[Recensione] Le Leggende di Luke Skywalker

Summary
Le Leggende di Luke Skywalker è un libro molto particolare, dove la sottile linea tra realtà (seppur di fantasia) e leggenda, viene tracciato dal lettore stesso. Il punto principale del libro è proprio raccontare storie su Luke da prospettive diverse e questo porta a differenti interpretazioni e prospettive da parte dei lettori. Nonostante il fantastico filo conduttore e un'ottima rappresentazione della Forza, la narrazione procede con alti e bassi. Forse anche a causa di aspettative molto alte sulla figura che Luke Skywalker, maestro jedi ha messo addosso a noi lettori, alcune storie non risultano all'altezza di esse, mantenendosi più dei "divertissement" che altro. Da sottolineare in modo molto positivo l'edizione italiana realizzata da Mondadori che, pur distanziandosi leggermente dall'impostazione grafica della sua collana di Star Wars, rende omaggio all'edizione original del romanzo, ne mantiene le pagine illustrati e tutti gli inserti a colori!
Good
  • Il filo conduttore
  • La Forza
  • L'edizione Italiana
Bad
  • Troppi alti e bassi
7.9
Discreto
Storia - 7
Scrittura - 8.5
Edizione - 8.5
Sensazioni - 7.5

“Luke Skywalker? Pensavo fosse un mito”. Così Rey nel Risveglio della Forza parla di Luke, un personaggio leggendario, le cui gesta sono conosciute da molti. Ma per ogni grande impresa, si sa che ci sono molte versioni della stessa storia, quindi dove sta la verità? Star Wars: Le Leggende di Luke Skywalker è un romanzo scritto da Ken Liu (che abbiamo intervistato QUI) facente parte della collana Journey to Star Wars: The Last Jedi (insieme a Phasma e a Capitano Phasma) che raccoglie sei racconti sulle avventure, vere o inventate, di Luke. Il compito di tracciare la linea tra verità e finzione sta a noi lettori.

Le Leggende di Luke Skywalker cover Mondadori

  • Titolo: Star Wars: Le Leggende di Luke Skywalker
  • Data di uscita ITA: 25 giugno 2019 (ITA)
  • Autore: Ken Liu
  • Edito da: Mondadori
  • Edizione: Copertina flessibile, 432 pagine
  • Prezzo: €18.00

Sinossi

Mentre la nave da cargo pesante Wayward Current si accinge a finire il suo viaggio verso Canto Bight, sul pianeta Cantonica con il suo carico di fathier, i giovani mozzi della nave, assieme a Ulina, l’ufficiale di coperta, la cuoca Dwoogan e il droide di sorveglianza G2-X, si ritrovano nella mensa della nave per la cena. I giovani mozzi, poco più che ragazzini, discutono animatamente su cosa faranno una volta atterrati a Canto Bight, alcuni vogliono incontrare personaggi famosi, alcuni vogliono vedere le corse dei fathier e conoscere i fantini, alcuni invece vogliono vedere gli eroi della Nuova Repubblica. Quando il nome di Luke Skywalker si fa largo nella sala, tutti rimangono affascinati, iniziando a parlare del mitico eroe della Ribellione. Quando è tempo di ritirarsi negli alloggi, i giovani mozzi iniziano a lamentarsi. Infatti prima di andare a dormire c’è bisogno di una storia, e cosa c’è di meglio di una storia su Luke Skywalker? Questa situazione sarà l’incipit dei vari racconti. Durante la notte infatti, molti dei membri dell’equipaggo, tra una attività non propio ben vista agli occhi del capitano e un’altra, racconteranno una storia che ha come protagonista Luke Skywalker.

Le Leggende di Luke Skywalker – leggi un estratto!

