Facente parte delle colorata e divertente serie Adventures della IDW, Return to Vader’s Castle rappresenta il seguito del magnifico Tales From Vader’s Castle, del quale ne riprende la vicenda, conclusasi con il classico cliffhanger.
Ancora una volta alla penna troviamo Cavan Scott, autore di Dooku – Jedi Lost e dell’imminente serie a fumetti legata al progetto The High Republic, accompagnato da un variegato team di disegnatori che hanno dato vita ai cinque numeri formanti l’arco narrativo.
Il livello di complessità per quanto concerne l’Inglese utilizzato è basso, considerato anche il target giovane della pubblicazione: la lettura quindi è affrontabile anche da coloro che hanno minima o nulla esperienza con la lettura in lingua originale.
Così come per il volume precedente, attualmente non è prevista un’edizione in lingua italiana; tuttavia Panini Comics ha portato nel nostro Paese due piccole gemme appartenenti alle raccolte Adventures, intitolate Storie dallo Spazio Profondo e Il Blues del Contrabbandiere.
- Titolo: Star Wars: Adventures – Return to Vader’s Castle
- Data di uscita: 23 marzo 2020
- Autori: Cavan Scott, Megan Levens, Kelley Jones, Nick Brokenshire, Nicoletta Baldari, Charles Paul Wilson III
- Edito da: IDW Publishing
- Edizione: Copertina flessibile, 120 pagine
- Prezzo: € 12,25 (acquista QUI)
“I am a member of the Emperor’s elite, I have authority everywhere.”
“But this is the domain of Lord Vader!”
– L’Inquisitrice e Vaneé si affrontano
Sinossi
A seguito della fuga di Mila Graf e dei suoi compagni dalla sinistra roccaforte di Darth Vader sul vulcanico Mustafar, il servitore Vaneé è riuscito a fare un prigioniero tra le fila dei Ribelli: il ladro avventuriero Hudd infatti, separatosi dal gruppo, è stato catturato a causa della propria cupidigia mentre cercava di rubare un manufatto.
Dopo averlo immobilizzato con un’antica rete torturante, Vaneè ne approfitta per narrare alcune storie, che rappresenteranno solamente un assaggio del terrore che il prigioniero sperimenterà a breve sulla propria pelle.
The Horned Devil
Ai tempi delle Guerre dei Cloni, alcuni giovani sono pronti ad affrontare un’impresa che potrebbe cambiare le loro vite: sopravvivere una notte negli oscuri cunicoli del pianeta-discarica di Lotho Minor, nei quali si vocifera viva un abominio metà macchina e metà carne e ossa.
Coloro i quali ce la faranno si saranno guadagnati un posto come raccogli rottami a bordo della Salvage-1, a fianco dello spietato capitano droide, Spikewheel.
Ben presto però il gruppo di individui, tutti di diversa specie, vengono attaccati da una mostruosità dalle fattezze aracnee. Questa non è nient’altro che Maul, sopravvissuto allo scontro con Obi-Wan oltre dieci anni prima su Naboo.
Sopravvissuto grazie all’odio per il Jedi e avvertendo il richiamo di Madre Talzin che lo invita a tornare su Dathomir, Maul -dopo aver quasi annientato gli aspiranti all’impiego sulla Salvage-1– riesce a salire a bordo della nave di Spikewheel.
Distrutto il capitano droide, l’ex-Sith risulta a un passo dall’impossessarsi dei comandi, ma i giovani sopravvissuti uniscono le forze e riescono a espellere dal velivolo il folle Zabrak.
The Curse of Tarkin
A bordo dello Star Destroyer Optima, la comandante Cremp riceve l’inattesa visita del Governatore Tarkin, presentatosi per un’ispezione a sorpresa in uno dei siti che fanno parte della sinistra Iniziativa Tarkin.
Improvvisamente gli allarmi di prossimità della nave da battaglia vengono attivati quando un trasporto si schianta sul fianco. La manovra permette a uno spaventoso ibrido composto da componenti di diverse specie aliene di salire a bordo dell’Optima, invocando a gran voce il Gran Moff.
Proclamando la sua ira nei confronti di Tarkin, colpevole di averlo creato in un laboratorio tra atroci sofferenze, l’aberrazione si fa largo tra le fila di soldati imperiali, che non riescono ad arginare la furia distruttiva.
Aspettandosi un simile evento, il leader imperiale affronta armato di blaster il mostro, collocando delle mine magnetiche nel reattore centrale immediatamente prima di abbandonare il Destroyer.
Consapevole che il tempo sia ormai agli sgoccioli, Cremp organizza l’evacuazione della nave spaziale in fretta e furia, aiutata dalla mostruosità che si sacrifica per permettere la fuga dell’equipaggio.
