Il 22 ottobre 2019 Timothy Zahn è tornato nelle nostre librerie col suo ultimo romanzo canonico dedicato al Grand’Ammiraglio Chiss dell’Impero dopo Thrawn (uscito ad aprile in Italia). In Thrawn – Alleanze, il protagonista è affiancato nella sua avventura niente meno che dal Signore dei Sith Darth Vader. Sarà riuscito lo scrittore statunitense a raccontarci al meglio questa strana coppia? Quali misteri delle Regioni Ignote sono stati svelati? Scopriamolo in questa recensione; come sempre gli spoiler riusltano coperti.
L’ambientazione è quella dei parchi a tema Disney Galaxy’s Edge, alla quale sono collegate altre pubblicazioni come A Crash of Fate, il divertentissimo Pirate’s Price e Black Spire, seguito spirituale di Phasma.
Ricordiamo che qua trovate già recensito il seguito Treason e che è stata confermata una nuova trilogia che parlerà del protagonista quando era ancora al servizio dell’Ascendenza Chiss.
- Titolo: Star Wars: Thrawn: Alliances
- Data di uscita: 22 ottobre 2019
- Autore: Timothy Zahn
- Edito da: Mondadori, collana Oscar Fantastica
- Edizione: Copertina flessibile, 364 pagine
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Sinossi
L’Imperatore ha percepito un disturbo nella Forza. Qualcosa, ai margini della Galassia, dove incominciano le Regioni Ignote, ha attirato l’attenzione di Palpatine. Per tale motivo, e per mettere alla prova i suoi due più fedeli servitori, Darth Vader e il Grand’Ammiraglio Thrawn, vengono inviati su Batuu (pianeta che è possibile esplorare realmente in quanto ambientazione dei parchi divertimento statunitensi Star Wars Galaxy’s Edge) in modo tale da far affrontare a Vader il suo passato da Jedi e a Thrawn il suo futuro e la sua lealtà verso l’Impero.
Infatti, il Jedi Anakin Skywalker e l’allora comandante dei Chiss Mitth’raw’nuruodo si erano conosciuti nel corso di una missione privata del Generale Skywalker, per recuperare la senatrice, sua moglie, Padmé Amidala, durante le Guerre dei Cloni.
Thrawn – Alleanze procede dunque equamente su due binari: quello nel passato, ambientato dopo l’allontanamento di Ahsoka dall’ordine Jedi e che si concentra su Padmé (poi raggiunta da Anakin e Thrawn), e quello nel presente, con Vader e il Chiss.
Durante le Guerre dei Cloni, Padmé riceve una richiesta d’aiuto dalla sua ancella e spia Duja, dal remoto pianeta Batuu dove si reca quindi, da sola, per scoprire cosa le possa essere successo. Perdendo dopo poco i contatti con Anakin, il Jedi si precipita sul pianeta ai margini dello Spazio Selvaggio per cercarla e, lì, incontra il comandante Chiss Thrawn, che inizierà ad aiutarlo.
Le parallele investigazioni porteranno i tre a raggiungere, separatamente, il pianeta minerario di Mokivj, dove scoprono che i Separatisti (guidati dal Duca di Serenno Solha) stanno costruendo una nuova linea di droidi da battaglia B2 rinforzati con del cortosis (un materiale che, disposto a fibre, è in grado di assorbire l’energia dei blaster e delle spade laser, facendo spegnere queste ultime quando la loro lama vi entra a contatto).
Una volta riuniti, dopo una serie di vicissitudini, e scoperta anche una serie di armature da Cloni della Repubblica rinforzate, Anakin, Padmé, Thrawn e R2-D2 saboteranno la linea di produzione e la vicina miniera. Questa, però, salta in aria con numerosi danni collaterali al pianeta e alla popolazione, proprio a causa delle proprietà energetiche del cortosis.