La sfatatrice di miti

La prima storia viene raccontata da Dwoogan. La cuoca racconta di come un tempo viaggiava per la galassia come contrabbandiere e un giorno seduta al tavolo di una cantina, ha sentito raccontare di come gli eventi accaduti in quello che noi conosciamo come Una Nuova Speranza siano tutti una farsa. Redy, la “complottista”, racconta di come Luke Skywalker, o meglio, Luke Clodplodder, facesse in verità parte di una banda di furfanti e truffatori guidata da Benny O’Kenobi. La storia continua con una rivisitazione in chiave complottista di tutti gli eventi che conducono alla distruzione della prima Morte Nera. Addirittura, viene asserito che la Morte Nera non è mai esistita, ma era solo una tattica dell’Impero per incutere terrore e Luke, da buon truffatore, pensa di fingere la distruzione della Morte Nera, aiutando in questo modo la Ribellione ad ottenere la sua “prima” vittoria. Per noi lettori, la storia è ovviamente falsa, ma la cosa più interessante è che durante il racconto, un uomo incappucciato continua a interrompere Redy facendo domande, mentre beve il suo latte blu. Quando la storia finisce e l’uomo si alza e ringrazia. Dwoogan lo segue avendo intuito che si potesse trattare di Luke in persona. Quando lo ferma e scopre la sua vera identità, Dwoogan gli domanda come mai non si sia opposto a Redy nella cantina. Luke, a questo punto, le spiega che l’importante sono i fatti che hanno portato alla caduta dell’Impero, non di cosa la gente pensa degli eroi che gli hanno compiuti visto che loro hanno agito per la libertà e non per la fama.

Sebbene noi lettori sappiamo che la storia raccontata da Rady sia totalmente finzione, è possibile che Luke si sia trovato in quella cantina, e il suo commento ci fa pensare che sia stato davvero lui.

le leggende di luke skywalker

Illustrazione di J. G. Jones

Il cimitero delle astronavi

La seconda storia viene raccontata da Ulina. Questa storia le era stata raccontata da un ex ufficiale Imperiale che aveva partecipato alla battaglia di Jakku. L’ex imperiale racconta di come durante la battaglia, gli Star Destroyer in orbita sembravano venire abbattuti da una figura che lanciava raggi da una spada di luce. Dopo che lo Star Destroyer su cui si trova l’ufficiale precipita questo si risveglia ferito gravemente sotto il sole del deserto di Jakku. Poco dopo viene slavato da un uomo misterioso che lo trascina attraverso il deserto e si prende cura delle sue ferite. Durante il viaggio, l’ufficiale arriva a credere che questa figura sia proprio il temuto Luke Skywalker. L’ufficiale teme che lo Jedi lo ucciderà, ma invece prima di abbandonarlo, gli consegna un radiofaro imperiale con cui chiamare soccorsi. Questo radiofaro gli è appena stato consegnato da un gruppo di scavengers, che gli hanno consegnato anche una bussola, trovata in un cassone con la dicitura “Pillo”.

Chi ha giocato la campagna di Battlefront II, saprà che è Luke stesso a trovare la bussola proprio sul pianeta Pillo, in uno degli osservatori dell’Imperatore. La storia è quindi poco plausibile, anche perchè da altre pubblicazioni sappiamo quasi con certezza che Luke non era su Jakku durante la battaglia. Ma il fatto che questa bussola compaia anche in questo libro ci fa pensare che sia un oggetto importante ne Gli ultimi Jedi.

