[Recensione] Solo – The Official Guide

Good
  • Innumerevoli collegamenti al Legends
  • Feeling 100% Star Wars
Bad
  • Edizione scarna e sottodimensionata
  • Una sola cross-section
7.8
Discreto
Contenuti - 7.5
Edizione - 7
Sensazioni - 9

Come avvenuto negli ultimi anni, con ogni uscita al cinema di un nuovo capitolo della saga di Star Wars, la casa editrice DK porta nelle librerie d’oltreoceano delle guide mirate ad approfondire i personaggi, veicoli, mondi e alieni apparsi sul grande schermo.
Così come fatto per il primo spin-off del 2016, si è optato per racchiudere le due guide tipiche (il Visual Dictionary e le Incredible Cross-Sections) in un volume ibrido che le contenesse entrambe, scelta che con Rogue One si è rivelata piuttosto felice.
La Solo – The Official Guide è inoltre scritta dal guru della galassia lontana lontana che risponde al nome di Pablo Hidalgo, il quale ha optato per un Inglese davvero semplice e alla portata di tutti, grazie soprattutto a termini di uso comune e periodi dalla lunghezza davvero minimale.

Solo: A Star Wars Story The Official Guide

  • Titolo: Solo: A Star Wars Story – The Official Guide
  • Data di uscita: 25 maggio 2018
  • Autore: Pablo Hidalgo
  • Edito da: DK Publishing
  • Edizione: Copertina rigida, 123 pagine
  • Prezzo: € 13,74

Contenuti

“Esplora la galassia con Han Solo: ladro di strada, soldato e canaglia.
Prodotto in collaborazione con la Lucasfilm e scritto dall’esperto di Star Wars Pablo Hidalgo, Solo – The Official Guide esplora nuovi mondi, personaggi e veicoli con un dettaglio ineguagliabile”.

Suddividendo le 123 pagine in sei capitoli (cinque dedicati al film vero e proprio e uno agli extra, quali concept e idee preliminari), la Solo – The Official Guide propone una panoramica a trecentosessanta gradi su quelli che sono i personaggi e le ambientazioni del film. Fornendo come da prassi una backstory a (quasi) ogni comparsa e comunque approfondendo ed ampliando quella che è la lore della saga, il volume della DK rappresenta una pubblicazione consigliata per coloro i quali amano le chicche e i collegamenti con altre opere.

Solo The Official Guide 3

Cosa mi è piaciuto

Molteplici easter egg

Grazie alle didascalie è possibile notare -e confermare- i riferimenti alle molteplici opere Legends che il film omaggia: vengono fatti riferimenti alle Han Solo’s e Lando Calrissian’s Adventures di nizio Anni 80, a La Gemma di Kaiburr, a L’Ombra dell’Impero e addirittura ai fumetti Marvel prodotti poco dopo l’uscita del primissimo capitolo del 1977.
Tuttavia c’è da sottolineare come non siano presenti non molissimi collegamenti ai prodotti recenti come ci si potrebbe aspettare; basti pensare, ad esempio, al semplice accenno solamente indiretto al romanzo Most Wanted, ambientato comunque prima degli eventi della pellicola e nemmeno troppo distante a livello temporale. Alcune chicche però toccano anche le serie animate come The Clone Wars e Rebels, in particolare per quanto concerne le truppe su Mimban e l’ipercombustibile conosciuto col nome di coassio.

100% Star Wars

Come per le pubblicazioni precedenti, anche in questo caso ci troviamo dinanzi a un prodotto in grado di riportare il lettore nella galassia lontana lontana grazie all’attenzione ai dettagli che può essere chiaramente percepita, indicando quanto lavoro e cura ci sia dietro la realizzazione degli oggetti di scena. La sensazione viene incrementata anche dal fatto che le immagini occupano a volte addirittura la metà di una singola facciata, permettendo di notare le minuzie che caratterizzano appunto i costumi, le ambientazioni o le prop.
Il fatto di dare a ogni personaggio e strumento il proprio contesto o storia sicuramente non fa che incrementare la sensazione di immersione nel prodotto, permettendo di percepirlo come “vero”. I capitoli più interessanti sono sicuramente quelli associati a Corellia e alla First Light, la nave personale di Dryden Vos.

