Il viaggio interiore della Dottoressa Aphra

L’analisi di questo personaggio di finzione è completamente personale.

Se sei a conoscenza o hai difficoltà contatta l’A.S.L. più vicina in cui poterti recare, non sottovalutare il disagio psicologico.

Chelli Lona Aphra, meglio conosciuta solamente come Dottoressa Aphra, è un personaggio nato nel Canone attraverso la serie regolare a fumetti Darth Vader (2015). Grazie al successo e al riscontro positivo del pubblico le è stata dedicata, dopo la chiusura della testata Darth Vader, una serie dedicata e intitolata appunto Dottoressa Aphra. Fino ad oggi la serie ha avuto due “run”, la prima dal 2016 al 2019 e la nuova del 2020. 

Aphra è stata presentata come un personaggio dalla moralità dubbia, approfittatrice, scaltra… una cattiva in piena regola soprattutto considerando la “collaborazione” con Darth Vader e la presenza di Triplo-Zero e BT-1, i droidi assassini che l’accompagnano nelle sue avventure; le uccisioni sono la loro specialità e, se necessario, lei non le nega. 

La sua propensione all’avventura ed al rischio per il recupero di artefatti storici è messa in risalto ripetutamente e, infatti, è stata paragonata ad Indiana Jones, o almeno ad una sua versione “malvagia”: insomma, fortuna e gloria non bastano – meglio avere anche crediti imperiali.

La Dottoressa Aphra in Italia

In Italia le serie sono state pubblicate entrambe dalla Panini Comics, la prima sia negli spillati di Darth Vader e in dei brossurati, e la seconda direttamente in volumi brossurati: l’ultimo volume è stato rilasciato ad agosto 2021, col titolo Dottoressa Aphra: Fortuna e Fato, mentre a dicembre è prevista l’uscita del secondo volume, come annunciato su Anteprima 361.

dottoressa aphra casa natale
La casa degli Aphra sulla Seconda Luna di Thrinittik.

La nascita di un’antieroina

Chelli Lona Aphra nasce sulla seconda luna di Thrinitik nel 24 BBY dal padre Korin, l’archeologo da cui eredita la passione che sarà il suo futuro lavoro, e la madre Lona.  Attraverso i flashback (mostrati in Dottoressa Aphra 6: Indicibile Superarma Ribelle) ne scopriamo il passato e l’infanzia: vissuta con un padre dedito all’archeologia a tal punto da dimenticare di aver dato vita ad una figlia ed avere una compagna, la madre scappa portando con sé la figlia. Questo primo ricordo, il non essere degna di attenzione di amore paterno è il primo atto teso ad incrinare la fiducia di Aphra nei confronti del prossimo.

Se il mio stesso genitore non mi ama come io amo lui, chi mai potrà farlo?

La madre, fuggita da un uomo assente e sposato con il lavoro, “salva” Aphra viaggiando fino ad Arbiflux, un pianeta ostile all’uomo e tormentato da gruppi di predoni locali in perenne conflitto tra loro. La vita selvaggia a cui devono far fronte non soddisfa Chelli, riempiendola di frustrazione per le difficoltà incontrate a cui non riesce a rimediare; inoltre, la madre la sprona insistentemente a raggiungere un traguardo, ad essere perseverante (caratteristica che porterà sempre con sé). 

Caregiver

Con il termine caregiver si indica la figura genitoriale o che si prende cura del soggetto.

Dopo circa un anno di tranquillità arriva il misfatto: un attacco dei predoni uccide la madre e lei è costretta a chiamare l’Impero, su richiesta della genitrice, per potersi salvare dagli aggressori. 

La perdita di un caregiver informale, soprattutto in età adolescenziale, provoca una frattura insanabile se non gestita accuratamente. Chelli si ritrova sola, senza punti di riferimento, con degli insegnamenti materni sulla vita, non precisamente condivisibili, come lascito ereditario. 

Le scelte possono essere giuste o sbagliate ma tutto è in relazione a se stessi, non ci sono leggi universali.

Le ultime parole di Lona Aphra.

Se si cresce con una massima che pone le sue basi nella rassegnazione che permea il genitore, significa che questa sarà tale da influenzare ogni scelta della propria vita (in questo caso di Chelli). Questo significa che i comportamenti messi in atto dai suoi genitori e la loro relazione con lei hanno condizionato il suo modo di pensare, rapportarsi agli altri, agire e vedere il mondo, caratteristiche uniche di ognuno di noi chiamate modelli operativi interni (M.O.I.).

D’altronde, collegato ai M.O.I., possiamo desumere lo stile di attaccamento verso i caregiver che si è sviluppato durante i primi anni di vita, nel caso specifico stile insicuro evitante, e che si conferma nel tempo nell’attaccamento nell’adultità ma in questo periodo della vita si riverbera, invece che sui caregiver, nelle relazioni di coppia.

M.O.I.

Con la sigla M.O.I. (Modelli Operativi Interni) si indica la rappresentazione del mondo ed interpretazione degli eventi in base alle esperienze vissute nell’infanzia.