Pescare nel Diluvio

Questa storia viene raccontata da una donna, a cui in seguito verrà dato il nome di Flux, che è nascosta in un anfratto della nave. Flux è infatti una clandestina a bordo della Wayward Current, ed è aiutata da Teal, una dei mozzi. Flux racconta a Teal di come ancora prima della Vecchia Repubblica, un gruppo di uomini abbiano colonizzato il distante pianeta Lew’el. Questo pianeta è interamente coperto d’acqua e solo qualche piccola isola emerge qua e là. Gli abitanti di Lew’el vivono in armonia con l’oceano, legati dalla Marea, ovvero la loro interpretazione della Forza. Quando Luke atterra sul pianeta, viene portato al cospetto dell’anziana del villaggio a cui chiede se è possibile che gli venga insegnato quello che loro sanno sulla Forza. Durante una festa attorno a un fuoco, Luke racconta storie di una galassia molto più ampia di quello che gli abitanti di Lew’el immagino, scatendando l’interesse di Aya, una ragazza che ha preso in simpatia Luke. Luke cerca anche di convincere l’anziana a fargli da maestro. Dopo un iniziale rifiuto, l’anziana acconsente ma a patto che Luke superi le stesse tre prove di abilità che i giovani di Lew’el devono affrontare per poter apprendere i misteri della Marea. Luke supera le prime due in solitaria, ma alla terza, considerata troppo impegnativa da affrontare da solo, viene affiancato da Aya in veste di supervisore. Durante la prova, che consiste nel fare il giro del pianeta cavalcando dei wind thrusters, grandi uccelli con quattro ali, i due iniziano a discutere sulla natura della Marea e di come gli abitanti di Lew’el ne fanno uso. Quando si avvicina la fine della prova, Luke fallisce e quindi, una volta tornato sulla terra ferma, gli vengono negati gli insegnamenti. Luke però spiega come da queste prove, e soprattutto dalle sue discussioni con Aya, abbia già imparato molto sulla Marea. Luke capisce infatti che in alcune occasioni è meglio abbandonarsi al volere della Forza invece di cercare di controllarla. Con la benedizione dell’anziana quindi riparte.

Questa storia è decisamente la più veritiera. Infatti durante i successivi interludi, quando i mozzi parlano tra di loro, si arriva a capire che Flux in verità e la stessa Aya.

le leggende di luke skywalker a pesca nel diluvio

Illustrazione per il racconto breve “A Pesca nel Diluvio”.

Io, Droide

Dopo che Flux e Teal vengono scoperti dagli altri mozzi nella mensa, il gruppo si riunisce attorno a G2-X, ormai loro complice, per ascoltare la sua storia, che è stata passata di droide in droide. La storia racconta di un droide da costruzioni, rapito da degli schiavisti e venduto a Lord e Lady, i signori della stazione spaziale Gem, nelle Regioni Sconosciute. La stazione, abitata da creature di tutti i tipi, funge da rifugio per chiunque voglia compiere attività al di fuori della legge, e si sostenta grazie al commercio di un raro minerale che si trova solamente nelle profondità del pianeta attorno a cui orbita. Le condizione climatiche del pianeta, assieme alla sua gravità, impedisco agli esseri organici di lavorarci. Per questo nelle miniere vengono utilizzati solamente droidi. Il droide da costruzioni viene riprogrammato tramite un chip che, pur non azzerandogli la memoria, fa si che lui provi piacere nel far male ad altri droidi, facendolo vivere come in un incubo da cui non può uscire. Grazie alla sua mole, il droide diventa un guardiano degli altri droidi. Un giorno nella miniera arriva come schiavo anche R2-D2. Poco tempo dopo, facente parte di un altro carico, uno strano droide protocollare viene assegnato ai lavori pesanti. Questo droide in verità e Luke, arrivato per soccorrere R2. Durante il salvataggio, Luke viene scoperto e durante una colluttazione con il droide guardiano, viene a coprire che può riprogrammare tutti i droidi guardiani solamente cambiando la polarità di un circuito nel chip usato per riprogrammare i droidi. Questa operazione è molto delicata, ma grazie alla Forza Luke riesce a riprogrammare tutti i droidi simultaneamente, scatenando così una rivolta dei droidi contro i loro padroni.

Siccome la storia è tramandata di droide in droide è strano pensare che sia stata alterata. Per quanto strana quindi, si può pensare che la storia sia plausibile.

