Con l’acquisizione della Lucasfilm da parte della Disney era inevitabile che anche i diritti dei fumetti passassero alla casa di Topolino, ed essendo la Marvel Comics stata acquisita qualche anno fa ecco che il brand di Star Wars torna alle origini, affiancandosi al marchio Marvel come nel lontano 1977. Disney, Lucasfilm e Marvel hanno lanciato quattro nuove testate: Star Wars, Darth Vader, Princess Leia e Kanan Jarrus, che da giugno 2015 troveremo in edicola anche in Italia grazie a Panini Comics: oggi parliamo della prima delle due serie regolari, del numero Star Wars #1.
Il 12 gennaio 2015 è uscito negli USA Star Wars, scritto da Jason Aaron e disegnato da John Cassaday, al costo di 4.99$; il numero è lungo 38 pagine a cui si aggiungono quattro pagine di anteprima di Darth Vader #1 e altre quattro per Princess Leia #1.
Ho avuto la fortuna di trovarlo in una famosa fumetteria milanese al costo di 6€, l’acquisto è stato inevitabile. Appena aperto, il numero è in grado di riportarci alle atmosfere cinematografiche: sullo sfondo nero della pagina si staglia la scritta dal font azzurro recitante:
A long time ago in a galaxy far, far away…
Si volta pagina e, maestosa, ad occupare entrambe le pagine scure punteggiate da qualche stella, il logo:
Nella pagina successiva segue l’introduzione alla vicenda in prospettiva:
Libro I
Skywalker colpisce
è un perido di rinnovata speranza per la Ribellione.
La più potente arma del malvagio Impero Galattico, la Morte Neram è stata distrutta dal giovane pilota ribelle, Luke Skywalker.
Con le Forze Imperiali allo sbando, i Ribelli cercano di sfruttare il loro vantaggio scatenando una coraggiosa offensiva negli angoli più remoti dello spazio, sperando di sconfiggere l’Impero una volta per tutte e ristabilire la libertà nella Galassia…
La trama
La vicenda è ambientata tra Ep. IV e V: troviamo la “squadra originale” (Luke, Leia, Han, Chewbacca, R2-D2 e C-3PO) che finge di essere un gruppo di contrabbandieri al soldo di Jabba the Hutt per entrare in una fabbrica militare imperiale, sulla luna Cymoon 1, in qualità di negoziatori per un contratto di fornitura di materie prime, e distruggerla… Tutto sembra andare per il meglio finché Darth Vader, il negoziatore di parte imperiale, non arriva sulla luna e i nostri eroi vengono scoperti e il loro piano originale salta.
La trama, si vede fin da subito, è molto lineare, ma è tratteggiata perfettamente e ben si adatta alle atmosfere.
Cosa mi è piaciuto
Il design
La galassia è sporca, piena di spazzatura, le navi non sono tirate a lucido, gli schiavi sono tenuti in celle sudicie e dalle fabbriche si elevano alte colonne di fumo nero. I dettagli presenti sembrano non finire veramente mai. Insomma si tratta di quel restyling verso le origini della saga che la Disney ha chiesto su tutti i fronti (si veda la serie TV Rebels o anche gli artwork e il teaser de Il Risveglio della Forza).
Le citazioni
Gli autori strizzano più volte l’occhio a tanti aspetti o situazioni dell’intera esalogia. Si parte, ad esempio, con l’inquadratura verso lo spazio e una nave che entra nella vignetta successiva dirigendosi verso la luna imperiale; la richiesta dell’ufficiale imperiale a consegnare anche le armi nascoste (un piccolo rimando verso Han e l’uccisione di Greedo in ANH), la frase pronunciata da C3-PO “I have a very good feeling about this” che ironicamente allude al “bad feeling” che viene percepito dai protagonisti in ognuno dei sei film… L’elenco potrebbe continuare per molte righe: preferisco aggiungere solo qualche immagine di queste citazioni:
La dinamicità e la cinematograficità dell’azione
La vicenda procede senza sosta ed è, perciò, un lungo climax che raggiunge il suo momento di massima tensione con l’arrivo di Vader sulla base e che ci lascia in sospeso mentre i nostri eroi decidono di scappare utilizzando gli AT-AT appena usciti dalla fabbrica e Luke rimane indietro ad affrontare il Signore dei Sith. Ritengo inoltre che l’opera sia molto cinematografica per come sono gestiti gli stacchi da un quadro e da una tavola all’altra e i cambi di inquadratura, nonché per l’andamento complessivo della trama scritta da Aaron.
La coralità
Ogni personaggio è ben definito nel suo “io” e rispondono bene alle aspettative che avevo per ognuno di essi. Troviamo Luke cresciuto nelle vie della Forza, Han con la sua faccia tosta, Leia piena di ideali ma che non esita a prendere decisioni avventate. Tutti, inoltre, sono ben integrati nel gruppo e agiscono come una squadra ben rodata.
Cosa non mi è piaciuto?
Unica pecca dell’ottimo lavoro sono, a mio parere, i volti e le corporature non ben realizzate. Li ho trovati un po’ gommosi e troppo pieni e non magri e giovanili: insomma, a volte sembra che come modello di Luke non abbiano preso Mark Hamill del 1977 ma quello del 2015 (anche come corporatura in certi momenti). Stessa cosa per quanto riguarda Han e Leia. C’è un momento in cui Han sembra dotato di una bella pancia da birra, ad esempio.
Conclusioni
In conclusione, il numero riesce a tenerti incollato alle sue pagine e ti strappa una grossa risata quando lo finisci e pensi “questo è proprio Star Wars!” In questo caso, l’hype creatosi in questi mesi si rivela ben fondato perché il prodotto finale è di altissima qualità. Nel complesso il fumetto è stato ampiamente apprezzato (non solo da me visto che ha raggiunto il milione di copie vendute negli USA) e vi consiglio di cercarlo nelle fumetterie più fornite della vostra città o aspettare la traduzione della Panini a maggio.
Aggiornamento del 6 maggio 2015:
Ho comprato oggi il cofanetto Lato Chiaro della Forza che si è dimostrato veramente molto bello. Esso contiene tutte e cinque le variant cover (Regular, White, Bermejo, Guedes, Tocchini e quella di Renaud esclusiva per il cofanetto). Ogni copertina è lucida e plastificata, molto bella al tatto. Le variant hanno dietro una citazione che si riferisce al personaggio in copertina. La White Cover invece ha carta porosa ottima per matite e china e sul retro c’è uno spazio vuoto per inserire la citazione preferita.