Nuova pubblicazione di Panini Comics Italia appartenente alla collana Epic, Gli Altri Figli di Tatooine continua nel solco del volume In Guerra con l’Impero, che ripropone la serie a fumetti Legends Impero, edita originariamente dalla Dark Horse tra il 2002 e il 2004.
Ristampa parziale (considerata la presenza anche di alcuni inediti) di alcuni volumi Rebellion e della collana della Gazzetta dello Sport, l’opera si concentra principalmente sui vari destini degli amici di Luke su Tatooine al tempo della Guerra Civile Galattica, mostrando come il conflitto abbia cambiato per sempre ciascuno di loro.
Dato il particolare tematismo e la natura delle storie contenute nel cartonato, la pubblicazione può ritenersi autoconclusiva, sebbene le serie Impero e Ribellione verranno riprese all’interno di futuri Epic.
- Titolo originale: Star Wars Omnibus: The Other Sons of Tatooine
- Data di uscita: 15 febbraio 2024
- Autori: AA. VV.
- Edito da: Panini Comics Italia
- Edizione: Copertina rigida, 448 pagine, 17 cm x 26 cm, colori
- Prezzo: 41,00 € (Copertina rigida – ACQUISTA QUI) / 24,99 € (Kindle – ACQUISTA QUI)
- Contenuto: Star Wars: Empire (2002) #8/9, #12, #15, #23, #36/40; Star Wars: Rebellion (2006) #0/5 (ristampa integrale dei volumi Rebellion – Mio Fratello, il mio Nemico, parziale dei volumi 4-28-41-55 Gazzetta dello Sport); Star Wars: Empire (2002) #16/18; Star Wars: X-Wing Rogue Squadron #½ (INEDITI)
Ai vivi viene resa la meritata gloria.
Perché se non si possono celebrare i momenti in cui si tiene a bada un’oscura minaccia, allora perché combattere?
– Cerimonia della medaglia di Yavin 4, a seguito della distruzione della Morte Nera
Sinossi dell’editore
Nella guerra contro l’Impero, Luke Skywalker non fu l’unico eroe proveniente da Tatooine.
La storia di Luke ci è ormai nota, ma che deire della vita dei suoi amici d’infanzia, Biggs Darklighter e Janek “Tank” Sunber? Due percorsi molto diversi li hanno portati entrambi a essere eroi a pieno titolo: il primo un eroe della Ribellione, l’altro un eroe dell’Impero… Storie da scoprire in questo volume completo, che contiene anche un racconto con protagonista il contrabbandiere BoShek, un altro figlio di Tatooine!
Tornato su Tatooine, Biggs spiega a Luke quanto sia importante schierarsi dalla parte giusta. Tavola proveniente dall’ottavo numero di Impero.Cosa mi è piaciuto
Stesso pianeta, diversi destini
Come facilmente intuibile dal titolo del volume, i fumetti contenuti ne Gli Altri Figli di Tatooine presentano le storie di alcuni degli amici di gioventù dell’Ultimo Jedi.
Nella prima parte si viene a conoscenza della maturazione di Biggs Darklighter, da quando lascia il pianeta natale per entrare nell’Accademia Imperiale sino alla sua proclamazione a pilota di caccia TIE.
Analogamente a quanto visto in altre opere letterarie, però, la realtà è ben differente da quella che i giovani cadetti immaginavano di trovare. Facendo la conoscenza di altri futuri volti noti dell’Alleanza Ribelle, Biggs comprende ciò per cui vale la pena lottare davvero e la sua storia in quattro parti risulta decisamente la più riuscita ed emozionante dell’intero lotto.
Attenzione particolare viene data anche a un personaggio che viene solamente menzionato in Una Nuova Speranza nel dialogo tra Luke e suo zio Owen (“L’hai detto anche quando se ne sono andati Biggs e Tank“).
Si tratta di Janek Sunber, detto appunto Tank, il quale in maniera diametralmente opposta ai suoi compagni di scorribande opta per arruolarsi nelle fila imperiali condividendone gli ideali generali.
Ma come avrà ben occasione di provare sulla propria pelle, per un soldato in prima linea il conflitto è permeato di innumerevoli sfumature di grigio. E saranno proprio queste ambiguità e contraddizioni a mettere a dura prova i suoi ideali, facendolo contrare contro un’opprimente burocrazia e gerarchie cristallizzate.
La guerra non cambia mai
Fulcro attorno al quale orbitano praticamente tutte le vicende è la Guerra Civile Galattica, nel quale uomini qualunque (lontani dagli eroi e dai malvagi delle pellicole) lottano per i propri ideali con l’intenzione di cambiare in meglio la galassia.
Proprio il focus su figure secondarie permette di vivere il fronte del conflitto e l’addestramento nelle fila imperiale, dove spesso gli ideali dei cadetti e delle reclute vengono rafforzati o infranti, senza possibili soluzioni intermedie.
Gli Altri Figli di Tatooine svolge in maniera riuscita il compito di presentare diverse contraddizioni interne alle schiere militari, portando a vicende che hanno sì ambientazioni e punti chiave decisamente non originali, ma che riescono – grazie al loro dipanarsi – a sviluppare una propria personalità.
