[Recensione] A Crash of Fate

Summary
A Crash Of Fate cerca di bissare - senza successo - la fortuna di Lost Stars, mettendo al centro della sua trama una storia d'amore da un lato molto rapida, grazie anche ad una scrittura fluida e misurata e con qualche descrizione poetica, ma dall'altro che non interessa minimamente al lettore. Infatti, la Córdova non dà sufficiente spazio e tempo ai personaggi di evolvere e di entrare nel cuore dei lettori stessi. La ristrettezza della vicenda si manifesta, inoltre, nella sensazione di non avere davanti, quasi, un'opera di Star Wars. Poco più che una fan fiction ufficializzata.
Good
  • Stile di scrittura e ritmo
Bad
  • Storia e personaggi inutili
  • Non c'è "Star Wars"
5.2
Insufficiente
Storia - 5
Scrittura - 6.5
Sensazioni - 4

A Crash of Fate segna l’esordio di Zoraida Córdova tra i romanzi di Star Wars, dopo la storia breve You Owe Me a Ride contenuta all’interno della raccolta From A Certain Point of View. Il romanzo canonico, inoltre, fa parte del progetto cross-mediale dedicato ai nuovi parchi divertimento Galaxy’s Edge, ambientati su Batuu. Il romanzo è stato proposto come un’appassionata storia d’amore tra le spire dell’avamposto Black Spire, ma sarà riuscita l’autrice a soddisfare queste aspettative? Scopritelo nella nostra recensione di A Crash of Fate!

A Crash Of Fate Cover

  • Titolo: Star Wars: A Crash of Fate
  • Data di uscita USA: 6 agosto 2019
  • Autore: Zoraida Córdova
  • Edito da: Disney-Lucasfilm Press
  • Edizione: Copertina rigida (eBook), 347 pagine
  • Prezzo: Amazon [amazon_link asins=’1368048536′ template=’PriceLink’ store=’stawarlibcom-21′ marketplace=’IT’ link_id=’7146517d-7cf9-43ed-a1f3-5632f5b13d4e’]

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A Crash of Fate – Sinossi

Izzy e Jules erano migliori amici da bambini, passavano le giornate ad arrampicarsi sulle cime di Batuu, a inventare giochi stupidi e a sognare le avventure che, un giorno, avrebbero condiviso. Poi, però, la famiglia di Izzy se ne andò all’improvviso, senza neanche l’occasione di dirsi addio. La vita di Izzy diventerà un lungo vagabondaggio da un pianeta all’altro, finché i suoi genitori non verranno ammazzati e lei non diventerà un contrabbandiere per arrivare alla fine del mese. Jules invece rimase su Batuu, diventando un agricoltore come il padre, ma bramando sempre qualcosa di più.

Ora, tredici anni dopo la sua partenza, Izzy è tornata su Batuu, ingaggiata per consegnare un pacco misterioso, e vorrebbe solamente completare il suo lavoro e andarsene. Tuttavia, non appena arrivata all’Avamposto di Black Spire, si imbatte nell’unica persona che ancora significa qualcosa per lei: Jules. E l’attrazione tra i due è immediata e travolgente.

Nonostante però Jules sembri tutto quello di cui Izzy abbia mai avuto bisogno, lei esita: come potrebbe far entrare un uomo così buono nella vita pericolosa che ha scelto di vivere? Jules, invece, è sempre stato insicuro su cosa il futuro gli avrebbe riservato, e ora tutto ciò che sa è che lo vuole passare insieme a Izzy. Come può convincerla a dare una chance ad una persona come lui che non hai mai lasciato la sicurezza di casa? Quando però il lavoro di Izzy inizia ad andare per il verso sbagliato, i due amici d’infanzia si ritrovano in fuga, e tutti i loro segreti verranno svelato mentre lottano per la sopravvivenza…

A Crash Of Fate Dok Ondar

Dok Ondar è il destinatario del pacco che Izzy deve portare su Batuu.

Cosa mi è piaciuto

Stile di scrittura e ritmo

A Crash of Fate cattura subito il lettore mettendolo davanti ad una storia che scorre velocemente tanto quanto le vicende narrate, che si svolgono tutte (eccezion fatta per il prologo e l’epilogo) nell’arco di circa ventiquattr’ore. Il ritmo del romanzo è alto, ma non allo stesso livello si possono definire le vicende. Se siete, poi, lettori che si appassionano facilmente a storie d’amore leggere, divorerete A Crash of Fate in un weekend.

La Córdova ci consegna, inoltre, delle belle descrizioni, abbastanza poetiche, soprattutto per quanto riguarda i due protagonisti (sempre visti con gli occhi dell’altro).

Cosa non mi è piaciuto?

Una storia inutile e personaggi verso cui l’interesse è zero

Una grossa domanda ha presto iniziato ad aleggiarmi in testa dopo le prime 70 pagine: ma, in tutta onesta, cosa mi importa di questi personaggi? Al contrario di Lost Stars, a cui A Crash of Fate sicuramente guarda speranzoso in termini di successo editoriale, qua il lettore non è minimamente portato a empatizzare coi protagonisti che, ricordo, dopo un breve prologo vengono mostrati distanti da tredici anni.

Lost Stars, per l’appunto, ci mostrava la crescita parallela dei due personaggi, le difficoltà dell’accademia e dello stare lontani o addirittura sui fronti opposti di una guerra. Qua niente: poche pagine per far conoscere Izzy e Jules ai lettori, poi un lungo salto temporale e si parte subito con la vicenda.

Vicenda che rimane estremamente confinata nel suo svolgimento, sia in senso spaziale (e questo, essendo l’opera uno spin-off di Galaxy’s Edge, me l’aspettavo) che temporale (si svolge tutto in circa ventiquattr’ore) e che non arricchisce particolarmente lo stato della Galassia in seguito a Gli Ultimi Jedi, se non per il fatto che su Batuu sono presenti alcune spie della Resistenza.

Dov’è Star Wars?

Ricollegandoci all’estrema ristrettezza della vicenda, l’altra domanda che sorge spontanea è “Dov’è Star Wars?”

In A Cras of Fate non c’è praticamente traccia della Galassia che amiamo, se non per qualche razza aliena conosciuta e il nome di qualche organizzazione come il Primo Ordine, la Ohnaka Transport Solutions e la Resistenza. Manca il respiro, l’atmosfera e il brivido della Galassia Lontana Lontana, lasciando quindi solo una storia Young-Adult in un pianeta sperduto.

Commento finale

A Crash Of Fate cerca di bissare – senza successo – la fortuna di Lost Stars, mettendo al centro della sua trama una storia d’amore da un lato molto rapida, grazie anche ad una scrittura fluida e misurata e con qualche descrizione poetica, ma dall’altro che non interessa minimamente al lettore. Infatti, la Córdova non dà sufficiente spazio e tempo ai personaggi di evolvere e di entrare nel cuore dei lettori stessi. La ristrettezza della vicenda si manifesta, inoltre, nella sensazione di non avere davanti, quasi, un’opera di Star Wars. Poco più che una fan fiction ufficializzata.

Written by
Laureato in Bionics Engineering alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, lavoro nella progettazione di dispositivi medicali. Fan di Star Wars da quando ero piccolo, all'età di circa 11 anni scopro i fumetti di Star Wars. Dal febbraio 2015 ho lanciato Star Wars Libri & Comics, un progetto nato per condividere la mia passione per "il Lato Cartaceo della Forza" e che, nel corso degli anni, è diventato il punto di riferimento italiano per i lettori di Star Wars.

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