[Recensione] Leia – Principessa di Alderaan

Summary
Sebbene manchi forse dell'ampio respiro delle pubblicazioni precedenti della Gray, l'autrice conferma ancora una volta di essere una sicurezza per l'editoria della galassia lontana lontana, confezionando un altro ottimo prodotto per la timeline canonica. Una storia avvincente e un’ottima introspettiva di Leia rendono consigliatissimo Principessa di Alderaan, anticipando a livello temporale alcuni elementi visti ne Gli Ultimi Jedi, oltre che a giustificare il ruolo del personaggio di Carrie Fisher in Rogue One e Una Nuova Speranza. Oltre ai contenuti, anche la forma risulta promossa a pieni voti: lo stile di scrittura non annoia e rende estremamente scorrevole la lettura dalla prima all'ultima pagina. Come per Catalyst e Rogue One l'edizione è in copertina flessibile con alette, davvero piacevole al tatto e leggera. Acquisto obbligato per i fan della principessa ed estremamente raccomandato anche ai lettori anche solo occasionali dei romanzi.
Good
  • Scrittura al top e diversi riferimenti a Bloodline
  • L'evoluzione della protagonista
  • La nascita della Ribellione
  • Forti collegamenti a Gli Ultimi Jedi
Bad
  • Finale troppo veloce
  • Imprecisioni nelle traduzioni dei termini in-universe
8.3
Buono
Storia - 8
Scrittura - 8.5
Edizione - 8
Sensazioni - 8.5

Giunto nelle librerie oltreoceano il 1 settembre 2017 in occasione del secondo Force Friday, il romanzo Leia – Principessa di Alderaan è disponibile nelle librerie di tutta Italia dal 26 giugno 2018 grazie a Mondadori. Ricordiamo inoltre che per il medesimo editore sono già stati recensiti Catalyst e Rogue One.
Il romanzo in questione vede nuovamente alla penna Claudia Gray (già autrice degli ottimi Lost Stars e Bloodline), la quale presenta una storia incentrata interamente sul personaggio della compianta Carrie Fisher nel periodo della sua giovinezza e ingresso nelle fila della Ribellione, tre anni prima degli eventi de Una Nuova Speranza.

Leia Principessa di Alderaan Mondadori cover

  • Titolo: Star Wars: Leia – Princess of Alderaan
  • Data di uscita: 26 giugno 2018
  • Autore: Claudia Gray
  • Edito da: Mondadori, collana Oscar Fantastica
  • Edizione: Copertina flessibile, 318 pagine
  • Prezzo:€ 12,75

Sinossi

Nel giorno del suo sedicesimo compleanno Leia si trova a presiedere la cerimonia che, al netto del superamento di tre prove come imposto dalla tradizione alderaaniana, la incoronerà come principessa del pianeta e legittima erede al trono.
La prima di queste prove risulta essere una sfida dove dimostrare la purezza dei propri intenti e, per tal motivo, la giovane ragazza sceglie di intraprendere una missione umanitaria su Wobani, stretta nella morsa dell’occupazione e dell’industria imperiale (e soprattutto non ancora trasformatosi in un campo di prigionia visto in Rogue One). Giunta sul pianeta però scopre che la situazione è ben peggiore di quanto preventivato tuttavia, grazie ad un colpo di genio, riesce ad oltrepassare la burocrazia imperiale portando via dalla miseria un centinaio di disperati.

Nella via del ritorno, però, si imbatte in una stazione imperiale attaccata da ignoti, coincidenza che -in aggiunta all’evacuazione dei civili da Wobani- la mette sotto la lente d’ingrandimento imperiale e del gran moff Tarkin.
In aggiunta a questa serie di eventi non propriamente incoraggianti, Leia soffre terribilmente perhcé negli ultimi tempi i suoi genitori adottivi si sono palesemente allontanati da lei, escludendola completamente dalle loro attività.

Spoiler sulla vicenda

La seconda prova corrisponde alla partecipazione al programma Apprendistato Legislativo, dove i giovani membri della nobiltà di alcune parti della galassia vengono sottoposti ad escursioni e prove atte a temprarne il fisico e le capacità di lavorare in gruppo. Tra i membri svetta Kier Domadi, un nobile alderaaniano con poche simpatie per l’Impero; tra lui e la protagonista in breve si sviluppa del tenero.
Indagando con pazienza tra una sessione dell’Apprendistato e l’altra, Leia giunge sul pianeta Crait per scoprire una base in allestimento con a capo proprio suo padre, il quale esprime la ferma volontà di non volerla coinvolgere in quello che sta segretamente allestendo.

