[ESCLUSIVA] Intervista a Paolo Villanelli

Paolo Villanelli, disegnatore romano classe 1987, è uno degli astri nascenti italiani nei comics di Star Wars: dopo il fumetto adattamento di Rogue One, ha avuto modo di dare prova del suo talento sulla miniserie Lando: Lascia o Raddoppia, recentemente pubblicata in Italia da Panini Comics, e successivamente su Age of Republic – Special #1 e sul primo, epico, numero di Vader: Dark Visions

Paolo è stato gentilissimo nel concederci la seguente intervista: lo ringraziamo ancora e gli auguriamo il meglio per il suo futuro nel panorama fumettistico mondiale!

Dove e come nasce Paolo Villanelli disegnatore? Mi spiego meglio: quando e in che occasione hai capito che possedevi un talento per quanto riguarda il disegno?

Ho iniziato a disegnare sin da bambino, e ho continuato a coltivare questa passione anche durante l’università fino a quando per la prima volta che mi sono raffrontato con professionisti che hanno potuto darmi preziosi consigli. Dopo c’è stata l’iscrizione alla Scuola Internazionale di Comics, poi le prime autoproduzioni, e poi i primi contatti con le case editrici americane.

Paolo Villanelli Star Wars

Sketch di Mace Windu dal profilo Facebook di Paolo Villanelli.

Raccontaci poi come è evoluta la tua carriera fino al mondo dei comic d’oltreoceano com’è avvenuto? Come sei riuscito a farti notare?

Più o meno come molti altri mi sono concentrato nel realizzare un portfolio con cui poter tempestare di e-mail le varie case editrici. Nel frattempo realizzavo per una piccola realtà editoriale (la vecchia Villain Comics) le mie prime tavole.

Iniziamo con una domanda forse scomoda: quand’è la prima volta che sei entrato in contatto con SW? Ti reputi un fan? Se sì, qual è la sfaccettatura della galassia lontana lontana che ti ha colpito maggiormente?

Per me Guerre Stellari è un mito della mia infanzia, ho conosciuto la serie quando da bambino mi sono ritrovato la sera della vigilia di Natale a vedere in televisione il primo film della saga, ed è stato amore a prima vista! Da allora sono diventato un fan, e credo la motivazione principale sia nella semplicità del concetto di base della serie, ovvero l’eterno conflitto tra bene e male e la ricerca di equilibrio.

Addentrandoci ora in quello che è il tuo contributo al mondo di Star Wars, sappiamo che hai lavorato inizialmente all’adattamento di Rogue One, insieme ad un altro italiano, Emilio Laiso. Come sei finito coinvolto in questo progetto?

Quasi per caso direi, avevo già collaborato con Marvel, ma in quel momento lavoravo ad altri progetti per IDW, e fui contattata da un editor perché serviva una mano ad Emilio Laiso sulla serie. E da allora non sono più riusciti a liberarsi di me!

Paolo Villanelli Star Wars

Tavola originale da Lando: Lascia o Raddoppia

Sei poi passato ad un’opera sempre legata ad uno spin-off, in questo parliamo dell’intera miniserie Lando: Lascia o Raddoppia, uscito da poco in Italia per Panini Comics. Come ti sei preparato a questo lavoro, hai avuto modo di vedere bozze del film, hai studiato altri fumetti, o serie animate?

La lavorazione della serie cominciò prima dell’uscita del film Solo, quindi mi fu dato accesso a parecchio materiale inedito, soprattutto per il Falcon e i personaggi di Lando ed L3. Per il resto ho cercato di prendere ispirazione dalle fonti classiche del mondo di SW, ovvero le tonnellate di concept e idee provenienti dalla saga. Sono un amante degli artbook legati a film e videogames, e ovviamente non aspettavo altro per poter studiare quelli legati a Star Wars.

Conosciamo bene l’attenzione che la Lucasfilm sta riponendo nei suoi nuovi prodotti, in particolare per quanto riguarda la coerenza narrativa e visiva. Come ti giungono le “direttive” su, ad esempio, il rappresentare un particolare alieno? Quanta carta bianca hai avuto con l’inventare la razza dei petrusiani e i relativi personaggi maggiori?

Nonostante Lucasfilm e Marvel siano molto attente ai dettagli del mondo di SW, c’è stata una grande libertà per la creazione dei Petrusiani e di altri elementi: in origine l’unica direttiva ricevuta da Rodney Barnes (lo scrittore di Lando) fu che si doveva trattare di personaggi umanoidi, io mi sono limitato a fornire una serie di possibili look e con il resto del team abbiamo scelto ciò che ci sembrava più adatto!

Paolo Villanelli Star Wars

Tavola originale da Lando: Lascia o Raddoppia.

Per quanto riguarda il tema della schiavitù, ti ha influenzato in qualche maniera particolare nel rappresentarlo?

È sempre una grande responsabilità trattare questo tipo di temi e ho capito sin dal principio che Rodney Barnes scrivendo la serie avesse le idee ben chiare: in fin dei conti si trattava di presentare un tema storicamente fondamentale per il pubblico americano. La cosa mi ha ovviamente riempito di una certa dose di timore reverenziale, ma allo stesso tempo di orgoglio.

Preferisci disegnare i personaggi classici aventi le loro chiare caratteristiche estetiche oppure cimentarti su quelli da te immaginati e creati?

Entrambi hanno il loro fascino, ma potendo scegliere mi piace davvero molto inventare nuovi look e design, credo sia la mia parte preferita di questo lavoro.

Vorrei che ci dicessi un personaggio di Star Wars e uno non di Star Wars ai quali ti piacerebbe poter lavorare, ma che ancora non ne hai avuto la possibilità, dal momento che il tuo lavoro in Marvel tocca anche supereroi come X-Men, Daredevil o Ms. Marvel.

Purtroppo non ho ancora avuto occasione di lavorare sugli X-Men, per un errore di stampa risulto accreditato ma non è ancora successo. Comunque potendo mi piacerebbe lavorare a qualche storia su Han Solo, è uno dei miei personaggi preferiti! Mentre sul fronte supereroistico il mio sogno nel cassetto è lavorare su Spider-Man.

Paolo Villanelli Star Wars

Cover di Darth Vader: Dark Visions #1

In questo momento sei uno dei nuovi autori più lanciati nel panorama fumettistico di Star Wars: tra lo Special di Age of Republic e Vader: Dark Visions ti stai decisamente facendo strada nella Galassia. Cosa puoi raccontarci delle scelte estetiche e visive molto forti optate in Dark Visions?

Dark Visions è stato un momento di puro divertimento, mi ha permesso di sperimentare una narrazione action diversa da quella classica del mondo di SW, e poi di lavorare ancora una volta su design e concept di mia invenzione affiancati al cattivo più bello del mondo di SW, un cocktail perfetto!

Sicuramente non puoi rivelarci molto, ma è probabile che ti rivedremo ancora al lavoro su altri progetti correlati alla galassia lontana lontana?

Sicuramente nel futuro ci sarà ancora occasione di farlo, ma al momento è tutto da decidere! Posso però dirvi che la War of the Realms in arrivo nei prossimi mesi mi vedrà al lavoro su diversi personaggi!

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Laureato in Bionics Engineering alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, lavoro nella progettazione di dispositivi medicali. Fan di Star Wars da quando ero piccolo, all'età di circa 11 anni scopro i fumetti di Star Wars. Dal febbraio 2015 ho lanciato Star Wars Libri & Comics, un progetto nato per condividere la mia passione per "il Lato Cartaceo della Forza" e che, nel corso degli anni, è diventato il punto di riferimento italiano per i lettori di Star Wars.

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