Con Rebel Rising, un libro il cui titolo non potrebbe essere più azzeccato, possiamo finalmente colmare un vuoto lasciato in Rogue One. L’opera, infatti, esplora la storia di Jyn Erso dal momento in cui, ancora piccola, viene salvata da Saw Gerrera su Lah’mu , fino a concludersi nel quartier generale dell’ Alleanza Ribelle su Yavin IV. Purtroppo disponibile solo in lingua originale, il libro appartiene alla categoria young adult, e chiunque con un medio livello di familiarità con la lingua inglese non dovrebbe avere difficoltà ad avventurarsi nella lettura.
- Titolo: Star Wars: Rebel Rising
- Data di uscita: 2 maggio 2017 (USA)
- Autore: Beth Revis
- Edito da: Disney-Lucasfilm Press
- Edizione: Copertina rigida, 410 pagine
- Prezzo:
Sinossi
La narrazione inizia con la fine del preludio di Rogue One, Jyn è nascosta nell’oscurità della caverna quando viene salvata da Saw Gerrera. Saw dal principio considera Jyn come sua figlia, sia per motivi affettivi sia per tenere nascosta la sua identità. Questo però non impedisce a Saw di addestrarla come uno dei suoi partigiani, e di farla partecipare a varie missioni. A Jyn però è vietato lasciare la loro base sul pianeta Wrea, dove impara a convivere con gli altri partigiani, e, nel tempo libero, a falsificare codici e documenti imperiali. Durante le missioni però, Jyn inizia a farsi domande su quanto lei sia disposta ad andare oltre per combattare l’Impero. L’ultima missione che vede Jyn e Saw insieme, oltre ad altri partigiani, non va come previsto e Jyn si ritrova abbandonata con solo un blaster e un coltello. A questo punto Jyn si trova a dover sopravvivere da sola, ma grazie alla sua passata vita con Saw riesce a rialzarsi e quando si trova davanti alla prospettiva di una nuova vita con la famiglia Ponta, composta Akshaya e Hadder, rispettivamente madre e figlio, sul pacifico pianeta Skuhl, inizia a sperare di poter vivere una vita normale. Purtroppo gli scontri tra Impero e ribellione la raggiungono, e Jyn si trova di nuovo a dover cavarsela per conto proprio, e, nonostante il suo spirito guerriero, varie sfortune e scelte sbagliate la portano ad essere arrestata e condannata ai lavori forzati sul pianeta Wobani, dove in Rogue One viene salvata dall’Alleanza Ribelle.
La faccia violenta della ribellione
Nonostante il gruppo di partigiani di Saw non faccia parte dell’alleanza ribelle in senso stretto, i suoi modi sono decisamente violenti. Saw infatti non esita a usare la violenza, è infatti convinto che se la violenza dell’Impero sia da combattere con altrettanta violenza e senza scrupoli. Durante una missione sul pianeta Inusagi, per esempio, Saw e i suoi partigiani non esitano ad aprire il fuoco su una folla di innocenti solo per uccidere il nuovo governatore del pianeta. Questo fa venire molti dubbi a Jyn, che si chiede se la ribellione di Saw non porti più danni che benefici alla galassia.
La lotta porta solo sofferenza
Durante tutta la narrazione, è messo in evidenza, anche grazie a riflessioni di Jyn stessa, come la lotta tra la Ribellione e l’Impero porti sofferenza a chiunque voglia starne al di fuori. Quando l’Impero arriva su Skuhl, inevitabilmente arriva anche la ribellione. Quanto l’Impero cerca di catturare Jyn, lei e la sua nuova famiglia fuggono a bordo della Ponta One e della Ponta Two, le due navi di proprietà di Akshaya. Akshaya e Hadder però perdono la vita in uno scontro aereo tra i caccia TIE dell’Impero e gli Y-Wing della ribellione. Anche per questo, agli occhi di Jyn la ribellione e l’Impero sono sullo stesso piano.
Il rapporto con Galen
Solo il fatto che suo padre non la stia cercando fa credere a Jyn che Galen si sia completamente venduto all’Impero, tradendo lei e la memoria di sua madre.
Jyn lotta solo per se stessa: durante l’ultima parte della storia, Jyn si ritrova a lavorare per un ammiraglio Imperiale, che le impone di fare da talpa in una cellula ribelle in cambio della libertà. Jyn, seppur assalita da molti dubbi e rimorsi, porta a termine il compito. Inutile dire che viene arrestata lo stesso.
Cosa mi è piaciuto?
La completezza della storia
Grazie a Rebel Rising si chiude il cerchio attorno alla vita di Jyn. Iniziando con Catalyst: A Rogue One novel e continuando in Rogue One, possiamo vivere la vita di Jyn Erso senza nessuna interruzione. Questo da molta più profondità al suo personaggio, oltre a renderlo più familiare al lettore, che venendo a conoscenza della vita difficile e piena di vicissitudini di Jyn può giustificare il suo comportamento in Rogue One.
I collegamenti al resto del canone
Strettamente collegato col il primo punto, in questo libro possiamo trovare molteplici riferimenti a Catalyst: A Rogue One novel, per esempio alla vita di Jyn su Coruscant, o alla spedizione su Alpinn, e molti altri “riferimenti” a Rogue One, come l’abbandono di Jyn o il rapporto con suo padre Galen. Questi tuttavia si potrebbero considerare più come riferimenti al contrario, considerato il fatto che Rogue One è stato scritto prima di Rebel Rising e l’autrice Beth Revis ha colto la palla al balzo esplorando ed espandendo alcuni fatti appena accennati nel film.
Le scelte narrative
Beth Revis ha fatto un eccellente lavoro dal punto di vista della narrazione. Il personaggio di Jyn in Rogue One risulta una diretta conseguenza degli eventi che accadono in Rebel Rising, rendendolo più plausibile e decisamente più interessante.
Gli interludi
La storia principale è intervallata da interludi che raccontano, quasi come un diario, il periodo in cui Jyn è imprigionata su Wobani.
Cosa non mi è piaciuto?
Il libro costruito attorno al film
Seppure sia una ottima lettura, il libro è più un complemento al film che una vera e propria storia. A differenza di molti altri libri del nuovo canone, Rebel Rising deve essere letto avendo fresco in memoria Rogue One (di cui potete scoprire tutti gli Easter-Egg in questo articolo). Se infatti il film basta per raccontare la crescita del personaggio di Jyn fino alla sua realizzazione, leggendo Rebel Rising come libro “a se stante” non si potrà avere una visione a tutto tondo del personaggio. Questo è anche dato dal fatto che il libro occupa appunto un preciso lasso temporale lasciato vuoto dal film. Inoltre, come già accennato, anche una lettura di Catalyst: A Rogue One novel aiuta ad apprezzare meglio la storia.
Fateci sapere se lo avete letto e cosa ne pensate, lasciando un commento e anche il vostro voto nel box sottostante!