Il racconto di Lugubrious Mote

Il gruppo è costretto a rifugiarsi nella sentina della nave, assieme a Flux e G2-X, per scappare alla perquisizione della nave da parte dei doganieri di Canto Bight. Per cercare di dimenticarsi dell’odore acre del luogo dove si trovano, Teal inizia a raccontare una storia. Il protagonista è Lugubrious Mote, una pulce dotata di una grande intelligenza che vive nei capelli di Solacious Crumb, la scimmia lucertola, giullare al palazzo di Jabba. Quando Leia arriva al palazzo per liberare Han Solo, fa una buona impressione su Lugubrious che decide, dopo che Leia è stata catturata, di aiutarla nella sua missione. Lugubrious salta così nei capelli di Leia e i due iniziano una discussione. Quando anche C-3P0 e R2-D2 arrivano al palazzo, portando il messaggio di Luke, Lugubrious si propone di aiutare Luke quando arriverà al palazzo. E così, appena Luke si presenta, salta nei suoi capelli. A questo punto, Lugubrious guida Luke durante la fuga dal palazzo di Jabba. Fingendosi lo spirito di un antico e potente Jedi, guida Luke (che in questo racconto è dipinto come un credulone dotato di grande determinazione e per nulla come uno Jedi) come un burattinaio, pizzicandogli la fronte. Dalla fossa del rancor fino alla distruzione della nave di Jabba, è Lugubrious a guidare le azioni di Luke. Dopo essersi messi in salvo, Lugubrious accetta di lasciare il gruppo di ribelli e unirsi al circo.

Decisamente la storia meno plausibile di tutte, anzi possiamo dire con sicurezza che è sicuramente inventata. Infatti, a differenza della prima, dove di inventato c’era la versione complottista di Una Nuova Speranza, che però inserita nel contesto più ampio del racconto nella cantina con Luke presente al tavolo diventa plausibile, in questa storia manca anche quell’elemento di -possibile- verità.

Grande all’interno

L’ultima storia viene raccontata da G’kolu, uno dei mozzi e parla di una scienziata durante una missione di ricerca. In cerca di un passaggio da un pianeta all’altro, la scienziata viene aiutata da Luke che le offre un posto su un ala A. Mentre attraversano una campo di asteroidi, notano delle luci e decidono di seguirle in una caverna. Si rendono contro troppo tardi che in verità sono stati mangiati da un exogorth (i lumaconi spaziali de L’Impero Colpisce Ancora). Non potendo uscire da dove sono entrati, si avventurano sempre più all’interno. Tra grandi difficoltà, riescono a sopravvivere, grazie anche alle abilità di Luke e allo spirito di Luke, che cerca di vedere il lato positivo della realtà in cui si trovano. La scienziata cogli così l’occasione per studiare l’interno dell’exogorth, mentre Luke è sempre più interessato da misteriose scritte sulle pareti, probabilmente incise da chi pilotava una astronave di cui i due trovano il relitto, di cui Luke riesce solo a decifrare la parola Nebbia. Dopo molto tempo, giungono in una parte della caverna in cui non erano ancora capitati. Nella caverna tre statue circondano un altare. I due si addormentano e quando si svegliano notano che le statue si sono mosse, ma c’è dell’altro, Luke sente le statue. Incuriosito, Luke tocca la mano di una statua e, durante una sorta di viaggio mistico, scopre che le statue non sono altro che esseri antichi, molto potenti nella Forza. Uno degli esseri gli racconta la loro storia. I tre sono dei mastri tessitori della Nebbia Luminosa, scappati al loro dovere per cercare l’avventura, pur sapendo che un tessitore non dovrebbe volere queste cose. Caduti anche loro nella trappola dell’exogorth, si sono circondati dei fili della Nebbia, rallentando il tempo e allungando la loro vita indefinitamente, cadendo nel Lungo Sonno. I tre, percependo l’arrivo dei due visitatori, si svegliano e sbirciano dal loro “sarcofago”. Questa apertura gli permette di percepire come, a differenza del loro tempo, la galassia sia in un periodo oscuro, ma si sorprendono della purezza nel cuore di Luke. Decidono di sacrificarsi per salvare Luke e la scienziata, sciogliendo l’intreccio che avevano creato attorno a loro e rilasciando così tutto il tempo che avevano accumulato, permettendogli di scappare.

