Force Collector, uno dei romanzi del Journey to The Rise of Skywalker, ambientato nel 30 ABY circa, segue le avventure di Karr Nuq Sin, giovane abitante del pianeta Merokia alla scoperta della sua connessione con la Forza, insieme ai suoi compagni Maize e il droide RZ-7.
Scritto da Kevin Shinick, già autore di alcune pubblicazioni minori a tema Star Wars, il romanzo è stato pubblicato oltreoceano da qualche settimana, mentre non è ancora prevista alcuna data per un eventuale adattamento in Italiano.
Lo stile risulta piuttosto scorrevole e di facile comprensione, soprattutto grazie all’uso di vocaboli ed espressioni semplici.
Ricordiamo che alla medesima collana appartengono opere come Resistance Reborn, Lealtà e Spark of the Resistance.
- Titolo: Star Wars: Force Collector
- Data di uscita: 04/10/19 UK – 19/09/2019 US
- Autori: Kevin Shinick
- Edito da: Egmont UK Ltd – Disney-Lucasfilm Press
- Edizioni: copertina rigida/tascabile, 384 pagine.
- Prezzo: 10.02 Amazon IT
Sinossi
Karr è un giovane adolescente come tanti altri nella Galassia, ma ha un segreto: quando entra in contatto con determinati oggetti ha visioni di persone che non ha mai incontrato e si trova catapultato in posti in cui non è mai stato.
La nonna di Kar è convinta che le visioni siano opera della Forza. Ma sono rimasti dei Jedi che possano guidare Kar nell’uso delle proprie abilità?
Accompagnato da Maize, l’imprevedibile nuova ragazza arrivata nella scuola, e RZ-7, il droide spalla di Karr, questi parte per l’esplorazione della Galassia alla ricerca della verità. Le sue avventure lo porteranno da Utapau a Jakku, da Takodana a ancora più lontano, scoprendo nel frattempo delle verità che non avrebbe mai immaginato sui Jedi e sul suo posto nella Forza.

Tra le scene rivissute dal protagonista, spicca sicuramente l’incontro di Obi-Wan con Tion Medon su Utapau.
Cosa mi è piaciuto
La crescita di Karr
Force Collector ci racconta le peripezie del giovane Kar alla scoperta dei suoi poteri. Il ragazzo ha l’abilità di avere e vivere delle visioni in seguito al contatto di oggetti potenti nella Forza (proprio come Quinlan Vos e Cal Kestis). All’inizio questo genere di esperienza gli procura dolorosi mal di testa e svenimenti, tuttavia, alla fine del romanzo, Karr impara a padroneggiare questo suo dono traendone il massimo vantaggio in termine di esperienze vissute limitando le conseguenze al minimo.
Nonostante l’incertezza e lo spirito di ribellione adolescenziale, Karr riesce a trovare il proprio posto nella Galassia in un meraviglioso viaggio di crescita continua fatto di scoperte, rivelazioni e traumi.
Fare luce sui Jedi
Siamo nel 30 ABY, a ridosso degli eventi di Ep.VII. Abbiamo già appreso dalla pellicola che i Jedi sono considerati come un mito, una leggenda, qualcosa di vago ed indefinito. Il romanzo prosegue su questa falsariga presentandoci i diversi punti di vista, talvolta inediti, circa l’Ordine e la sua sparizione. Si evince, quindi, che l’operato dell’Imperatore nel demonizzare i Jedi ha prodotto i risultati sperati; acquista ancora più importanza il percorso di Karr alla scoperta dei fatti, facendosi largo attraverso menzogne e maldicenze nel tentativo di custodire e tramandare la verità sull’Ordine, prima ancora di riabilitarlo.
Le location
La vicenda di Force Collector inizia su Merokia, come precedentemente accennato, ma durante i loro viaggi, Kar e la sua compagnia fanno tappa su Utapau, già menzionato per importanti motivi su Last Shot, Jakku, Takodana e, dulcis in fundo, Batuu (poteva mancare la visita all’Avamposto Black Spire?). In tutte queste circostanze Karr entra direttamente in contatto con i personaggi dei film o ha visioni di questi. Una tra tutte ci mostra il dialogo tra Tion Medon e Obi Wan su Utapau ai tempi di Ep. III, rivissuto dopo aver impugnato il bastone del Pau’an.
Ogni permanenza in ciascun posto porta con sé visioni del passato legate alla Forza, in un turbinio di scoperte, più o meno rilevanti, utili a dissolvere i dubbi sulla storia dei Jedi.

Karr Nun Siq, protagonista sensibile alla Forza del romanzo Force Collector, nonchè collezionista di artefatti Jedi.
Cosa non mi è piaciuto
Maize
Stiamo parlando della giovane ragazza nuova arrivata su Merokia, inizialmente compagna di viaggio di Karr. Si tratta del classico personaggio ribelle, ostile all’autorità, in un rapporto conflittuale con i genitori e scapestrato. Sarà proprio lei a fornire a Karr il mezzo di trasporto per compiere le varie ricerche nella Galassia, ma la propria utilità termina con questo gesto. Volendo affrontare una serie di tematiche più di spessore e profondità, e soprattutto alla luce della sua semi-sparizione nella parte finale del racconto, la sua esistenza appare un tantino una distrazione e, quantomeno, questionabile.
Un’occasione sprecata
Force Collector poteva riuscire là dove tutti gli altri hanno fallito, ma niente. Uno dei misteri più impenetrabile della trilogia sequel rimane come abbia fatto Maz Kanata ad impossessarsi della spada laser di Luke in seguito agli eventi di Ep. V. Ecco, all’improvviso, Dok-Ondar (già visto in Galaxy’s Edge) chiedere a Karr di portare un pacco a Maz in cambio di un’elsa rotta di spada laser. Confesso di aver solo sperato, leggendo quelle pagine, che l’ithoriano tirasse fuori la spada di Luke. Non che questo avrebbe risposto al dilemma sopracitato, giacché ci si sarebbe potuto chiedere, in un loop infinito, come avesse fatto lo stesso Ondar ad entrarne in possesso, ma almeno si sarebbe mostrata un briciolo di attenzione ad un qualcosa che, effettivamente, rimane colpevolmente senza risposta.
La classificazione
Ma se Force Collector si ambienta a ridosso di Ep. VII, mostrando principalmente personaggi provenienti dallo stesso film, da film precedenti e da opere extra cinematografiche, allora perché considerarlo parte del Journey to: The Rise of Skywalker? Salvo la menzione e la presenza di Kijimi non c’è nulla di direttamente collegabile ad Ep. IX. Scelta francamente opinabile ed incomprensibile, ad avviso di chi scrive.

La psicometria posseduta da Karr è la capacità di vedere il passato di un oggetto semplicemente toccandolo. Illustrazione raffigurante il maestro Jedi Quinlan Vos, realizzata da Francis Tsai per il The Clone Wars Campaign Guide.
Commento finale
Force Collector rimane sicuramente una lettura piacevole, questo è certo. Apprezzabilissima la tematica affrontata e la modalità con cui viene fatto, così come le apparizioni di posti e personaggi già noti e a noi cari. Indimenticabili rimarranno le visioni del passato, poetico rimando ai film della saga. Ma, salvo riprendersi parzialmente nel finale, il romanzo non osa e, francamente, dice ben poco per essere un tassello precedente alla conclusione cinematografica della saga degli Skywalker. Sufficiente.
E voi, cosa ne pensate? Siete dello stesso parere o il romanzo vi ha entusiasmato? Fatecelo sapere nei commenti!