Se volessi esprimermi con una metafora, l’adattamento a fumetti de Il Risveglio della Forza della Marvel, scritto da Chuck Wendig (Aftermath) e disegnato da Luke Ross (a lavoro sulla futura Darth Maul), direi che è un po’ come una montagna russa: Il Risveglio della Forza, infatti, va velocissimo ma con tanti picchi quante sono le cadute. La trama la sapete, quindi in questa recensione ci concentriamo di più sulle valutazioni.
- Titolo: Star Wars: Il Risveglio della Forza
- Data di uscita: 12/1/2017
- Autori: J.J. Abrams, Lawrence Kasdan, Chuck Wendig (S), Luke Ross (D)
- Edito da: Panini Comics
- Edizione: 152 pp, colore
- Prezzo: €16.00
Trama
Trent’anni dopo i fatti raccontati ne Il Ritorno dello Jedi, il sinistro Primo Ordine ha preso il posto dell’Impero contrastato dalla Resistenza guidata dal generale Leia Organa. L’ultimo dei Cavalieri Jedi, Luke Skywalker, è misteriosamente sparito da tempo e Han Solo è tornato al contrabbando. La missione di cui è stato incaricato Poe Dameron è di trovare Luke…
Cosa mi è piaciuto?
La fedeltà al film
La miniserie segue il film abbastanza fedelmente, soprattutto per quanta riguarda i dialoghi (presi completamente dal copione) e le scene incluse, la versione finale che abbiamo visto al cinema de Il Risveglio della Forza. Il distacco maggiore forse si ha solo in certe scene che vengono viste da inquadrature differenti rispetto a quelle viste al cinema, dando una piccola sensazione di “diverso”.
I volti in dettaglio
Luke Ross cattura bene i volti e le fisionomie dei protagonisti quando sono inquadrati da vicino, risultando molto fedele anche nel rappresentare le loro espressioni, menzione speciale soprattutto per il lavoro fatto su Rey.
L’andamento di certe sequenze
La resa di alcune sequenze o scene è davvero fantastica, dinamica, fedele ma diversa al punto giusto. Mi riferisco alle scene spettacolari dei Rathars, della visione di Rey, della morte di Han Solo, il combattimento con Kylo Ren. Mi sono inoltre piaciute molto le pagine divise in una griglia 3×3 per come sono stati gestiti i tempi e i particolari.
L’edizione
Panini ha confezionato un’edizione davvero ottima e anche con una tempistica perfetta (quasi in contemporanea con l’uscita dell’ultimo numero negli Stati Uniti) Oltre a essere perfettamente in linea con gli altri cartonati del Nuovo Canone (che hanno uno standard di realizzazione elevatissimo), la copertina scelta è la variant di Phil Noto che è a mio parere una delle più belle realizzate per questo adattamento.
Cosa non mi è piaciuto?
La fedeltà al film
Tanto poteva essere un pregio quanto un difetto. A parte una scena (anzi, una vignetta e il mostrare esplicitamente Yoda e Obi-Wan nella visione), il fumetto non aggiunge nulla di più a quanto visto al cinema. Mancano tutte le scene tagliate che invece possiamo leggere nel romanzo di Alan Dean Foster come la versione estesa del dialogo tra Kylo e Snoke, il modo in cui riesce a salvarsi Poe Dameron dallo schianto, l’ingresso di Kylo sul Millenium Falcon e molto altro… Un peccato secondo me.
I disegni nel resto dei casi
A parte certe scene molto valide ho trovato abbastanza scarsi i disegni, soprattutto quando i personaggi o gli oggetti compaiono in secondo piano questi sono solamente abbozzati e addirittura in certe scene sembra si siano andati al risparmio, con la totale mancanza di fondali e larghi spazi bianchi nelle pagine.
Come sempre, vi invito a condividere, mettere mi piace e dire la vostra opinione commentando questa recensione. Non scordate di dare anche voi una valutazione al fumetto nel box sottostante!
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