Dopo essersi recata su Onoam (una delle lune di Naboo) per un’altra missione umanitaria assieme alla regina reggente del pianeta natio dell’Imperatore, la principessa si incontra con il moff del settore: Quarsh Panaka, ex capitano della Guardia Reale durante la crisi di Naboo. Durante l’incontro egli intuisce qualcosa sulle origini di Leia, promettendo di far riferimento a Palpatine del loro incontro.
Non comprendendo ancora quale sia il motivo della necessità di una comunicazione diretta con l’Imperatore, Leia e la regina Dalnè si congedano dal moff e, mentre si allontanano dalla residenza, assistono all’esplosione dell’edificio a causa di un ordigno esplosivo. Come si scoprirà in seguito il mandante dell’attentato era Saw Gerrera.

In seguito al ritorno sul mondo natio, Leia e Kier scoprono in cosa consistono i banchetti organizzati dalla regina Breha: non sono altro che riunioni della proto-Alleanza e, quindi, la conferma di ciò che la principessa sospettava già da tempo.
La futura erede al trono dunque riesce a parlare coi propri genitori di ciò che stanno preparando, però non riesce a convincerli a  farsi coinvolgere attivamente neanche nelle missioni apparentemente più semplici; il massimo a cui può ambire è partecipare a uno di questi ricevimenti, in particolare quello a cui si autoinvita il gran moff Tarkin, deciso a scoprire se effettivamente si stia complottando alle spalle dell’Impero Galattico.

Nei mesi successivi Leia continua le sue esplorazioni dei diversi pianeti in compagnia di Kier (con il quale il rapporto di affetto diventa sempre più saldo) e degli altri giovani membri del senato, sino a quando sul pianeta Pamarthe nota -mentre si trova in compagnia di Amilyn- una delle figure principali dell’Alleanza confabulare con una persona di rilievo imperiale. Date queste premesse, le due ragazze salgono furtivamente sul trasporto per scoprire che questo era indirizzato verso la base ribelle segreta.
Giunte a destinazione Leia incontra Mon Mothma, dove quest’ultima capisce che non può nascondere la palese verità alle due ragazze; inoltre la senatrice di Chandrila decide di prendere sotto la sua ala protettiva la principessa, creando un rapporto di complicità.
Qualche setimana dopo, mentre si trova su Coruscant, la protagonista viene convocata da Tarkin con l’intenzione di verificare se è a conoscenza di qualcosa che il moff possa utilizzare per sbaragliare il nascente movimento sovversivo. La protagonista, ancora una volta, si dimostra scaltra e riesce a celare quanto in sua conoscenza, carpendo comunque l’allusione che a breve la flotta che suo padre sta radunando verrà colpita da un blitzkrieg imperiale.

Allarmata e decisa ad avvisare Bail, la principessa si rivolge a Mon Mothma che, impossibilitata a giustificare la sua eventuale improvvisa assenza, decide di investire la ragazza del compito di raggiungere il vicerè di Alderaan. Dopo aver avvisato in tutta fretta e senza dettagli della sua partenza Kier, Leia e Amilyn noleggiano un trasporto e riescono a raggiungere la flotta dell’Alleanza e a dare il via alla distruzione dei cantieri, onde non lasciare prove agli imperiali.
Mentre l’evacuazione viene terminata con successo, Kier esce dall’iperspazio troppo vicino all’esplosione temporizzata e viene travolto da essa. Determinata a salvarlo, Leia si precipita perso la nave dell’amato e lo raggiunge all’interno di essa, mentre lui risulta sin da subito in fin di vita. Contrario all’Impero ma più preoccupato che la Ribellione potrebbe attirare l’ira dell’Impero sul popolo di Alderaan, Kier consegna una memoria esterna contenente i dati raccolti prima dell’esplosione del cantiere.

Consapevole che il giovane nobile avrebbe consegnato la neonata Alleanza all’Impero piuttosto che vedere la propria gente soffrire, Leia mente al compagno, assicurandolo che farà avere a chi di dovere le informazioni, prima che questi spiri tra le sue braccia. Facendo schiantare sul sottostante pianeta la navetta di Kier con a bordo la memoria dati prima di saltare a velocità luce, Leia trova conforto nella sua nuova bizzarra amica.
Portata a compimento anche l’ultima prova (la scalata della vetta più significativa del pianeta, Leia viene proclamata, tra il tripudio generale e coi genitori al suo fianco, legittima erede al trono di Alderaan.

[riduci]
Leia Bail Organa fanart

La famiglia reale di Alderaan, fanart dal profilo Tumblr di Shaunarustart.

Cosa mi è piaciuto?