Il così definibile cigno nero del volume riguarda la storia autoconclusiva Il Coraggio di Essere Fuori del Raggio d’Azione con protagonista il contrabbandiere corelliano BoShek (lo stesso visto in Episodio IV nella Taverna di Chalmun, che indirizza Ben Kenobi al copilota del Millennium Falcon). Sebbene non sia nativo di Tatooine e la sua vicenda si svolga sul pianeta Stoga, nelle ventidue pagine a lui dedicate è possibile trovare un raro concentrato di adrenalina e velocità, che si risolve con un colpo di scena tanto semplice quanto ben costruito… rafforzando la convinzione che una canaglia non può davvero fidarsi di nessuno.
A bordo della Ribelle Uno, le ormai visioni della galassia inconciliabili di Luke e Tank danno luogo a uno scontro all’ultimo sangue. Illustrazione di Brandon Badeaux per la cover di Ribellione #5.Parzialmente inedito
Differentemente da quanto avvenuto col precedente In Guerra con l’Impero, nel presente Epic sono presenti alcune storie inedite nel nostro Paese.
Si tratta di uno special one-shot dedicato alla Squadriglia Rogue ambientato poco prima di Una Nuova Speranza, nel quale l’Alleanza entra in possesso degli astromeccanici da impiegare nell’imminente Battaglia di Yavin e di una storia in tre parti che racconta l’operato di Tank nelle fila imperiali, prima di reincontrarsi con l’amico di infanzia Luke.
Proprio quest’ultimo arco narrativo risulta una gradita presenza, in quanto importante assente nelle edizioni del passato per comprendere a pieno il percorso dell’imperiale proveniente da Tatooine.
Cosa non mi è piaciuto
Focus eccessivo su Sunber
Quasi due terzi de Gli Altri Figli di Tatooine vedono protagonista la figura di Tank, convinto imperiale che si trova a fronteggiare la burocrazia, le macchinazioni e spesso l’incompetenza intrisa di arroganza dei suoi commilitoni.
Con una visione della galassia nettamente differente da quella dei suoi vecchi amici Luke e Biggs, a lui vengono dedicati ben due interi archi narrativi (Dalla Parte Sbagliata della Guerra e Mio Fratello, il mio Nemico) ai quali vanno aggiunti anche i numeri inediti del trittico intitolato Fino all’Ultimo Uomo.
Sebbene da un lato questo focus permetta di approfondire il personaggio in maniera assolutamente non banale, si avverte – in particolare nelle ultime pagine del volume – una sorta di stanchezza dovuta alla continua contrapposizione tra la figura di Sunber stesso con l’eroe della Ribellione Luke Skywalker.
Lodevole l’intenzione di contrapporre all’Ultimo Jedi una figura proveniente dal suo passato, ma dopotutto si tratta di un personaggio che forse non ha da dire tanto quanto un altro volto noto quale, ad esempio, Biggs Darklighter.
Davide Fabbri sotto tono
Purtroppo in questa occasione spetta a un’artista italiano il punto debole dell’opera dal punto di vista grafico.
Con un tratto decisamente meno riuscito rispetto ad altre sortite nella galassia Star Wars (L’Impero Colpisce Ancora – Infinità tra tutti), l’operato di Fabbri si caratterizza negativamente in primo luogo per la realizzazione dei volti, eccessivamente simili tra loro i maschili in campo medio-lungo e stranamente espressivi spesso a causa della realizzazione particolare degli occhi; si ricordi che una rappresentazione di Luke proveniente dall’arco Dalla Parte Sbagliata della Guerra è diventato uno degli sticker più celebri sul gruppo Telegram di Star Wars Libri & Comics.
Anche i colori degli otto numeri illustrati sono opera del medesimo e risultano non particolarmente ispirati, soprattutto nella vicenda in tre parti Fino all’Ultimo Uomo.
Non puoi nasconderti per sempre. Presto o tardi dovrai prendere una posizione. E quando sarà il momento, da che parte starai?
– Rasha Bex, a BoShek
Un’altro giorno, un’altra rocambolesca fuga a rotta di collo per il contrabbandiere BoShek. Tavola proveniente da Impero #23.Commento finale
Gli Altri Figli di Tatooine rappresenta una valida aggiunta alla collana Epic, che manca forse della presenza di personaggi di primo piano (eccezion fatta ovviamente per Luke).
Ambientato a ridosso di Una Nuova Speranza, la pubblicazione è incentrata in particolar modo sulle diverse vie intraprese da due storici amici d’infanzia dell’Ultimo Jedi e ne mostra il cammino di vita e le scelte compiute su fronti diametralmente opposti.
Il frangente meglio riuscito risulta indubbiamente quello riferito alla diserzione di Biggs a favore dell’Alleanza Ribelle, mentre la parentesi dedicata a Tank appare leggermente ridondante a causa dell’eccessiva lunghezza.
Le storie one-shot risultano interessanti e ben strutturate nonostante l’insità brevità.
Purtroppo appare sottotono il comparto artistico realizzato dal connazionale Davide Fabbri, non particolarmente azzeccati il connubio colore-tratto e i dettagli dei volti umani.
Nulla di negativo da segnalare in riferimento sull’edizione fisica, che dimostra ancora una volta come il formato Epic sia quello in grado di dare il miglior equilibrio tra costo, formato ed eleganza.
Consigliato agli amanti di storie ambientate completamente in contesti militari e a chi predilige le vicende di uomini qualunque coinvolti in scenari più grandi di loro.
Che cosa ne pensate di questa raccolta della collana Epic? Siete contenti di poter rileggere in questa nuova versione le storie contenute ne Gli Altri Figli di Tatooine?
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Opere correlate:
– In Guerra con l’Impero.
