Nono capitolo della fortunata saga horror-slasher Venerdì 13, Jason Va all’Inferno è un film diretto da Adam Marcus distribuito nelle sale statunitensi nell’agosto del 1993 e giunto in Italia direttamente in VHS nel novembre di tre anni dopo.
La pellicola è stata per anni un prodotto home video ricercatissimo dagli appassionati, in quanto l’edizione nostrana più recente risale al 2006 col DVD prodotto dalla Cecchi Gori Entertainment, una vera e propria rarità venduta a prezzi che si avvicinavano alla tripla cifra.
Tutto questo è però cambiato nel 2024, grazie all’iniziativa di Quadrifoglio che ha inizialmente messo in commercio una nuova versione del DVD, ricavata dal master video in alta risoluzione.
A seguito del successo dirompente dell’iniziativa, con le copie disponibili andate esaurite in pochissimo tempo, per l’autunno del medesimo anno è stata annunciata la versione Blu-ray Full HD (1080p) in 500 copie numerate vendute in esclusiva sul sito DVD-store, andata anch’essa esaurita e ormai recuperabile solamente su siti di compravendita a prezzi elevati.
- Titolo originale: Jason Goes to Hell: The Final Friday
- Data di uscita home video: Novembre 2024
- Regista: Adam Marcus
- Durata: 88 min (versione cinematografica) – 91 min (versione unrated)
- Formati: Blu-Ray Full HD
- Distribuito da: Quadrifoglio
- Prezzo: 29,99 € (ACQUISTA QUI)
Sinossi
Cinque anni dopo la strage dei campeggiatori, una ragazza sceglie di passare la notte in una baita del Crystal Lake Camp. Qui viene sorpresa eseguita dal deforme serial killer Jason: arrivati in uno spiazzo, la ragazza si rivela essere un agente dell’F.B.I.
Circondato da numerosi agenti, Jason viene crivellato di colpi e fatto saltare in aria. Mentre gli uomini esultano per la riuscita del piano, un misterioso cacciatore di taglie afferma il contrario.
I resti di Jason vengono portati in un obitorio in Ohio per l’autopsia, durante la quale il suo spirito malvagio trasmigra nel corpo del medico legale. Animato alla follia sanguinaria del mostro, il medico fa ritorno alla baracca abitata da Jason falcidiando chiunque gli sbarri la strada…
Finalmente il male ha trovato la sua casa.
– Tagline
Cosa mi è piaciuto
L’horror di una volta
Jason Va all’Inferno si fa portabandiera un modo di fare horror figlio del suo tempo, conscio dei propri mezzi tutto sommato limitati e ricolmo di situazioni e personaggi felicemente sopra le righe, primo tra tutti il cacciatore di taglie Creighton Duke interpretato da Steven Williams.
Sul fronte dell’horror l’acceleratore è stato premuto come mai prima in un film della serie: gli effetti sono decisamene truculenti e la maschera di Jason appare praticamente fusa con la carne del volto, un dettaglio volto a rappresentare la scomparsa del suo lato umano, condannato per l’eternità a essere il terrore di Crystal Lake.
C’è tutto ciò che un appassionato di B-movie possa desiderare: sangue, presenze occulte, un inizio al fulmicotone (l’imboscata e i successivi titoli di testa), dialoghi scanzonati e legami di parentela che emergono dal nulla, inseriti per dare un filo conduttore alla trama.
Doveroso anche menzionare i numerosi easter egg presenti, da una cassa che richiama direttamente La Cosa e Creepshow, sino a giungere al Necronomicon Ex-mortis e al pugnale Kandariano palesi riferimenti alla saga de La Casa, che sembrerebbero dipanare definitivamente i dubbi su come non sia effettivamente possibile sconfiggere definitivamente il mostro con la maschera da hockey.
Gli universi collidono
Sicuramente la scena per la quale la pellicola resta scolpita nell’immaginario collettivo degli appassionati è quella finale, nella quale una mano guantata dotata di lame afferra ridendo la maschera del serial killer appena trascinato negli abissi dai demoni infernali; ovviamente la suddetta appartiene a Freddy Krueger, l’antagonista dell’altrettanto celebre serie di film Venerdì 13.