Traditi dal proprio superiore e decisi a onorare la memoria della creatura, i sopravvissuti dell’Optima defezionano e giurano fedeltà alla causa dell’Alleanza Ribelle.
Bop Sh-Bop, Little Sarlacc Horror
Abbandonato il ruolo di apprendista del Conte Dooku, Asajj Ventress ha iniziato una nuova vita come cacciatrice di taglie nei Bassifondi della capitale della Repubblica.
Nel famigerato Livello 1313 di Coruscant si verificano delle misteriose sparizioni, con i membri delle diverse bande pronti ad accusarsi vicendevolmente dei ripetuti avvenimenti; uno scontro tra le varie fazioni sembra ormai incombente.
Scelta per la sua mancanza di affiliazione, la Dathomiriana viene incaricata dal leader del Sindacato Firaxa, il Selkath Lacezzi Macran, di risolvere il problema quanto prima.
Grazie al suo talento e abilità nella Forza, Ventress scopre cosa si cela dietro le diverse sparizioni. Si tratta di un cucciolo di Sarlacc, protetto in tutti i modi dal figlio del capo del Sindacato che l’ha assoldata.
Sfuggito a ogni controllo l’animale divora il presunto padrone, ma la cacciatrice di taglie riesce a fermarlo una volta per sempre. Tuttavia, il problema è lungi dall’essere risolto, in quanto le spore rilasciate dal Sarlacc hanno dato vita a una moltitudine di creature, che Ventress è costretta a radunare a bordo di un velivolo che viene fatto detonare in quota.
L’infestazione viene quindi completamente debellata.
Vault of the Living Brains
Decenni dopo la loro ultima schermaglia, Crakka si reca su Tatooine dal temibile e spietato cugino, Jabba the Hutt.
Deciso a riallacciare i rapporti, il giovane Hutt dona un esemplare di Huna-Netre al signore del crimine come segno di buona volontà. Facendolo combattere contro i suoi animali, Jabba risulta entusiasta del regalo e riaccoglie nelle sue grazie il proprio ospite.
Tuttavia il gesto di Crakka non è disinteressato, in quanto è a conoscenza del fatto che il cervello di un ladro di reliquie e artefatti Jedi era stato preso in consegna e conservato dai monaci B’Omarr, ai quali una volta apparteneva il monastero ora residenza dell’Hutt.
Sicuro che l’organo è stato accuratamente preservato e riposto nelle catacombe, Crakka approfitta del favore delle tenebre per impossessarsi dell’ambito oggetto, in grado di renderlo ricco oltre ogni sua più sfrenata immaginazione.
La scimmia-lucertola kowakiana Salacious Crumb però coglie il ladro sul fatto, facendo cadere l’urna contenente i resti del ladro. Jabba intanto arriva nelle catacombe e -resosi contro che ormai le informazioni non possono essere più recuperate in alcun modo- condanna il cugino a un’eternità di prigionia, estraendone il cervello e riponendolo nelle catacombe insieme a innumerevoli altri.
Night of the Lava Zombies
A seguito della costruzione della fortezza, Darth Vader riceve la visita di uno dei Consiglieri dell’Imperatore.
Nel corso del sopralluogo la struttura viene attaccata dai Mustafariani; capeggiati dalla sacerdotessa Sssl gli animali impiegati trasmettono, tramite il proprio morso, un’infezione in grado di privare gli infetti di qualunque volontà e raziocinio, soggetti al diretto controllo della sacerdotessa.
I soldati lavici a guardia della roccaforte vengono infettati e uno riesce addirittura a mordere il Signore Oscuro.
Vaneé e il Consigliere temono per un secondo sia tutto perduto, ma si rendono conto che Vader è stato morso sul braccio destro, dove le componenti meccaniche hanno impedito che la malattia potesse raggiungere il resto del corpo.
Facendo sfogo della sua padronanza della Forza, il Sith costringe gli infetti ad afferrare Sssl e trascinarla nella lava, ponendo fine alla sua breve insurrezione.
Terminati i vari racconti, sopraggiunge alla fortezza una misteriosa Inquisitrice, incaricata di scortare Hudd lontano da Mustafar per volere dello stesso Imperatore.
Non intenzionato a contravvenire a un ordine di Darth Vader, Vaneé si oppone al membro dell’Inquisitorio, affrontandolo direttamente. Notando le scarse abilità in combattimento e la mancanza di una spada laser, il servitore svela l’inganno: la persona dinanzi a lui non è nient’altro che la Ribelle Mila Graf, travestitasi per portare in salvo il compagno prigioniero.
Liberatosi dalle manette, Hudd attiva degli ologrammi che distraggono Vaneè, dando a lui e Mila il tempo di raggiungere il resto della squadra a bordo di un trasporto, onde lasciarsi finalmente alle spalle la minacciosa fortezza nero ossidiana.
