[Recensione] C-3PO #1 – L’Arto Fantasma

Summary
Semplice ma al contempo esaustiva nel raccontare uno dei dettagli che allora hanno attirato l’attenzione dei fan, L'Arto Fantasma è la definizione ottimale di storia one-shot: breve, diretta e pienamente autoconclusiva. Gli scambi di battute tra C-3PO ed O-MR1 conferiscono profondità non solo alle due macchine, ma a tutte quella della galassia lontana lontana.
Good
  • Disegni e colori al top
  • Droidi fortemente caratterizzati
  • Preludio a Episodio VII
Bad
  • -
8.1
Buono
Storia - 8
Disegni - 9
Edizione - 7
Sensazioni - 8.5

L’Arto Fantasma è stato ripubblicato nella raccolta La Storia Segreta di Star Wars, si rimanda alla recensione della suddetta opera per altre storie one-shot.

Altresì conosciuto in lingua originale come The Phantom Limb, il primo Special dedicato al mondo dei fumetti legati alla galassia lontana lontana targati Marvel è finalmente finalmente in Italia con il ventiduesimo numero di Darth Vader. La vicenda narrata si propone di spiegare le origini del braccio rosso indossato dal droide protocollare così come visto ne Il Risveglio della Forza, senza mancare comunque di accennare a qualche fatto antecedente agli eventi della pellicola del 2015 riguardante lo scontro tra Primo Ordine e Resistenza.

C-3PO cover Marvel regular

  • Titolo: Star Wars: Special – C-3PO #1
  • Data di uscita: 25 maggio 2017, all’interno di Darth Vader #22
  • Autore: James Robinson (S), Tony Harris (D)
  • Edito da: Panini Comics
  • Edizione: 17×26, Spillato, 56 pagine, colore
  • Prezzo: 3,50€

Sinossi

Dopo un rocambolesco atterraggio d’emergenza su un pianeta sconosciuto, i soli sopravvissuti sono sei droidi che, guidati dal celeberrimo C-3PO, dovranno affrontare un lungo viaggio attraverso l’inospitale mondo, con l’obiettivo di attivare un radiofaro ed essere così soccorsi dalle forze della Resistenza. Lo scopo originale della missione era quello di portare il cosiddetto automa Omri -affiliato al Primo Ordine- alla base della Resistenza per estrapolargli delle informazioni fondamentali per le sorti del conflitto.

Ben presto però la vera missione diviene la sopravvivenza in un territorio completamente ostile, dove i vari personaggi possono riflettere sulla loro condizione e cercare di uscire da tale situazione tutti assieme, dando il via ad una storia di cooperazione ed amicizia.

Spoiler sul finale

Alla torre radio giungeranno solo Omri e C-3PO, col primo che deciderà di sacrificarsi pur di avviare la richiesta di soccorso. Il droide del Primo Ordine perciò si avventura sotto una pioggia acida pur di accendere il radiofaro, rivelando come il suo colore primario non sia il nero, bensì il rosso. Completamente martoriato dalla precipitazione, il corpo del meccanico finisce con il collassare su se stesso… sebbene il suo braccio rimanga intatto, il quale andrà a sostituire quello perduto qualche pagina prima dal droide protagonista della vicenda.

[riduci]

 C-3PO Marvel

Cosa mi è piaciuto?

Umanizzazione dei droidi

E’ già da un po’ che vediamo accentuato questo aspetto nei nuovi prodotti, soprattutto in Rebels. Se per l’Impero (ed ora il Primo Ordine), i droidi sono solamente degli oggetti inanimati mentre spesso, con quelli affiliati alla Ribellione/Resistenza, notiamo come essi siano trattati come degli esseri senzienti, BB-8 e Chopper in primis.

Il gruppo di personaggi de L’Arto Fantasma non fa eccezione, sebbene la scena sia dominata quasi esclusivamente da C-3PO ed O-MR1: ognuno dei secondari ha dei tratti che lo personificano e caratterizzano brevemente. I dialoghi tra i due veri e propri protagonisti sono invece di natura riflessiva, principalmente votati all’esistenza e scopo in quanto macchine. Tale percorso di umanizzazione che percorre tutta la vicenda raggiunge il suo apice nel momento in cui Omri compie la sua scelta, rivolgendo una frase estremamente ad effetto al suo nuovo amico dorato.

Disegni e colori

Entrambi ad opera di Tony Harris, eccellono soprattutto nella rappresentazione estremamente dettagliata di C-3PO. Il vero punto di forza è però l’utilizzo dei colori, principalmente blu, rosso e giallo, i quali conferiscono alle tavole un tono freddo e metallico. Anche il tratto risulta particolare ma apprezzabile, conferendo una bidimensionalità marcata dei panorami, invece che accentuarne la profondità.

Inizio della vicenda in medias res

L’Arto Fantasma si apre con lo schianto della navicella in un frangente temporale indeterminato, sebbene sappiamo che si colloca tra Bloodline ed il settimo episodio. La curiosità del lettore viene stuzzicata con accenni di come si sappia già dell’esistenza degli eredi dell’Impero e di come siano riusciti a rapire una personalità di spicco dell’Alleanza e della Resistenza.

La cancellazione della memoria

Spoiler

Nel corso della storia viene affrontata anche la questione della cancellazione della memoria. Come si scopre, questa non è efficace al 100%, in quanto nel droide permangono echi e flash delle proprie esperienze passate (similmente a quanto accade nella serie televisiva “Westworld”)

[riduci]

Cosa non mi è piaciuto?

Nulla da segnalare sotto questo punto di vista, la vicenda scorre piacevolmente senza rallentamenti di sorta.

C-3PO variant cover Marvel

C-3PO variant di Reilly Brown

Commento Finale

Semplice ma al contempo esaustiva nel raccontare uno dei dettagli che allora hanno attirato l’attenzione dei fan, L’Arto Fantasma è la definizione ottimale di storia one-shot: breve, diretta e pienamente autoconclusiva. Gli scambi di battute tra C-3PO ed O-MR1 conferiscono profondità non solo alle due macchine, ma a tutte quella della galassia lontana lontana.

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Nato a Udine nel 1993, sono laureato in Analisi e Gestione dell’Ambiente presso l’Università di Bologna. La passione per Star Wars inizia a manifestarsi all’età di otto anni e da allora non mi ha mai abbandonato. Patito degli Anni 80 e della cultura pop dell’epoca; amante della musica in generale, dal thrash metal alla synthwave moderna. Collaboro con Star Wars Libri e Comics al fine di entrare in contatto con altri fan ed eventualmente orientare coloro i quali volessero muovere i primi passi all’interno del mondo cartaceo della saga.

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