Altra storia molto plausibile, è probabilmente la più interessante assieme alla terza. Infatti veniamo a sapere molto sulla Forza, in questo caso la Nebbia. Sempre prendendo quello che ci viene detto cum grano salis, scopriamo come nell’antichità esistevano esseri molto potenti nella Forza, fino a poter rallentare il tempo, e che addirittura la “tessevano”.

le leggende di luke skywalker illustrazione

Illustrazione di J. G. Jones

Cosa mi è piaciuto

Il filo conduttore

Sebbene il romanzo sia pensato come una raccolta di racconti brevi, a differenza di altre pubblicazioni come From a Certain Point of View, le storie sono raccontate da i personaggi protagonisti degli interludi. Questo tiene vivo l’interesse, sopratutto quando si arriva ai punti bassi del libro, ma soprattutto ci fa avere immediatamente un parere sulla storia che abbiamo appena letto. Oltretutto, ci ricorda anche come l’universo di Star Wars sia immenso e non solo quello delle avventure di Luke, Han e Leia, ma anche una galassia dove vivono persone e creature comuni che di quelle avventure ne hanno a mala pena sentito parlare.

La Forza

Non più solo luce e oscurità, Jedi e Sith, la Forza negli ultimi anni di pubblicazioni, film e serie TV sta assumendo sempre più sfaccettature, ampliandone e approfondendone il significato. In questo libro vengono esplorate altre visioni della Forza grazie alle avventure (vere o inventate) di Luke, e la “Forza che ci penetra, ci circonda, tiene unita tutta la galassia” ha molto più significato.

Edizione italiana

C’è poco da dire: Mondadori si è davvero superata con questa edizione. Nonostante anche gli altri volumi di Star Wars della collana Oscar Fantastica siano sempre ottimamente confezionati, Le Leggende di Luke Skywalker fa un passo oltre. Riprendendo l’impostazione grafica del volume hardcover in lingua originale, l’edizione italiana presenta una costina rossa cremisi, tutte le illustrazioni originali di J. G. Jones e i dettagli delle pagine separatorie curati in inchiostro rosso. Davvero ottimo lavoro: Mondadori, se ci leggi, dacci più edizioni di pregio!

Cosa non mi è piaciuto

Troppi alti e bassi

Il filo conduttore della storia aiuta a tenere unite le varie leggende, il problema è che queste passano, in termini di trama, da molto belle a decisamente imbarazzanti, con magari una che si piazza nel mezzo. Non sto dicendo che alcune storie sono illeggibili, anzi le ho trovate tutte godibili, ma alcune secondo me non trovano spazio in questo libro, ma sarebbero più adatte come storia breve a se stante in qualche altra pubblicazione (per esempio su Star Wars Insider o il sito starwars.com). Quando il libro è stato annunciato nella collana Journey to Star Wars: The Last Jedi, mi sono immaginato delle avventure, sempre più o meno veritiere, su eventi significativi della vita di Luke tra Il Ritorno dello Jedi e Il Risveglio della Forza, che ci potessero dare una idea di cosa aspettarci da Luke ne Gli Ultimi Jedi. A mio parere, solo due (tre se non teniamo conto di certi aspetti) leggende su sei sono all’altezza delle mie aspettative.

Le Leggende di Luke Skywalker – commento finale

Le Leggende di Luke Skywalker è un libro molto particolare, dove la sottile linea tra realtà (seppur di fantasia) e leggenda, viene tracciato dal lettore stesso. Il punto principale del libro è proprio raccontare storie su Luke da prospettive diverse e questo porta a differenti interpretazioni e prospettive da parte dei lettori. Nonostante il fantastico filo conduttore e un’ottima rappresentazione della Forza, la narrazione procede con alti e bassi. Forse anche a causa di aspettative molto alte sulla figura che Luke Skywalker, maestro jedi ha messo addosso a noi lettori, alcune storie non risultano all’altezza di esse, mantenendosi più dei “divertissement” che altro.

Da sottolineare in modo molto positivo l’edizione italiana realizzata da Mondadori che, pur distanziandosi leggermente dall’impostazione grafica della sua collana di Star Wars, rende omaggio all’edizione original del romanzo, ne mantiene le pagine illustrati e tutti gli inserti a colori!

Recensione originale di Michele Maffei, aggiornamento all’edizione italiana di Giorgio Bondì.

Dicci la tua!

2 0

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>