Solo The Official Guide 2

Cosa non mi è piaciuto

L’edizione

Purtroppo c’è molto da dire a tal proposito, essendo il fattore che intacca maggiormente quella che è la valutazione finale, una volta letta l’ultima pagina.
Il primo appunto riguarda le dimensioni del libro in copertina rigida: sensibilmente minori rispetto ai Visual Dictionary de Il Risveglio della Forza, Gli Ultimi Jedi e alla Visual Guide di Rogue One, decisione che farà sicuramente storcere il naso a più di qualcuno con la passione per il formato omogeneo delle pubblicazioni. L’appunto si riferisce non solo all’altezza, ma anche alla larghezza delle pagine.
Anche dal punto di vista dei contenuti c’è di cui discutere; premettendo che l’unico paragone diretto che può essere fatto è con il suo corrispettivo della guida dedicata allo spin-off del 2016, ci si trova dinanzi a differenze a dir poco evidenti.
In primo luogo il numero delle pagine: 200 della Rogue One Ultimate Visual Guide contro le poco più di 120 del volume qua recensito, una differenza che si attesta a praticamente al 40%, per una differenza di prezzo pari a una sola Sterlina.
Al numero ridotto di pagine si aggiunge anche la questione informazioni e curiosità, sensibilmente più scarne rispetto alla fiumana di nozioni che si accompagnano a ogni Visual Dictionary o Guide. Come accennato precedentemente è stato dato largo spazio alle immagini, scelta che ovviamente si traduce in un minor spazio per le varie didascalie e schede tecniche.
Deludente la questione Cross-Sections dei dei veicoli, ne è presente solamente una (ovviamente del Millennium Falcon) a fronte delle cinque della sua controparte di due anni fa. Magari sarebbe stato opportuno proporre anche le sezioni delle swoop bike dei Cloud-Riders, del Conveyex Train e dei landspeeder protagonisti della fuga e inseguimento su Corellia. A questi link trovate comunque le recensioni delle Incredible Cross-Sections di Episodio VII ed Episodio VIII.

Solo The Official Guide 1

Commento finale

La guida ufficiale del film arrivato nei cinema lo scorso maggio, in conclusione,  manca decisamente il bersaglio. Lungi dall’essere un prodotto con una votazione non sufficiente, la pubblicazione purtroppo ne esce con le ossa rotte dal confronto con i suoi predecessori, in particolare nel paragonarsi all’opera a lei più simile, ovverosia la Ultimate Visual Guide dedicata a Rogue One.
Preso singolarmente il prodotto risulta davvero ben confezionato e presentato, tuttavia risulta appunto difficile non rapportarlo con gli splendidi volumi degli anni passati che lo hanno preceduto sugli scaffali delle librerie. Imprescindibile solo per completisti e coloro i quali hanno amato la pellicola, altrimenti il consiglio è quello di reperire prima i manuali dedicati a Il Risveglio della Forza, Gli Ultimi Jedi e Rogue One.
La lingua Inglese utilizzata è assolutamente alla portata anche dei non esperti (un semplice vocabolario risulta più che sufficiente), mentre l’edizione -seppur appunto pecchi nelle dimensioni- è in copertina rigida e fornisce l’impressione di un volume solido e ben rilegato.

Non dimenticate di condividere, commentare la recensione e, soprattutto, di lasciare anche voi il vostro voto alla pubblicazione nel box! Vi ricordiamo che potete trovarci anche su Telegram con il nostro canale ufficiale: https://t.me/swlibricomics

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Nato a Udine nel 1993, sono laureato in Analisi e Gestione dell’Ambiente presso l’Università di Bologna. La passione per Star Wars inizia a manifestarsi all’età di otto anni e da allora non mi ha mai abbandonato. Patito degli Anni 80 e della cultura pop dell’epoca; amante della musica in generale, dal thrash metal alla synthwave moderna. Collaboro con Star Wars Libri e Comics al fine di entrare in contatto con altri fan ed eventualmente orientare coloro i quali volessero muovere i primi passi all’interno del mondo cartaceo della saga.

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