Controverso come nessun altro episodio del franchise, Gli Ultimi Jedi ha rappresentato un vero e proprio terremoto all’interno della storyline e del fandom, e le discussioni non sembrano accennare ad arrestarsi nonostante sia passato un anno e l’arrivo del secondo spin-off.
Dopo Il Risveglio della Forza (edito da Giunti) e Rogue One, Mondadori porta nel nostro Paese l’adattamento della terza pellicola del nuovo corso Disney-Lucasfilm avviatosi nel 2014, nell’ormai consolidato formato in copertina flessibile che caratterizza i romanzi appartenenti alla collana Oscar Fantastica.
L’autore è l’affermato Jason Fry, per la prima volta alle prese con una novel della galassia lontana lontana. Le premesse non ingannino, lo scrittore è difatti un vero e proprio veterano: nella sua bibliografia si annoverano un’infinità di racconti brevi, guide, la serie Servants of the Empire e altre junior novel quali The Weapon of a Jedi e Moving Target.
- Titolo: Star Wars: The Last Jedi
- Data di uscita: 23 ottobre 2018
- Autore: Jason Fry
- Edito da: Mondadori
- Edizione: Copertina flessibile, 352 pagine
- Prezzo: € 11,90
Era opera della Forza, che l’aveva avvolto in un sogno per penetrare le difese da lui erette contro la Forza stessa.
Quel sogno era una promessa o un monito? Oppure entrambi?
“Le cose stanno per cambiare. C’è qualcosa in arrivo all’orizzonte.”
– Luke Skywalker, pensiero
Sinossi
Sorto dalle ceneri dell’Impero, il Primo Ordine domina, schiacciando ancora una volta la libertà nella galassia. Dopo aver decimato la pacifica Nuova Repubblica, il leader supremo Snoke ora schiera le sue spietate legioni per impadronirsi del controllo militare della galassia.
Solo i combattenti per la Resistenza del generale Leia Organa si oppongono alla crescente tirannia, un manipolo di audaci che la sorte ha unito nella lotta contro Snoke: l’orfana Rey, capace di domare la Forza; Finn, l’ex assaltatore che ora combatte contro i suoi vecchi padroni; Poe Dameron, impavido pilota di Ala-X. Ma la Resistenza è stata scoperta e, mentre il Primo Ordine si dirige verso la base ribelle, i coraggiosi eroi preparano una fuga disperata.
Il leader supremo Snoke e il suo apprendista Kylo Ren sono avversari troppo potenti da sconfiggere. Forse, davvero, questa volta il Lato Oscuro della Forza avrà la meglio. L’unica speranza dei ribelli risiede in una figura persa nelle nebbie della leggenda: il maestro Jedi Luke Skywalker. Ma Leia, Rey, Finn e Poe sono certi che tornerà, e riaccenderà la scintilla del conflitto.
La novelization ufficiale dell’Episodio VIII di Star Wars è una lettura imperdibile, un romanzo appassionante che approfondisce il senso dell’eterna guerra tra luce e tenebre, svelando dettagli inediti sul passato di Snoke e sul destino di Leia.

Le distese saline di Crait, luogo dello scontro finale tra il Primo Ordine e il manipolo di combattenti della Resistenza sopravvissuti all’evacuazione di D’Qar.
Cosa mi è piaciuto
Vera e propria edizione ampliata
Il pregio di ciascun adattamento di una pellicola è, in primo luogo, rappresentato dalle scene addizionali che -ufficialmente- avvengono off-screen rispetto alle immagini viste al cinema. Così come con lo spin-off del 2016 di Gareth Edwards, ne Gli Ultimi Jedi non mancano scene nuove e alcune magari già viste, come alcune di quelle contenute negli extra del Blu-Ray, ad esempio.
Non mancano inoltre collegamenti più o meno evidenti ad altre opere come Aftermath – La Fine dell’Impero, Canto Bight, Leia – Principessa di Alderaan e il deludente Cobalt Squadron.
Tra le sezioni inedite svettano sicuramente il prologo (del quale se ne parlerà a parte più avanti) e le riflessioni di Snoke prima di incontrare Rey a bordo della sua colossale ammiraglia.
Queste tre pagine a lui dedicate sono forse quelle più cruciali per quanto riguarderà lo sviluppo di futuri prodotti: senza fornire dettagli, viene comunque detto molto sull’operato del Leader Supremo, fornendo chiari indizi su quella che è stata la genesi del Primo Ordine e su come la sua strada si sia incrociata con quella di Luke in passato. Poche righe, ma davvero di peso.
Come accaduto col racconto breve Scorched contenuto in Bloodline, anche ne Gli Ultimi Jedi è presente una piccola ma gradita aggiunta: circa a metà del libro si possono trovare otto pagine contenenti fotogrammi della pellicola, alcune accompagnate da didascalia.
