Dopo l’ottimo adattamento del primo romanzo canonico dedicato a Thrawn, Marvel Comics torna a esplorare le gesta del Grand’Ammiraglio con la trasposizione a fumetti di Thrawn – Alleanze, secondo capitolo della trilogia scritta da Timothy Zahn.
Il romanzo, inizialmente edito da Mondadori nel 2019 e ristampato da Panini nel 2023, raccontava l’inusuale collaborazione tra Thrawn e Darth Vader, inviati dall’Imperatore su Batuu per indagare su una minaccia ai confini delle Regioni Ignote. La narrazione era arricchita da numerosi flashback risalenti alle Guerre dei Cloni, in cui Anakin Skywalker e Mitth’raw’nuruodo si incontravano per la prima volta.
L’adattamento a fumetti, scritto dallo stesso Zahn in collaborazione con Jody Houser e illustrato da Pat Olliffe e Andrea Di Vito, sarà riuscito a dare una marcia in più alla storia originale?
- Titolo: Star Wars: Thrawn – Alleanze
- Data di uscita: 12 dicembre 2024
- Autore: Jody Houser, Timothy Zahn, Pat Olliffe e Andrea Di Vito
- Edito da: Panini Comics Italia
- Edizione: 17x26cm, brossurato, 104 pagine, colori
- Prezzo: 16€ – ACQUISTA ORA SU AMAZON
Thrawn Alleanze – Sinossi
Una minaccia oscura si annida ai margini delle Regioni Ignote, e l’Imperatore decide di inviare i suoi due uomini di fiducia per indagare: il suo temibile apprendista, Darth Vader, e il brillante Grand’Ammiraglio Thrawn. Ma la missione su Batuu non è solo una prova di lealtà e ingegno: per Vader, il pianeta risveglia memorie di un passato ormai lontano, in cui Anakin Skywalker incrociò per la prima volta il cammino di Mitth’raw’nuruodo. Mentre il presente e il passato si intrecciano, due delle menti strategiche più brillanti della galassia dovranno collaborare per sventare una minaccia che potrebbe mettere in pericolo l’intero Impero.
Cosa mi è piaciuto
I protagonisti
L’alchimia tra Thrawn e Darth Vader è il vero punto di forza della narrazione. I due personaggi, sebbene completamente diversi nel loro approccio, dimostrano di poter lavorare insieme con grande efficacia.
Thrawn, fedele alla sua logica implacabile e al suo acuto senso strategico, guida la Chimaera con l’obiettivo di completare la missione dell’Imperatore, senza mai perdere di vista i suoi fini personali. Darth Vader, invece, si affida alla Forza e alla sua impetuosa determinazione per affrontare gli ostacoli, risolvendo i problemi con la brutalità e la potenza che lo contraddistinguono.
Le loro interazioni, piene di tensione e rispetto reciproco, sono tra gli elementi più intriganti del fumetto.
I personaggi secondari
Nonostante il focus resti sui due protagonisti, anche i personaggi secondari ricevono un buon trattamento narrativo. Il Commodoro Faro, il Comandante Kimmund e gli assaltatori della 501ª legione non sono semplici comparse, ma aggiungono profondità al lato militare della storia. Ognuno di loro ha il proprio spazio e una voce distintiva, contribuendo a rendere l’universo più credibile e sfaccettato.
Scrittura
L’adattamento a fumetti mantiene la qualità della scrittura di Zahn, con Jody Houser che riesce a condensare la complessità del romanzo in una narrazione più agile e diretta. Le battaglie spaziali e terrestri sono descritte con una precisione quasi scientifica, evitando di cadere nei classici cliché della space opera e donando al racconto un’aura di realismo.
Dal punto di vista artistico, le illustrazioni di Pat Olliffe e Andrea Di Vito fanno un buon lavoro nel restituire l’atmosfera solenne e strategica della storia. I disegni sono generalmente dettagliati e dinamici, riescono a rendere con efficacia sia le espressioni dei personaggi che le sequenze d’azione. Tuttavia, si perdono in tanti dettagli (le mostrine di Thrawn sono spesso dei PNG mal incollati) e fanno un pessimo lavoro nel mostrare l’aspetto dei Grysk, assolutamente non all’altezza dell’hype creato dai romanzi.
Cosa non mi è piaciuto
Padmè
Se nei flashback il giovane Anakin brilla per il suo carisma e la sua determinazione, lo stesso non si può dire di Padmé Amidala. Sebbene il suo ruolo sia cruciale per avviare la parte narrativa ambientata nel passato, il personaggio appare meno incisivo rispetto ad altre sue rappresentazioni, come in The Clone Wars. La sua determinazione e il suo spirito combattivo sembrano attenuati, rendendola una figura più passiva del solito.
Il peso dei flashback
Uno dei maggiori punti critici del fumetto è la gestione dei numerosi flashback. Se nel romanzo questi momenti permettevano un’esplorazione più approfondita del rapporto tra Anakin e Thrawn, nella versione a fumetti rischiano di spezzare il ritmo della narrazione principale. Il continuo alternarsi tra passato e presente rallenta l’azione e diluisce la tensione della trama attuale, rendendo l’esperienza meno coinvolgente rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare.
Un adattamento incompleto
Uno degli aspetti più deludenti di questo fumetto è il fatto che copra solo metà del romanzo originale. Questo significa che molte delle sfumature e dei momenti chiave della storia vengono sacrificati, lasciando un senso di incompletezza. Per chi ha letto il libro, l’adattamento risulta monco, mentre per chi si avvicina alla storia per la prima volta potrebbe essere frustrante non avere una conclusione adeguata. Questo taglio narrativo compromette la coerenza della storia e riduce l’impatto dell’opera.
Conclusioni
In conclusione, l’adattamento a fumetti di Thrawn – Alleanze offre un’esperienza che, pur mantenendo l’essenza del romanzo originale, presenta alcune limitazioni. La dinamica tra Thrawn e Darth Vader è resa con efficacia, evidenziando le loro differenze metodologiche e la reciproca stima. Tuttavia, la gestione dei flashback risulta meno fluida rispetto al libro, interrompendo talvolta il ritmo narrativo e diminuendo l’impatto emotivo della trama principale. Inoltre, la rappresentazione di personaggi secondari come Padmé Amidala appare meno incisiva, non rendendo pienamente giustizia alla sua complessità caratteriale.
Dal punto di vista artistico, le illustrazioni di Pat Olliffe e Andrea Di Vito riescono a catturare l’atmosfera della storia con disegni dinamici. Tuttavia, alcuni elementi, come le mostrine di Thrawn mal incollate e soprattutto il deludente l’aspetto dei Grysk, obbligano a far calare la valutazione. Un aspetto particolarmente deludente è la scelta di adattare solo metà del romanzo originale, lasciando la storia incompleta e potenzialmente frustrando sia i lettori del libro che i nuovi arrivati. In definitiva, pur offrendo spunti interessanti, questo adattamento a fumetti potrebbe non soddisfare appieno le aspettative dei fan più esigenti.
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