Eredità Vol. II 1 di 4
Da quando è stata annunciata dalla Panini, ero estremamente curioso di mettere le mani su questo volume: ho amato molto la lunga serie Eredità (azzardo e dico anche che se non è la mia preferita in assoluta, è sicuramente sul podio) e ritornare in quei 135 (circa) anni dopo Una Nuova Speranza, mi metteva molto di buon umore. Vediamo ora cosa mi ha lasciato questo Prigioniera di un Mondo alla Deriva.
Partiamo innanzitutto, ancor prima della trama, di dargli una collocazione temporale: Eredità II non si concentra nuovamente sulle vicende di Cade Skywalker ma su quelle di una sua lontana parente, Ania Solo, erede di Leia e Han. In seguito alla morte di Darth Krayt in un’epica battaglia su Coruscant, la coalizione anti-sith composta da l’Impero Fel, l’Ordine Jedi e l’Alleanza Galattica, si forma un nuovo governo, il Triumvirato retto dall’Imperatrice Marasiah Fel, il maestro jedi K’Kruhk e l’Ammiraglio Gar Stazi. La vicenda della saga è ambientata circa 138 anni ABY, poco dopo il termine della guerra, in un momento in cui la galassia sta vivendo un periodo di fragile pace. L’incipit del volume è fortemente connesso al primo progetto del triumvirato: la costruzione di una rete di comunicazione che colleghi i pianeti più periferici, così da tenere unito il nuovo governo.
- Titolo: Star Wars: Legacy Volume II – Book 1: Prisoner of the Floating World
- Data di uscita: 2 luglio 2015
- Autori: Corinna Bechko, Gabriel Hardman, Rachelle Rosenberg
- Edito da: Panini Comics
- Edizione: 120 pagine, colore
- Prezzo: 11,05 €
Sinossi
Quasi 140 anni dopo gli eventi narrati in Una Nuova Speranza, la galassia sta cercando di mantenere la ritrovata pace. Ania Solo deve sopravvivere commerciando i relitti della guerra appena conclusa, ma quando troverà un droide imperiale per le comunicazioni e una spada laser, svelerà un complotto che coinvolgerà Cavalieri Imperiali, pianeti mancanti, comunicazioni galattiche e… i Sith!
Trama
Tutto inizia con il Cavaliere Imperiale Yalta Val in missione verso Carreras, nell’Orlo Esterno, per la costituzione di una nuova rete di comunicazione. Dopo un attacco all’interno di una nebulosa, la squadra è costretta ad atterrare sulla superficie di un pianeta non mappato, dove verranno attaccati da una coppia di Sith, un maestro e un apprendista. L’apprendista prenderà il posto del suo maestro uccidendolo a sangue freddo e imprigionando Val, di cui ruba l’identità. Oltre a Val, l’unico superstite dell’imboscata sarà un droide per le comunicazioni che riuscirà a recuperare la spada laser del cavaliere imperiale.
Una settimana dopo, su Carreras Maggiore, la giovane Ania Solo, spazzina di rifiuti tecnologici, ritrova il droide in questione e il tesoro che conserva al suo interno: convince dunque il suo amico mon calamari Sauk a fuggire dal pianeta con i soldi che la spada potrà fruttare loro. Il Sith del prologo arriva sul pianeta fingendosi Val e, venuto a sapere della presenza della spada laser del suo prigioniero, decide di recuperarla con ferma violenza. Ania e Sauk riusciranno a fuggire solo grazie all’aiuto del secolare droide assassino AG-37.
Mentre il Sith senza nome continua a spadroneggiare senza pietà su Carreras, Ania, Sauk e AG-37 continuano a fuggire finché non si incrociano con Jao Assam, un altro cavaliere imperiale insospettitosi per la mancanza di aggiornamenti dal suo mentore Val. La squadra verrà catturata dal Sith e dalle truppe di Carreras, da cui però riusciranno, in malo modo e dopo uno scontro col Sith, a fuggire, solo per atterrare sul pianeta misterioso dell’incipit.
Qui il Sith si rivela in diretta alla Galassia, sfruttando il sistema di comunicazione appena completato, come Darth Wredd e spiega il suo malvagio piano seminando il terrore tra la gente. Il volume si chiude con i salvataggio del maestro Val, di Jao e di Sauk; nel frattempo su Coruscant, i leader dei cavalieri imperiali Antares Draco e l’Imperatrice Marasiah, vengono a conoscenza dell’esistenza di Ania e dell’importante nome che porta con sé.

Quale sarà il piano del misterioso Darth Wredd? Dave Wilkins per la cover del secondo numero della serie.
Cosa mi è piaciuto?
Il setting
Come ho già scritto nell’introduzione alla recensione questo è un periodo storico della Galassia che mi piace molto: il fumetto si inserisce anche perfettamente come seguito alle vicende militari e politiche di tutto il ciclo Eredità, ricordando fatti come il genocidio dei Mon Calamari e le sue ripercussioni sulla società galattica.
I disegni
Il tratto frenetico di Hardman calza a pennello su questa vicenda di fuga forsennata narrata in Prigioniera di un Mondo alla Deriva. Il disegno si rivela molto oscuro, ottimo nelle situazioni di azione e nel catturare le emozioni più selvagge dei personaggi. Mi ha ricordato, soprattutto nelle parti sul pianeta non mappato, il tratto di Matteo Scalera per Black Science.