Tale scena ebbe lo finalità di confermare definitivamente un progetto a lungo vociferato, ovvero il crossover tra le due serie, un progetto che si realizzerà solamente dieci anni dopo (nel 2003) con il riuscitissimo Freddy vs Jason.
Emerso da quello che in termine tecnico si definisce “development hell”, il film di Ronny Yu presenta il grosso pregio di essere un vero e proprio seguito di Jason Va all’Inferno e Nightmare – Nuovo Incubo, catturando l’essenza dei progetti di fine Anni Novanta e primi Duemila: divertenti nell’accezione migliore del termine, pervasi da una leggerezza che negli ultimi anni probabilmente non sarebbe replicabile e non (ap)pagherebbe altrettanto.

Jessica affronta Jason, pugnalandolo con l’unico oggetto in grado di spezzare la maledizione dei Voorhees.
Cartoline dall’Inferno
Come già menzionato in precedenza, la risoluzione Full HD del Blu-ray è dovuta al master impiegato anche per la riedizione all’interno della monumentale raccolta statunitense datata 2020. Anche nelle scene in notturna più concitate le forme risultano chiaramente distinte, senza per questo risultare eccessivamente chiare.
Dal punto di vista dell’audio in lingua italiana viene adottato il sistema DTS-HD a 2 canali (per la lingua originale è invece disponibile il 5.1), che risulta piacevolmente pulito e chiaro nel corso di tutta la durata del film, senza dar luogo a sbilanciamenti di sorta soprattutto nel corso dei momenti di maggiore tensione, caratterizzati da elementi sonori dai toni ovviamente maggiormente elevati.
Sul disco è possibile visionare due versioni: quella cinematografica già visionata su videocassetta e DVD e la cosiddetta Unrated, che aggiunge alcuni minuti di scene violente. Ovviamente tali scene addizionali
Per quanto concerne a confezione, Jason Va all’Inferno presenta un box spesso da 14 millimetri – invece dei 10-11 utilizzati più comunemente per le edizioni disco singolo come la presente – recante la locandina classica e al suo interno quattro card in cartoncino col logo della Quadrifoglio rappresentanti differenti momenti del film.
A proteggere il tutto esternamente uno slipcase in cartoncino per la quale è stata impiegata l’illustrazione di Devon Whitehead, realizzata per il sito di abbigliamento Cavity Colors… una decisione alquanto inconsueta, ma in grado di rappresentare un vero e proprio valore aggiunto all’edizione, in quanto non solo visivamente ottima, ma anche esclusiva dell’edizione nostrana del Blu-ray.
Unica nota stonata riguarda la numerazione, in quanto sarebbe preferibile vederla stampata direttamente sulla propria copia o almeno tramite un adesivo caratteristico dedicato e non uno assolutamente anonimo.
Il sogno di un ragazzo
Jason Va all’Inferno rappresenta il primo della serie sotto la gestione New Line, in quanto i diritti furono ceduti dalla Paramount a seguito degli scarsi risultati di critica e botteghino del precedente Incubo a Manhattan, uscito quattro anni prima.
Al timone del progetto rientra il produttore storico Sean Cunningham, che individua nello studente di cinematografia Adam Marcus (al tempo neanche venticinquenne) la persona alla quale affidare la regia.
Inutile dire come la passione del ragazzo emerga in diversi frangenti e, nonostante i limiti della tecnica e dei mezzi a disposizione dei quali si è già fatta menzione, riesca comunque a creare un’esperienza coinvolgente, con tutti i suoi pregi e difetti.
Questa incredibile storia verrà raccontata nel dettaglio in Hearts of Darkness – The Making of The Final Friday, un documentario la cui produzione è iniziata nel 2019 e che sarà presentato in diversi horror fest d’oltreoceano nel corso del 2025. Mediante materiale visivo inedito e interviste al regista stesso, agli attori e ad altri professionisti che presero parte alla lavorazione del nono capitolo di Venerdì 13, sarà possibile conoscere i retroscena di una delle produzioni più curiose legate al genere horror di ormai tre decenni or sono.
