Il futuro, o meglio il passato di Star Wars, è iniziato. Questo inizio ha un titolo: La Luce dei Jedi. Il romanzo di Charles Soule apre infatti le vicende del progetto cross-mediale de L’Alta Repubblica, iniziato negli USA a gennaio 2021 e dal 22 aprile 2021 anche in Italia, grazie al lavoro di Panini Comics. Il romanzo, ovviamente canonico, stabilisce il contesto narrativo e molti dei personaggi principali, così come gli antagonisti – i Nihil.
Un doveroso ringraziamento va innanzitutto a Disney Publishing Worldwide e a Del Rey Books per avermi permesso di leggere il romanzo in anteprima internazionale, e a Panini Comics per averci mandato la copia italiana sempre in anteprima. Sarà riuscito Soule a soddisfare le nostre aspettative? Scopritelo nella recensione senza spoiler qui sotto!
- Titolo: Star Wars: L’Alta Repubblica – La Luce dei Jedi
- Autore: Charles Soule
- Data di uscita (ITA): 22 Aprile 2021
- Edizione: Copertina rigida, con sovracopertina, 400 pagine
- Prezzo: 24 € (Copertina rigida – ACQUISTA QUI) / 13, 99 € (Kindle – ACQUISTA QUI)
La Luce dei Jedi – Sinossi
Siamo in un’età dell’oro. Intrepidi esploratori iperspaziali, come la famiglia San Tekka, espandono i confini della Repubblica a sistemi stellari sempre più lontani. Pianeti e mondi fioriscono sotto la benevolente guida del Senato Galattico e della cancelliera Lina Soh. La pace regna, mantenuta dalla saggezza e forza del celebre Ordine Jedi. Con i Jedi all’apice del loro potere, i cittadini liberi della Galassia sono certi che ogni tempesta possa passare grazie alle loro abilità. Ma anche la luce più splendente può generare delle ombre, e alcune tempeste si sottraggono a qualsivoglia preparazione.
Quando una tragica catastrofe iperspaziale manda in pezzi la nave cargo Legacy Run, le macerie del disastro – emergendo a velocità pseudoluminali – minacciano l’intero sistema agricolo di Hetzal. Appena l’allarme riesce a diffondersi, i Jedi sono i primi a intervenire, guidati dalla Maestra Avar Kriss. La portata dell’emergenza è tale, però, da portare i Jedi al loro limite. Mentre il cielo si squarcia e la distruzione si abbatte sulla pacifica alleanza che hanno contribuito a creare, i Jedi dovranno fare affidamento alla Forza per sopravvivere ad un giorno in cui un singolo errore potrebbe costare miliardi di vite.
Mentre i Jedi e i consiglieri della Cancelliera investigano sulla calamità, qualcosa di letale si accresce ai confini della Repubblica. Il disastro iperspaziale ha origini molto più sinistre di quelle che i Jedi possono sospettare. La minaccia dei predoni Nihil e del loro leader, Marchion Ro, si nasconde nell’oscurità, lontana dalla luce di questa epoca d’oro, e porta con sé un segreto che potrebbe instillare paura anche nel cuore di un Jedi.

Su Hetzal, la Jedi Avar Kriss entra in comunione col canto della Forza che è in grado di percepire. Illustrazione dal volume The Great Jedi Rescue, che adatta per i più giovani la prima parte del romanzo.
Cosa mi è piaciuto
Un blockbuster su carta
Chiariamo subito una cosa: La Luce dei Jedi è un blockbuster. Sì, proprio come quelli che vediamo al cinema. Il suo intero primo atto, stravolgendo un po’ la narrazione in senso anticlimatico, ma contestualizzando perfettamente la vicenda, è un rapido susseguirsi di avvenimenti che riescono sia a presentare i protagonisti principali dell’opera, che a lasciare a bocca aperta il lettore mentre osserva i Jedi all’apice del loro potere.
I capitoli mantengono un ritmo serrato per tutta la durata dell’opera, spaziando in giro per la Galassia tra protagonisti, personaggi secondari e antagonisti. In particolare il secondo atto dà un po’ di tregua dall’azione per focalizzarsi più sui personaggi e l’investigazione, mentre il terzo ritorna a premere l’acceleratore sul comparto action, lasciando però molto spazio alle macchinazioni Nihil. Le molteplici linee narrative sono ben gestite e dosate, e le pagine tengono incollati i lettori grazie alla fantastica scrittura di Charles Soule.
La sensazione che si ha è, quindi, di avere di fronte qualcosa di totalmente nuovo nel panorama dei romanzi di Star Wars, non solo per l’ambientazione ma per il respiro dell’opera.
Storia ampia e avvincente
Continuando sulla scia di quanto detto in precedenza, La Luce dei Jedi ha una trama avvincente, stratificata, che si dipana nel corso delle quattrocento pagine di romanzo in modo elaborato. Non credo che il romanzo abbia nulla da invidiare a nomi blasonati del fantasy moderno e il paragone che mi è subito venuto in mente è con A Song of Ice and Fire di George R.R. Martin.
La storia mette insieme action, introspezione, investigazione, macchinazioni e inganni (questi ultimi soprattutto tra le fila dei Nihil), alternando punti di vista diversi nei vari capitoli. Non mancano momenti shoccanti e morti inattese; le rivelazioni mostrate sono sì importanti, ma non risolutive. Del resto non potevamo aspettarci niente di più, del resto, da quello che è “solo” il primo romanzo del progetto, le cui porte sono ormai davvero spalancate.
