[Recensione] Visions – Peach Momoko

Summary
Visions - Peach Momoko presenta una storia con uno sviluppo semplice e lineare che offre spunti potenzialmente interessanti; mentre i disegni, seppur in linea con lo stile dell'autrice, risultano poco incisivi, estraniando dalla lettura. L'assenza di dialoghi risulta il punto di maggior debolezza, mettendo in seria difficoltà chi si approccia a questa tipologia di fumetti per la prima volta. Ennesimo prodotto ampiamente insufficiente regalatoci dal brand Visions
Good
  • Il Culto di Ankok
Bad
  • I disegni
  • L'assenza di dialoghi
4
Scarso
Storia - 5
Disegni - 4
Sensazioni - 3

Dopo la storia Ineluttabile della raccolta Darth Vader – Black, White & Red, Peach Momoko torna con una nuova storia, questa volta sotto il brand Visions, nel quale l’autrice giapponese ci dona la sua personale visione di Star Wars. Come già anticipato all’annuncio di questo one-shot, questa storia è totalmente slegata dagli episodi della serie animata, introducendo nuovi personaggi e utilizzi della Forza. In questo albo vediamo la giovane Kako affrontare Tata, la sacerdotessa del Culto di Ankok.

Questo numero è il primo di una serie con lo scopo di raccontare la galassia lontana lontana secondo la visione del proprio autore; dopo Peach Momoko, il secondo numero è stato affidato a Takashi Okazaki, già autore di un ulteriore one-shot dedicato al Ronin.

Cover del one-shot Visions - Peach Momoko

Cover del one-shot Visions – Peach Momoko

  • Titolo: Visions – Peach Momoko 1
  • Autori: Peach Momoko
  • Data di pubblicazione: 15 novembre 2023
  • Edito da: Marvel Comics
  • Edizione: 32 pagine, colore

Sinossi

PEACH MOMOKO CI PORTA LA SUA VISIONE DELLA GALASSIA LONTANA LONTANA! SECOLI dopo la morte di un GRANDE SIGNORE DEI SITH, un culto che adora i SITH e il LATO OSCURO è asceso. ANKOK crede di aver ottenuto L’EREDITÁ DEI SITH grazie ai suoi POTERI DEL LATO OSCURO! Ma è realmente così connessa con LA FORZA? O sta solo sfruttando la gente del suo villaggio? KAKO e GEL si troveranno faccia a faccia con la verità…anche se potrebbe ucciderli!

Cosa mi è piaciuto

Il Culto di Ankok

L’aspetto più interessante di questo fumetto riguarda l’introduzione del Culto di Ankok, una setta che adora l’ormai defunto Signore dei Sith, guidata dalla sacerdotessa Tata. Ciò che incuriosisce è capire come questo culto utilizzi il lato oscuro per soggiogare la popolazione locale e la conclusione del fumetto, con un altro sacerdote che recupera il cadavere di Tata, fa capire al lettore che i seguaci di Ankok siano più organizzati di quanto si potesse credere.

Questa visione particolare del Lato Oscuro da parte dell’autrice è in grado di solleticare la fantasia del lettore, tenendo vivo l’interesse nel cogliere tutti i dettagli che vengono presentati.

Cosa non mi è piaciuto

I disegni

Come già avvenuto con Darth Vader – Black, White & Red, il tratto con acquerelli tipico dell’artista non risulta vincente agli occhi del lettore: i colori appaiono poco accesi e incisivi, i primi piani non convincono mentre lo sfondo è troppo povero di dettagli. In definitiva, per chi scrive, lo stile dell’artista risulta poco coerente a storie intere ambientate nella galassia lontana lontana ma più idoneo a delle variant cover.

Visions - Peach Momoko, tavola 24, La morte di Tata

Visions – Peach Momoko: La morte di Tata

L’assenza di dialoghi

Il maggior punto di debolezza del fumetto risulta nella totale mancanza dei dialoghi, entrare in sintonia con i personaggi dalle sole immagini è per il lettore un’impresa titanica, facendo perdere molto del potenziale che potevano esprimere. Inoltre, se si è alla prima esperienza con un Fumetto Muto, si verrà sopraffatti dal senso di smarrimento al termine di questo albo.

Le sensazioni percepite di confusione e disorientamento, una volta conclusa la lettura, costituiscono l’elemento più grave nella valutazione finale dell’opera.

Commento finale

Visions – Peach Momoko presenta una storia con uno sviluppo semplice e lineare che offre spunti potenzialmente interessanti; mentre i disegni, seppur in linea con lo stile dell’autrice, risultano poco incisivi, estraniando dalla lettura. L’assenza di dialoghi risulta il punto di maggior debolezza, mettendo in seria difficoltà chi si approccia a questa tipologia di fumetti per la prima volta. Ennesimo prodotto ampiamente insufficiente regalatoci dal brand Visions.

E voi cosa ne pensate di Visions – Peach Momoko? Commentate e condividete la recensione per farcelo sapere! Vi ricordiamo che potete trovarci anche su Telegram con il nostro canale ufficiale: https://t.me/swlibricomics e la chat https://t.me/SWLibriComicsChat! Vi ricordiamo inoltre che è ora attivo il nostro store con il merchandising ufficiale Star Wars Libri & Comics.

Written by
Classe 94, programmatore e amante della Galassia Lontana Lontana dai tempi de La Minaccia Fantasma. Il battesimo nel lato cartaceo è stato nel 2020 con Fortezza Vader e da allora non mi sono più fermato. Nell'autunno 2022 sposo la mission di diffondere la lettura di Star Wars, iniziando a collaborare con Star Wars Libri & Comics.

Dicci la tua!

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2 Comments

  1. Non volevo togliere niente alla vostra recensione, ma volevo dire la mia opinione. Non ho letto il fumetto però penso che di questa storia che fa parte del progetto Visions la cosa più bella è proprio che lo stile dei disegni e narrazione sia diversa da ciò che siamo abituati a vedere in SW e che l’autrice ha reso sua al 100% la storia. Questa è infatti la sua visione di SW e quegli acquerelli e assenza di dialoghi sono ciò che a lei piace e sono il modo in cui voleva raccontare la sua storia anche se noiosi

    Reply
    • Ciao Scarface, grazie del commento, sono d’accordo con quanto dici, senza ombra di dubbio questa è la sua visione di star wars, Momoko sceneggia le storie di star wars senza dialoghi e disegna con il suo stile ad acquerelli. Tuttavia anche se è un prodotto Visions questo stile non l’ho apprezzato, ed essendo stata la mia prima esperienza con un fumetto muto (anche se è uscito dopo Darth Vader Black White & Red) non posso non far pesare le sensazioni dopo la prima lettura, ovvero il 3 riportato in recensione

      Reply

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