Al momento naturalmente non vi sono dettagli in merito alla fruibilità futura del documentario in Italia, nella speranza che venga reso disponibile a mezzo streaming.

La locandina del documentario Hearts of Darkness, incentrato sulla produzione di Jason Va all’Inferno.
Cosa non mi è piaciuto
Qualità della vita
Purtroppo alcuni elementi riguardanti la fruibilità dell’edizione di Jason Va all’Inferno sono difficilmente digeribili.
L’elemento che stona maggiormente riguarda la realizzazione dei sottotitoli; non solo questi sono disponibili solamente in lingua italiana e non in inglese, ma anche ricalcano in maniera pedissequa la localizzazione, perdendo quella connessione diretta col parlato originale.
Doverosa anche la menzione alle scritte del menu principale, decisamente troppo piccole e di difficile lettura: ovviamente il Blu-ray è un formato da schermi televisivi generosi, tuttavia bisogna tenere in considerazione che alcune persone potrebbero avere il proprio lettore (leggasi console PlayStation 5) connesso a un dispositivo ricadente nella fascia tra 20 e 30 pollici.
Prendere o lasciare
Giunti quasi alla doppia cifra del franchise, appare evidente come solamente gli appassionati siano a conoscenza dell’esistenza del presente capitolo.
In considerazione del fatto che le pellicole siano connesse tra loro in maniera non sempre lineare – basti pensare al finale del precedente Incubo a Manhattan, completamente ignorato – e molto sia stato definito di volta in volta, Venerdì 13 non è una saga semplice da seguire essendo un fenomeno nato dal nulla ed emblema del cinema horror dei tempi che furono.
Non aiuta inoltre il fatto che Jason compaia nel suo aspetto ormai classico solamente a inizio e fine film, con un minutaggio estremamente limitato in quanto la sua essenza malvagia trasmigra da un corpo all’altro, elemento che ha rappresentato da sempre la maggior controversia riferita al girato da Marcus.
“No. Non è finita…”
– Creighton Duke, dopo la supposta morte di Jason per mano dell’F.B.I.

Foto di produzione riferita al finale, per il quale non è stato possibile realizzare l’animazione meccanizzata dei demoni.
Commento finale
Il nono capitolo di Venerdì 13 viene ricordato per fare da ponte con il crossover Freddy vs Jason e per essere caratterizzato dal tasso di splatter più elevato della saga.
Abbracciato il lato più sovrannaturale del killer maniaco (senza per questo lesinare sugli omaggi ad altri franchise del medesimo genere), la vicenda esordisce con un ritmo elevatissimo, per poi trasformarsi in un thriller dalle tinte body horror figlio di un regista giovanissimo e alle prime armi, ma comunque in grado di divertire ampiamente soprattutto grazie ai personaggi decisamente sopra le righe.
Dove la storia magari risulta manchevole, dunque, Jason Va all’Inferno sopperisce con una non indifferente dose di cuore, caratteristica che gli ha permesso di ritagliarsi di diritto un posto tra i B-movie degli Anni Novanta.
L’edizione in Blu-ray, purtroppo esaurita, risulta gradevole dal punto di vista dell’audiovisivo, sebbene la navigazione tra i vari menu e la fruizione di certe funzionalità andrebbero riviste.
In conclusione, la pellicola risulta estremamente polarizzante, rendendo impossibile esprimere un giudizio che risulti moderato. Figlio di un modo di fare cinema d’altri tempi, limitato nei mezzi ma non nelle idee, Jason va all’Inferno forse è più di quanto ci meritiamo al giorno d’oggi.
Dopo essere stato trascinato all’inferno e costretto a combattere contro Freddy Krueger, che altro può attendere il loquace Jason Voorhees?
Ma la risposta è ovvia: lo spazio! Jason X è preordinabile in esclusiva su questo sito, affrettatevi prima che che vada esaurito!
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