La crescita della protagonista

Ciò che Principessa di Alderaan propone è un vero e proprio viaggio di formazione, dove la protagonista si evolve da semplice teenager a principessa e figura adulta, preminente all’interno dell’Alleanza e fondamentale per gli scopi che essa si propone.
Dimostrando sin da subito una spiccata sensibilità verso coloro i quali si trovano maggiormente in difficoltà (vedasi l’iniziale missione su Wobani) e grazie anche all’esplorazione dei diversi pianeti con gli altri giovani membri del Senato Imperiale, Leia ha occasione di verificare in prima persona che nella galassia vi sono molte contraddizioni dovute al governo di Palpatine e si convince sempre più del fatto che debba fare qualunque cosa in suo potere per ostacolare le ingiustizie.
Inoltre, una volta scoperto in cosa sono coinvolti i propri genitori, si vedrà costretta a lasciare alle sua spalle l’infanzia e imparerà velocemente a mentire, dovendo a volte prendere decisioni assai scomode.

Semi di ribellione

Riprendendo quanto già abbozzato nel romanzo Ahsoka, continua la missione di Bail Organa e sua moglie Breha per mantenere viva nella galassia la fiamma della Repubblica mediante una rete di personalità di prima importanza del Senato.
Tra le scene migliori di Principessa di Alderaan si annoverano le riunioni -spacciate per banchetti- dove le figure di spicco del movimento clandestino (alcuni dei quali visti anche nel primo spin-off del 2016) discutono delle azioni da intraprendere; in particolare svetta il ricevimento con la presenza di Tarkin, sicuramente uno dei momenti meglio riusciti dell’intero libro.
Viene più volte fatta menzione dell’operato terrorista di Saw Gerrera e appare ben chiaro come Mon Mothma sia già la figura più indicata a leader della Ribellione e futura Nuova Repubblica (come, effettivamente, avverrà in Aftermath – Debito di Vita).

Una giovane Leia così come appare in Rebels, qualche anno prima di Una Nuova Speranza.

Lo stile di scrittura

Sempre scorrevole e mai stancante come l’autrice ci ha già ben abituati. La molteplicità delle situazioni nelle quali la protagonista si trova coinvolta (dialoghi coi genitori, avventure sui vari pianeti, le riunioni dell’Apprendistato Legislativo e le fasi riflessive) gioca enormemente a favore della varietà e mantiene sempre viva l’attenzione del lettore.
Anche i momenti più intimi sono resi ottimamente, con una sensibilità tutta al femminile e per nulla stucchevoli o ridondanti, basti solo ricordare scene con Ciena Ree e Thane Kyrell in Lost Stars. L’insieme di tutti questi fattori fa capire come, se dovessimo scegliere ora come ora un autore che fa rima con Star Wars, la risposta sarebbe indubbiamente Claudia Gray.
La traduzione si presenta fluida, pienamente rispettosa dello stile della scrittrice americana: il fattore noia risulta, è bene rimarcarlo una seconda volta, sicuramente scongiurato.

Viaggio verso Gli Ultimi Jedi

Nonostante sulla copertina dell’edizione italiana non sia riportato, il romanzo fa parte della collana Jouney to The Last Jedi, ovvero quei prodotti usciti in lingua originale qualche mese prima della pellicola e contenenti elementi che si ricollegano direttamente alla suddetta.
Questi elementi che fungono da vero e proprio ponte con la pellicola sono essenzialmente due. Il primo è rappresentato dalla “scoperta” del mondo deserico e salino Crait mentre Leia indaga sulle misteriose attività dei propri genitori adottivi.
Inoltre già sappiamo che Leia tornerà sul pianeta almeno una volta col fratello nel periodo tra il quarto e quinto capitolo, come vi avevamo anticipato in questo articolo riferito allo one-shot a fumetti Le Tempeste di Crait.
Più importante ancora risulta però l’introduzione di Amilyn Holdo, una giovane rappresentante del mondo di Gatalenta nell’Apprendistato Legislativo che sappiamo essere, al tempo de Il Risveglio della Forza e Cobalt Squadron, vice ammiraglio nelle fila della Resistenza. Il personaggio interpretato da Laura Dern appare sin da subito eccentrico e molto particolare (molto simile a Luna Lovegood di Harry Potter), ma non passerà molto prima che riveli le sue qualità ed il suo acume che sfoceranno in un vero legame di amicizia con la protagonista, rendendo -per chi scrive- assai sentita al scena dell’addio vista in Episodio VIII.
Tuttavia i collegamenti non sono rivolti esclusivamente al futuro, ma anche alla trilogia prequel; fa infatti ritorno un personaggio importante de La Minaccia Fantasma, riprendendo un ruolo che gli era già stato assegnato nelle opere ormai catalogate come Legends.

