Dopo l’acquisizione di Lucasfilm da parte di Disney nel 2012 e l’introduzione del Canone nel 2014, i fumetti di Star Wars vivono un nuovo inizio e, al contempo, un ritorno alle origini, affidandosi, come nel lontano 1977, alle sapienti doti creative di casa Marvel. La serie ammiraglia di questo primo, nuovissimo ciclo di fumetti è senza dubbio Star Wars (2015), di cui recensiamo ora il primo arco narrativo, dal titolo Skywalker Colpisce.
- Titolo: Star Wars – Skywalker colpisce
- Data di uscita: 17 dicembre 2015
- Autori: Jason Aaron, John Cassaday
- Edito da: Panini Comics
- Edizione: 17×26, cartonato, 152 pagine a colori
- Contiene: Star Wars (2015) #1/6
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Sinossi
È un periodo di rinnovata speranza per la Ribellione. L’arma più potente del malvagio Impero Galattico, la Morte Nera, è stata distrutta dal giovane pilota ribelle Luke Skywalker. Con le forze imperiali allo sbando, i Ribelli cercano di sfruttare la situazione a proprio vantaggio scatenando un’audace offensiva nei più remoti angoli dello spazio, sperando di sconfiggere l’Impero una volta per tutte e, finalmente, riportare la libertà nella galassia…
Cosa mi è piaciuto
Le citazioni
Gli autori non perdono occasione per strizzare l’occhio in direzione dell’esalogia di Lucas in generale e della trilogia originale in particolare: dai titoli di apertura alle inquadrature delle navi spaziali, dal classico Ho un gran brutto presentimento, ribaltato in Ho un’ottima sensazione a riguardo, al tema ricorrente della distruzione del reattore principale: un florilegio di citazioni in grado di strappare più di un sorriso al lettore e d’immergerlo completamente nelle atmosfere di Star Wars.
La coralità
Ogni personaggio è ben caratterizzato, coerente e al contempo evoluto rispetto a quanto visto in Episodio IV: Luke è ancora attaccato al suo passato di contadino su Tatooine, ma sta crescendo nelle vie della Forza; Han mantiene la sua faccia tosta e i suoi modi rozzi, ma non sembra più combattere per mero tornaconto personale; Leia è un’idealista, ma non esita a prendere decisioni pragmatiche se le circostanze lo richiedono. Tutti i personaggi, inoltre, sono ben integrati nel gruppo e agiscono ormai come una squadra ben rodata.
Il design
La galassia è sporca e piena di spazzatura, le navi sono tutt’altro che tirate a lucido, gli schiavi sono costretti all’interno di celle sudicie, le ciminiere sbuffano ampie volute di fumo nero. Nessun dettaglio è lasciato al caso e ogni scelta artistica è funzionale al restyling verso le origini della saga già visto in Star Wars Rebels.
La dinamicità e la cinematograficità dell’azione
La vicenda procede con ritmo incessante e si compone di lunghi climax ascendenti che culminano in momenti di altissima drammaticità come l’arrivo di Darth Vader, il successivo scontro con Luke, la fuga da Cymoon 1 e lo scontro con Boba Fett. Inoltre, gli stacchi tra una tavola e l’altra, i cambi d’inquadratura e la direzione complessiva della trama rendono l’opera fortemente cinematografica, dando al lettore l’impressione di trovarsi dinanzi a una vera e propria pellicola su carta stampata.
Cosa non mi è piaciuto
I disegni dei personaggi
Unica pecca dell’ottimo lavoro svolto per questo volume, i disegni dei volti e delle corporature sono tutt’altro che ben realizzati: Luke, Han e Leia appaiono gommosi, appesantiti, panciuti e a tratti invecchiati, ben lungi dagli agili, snelli e giovanili personaggi visti in Episodio IV.
Conclusioni
Star Wars – Skywalker Colpisce si rivela un’opera di altissima qualità, in grado di tenere il lettore incollato dalla prima all’ultima pagina e di strappare più di una volta grandi sorrisi di approvazione, immergendo il fruitore nelle atmosfere della trilogia originale.