Lettura estremamente piacevole
Uno dei maggiori pregi della pubblicazione (punto in comune anche con gli adattamenti di Episodio VII e Rogue One) è rappresentato da uno stile davvero scorrevole, un tratto di Jason Fry -autore anche di pubblicazioni Star Wars destinate ai più giovani- fortunatamente mantenuto nella localizzazione italiana.
Sempre dal punto di vista della traduzione, è sicuramente da promuovere la corrispondenza con la pellicola: le battute in certi casi sono le medesime viste sul grande schermo, permettendo al lettore di reimmergersi nel mood ben noto del film, nonostante molte vicende vengano comunque indagate sotto un differente punto di vista.
Il prologo
Menzione particolare lo merita il primissimo capitolo, probabilmente uno dei migliori mai letti tra quelli appartenenti all’universo cartaceo di Star Wars.
Discusso in lungo e in largo da ancor prima dell’uscita ufficiale a causa dei vari leak apparsi su Reddit, il sogno introduce un Luke sposato, su Tatooine, con Camie Marstrap, la ragazza apparsa nelle scene tagliate di Episodio IV e nell’adattamento canonico La Principessa, la Canaglia e il Giovane Fattore.
Il contesto è quello di una possibile timeline alternativa, nella quale -non spiegheremo i dettagli, onde non rovinare la sorpresa della lettura- gli eventi di Una Nuova Speranza non si sono svolti come noi tutti conosciamo. In altre parole, una sorta di mini Infinità.
Un nuovo leader
Dei protagonisti uno ne svetta particolarmente: Poe Dameron. Lievemente in secondo piano rispetto a Rey, Finn e Kylo nella novelization de Il Risveglio della Forza, l’asso della Resistenza trova finalmente lo spazio che merita in questo libro.
Ancora più chiaramente che nella pellicola, risulta infatti impossibile non notare il percorso da lui compiuto mentre viene tutorato dal generale Organa: da pilota dalla testa calda a vero e proprio leader, sulle cui spalle graverà molto probabilmente il comando della nuova Resistenza.
Menzione d’onore anche per BB-8, al quale l’autore concede alcuni frangenti in solitario, nei quali il lettore testimonia la personalità ingegnosa e tutto sommato fortemente ironica del piccolo astrodroide, giungendo anche a discutere col Nero Uno di Poe, prima che questi venga fatto esplodere dai missili del TIE Silencer di Kylo Ren.
Cosa non mi è piaciuto
L’addestramento di Rey su Ahch-To
Probabilmente la parte più debole del romanzo riguarda Rey e il suo percorso per diventare una Jedi, tali frangenti vengono narrati tutto sommato abbastanza rapidamente e non si riscontrano aggiunte degne di nota rispetto a quanto visto sul grande.
Per la sua natura non visiva, inoltre, il libro pecca lievemente nella proposizione del legame della Forza che lega la ragazza a Kylo Ren molteplici volte nel corso della storia.
In generale, le scene con la mercante di rottami di Jakku non risultano dunque molto entusiasmanti, ma il trend viene fortunatamente invertito non appena la ragazza sale a bordo del Supremacy per cercare di convertire Ben Solo.
Timeline
Sicuramente un dettaglio minore, ma nella cronologia a inizio romanzo continua a mancare Lost Stars.
Commento finale
Gli Ultimi Jedi conferma la tradizione degli ottimi adattamenti delle nuove pellicole che abbiamo visto arrivare nel nostro Paese a partire dal 2016 con Il Risveglio della Forza.
Nonostante gli eventi siano, in maniera evidente, noti, lo stile di scrittura molto fluido e le numerose scene aggiuntive inedite permettono di godersi la vicenda senza alcun senso di noia o déjà-vu. Mirabili sopra tutto le scene inerenti il sogno di Luke nel prologo e le riflessioni di Snoke sul percorso da lui compiuto per giungere sino al rango di Leader Supremo del Primo Ordine.
Alla luce di tutto ciò, nel caso vi identificaste tra coloro i quali a cui la pellicola di Rian Johnson non è proprio piaciuta, forse dovreste considerare l’idea di dare un’occasione al romanzo di Fry: potrebbe sorprendervi.
L’edizione è la medesima dei precedenti romanzi recensiti e appartenenti alla collana Oscar Fantastica, in copertina flessibile con alette e particolarmente piacevole al tatto. ottiene in questo caso mezzo voto in più per la presenza di immagini provenienti direttamente dal film.
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Altre opere:
– The Art of The Last Jedi;
– Gli Ultimi Jedi (fumetto).
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