Identità del personaggio

Nel ruolo di moff del settore di Chommell (e quindi anche del pianeta Naboo) torna il personaggio di Quarsh Panaka, che ha un ruolo fondamentale in Principessa di Alderaan.
Panaka The Phantom Menace

[riduci]

Molteplici riferimenti a Bloodline

Nel corso del’intera opera sono sparpagliati davvero moltissimi collegamenti -più o meno evidenti- con quello che è sicuramente uno dei romanzi più attesi della seconda metà dell’anno qua in Italia.
Sicuramente ciò che salta maggiormente all’occhio è la presenza del pianeta Pamarthe (nel romanzo pre-Episodio VII Leia invia lì i piloti Joph Seastriker e Greer Sonnel) e dei riferimenti a Gatalenta, pianeta di provenienza di Amilyn Holdo.
Più sottili sono i riferimenti alle Antiche Casate e la comparsata di Lord Mellowyn di Birren, il cui lascito sarà uno dei punti focali della trama di Bloodline stesso. Tra i beni di questa famigerata futura eredità si annovera soprattutto lo scrigno che Leia consegna a Bail Organa (e che appunto lo darà in custodia al nobile di Birren) come prova del superamento dei tre test per guadagnarsi il titolo di degna erede al trono… e che trent’anni dopo sarà motivo di un’incredibile rivelazione in grado di scuotere le intera fondamenta della Nuova Repubblica.

Amilyn Holdo Leia The Last Jedi

Amilyn e Leia durante gli eventi di Episodio VIII.

Cosa non mi è piaciuto?

Finale forse un po’ affrettato

L’ultimo atto di Principessa di Alderaan appare al lettore molto frenetico e leggermente forzato nelle sue conclusioni, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo riguardante il personaggio di Kier Domadi. Fortunatamente, tale sensazione viene completamente spazzata via grazie all’intensità della scelta che la protagonista decide di prendere, ritrovandosi dinanzi alla possibilità che l’Alleanza possa rischiare di vedere la propria fine ancora prima della nascita.
Si riscontra anche una generale assenza di epicità che ha caratterizzato i due altri romanzi della Gray, ma, più che una critica a Leia – Principessa di Alderaan,è una conseguenza dell’essersi fatti la bocca (molto) buona grazie proprio alle pubblicazioni precedenti.

Qualche scelta di traduzione

Importante precisare come questo breve paragrafo sia riferito solamente ai termini “tecnici” della galassia lontana lontana e non alla resa in generale che, come detto precedentemente, è ottima. In particolare ci ha fatto storcere in naso la traduzione di un termine come “hoversled” (presente in molteplici altri prodotti cartacei) con “fluttuoslitta a repulsione”, una connotazione forse troppo antiquata per i giorni odierni.
Ovviamente questi sono dettagli che non influenzano assolutamente in maniera negativa la lettura e, per correttezza, bisogna comunque riportare che termini imprecisi nelle pubblicazioni del maggio scorso sono stati corretti, cosa di cui siamo felici. Rimaniamo fiduciosi che, col tempo, anche in Italia avremo un glossario unificato per tutti i media Star Wars.

Leia all’inizio del romanzo, nel manga-adattamento.

Commento Finale

Sebbene manchi forse dell’ampio respiro delle pubblicazioni precedenti della Gray, l’autrice conferma ancora una volta di essere una sicurezza per l’editoria della galassia lontana lontana, confezionando un altro ottimo prodotto per la timeline canonica.
Una storia avvincente e un’ottima introspettiva di Leia rendono consigliatissimo Principessa di Alderaan, anticipando a livello temporale alcuni elementi visti ne Gli Ultimi Jedi, oltre che a giustificare il ruolo del personaggio di Carrie Fisher in Rogue One e Una Nuova Speranza. Oltre ai contenuti, anche la forma risulta promossa a pieni voti: lo stile di scrittura non annoia e rende estremamente scorrevole la lettura dalla prima all’ultima pagina.
Come per Catalyst e Rogue One l’edizione è in copertina flessibile con alette, davvero piacevole al tatto e leggera. Acquisto obbligato per i fan della principessa ed estremamente raccomandato anche ai lettori anche solo occasionali dei romanzi.
Un’ultima nota sull’edizione riguarda la linea temporale presente nelle prime pagine: interessante la scelta di unire alla timeline dei romanzi Del Rey quella dei Disney-Lucasfilm Press (inserendovi appunto Principessa di Alderaan), cosa che nelle edizioni in lingua originale non viene fatta. Proprio a tal proposito, nelle pubblicazioni future, bisognerà ricordarsi di inserirvi per tal motivo anche Lost Stars.

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Nato a Udine nel 1993, sono laureato in Analisi e Gestione dell’Ambiente presso l’Università di Bologna. La passione per Star Wars inizia a manifestarsi all’età di otto anni e da allora non mi ha mai abbandonato. Patito degli Anni 80 e della cultura pop dell’epoca; amante della musica in generale, dal thrash metal alla synthwave moderna. Collaboro con Star Wars Libri e Comics al fine di entrare in contatto con altri fan ed eventualmente orientare coloro i quali volessero muovere i primi passi all’interno del mondo cartaceo della saga.

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