Nel presente, Thrawn e Darth Vader individuano il disturbo nella Forza su Batuu ma le loro investigazioni vengono interrotte prima da alcuni bruti Darshi e poi successivamente, da un gruppo di Grysk, una razza guerriera originaria delle Regioni Ignote, tanto misteriosa quanto mitica, che sembra estremamente attiva nel sistema di Batuu ed è, ovviamente collegata al Disturbo della Forza.
Ma mentre si susseguono schermaglie spaziali e investigazioni terrestri, il mistero sembra farsi più chiaro. Vengono rinvenuti alcuni cilindri da ibernazione, che probabilmente ospitavano l’origine del disturbo nella Forza, così come anche dei proiettori di gravità dotati di un dispositivo di occultamento: un modo estremamente ingegnoso per bloccare, quasi definitivamente, le rotte iperspaziali verso Batuu.
Si scopre dunque che la fonte del disturbo ricercato da Palpatine è un gruppo di giovani ragazze Chiss sensibili alla Forza, usate come navigatrici iperspaziali dal loro popolo proprio grazie al loro dono di premonizione (i Chiss non usano navicomputer per viaggiare nelle Regioni Ignote dove, inoltre, sarebbero inutili) e adesso rapite dai Grysk.
Thrawn riesce quindi a convincere Vader che recuperare tutte le ragazze Chiss non è solo un fatto personale, ma c’entra anche con la sicurezza dell’Impero e con le mire espansionistiche dell’Imperatore verso le Regioni Ignote. Darth Vader usa quindi la Forza per far navigare la Chimaera attraverso le Regioni Ignote e prendere di sorpresa la flotta Grysk. Dopo che la marina imperiale ha schiacciato gli avversari e dopo che le ragazze Chiss sono riconsegnate ai Chiss (viene menzionata nuovamente l’ammiraglio Ar’Alani che accoglie Eli Vanto alla fine del precedente romanzo) Thrawn spiega di aver capito che i Grysk erano dietro anche all’incidente di Batuu delle Guerre dei Cloni, sottintendendo di aver ormai capito la reale identità del Signore dei Sith.

L’ammiraglio Ar’Alani, così come visto nell’adattamento a fumetti di Thrawn
Essi avevano osservato la Guerra dei Cloni da lontano, fornito il cortosis ai Separatisti per realizzare nuovi droidi (l’utilizzo sulle armature da Clone deriva invece dalle macchinazioni di Palpatine per l’Ordine 66), e si stanno adesso preparando a infiltrare e invadere l’Impero. Tuttavia Thrawn spera di aver fatto guadagnare un po’ di tempo all’Impero, indirizzando i Grysk verso i Chiss (che, forse stanno per affrontare una Guerra Civile, con una fazione manipolata dagli stessi invasori…).
Cosa mi è piaciuto
Vader e Thrawn
I capitoli di Thrawn – Alleanze dedicati ai due comandanti dell’Impero sono magistrali. Ben scritte e ben bilanciate, le pagine scorrono alla meraviglia. Infatti il rapporto tra i due, spesso al limite del passivo-aggressivo, gli scambi tra le deduzioni di Thrawn e i pensieri e il contatto con la Forza di Vader sono resi ottimamente. Forse Vader viene leggermente offuscato dall’acume del Chiss ma, allo stesso tempo, si crea un bel contrasto sia tra i caratteri che dal loro modo di approcciarsi al problema e di comandare le proprie truppe.
Non ho trovato, tuttavia, altrettanto interessante il rapporto tra Anakin e Thrawn, ma resta comunque ben sviluppato, con Anakin che combacia perfettamente con la sua versione animata in The Clone Wars.
I comprimari imperiali
Oltre ai due leader tutti, a bordo della Chimaera, hanno un che di interessante. Sia il commodoro Karyn Faro che il comandante Kimmund della Prima Legione (praticamente le forze speciali della 501a Legione) sono ben gestiti narrativamente e forniscono anche quel punto di vista più umano e comprensibile rispetto a quei due alieni di Thrawn e Vader. Ottime anche tutte le interazioni tra i personaggi, il noghri Ruhk compreso.
