[Recensione] Star Wars 2 – Resa dei Conti sulla Luna dei Contrabbandieri

Summary
Pur non procurando lo stesso senso di novità e di sorpresa suscitato dal primo volume, Resa dei Conti sulla Luna dei Contrabbandieri è un'opera di ottima qualità che fa della gestione di alcuni personaggi principali e dell'originalità degli espedienti narrativi il suo principale punto di forza. Unica pecca dell'opera è la rappresentazione confusa di alcune scene d'azione sul finale del volume, pecca che comunque non inficia, se non in minima parte, la qualità complessiva.
Good
  • Caratterizzazione di Luke Skywalker
  • Disegni
  • Storia di Obi-Wan Kenobi
  • Utilizzo delle spade laser
Bad
  • Alcune scene d'azione
8.4
Buono
Storia - 8.5
Disegni - 8.5
Edizione - 8
Sensazioni - 8.5

Dopo lo scoppiettante arco narrativo d’esordio, la serie ammiraglia Star Wars (2015) ritorna con un nuovo, attesissimo volume, intitolato Resa dei conti sulla Luna dei Contrabbandieri, che vede l’intrepido gruppo di Ribelli composto da Luke Skywalker, Leia Organa, Han Solo, Chewbacca, C-3PO ed R2-D2 alle prese con echi del passato, criminali e cacciatori di taglie, Hutt e imperiali, vecchie e nuove sgradite conoscenze.

Showdown on Smuggler's Moon Cover

  • Titolo: Star Wars – Resa dei Conti sulla Luna dei Contrabbandieri
  • Data di uscita: 16 giugno 2016
  • Autori: Jason Aaron, Stuart Immonen, Simone Bianchi
  • Edito da: Panini Comics
  • Edizione: 17×26, cartonato, 144 pagine
  • Contiene: Star Wars (2015) #7/12
  • Prezzo: [amazon_link asins=’8891219630′ template=’PriceLink’ store=’stawarlibcom-21′ marketplace=’IT’ link_id=’ca6d4631-c23d-4a45-b0a5-72dc4198d745′]

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Sinossi

È un periodo di rinnovata speranza per la Ribellione. La più grande arma dell’Impero Galattico, la Morte Nera, è stata distrutta dal giovane pilota ribelle Luke Skywalker. Ma Skywalker sa che ha ancora parecchia strada da fare se vuole diventare un vero Jedi. E così torna al suo pianeta natale di Tatooine, alla ricerca di informazioni che gli facciano capire qual è il suo destino, e scopre un diario segreto che gli era stato lasciato dal maestro Jedi Obi-Wan Kenobi. Intanto, anche la Principessa Leia e Han Solo stanno incontrando sorprese sul loro cammino. Mentre sono alla ricerca del posto giusto per una nuova base ribelle, si scontrano con delle navi imperiali di pattuglia. Adesso, nascosti su un pianeta remoto, fanno un incontro ancora più sorprendente. Il suo nome è Sana Solo. E dice di essere la moglie di Han Solo…

Star Wars 11

Cosa mi è piaciuto

La caratterizzazione di Luke Skywalker

Il volume gestisce alla perfezione un ancora inesperto Luke Skywalker, obbligandolo, volente o nolente, a muovere ulteriori passi nel più vasto mondo della Forza e ad affrontare l’eredità di ultimo Jedi, un’eredità che si porterà appresso e che inevitabilmente lo segnerà per oltre trent’anni.

I disegni

La sapiente mano di Stuart Immonen consegna al lettore tavole di ottima fattura, in grado di rappresentare alla perfezione e in puro stile cinematografico ogni sequenza, tranne, in rari casi, per quanto riguarda le scene d’azione; degna di nota anche la fisionomia dei personaggi principali, in netto miglioramento rispetto al design gommoso e panciuto di John Cassaday.

La storia di Obi-Wan Kenobi

La breve storia autoconclusiva (o quasi) dedicata a Obi-Wan Kenobi, introdotta con l’espediente narrativo del ritrovamento, nel precedente volume, del diario del vecchio Ben, offre un’ottima introspezione nei pensieri del personaggio che, dopo una vita di rinunce e di sacrifici per diventare un Jedi, si trova costretto a ulteriori rinunce e ulteriori sacrifici per smettere di esserlo. Splendidi, inoltre, i disegni di Simone Bianchi, che con i suoi colori caldi e avvolgenti rappresenta alla perfezione il paesaggio desertico di Tatooine.

L’utilizzo delle spade laser

Il volume riserva una sorpresa che rappresenta il sogno bagnato di decine di appassionati del mondo di Star Wars: una battaglia in cui tutti i protagonisti, da Luke a Leia, da Han a Chewbacca, utilizzano una (o più) spade laser per difendersi dalle truppe imperiali. Un plauso a Jason Aaron, che ha saputo utilizzare un espediente narrativo credibile per proporre una situazione difficilmente gestibile in altro modo.

Star Wars 10

Cosa non mi è piaciuto

Alcune scene d’azione

Sebbene la maggior parte delle sequenze action sia gestita bene e resa chiaramente a livello grafico, in alcuni casi, specialmente verso la fine del volume, la messa in scena diventa più disordinata e confusionaria, non permettendo al lettore di comprendere appieno la dinamica dell’azione.

Star Wars 12

Conclusioni

Pur non procurando lo stesso senso di novità e di sorpresa suscitato dal primo volume, Resa dei Conti sulla Luna dei Contrabbandieri è un’opera di ottima qualità che fa della gestione di alcuni personaggi principali e dell’originalità degli espedienti narrativi il suo principale punto di forza. Unica pecca dell’opera è la rappresentazione confusa di alcune scene d’azione sul finale del volume, pecca che comunque non inficia, se non in minima parte, la qualità complessiva.

Altre opere:

  • Skywalker Colpisce.
Written by
Torinese, classe 1996, sono uno studente di Economia e Scienze Sociali presso l'Università Bocconi di Milano. Fan di Star Wars dai tempi de La vendetta dei Sith ma vero e proprio appassionato solo dal 2015, mi sono avvicinato al lato cartaceo della Forza grazie al fumetto Darth Vader. Da settembre 2019 scrivo per Star Wars Libri & Comics con l'obiettivo di contribuire alla diffusione e alla conoscenza di questo meraviglioso universo narrativo.

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