Attaccamento

Con il termine attaccamento si indica  la relazione tra bambino e caregiver (vedi sopra).

Avventure e relazioni

La dottoressa Aphra ci informa di aver avuto più relazioni, per ora siamo a conoscenza di Sana Starros (Dottoressa Aphra 4 – La Prigione della Morte), Magna Tolvan (Dottoressa Aphra 3 – Padronanza; 4 – La Prigione della Morte; 5 – Peggiore tra i Pari; 6 – Indicibile Superarma Ribelle; 7 – La Fine di una Criminale) ed Eustacia Okka (Dottoressa Aphra 1 – Fortuna e Fato). 

Solo della seconda abbiamo potuto vedere la nascita, lo sviluppo e la fine della relazione. Come scritto nel paragrafo precedente, lo stile di attaccamento evitante non permette di poter vivere relazioni amorose sane. Aphra non ha fiducia, evita i rapporti e quando entra in una relazione più intima si sente a disagio, cercherà di scappare. Tutto ciò sarebbe sufficiente se non fosse per l’insegnamento della madre Lona impresso nella mente della giovane Aphra ed usato come giustificazione per ogni sua azione:

Agisco in base a ciò che IO ritengo più importante, la mia sopravvivenza è anteposta ad ogni cosa.

Gli effetti collaterali delle sue azioni sconsiderate e impulsive non la colpiscono mai direttamente se non nel lungo periodo ed anche in quel caso le conseguenze più dure uccidono o feriscono chi la circondano. Lavora per Darth Vader; eppure, la sua curiosità non la ferma dall’indagare sui suoi segreti. Sarà in pericolo di vita ma chi morirà? Non certo lei. Ha dei droidi assassini che una volta sfuggiti al suo controllo la minacciano di morte, ne vanno di mezzo i suoi avversari ma non lei. Aphra è sempre in grado di trovare una scappatoia dagli errori commessi.

La svolta

La situazione cambia una volta conosciuta Vulaada. La ragazzina le ricorda se stessa durante l’infanzia: deve affrontare le avversità da sola, viene abbandonata ed è costretta a superare in astuzia il prossimo. Questo incontro segna la svolta. 

Rispecchiarsi le ha concesso il beneficio del dubbio “se qualcuno si fosse preso cura di me, se si fosse sacrificato per me, come sarebbero potute andare le cose?”,  perché questo era ciò che aveva sempre desiderato.

L’istinto ha fatto sì che salvasse Vulaada creando un saldo legame con la ragazza. Gli atteggiamenti successivi nei suoi confronti e il continuo metterla in pericolo potrebbero, tuttavia, far confondere il lettore e mettere in dubbio il cambiamento, ma un’analisi più attenta ci mostra altro. Ogni sua azione è dettata dalla sopravvivenza; ciò nonostante, l’azione porta a salvare anche la ragazzina, certamente in maniera rischiosa ma, in ogni caso, non è mai esclusa dall’equazione. Inoltre, spesso Aphra si rivolge a Vulaada in modo scorbutico come se volesse creare un distacco, questo è il meccanismo che entra in atto così da evitare un vero coinvolgimento profondo ed essere ferita.

L’incontro tra Vulaada Klam e Chelli Lona Aphra nei bassifondi di Mailvayne.

La svolta decisiva dov’è? Nel finale della run del 2016, Dottoressa Aphra 7 – Fine di una Criminale Aphra decide di abbandonare chi ama e la segue nonostante tutto, Vulaada e Tolvan, non più perché pensa di poter essere ferita e di conseguenza soffrire come durante l’infanzia, ma per non ferire più gli altri. Diventa consapevole che la causa di ogni rottura di un rapporto in cui era coinvolta era lei. Ciò è un primo passo verso il cambiamento: la consapevolezza, anche se la soluzione trovata da Aphra – il fuggire dalla situazione – non è sicuramente congeniale. 

Aphra, al termine della sua serie regolare del 2016, dimostra di aver sviluppato un buon livello di insight (consapevolezza delle proprie emozioni e dei propri comportamenti), dimostrandosi a tutti gli effetti un’antieroina perché, nonostante i suoi difetti, il suo egoismo ha compiuto un passo verso la luce; la salvezza di chi ama non è più secondaria.

Cosa ne pensate di questo approfondimento? Pensate anche voi che Aphra sia riuscita a migliorare nel corso della sua vita (fino ad adesso)? Avete letto i fumetti a lei dedicati? Fatecelo sapere nei commenti!

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Laureata in Psicologia clinica all'ateneo di Bari e appassionata di Star Wars dopo aver visto il primo film all'età di 5 anni; ma ho iniziato ad approfondire questo vasto mondo, attraverso libri e fumetti, solo nel 2014 con l'uscita del nuovo canone. Amo il mondo fantasy, videogames, libri, fumetti e film; unica nota fuori dal coro è il seguire la Juve fin dall'infanzia.

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