battaglia spaziale, combattimenti corpo a corpo tra personaggi ben noti, scontri di vario genere con l’Impero, infiltrazioni. La storia migliore da questo punto di vista è quella della coppia Zuckuss/4-LOM

Darth Vader con i cacciatori da lui assoldati.

Approfondimento psicologico

Gli autori superano lo stereotipo del cacciatore di taglie tutto d’un pezzo e armato fino ai denti per ridarci protagonisti con una propria complessità. Personalmente, è esattamente ciò che volevo ottenere comprando questo libro e non sono stato quasi mai deluso. In merito, un plauso va a Boba Fett e alle sue riflessioni sul concetto di Giustizia. Proprio Boba si rivela il più profondo, e ha le stesse riflessioni del suo avversario Han Solo in merito al passare del tempo e alla “cristallizzazione” della loro vita(leggere per sapere…).

Di tutti vengono ricostruite le motivazioni che li spingono a fare quella vita, e in qualche caso le loro storie precedenti (sorprendente quella di 4-LOM, droide di servizio su un trasporto che ruba ai passeggeri o Boba Fett, dal pianeta mandaloriano di Concord Dawn alla lotta nel Pozzo di Carkoon ne Il Ritorno dello Jedi). IG-88 e Bossk a parte, tutti loro vivono poi vicende che li stimolano a guardare al di là dei propri interessi, creando (come in Mos Eisley Cantina) “racconti di formazione”. Questo percorso è segnato anche da rapporti di amicizia, rispetto e affetto, anche inaspettati, persino tra i cacciatori e quelli che dovrebbero essere i loro nemici.

Certificato imperiale che identifica Bossk come membro della gilda dei cacciatori di taglie

Cosa non mi è piaciuto

La storia di IG-88

La nota dolente del libro. Tranne la “coscienza condivisa” di cui parlavo prima, il racconto scade nell’eccessività e in spiegazioni sommarie che lasciano un pò l’amaro in bocca. In particolare, i droidi assassini riescono a trasferire la loro programmazione in milioni di altri droidi o a penetrare nel computer dell’Executor senza nessuna difficoltà. Voglio dire, quel Super Star Destroyer avrà pur avuto un dannato sistema di sicurezza! Per di più, trovo che una tale megalomania da aspiranti dominatori della Galassia sia davvero poco credibile per dei droidi costruiti per uccidere e non difettosi. Mentre Anderson, autore di questo racconto, aveva dato ottima prova di sè in Tales from the Mos Eisley Cantina con l’ottima storia del Jawa, qui fa un lavoro piuttosto deludente

Alcuni racconti troppo lunghi

Le storie di Dengar e Bossk (per il resto apprezzabili) impiegano troppe pagine, a giudizio di chi scrive, per ingranare. Dopo l’inizio, il ritmo diventa a tratti inutilmente lento, essenzialmente perché ci si dilunga troppo sui viaggi iperspaziali verso l’obiettivo. Una riduzione di queste sequenze avrebbe reso le storie più piacevoli e scorrevoli.

Boba fett lotta contro il Sarlacc.

Commento finale

Quelle che nel film sono comparse in Tales of the Bounty Hunters vengono ben rinforzate. I cacciatori di taglie, personaggi affascinanti di per se e già visti in vari fumetti, vengono caratterizzati come mai in un altro prodotto Star Wars fino a questo punto. Non sempre eccelse, le storie danno comunque al lettore azione, ambienti e situazioni familiari viste da un punto diverso e soprattutto protagonisti “cattivi” molto sui generis.
Questo volume fa parte del vecchio Universo Espanso, quindi aspettatevi contraddizioni anche grosse con i prodotti del Nuovo Canone e persino con la trilogia prequel, dal momento che la raccolta è stata pubblicata originariamente nel 1996. Alcune storie vengono contraddette dalla serie The Clone Wars (Bossk e Dengar) o riviste nel libro canonico Scum and VillanyFaccio notare soprattutto la grande divergenza tra la storia passata di Boba Fett nel libro e quella rivelata da L’attacco dei cloni, cosa che può disorientare. Essenzialmente in questo libro Boba non è il clone non modificato di Jango Fett.

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Nato nel 1999, studio scienze filosofiche all'Università di Bologna. Sono un attore amatoriale e un lettore vorace, che spazia dai classici al romanzo storico, alla sociologia. Divenni un fervente appassionato di Star Wars all'età di quattro anni, quando vidi per la prima volta "La minaccia fantasma". Ho iniziato ad addentrarmi nei libri e fumetti dell'Universo Espanso nel 2012. Adesso collaboro con Star Wars Libri & Comics per poter condividere il mio amore per la saga e aiutare altri fan ad apprezzare appieno il fascino di questa galassia

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