Il finale
La presa di coscienza di Ania del suo ruolo nella Galassia passa attraverso il droide assassino (che ora fa il mercante ed ha sviluppato una sua personalità: personaggio molto interessante a mio parere) AG-37, che in due toccanti pagine convince la giovane Solo a fare ciò che è giusto. La rivelazione di Darth Wredd in galassia-visione poi è un modo molto moderno di rivelarsi e si avvicina alle tragiche vicende attuali legate al terrorismo internazionale.
Cosa non mi è piaciuto?
I buchi di trama e la confusione
Astronavi che saltano fuori dal nulla, zone che sembravano al coperto e che si rivelano invece esterni, diversi salti di scena un po’ frustranti. Insomma, a volte ho ftto fatica a rendermi conto delle situazioni tra le pagine di Prigioniera di un Mondo alla Deriva, e questa non è mai una bella cosa.
Sauk, l’amico di Ania
Non poi molto utile ai fini della narrazione, anche piuttosto piatto a mio parere. si spera che sia stato messo lì per un motivo e che da macchietta passi a ruoli più importanti ma per ora, accanto ad un erede dei Solo, un Cavaliere Imperiale e un droide assassino bicentenario (dice di ave visto le Guerre dei Cloni e di aver vissuto anche quando i Jedi erano solo guardiani della pace…), sfigura non poco.
La rilegatura
Piccola nota che spero sia solo nel mio volume: ho notato che la rilegatura, sempre ottima nei volumi Panini Comics per ora, non è delle migliori, e la colla pare messa male nelle prime pagine del fumetto. Spero che Panini non abbia abbassato la qualità e che non si finisca come con alcuni tragici volumi Magic Press che sono inapribili.
Sospendo il giudizio su Ania Solo
Il personaggio ha un salto caratteriale molto importante nella seconda metà del fumetto, ma non mi pare sia stato sviluppato pienamente. Per ora non la vedo né in positivo che in negativo e aspetto di saperne di più.
Parliamo ora delle somiglianze di questo volume con quanto sappiamo su Il Risveglio della Forza. Quanto segue è un estratto (ridotto alle somiglianze di solo questo volume – per non fare troppi spoiler anche sul resto della storia di Eredità II), da starwars7news.
Sono solo supposizioni ma presentano delle analogie interessanti e che volevo riportarvi. Solo a dicembre sapremo tutta la verità.
DA QUI IN AVANTI LEGGETE A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO SPOILER.
Ania Solo è una spazzina di tecnologia proprio come Rey, il personaggio femminile che vediamo nei due trailer e interpretato da Daisy Ridley; entrambi i personaggi bitano su un pianeta deserto (Carreras Maggiore/Jakku). Ania trova la spada laser di un Yalta Val, un Maestro dei Cavalieri Imperiali, nascosta in un droide di comunicazione imperiale (che potrebbe essere l’analogo di BB-8 da quello che si sa). Questo pare proprio l’incipit leakto del film, ovvero la ricerca di Luke per consegnargli la sua spada laser persa a Bespin.
Ania quindi si imbatte in Jao Assam (Finn), il cavaliere imperiale sulle tracce de Maestro Val che la aiuta a fuggire, anch’egli in fuga da una nave nemica con un caccia rubato. (SPOILER SU EREDITA’ II: Jao poi sarà un disertore, proprio come si pensa essere Finn).
Veniamo ora all’antagonista della nostra storia: Darth Wredd. Odia l’Unico Sith (First Order) e vuole imporsi con una propria fazione: pare sensato accostarlo a Kylo Ren. Nel suo passato inoltre, (SPOILER SU EREDITA’) si scopre che era solito utilizzare una spada con guardia (non laser però) e che scoprì da solo di essere sensibile alla Forza e diventà un autodidatta. Il pianeta vagabondo potrebbe essere la super arma di questa trilogia. Wredd rimane poi sfigurato e inizi ad indossare una maschera che lo fa assomigliare ai primi concept di cyborg leakati in rete.
Qualche altro piccolo parallelismo potrebbe essere tra la figura reale di Marasiah Fel e la “regina” Leia, entrambe sensibili alla Forza e leader del governo galattico. L’analogia che trovo più fondata è sicuramente quella tra la figura di Ania e quella di Rey, le altre sono un po’ abbozzate. Visitate il link che ho messo all’inizio dello spoiler per maggiori speculazioni!
Commento finale
Prigioniera di un Mondo alla Deriva non è, probabilmente, un ottimo inizio di serie a causa di personaggi non proprio convincenti e di una trama un po’ farraginosa. Ha però il merito di introdurre bene il setting di questa serie, sequel della celebre Eredità, grazie anche ad un tratto molto interessante e ad un finale che apre al futuro.
Come sempre vi invitiamo a esprimere la vostra opinione mediante il box a fondo pagina per inserire un commento all’arco Prigioniera di un Mondo alla Deriva ed esprimere anche voi una vostra valutazione a questo fumetto. Ovviamente non dienticate di mettere mi piace, commentare e condividere su Facebook!
Altre opere:
– I Reietti dell’Anello Spezzato;
– Ania Solo: Ricercata;
– Impero di Uno.