Il cast di protagonisti
Sebbene Avar Kriss sia decisamente la protagonista di quest’opera, l’intero cast messo insieme da Charles Soule è qualcosa di incredibile e si riconferma – come per gli altri romanzi – uno dei punti di forza dell’intero progetto. Ogni personaggio ha una sua peculiarità e caratterizzazione, segreti da nascondere, punti di forza e debolezze. Nessuno è mai una banale macchietta e riusciamo subito ad entrare in sintonia con i Jedi: sono sicuro che diventeranno “di famiglia” come tanti altri personaggi della saga.
Chissà che non ci sia lo zampino proprio di Avar, che con la sua meditazione da battaglia è in grado di connettere i Jedi tra loro ad un livello di profonda comunione con la Forza.
Antagonisti minacciosi e intriganti
All’annuncio del progetto L’Alta Repubblica, ero un po’ scettico sugli antagonisti. Questi Nihil, presentati come dei vichinghi spaziali, sembravano essere una minaccia troppo posticcia per quest’epoca. Non sono mai stato così felice di ricredermi. L’organizzazione sociale e gerarchica dei Nihil è davvero interessante e il personaggio di Marchion Ro, loro leader e Occhio dei Nihil è la chiave di volta che mi ha fatto apprezzare la banda di predoni.
Nel complesso, i Nihil sono presentati come una concreta minaccia per i Jedi e la Repubblica, a causa della loro ferocia, delle loro tattiche poco convenzionali e della profonda conoscenza dell’Iperspazio: il lettore non sarà mai portato a sottovalutarli. Marchion Ro ha un carisma e un’aura di minaccia notevole, i suoi segreti sono profondi e i suoi intenti ancora non del tutto chiari… ma è evidente che tutto nella sua vita ha portato a questo momento, allo scontro con i Jedi.
L’edizione italiana
Parlando dell’edizione italiana, vanno fatti i complimenti a Panini Comics per la sua buona realizzazione. La traduzione scorre egregiamente e i termini in-universe sono adattati molto bene: c’è solo qualche refuso qui e lì. Per quanto riguarda la realizzazione fisica, forse poteva essere fatto qualcosa di più, anche se la qualità è già di buon livello: le uniche cosa migliorabili, secondo chi scrive, sono il taglio delle pagine un troppo grezzo, che le rende quindi ruvide, e la copertina in cui avrei apprezzato qualche inserto leggermente in rilievo rispetto ad averla completamente liscia.
Conseguentemente, avrei preferito un target di prezzo leggermente inferiore, 2-4€ in meno sarebbero stati perfetti. Ci troviamo comunque in linea con altri romanzi in copertina rigida italiana, di cui La Luce dei Jedi è un ottimo esempio vista anche la stazza importante.
Cosa non mi è piaciuto
Un po’ troppo lunga la prima parte
Come per le altre due opere già recensite, vado a cercare il pelo nell’uovo e, nel romanzo di Soule, lo trovo forse nella prima parte, forse un po’ troppo lunga. Nonostante capisca bene la necessità di contestualizzare il Grande Disastro, e introdurre l’epoca, il primo atto risulta tirato un po’ per le lunghe nelle parti action che, però, hanno anche l’innegabile merito di presentarci dei Jedi in grado di fare cose mai viste prima e che vi sbalordiranno.
Proprio per questo sense of wonder che questa parte è in grado di instillare nel lettore, non mi sento di giudicare quest’eccessiva lunghezza in modo particolarmente negativo.

Marchion Ro, l’Occhio dei Nihil, è pronto a guidare i suoi feroci sottoposti verso una nuova era di caos e razzie.
Immagine proveniente dal corto dedicato al personaggio rilasciato sul canale YouTube ufficiale.
La Luce dei Jedi – Conclusioni
La Luce dei Jedi è tutto quello che un fan di Star Wars possa desiderare. Charles Soule ci presenta praticamente un blockbuster cinematografico su carta, un romanzo che non ha nulla da invidiare ai più blasonati nomi del fantasy moderno. Grazie ad una storia avvincente e stratificata, che si articola tra sbalorditive sequenze di azione, intriganti investigazioni di portata galattica e gli oscuri misteri e macchinazioni degli antagonisti, l’opera incollerà alle sue pagine i lettori che – forse – soffriranno solamente per un primo atto un pelo troppo lungo.
Il cast di personaggi, tra i protagonisti Jedi e gli antagonisti Nihil, risulta ricco e ben riuscito, tutti i personaggi riusciranno a fare breccia nel vostro cuore e immaginazione, diventando già iconici nell’ambito dell’intera saga di Star Wars. La scrittura di Soule è scorrevole, ricca di dettagli e metafore intriganti, ma molto concreta nelle sequenze d’azione. Il ritmo dell’opera è ben gestito e non vi stancherete mai di andare avanti. La traduzione è scorrevole e precisa nei termini in-universe, tuttavia si riscontrano un po’ troppi refusi.
Avete apprezzato questo avvio de L’Alta Repubblica (nonché il primo dell’acclamato Charles Soule per quanto riguarda Star Wars?) Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti e non dimenticate che presto avremo maggiori informazioni anche sull’uscita italiana del romanzo! Vi ricordiamo che potete trovarci anche su Telegram con il nostro canale ufficiale, e la nostra chat, e che è ora attivo il nostro store con il merchandising ufficiale Libri e Comics e che fino al 6 gennaio 2021 potete votare agli Star Wars Libri & Comics Awards!