Consapevole delle conseguenze che lo aspettano, Vaneé viene torturato da Darth Vader come punizione per essersi fatto scappare i Ribelli.

Tra le nuove comparse vi è anche una misteriosa, nuova Inquisitrice, incaricata di trasferire il prigioniero Ribelle strappandolo dalle mani di Vaneé.
Cosa mi è piaciuto
Immediato e divertente
Ormai risulta un mantra, se applicato alla serie Adventures. Grazie alle storie brevi e spensierate, sostenute da scrittori di prima categoria, spesso e volentieri risultano più godibili della controparte Marvel.
Il segreto risiede sicuramente nella semplicità, senza dover risultare soggette a forzature o eccessivi dilungamenti si riesce a presentare al lettore una vicenda in grado di catturare l’attenzione, grazie anche alla semplicità dei vocaboli impiegati. Cavan Scott si conferma come uno degli autori di punta del panorama letterario a marchio Star Wars, nascondendo innumerevoli easter egg all’interno delle pagine di Return to Vader’s Castle.
Nonostante le pubblicazioni Adventures siano dichiaratamente rivolte ai più giovani, non si compia l’errore di sottovalutare questa serie o ritenerla banale.

Divenuta una cacciatrice di taglie nei Bassifondi di Coruscant, Ventress dovrà vedersela persino con un giovane esemplare di Sarlacc.
Tripudio visivo
La scelta di affidare a un illustratore differente ciascuna delle storie di Return to Vader’s Castle si rivela ancora una volta azzeccata.
Il fatto che ogni vicenda presenti la sua impostazione grafica permette al lettore di immergersi maggiormente nella sensazione di stare assistendo a un racconto pronunciato da terzi, ciascuno con le sue sfumature dategli dai diversi contesti e narratori.
Tale specifico elemento che sarebbe stato più difficile da cogliere nel caso di un unico disegnatore, che avrebbe dato sì un’impronta più uniforme, ma al contempo meno varia e in grado di differenziare in misura assai minori i racconti del terrore con la storia principale.
Menzioni particolari per i connazionali Francesco Francavilla, autore delle splendide cover regolari dei cinque numeri, e per Nicoletta Baldari, capace di presentare uno stile atipico e al contempo unico e puccioso per la storia dedicata a Jabba the Hutt.

Un giorno come un altro nella corte di Jabba the Hutt, ma qualcuno cospira nell’ombra, ricercando antiche ricchezze.
Cosa non mi è piaciuto
La storia principale
Il filo conduttore che lega tra loro i cinque racconti presentati in Return to Vader’s Castle si rivela purtroppo molto debole.
Senza il team ribelle presentato nel volume precedente che si raccontava vicendevolmente le storie, in questo caso si ha l’avventuriero Hudd che -proprio nel finale di Tales era stato catturato- viene torturato da Vaneé, il servitore del Signore Oscuro comparso per la prima volta in Rogue One , nella scena in cui viene annunciato l’arrivo del Direttore Krennic sul pianeta.
La vicenda ambientata su Mustafar alla fine si riduce solamente alla prigionia e al successivo tentativo di fuga di Hudd, con annesse schermaglie verbali tra lui e il proprio carceriere.
Un terzo capitolo, che probabilmente concluderà la vicenda, arriverà nei negozi d’oltreoceano sottoforma di one-shot da quaranta pagine il 14 ottobre 2020. Intitolato Shadow of Vader’s Castle, il fumetto sarà ambientato successivamente alla caduta dell’Impero.

Nelle profondità di Lotho Minor giace una mostruosità… come scopriranno alcuni cercatori di fortuna! Matite di Francesco Francavilla per il primo numero di Return to Vader’s Castle.
Commento finale
Squadra che vince non si cambia: mantenendo invariati tutti i pregi del predecessore, la raccolta Return to Vader’s Castle è la pubblicazione perfetta per immergersi in un contesto 100% Star Wars, il tutto con la leggerezza e l’attenzione ai particolari tipica dello scrittore Cavan Scott.
La conoscenza della lore, il fascino dei racconti del terrore applicati alla galassia lontana lontana e l’incombente minaccia del Signore Oscuro permettono allo scrittore inglese di dare vita a storie brevi e interessanti, in grado di catturare pienamente l’attenzione del lettore.
Anche il comparto grafico eccelle, presentando una moltitudine di stili tanto (apparentemente) semplici quanto colorati, che rendono ogni numero visivamente differente dagli altri.
Facile e immediato da leggere, intrattiene e diverte: tutto quello che dovrebbre essere un’opera Star Wars. Acquisto obbligato, da leggere dopo aver recuperato il volume precedente, intitolato Tales From Vader’s Castle.
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Altre opere:
– Tales From Vader’s Castle;
– Fortezza Vader.