Tante porte aperte
Più che chiudere linee narrative (ad esempio: che fine ha fatto Eli Vanto? Per la risposta toccherà aspettare il terzo capitolo) Thrawn: Alleanze ne apre molte, moltissime. Ricordo che a Lucca Comics & Games 2017 Timothy Zahn aveva amesso ai nostri microfoni di avere piani per le Regioni Ignote, e credo che molti piani vengano messi in moto proprio in questo romanzo. Dove porteranno queste vie resta tutto da vedere, ma non vediamo l’ora di poterle percorrere. Quindi sì, il romanzo rimane un’avventura decisamente autoconclusiva, ma ciò che mette in moto potrebbe essere molto interessante.
Non possiamo non notare, se pur alla lontana, una certa somiglianza tra i Grysk e gli Yuuzhan Vong con elementi dei Vagaari.
Pur essendo entrambe due razze guerriere quasi mitologiche, hanno tante differenze (fisiche e culturali). Essi torneranno in Treason.
La Forza
Da Zahn mi sarei aspettato, e le mie aspettative sono state confermate, delle ottime battaglie spaziali, delle spiegazioni tecnologiche plausibili ma sorprendenti, delle intelligenti tattiche militari… ma non mi sarei mai aspettato una rappresentazione così efficace, terrena ma allo stesso tempo grandiosa della Forza e del suo utilizzo da parte dei Jedi. Zahn, in parallelo alle deduzioni di Thrawn, sviluppa per Anakin/Vader una double vision, un modo estremamente pratico di descrivere le capacità premonitrici dei Jedi in combattimento, usata per anticipare, parare, schivare o deflettere i colpi degli avversari.
Cosa non mi è piaciuto
Il flashback e Padmé
Invece di parlare di flashback sarebbe giusto chiamarlo, l’altra metà del romanzo. I capitoli dedicati alle vicende ambientate durante le Guerre dei Cloni sono più della metà, ben 13 su 24, e sono sicuramente le parti più deboli del romanzo. La situazione migliora, almeno dal punto di vista dell’azione, quando Anakin, Padmé e Thrawn si riuniscono su Mokivj, ma purtroppo per poco. Tutto dà comunque l’idea di essere un episodio filler di The Clone Wars a cui si è aggiunto Thrawn. Risulta interessante l’idea dell’utilizzo del cortosis. Sia l’antagonista che i comprimari (LebJau e amici) di questa parte sono o poco minacciosi o assolutamente pesanti e a tratti ridicoli.
Conclusioni
Avevo aspettative alte per Thrawn – Alleanze che non sono state confermate a pieno. Per quanto Zahn scriva ottimamente la relazione tra Vader e Thrawn, e la parte ambientata nel presente sia discreta (con alcuni buoni elementi come i Grysk, la Forza e tutte le possibilità future che apre il romanzo e che spero vivamente vengano riprese da Thrawn), più di metà della storia può essere tranquillamente ricondotta ad un episodio poco brillante di The Clone Wars. Inoltre, se devo fare un appunto a livello di scrittura, ho avuto la netta sensazione che le pure descrizioni scarseggiassero nel romanzo: poche righe a descrivere questi mitici Grysk, senza avere un’idea precisa, magari ripresa più volte, dei loro tratti.
Inoltre il romanzo, soprattutto nel finale, sembra essere una dichiarazione di Zahn di tutte le idee che ha intenzione di sviluppare per quanto riguarda le Regioni Ignote in romanzi successivi ad Alleanze. Non che questo sia un male, assolutamente, ma certamente si ha l’impressione di aver letto una storia fortemente di transizione.
Cosa ne pensate di Thrawn – Alleanze, lo avete letto? Non dimenticate di condividere, commentare la recensione e, soprattutto, di lasciare anche voi il vostro voto al romanzo nel box!
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