Giunge infine, dopo esattamente un anno dall’arrivo nelle fumetterie sotto forma di doppio brossuratino, la raccolta della miniserie in quattro numeri della miniserie Marvel Capitano Phasma, edita precedentemente anche nella collana canonica della Gazzetta dello Sport.
In lingua originale, questa pubblicazione fa parte dei cosiddetti Journey to The Last Jedi, ovvero quell’insieme di prodotti atti a “introdurre” situazioni, personaggi o ambienti che poi sarebbero stati ritrovati sul grande schermo. Ricordiamo che della medesima collana fanno parte anche il romanzo Phasma e Le Leggende di Luke Skywalker.
Scritto da Kelly Thompson e disegnato dal nostro connazionale Marco Checchetto (visto anche su Obi-Wan & Anakin, L’Impero a Pezzi e La Cittadella Urlante), la vicenda ha inizio non appena Phasma viene gettata nello scarico dei rifiuti da Finn e Han Solo nell’atto finale de Il Risveglio della Forza.
Il formato della pubblicazione è quello adottato dall’estate 2018 per le raccolte canoniche tipo Dottoressa Aphra o Mace Windu – Jedi della Repubblica, ovvero il brossurato mancante di alette.
- Titolo: Star Wars: Captain Phasma
- Data di uscita: 1 Novembre 2018
- Autore: Kelly Thompson, Marco Checchetto
- Edito da: Panini Comics Italia
- Edizione: 17 x 26 cm, brossurato, 88 pagine, colori
- Prezzo: € 12,00
“Io sono una superstite. A qualunque costo. E oggi non lasciare conti in sospeso è il prezzo da pagare.”
– Phasma
Sinossi
Pochi minuti dopo aver abbassato gli scudi della Base Starkiller ed essere stata gettata in un compattatore di rifiuti, l’attacco perpetrato dalla Resistenza causa uno squarcio nelle pareti della sala dove Phasma è imprigionata, permettendole di uscire e verificare di persona cosa sta succedendo nel complesso del Primo Ordine.
Consapevole che l’abbassamento degli scudi è colpa sua, il Capitano si dirige nella sala controllo per cancellare le prove del suo gesto. Ella, però, scopre che una persona ha avuto accesso al terminale e generato una copia delle azioni svolte nelle ultime ore: ha così inizio la caccia al Tenente Rivas, il quale deve essere ridotto al silenzio per mantenere segreto l’abbassamento degli scudi planetari.
Dopo un rocambolesco inseguimento -e l’aver assistito brevemente da lontano a un certo scontro- Phasma vede Rivas fuggire con un caccia da un hangar; a questo punto la protagonista ordina al pilota TN-3465 e al suo droide nero della serie BB di prepararsi all’immediato decollo per continuare la caccia all’uomo.
A bordo del TIE delle forze speciali dotato di due posti, Phasma e la ragazza pilota scampano dall’esplosione del pianeta causata dalla Resistenza, inseguendo il fuggiasco Rivas (la cui iperguida è disattivata) sino al roccioso pianeta di Luprora.
Giunti a terra, Phasma trova il caccia del presunto traditore e sabota sia il motore che il sistema di comunicazione, onde impedire che possa essere compromessa in alcuna maniera. Le due successivamente si indirizzano verso un complesso abitato dopo essersi mascherate, celando le proprie uniformi del Primo Ordine.
Nel tragitto verso l’abitato, TN-3465 e il Capitano Phasma vengono attaccate da delle creature mostruose che vivono sott’acqua: anche in questa occasione la protagonista dimostra tutta la sua forza ed il suo desiderio di sopravvivere sconfiggendo il mostro marino.
Una volta terminato il combattimento, i locali raggiungono le nuove arrivate e grazie alla conoscenza delle lingue aliene del Capitano riescono a comunicare che Rivas è stato catturato da delle creature chiamate R’ora e portato nel loro nido.
Sebbene l’inseguito sia praticamente spacciato, Phasma decide comunque di avventurarsi nella struttura aliena, decisa a vedere coi propri occhi il cadavere del traditore.
La protagonista viene dunque portata dagli abitanti di Luprora a vedere dove viene tenuto prigioniero il tenente da ridurre al silenzio ma, per superare i R’ora, il Phasma ha intenzione di reclutare tutti gli abitanti di Lupr’or. Grazie alla loro guida locale, Phasma e TN-3465 recuperano dei componenti di astronave per creare delle scariche elettriche e uccidere i R’ora in acqua.
Indossata nuovamente la sua armatura, il capitano del Primo Ordine incita gli abitanti di Lupr’or alla guerra, mostrandosi come loro leader e salvatrice, quando invece punta ad usarli solo come carne da macello per sfondare le difese della specie nativa del pianeta.
Durante la feroce battaglia, il Capitano Phasma e il pilota raggiungono la prigione dove è tenuto Rivas, dove la donna nell’armatura cromata lo giustizia a sangue freddo, mentre il tenente racconta che dovrebbe essere la stessa Phasma a confessare. TN-3465 assiste alla scena e, prima di ripartire a bordo del TIE Fighter, viene uccisa da Phasma perché ormai a conoscenza della verità.
La storia si conclude col rientro della protagonista tra le fila del Primo Ordine, con il generale Hux che si congratula con lei per la lealtà alla causa degli eredi dell’Impero.
Cosa mi è piaciuto?
I disegni
Come già sostenuto in altre sedi di recensione, Checchetto risulta uno dei migliori disegnatori all’opera sulla galassia lontana lontana. Purtroppo il pianeta desolato di Luprora non offre spunti per dar spazio alla miriade di dettagli de La Cittadella Urlante o ai diversi mondi e razze de L’Impero a Pezzi, tuttavia il livello rimane davvero elevatissimo soprattutto per quanto riguarda gli affiliati al Primo Ordine. In aggiunta, i colori fanno un lavoro eccezionale sull’armatura di Phasma, rendendo ottimamente lo scintillio delle componenti in chromium ottenuti da una particolare astronave come raccontato nel romanzo a lei dedicato.
Alcune trovate legate alla protagonista
Davvero azzeccate per rendere l’idea della survivalista a tutti i costi. Che sia il mirino del suo fucile cromato usato come macrobinocolo, la conoscenza di varie culture ed idiomi (già accennata nel romanzo) o l’utilizzare rampini e coltelli di sorta, Phasma non sembra mai essere a corto di idee o risorse pur di continuare -e portare a termine- la sua caccia all’uomo.
Da non sottovalutare l’ossessione per la propria identità celata -altro dettaglio non da poco-, visto che impedisce categoricamente al soldato che è con lei di vedere la propria faccia. Una curiosità: Checchetto ci ha rivelato nel corso dell’edizione 2017 di Lucca Comics di aver ricevuto l’ordine tassativo di non mostrare alcun tratto del volto del Capitano.
Nessun prigioniero
Logica conseguenza del punto precedente, il fatto di essere spietata e inarrestabile è uno dei punti fermi del personaggio femminile. In varie occasioni dimostra come lei stessa sia l’unica priorità, rendendola un personaggio privo di scrupoli e disposto a sacrificare decine e decine di vite solamente per raggiungere l’obiettivo impostasi.
Tale impostazione non potrà che -chiaramente- significare complicazioni di grave entità per coloro i quali cercheranno di porsi sul suo cammino con l’intenzione di ostacolarla.
Cosa non mi è piaciuto?
La prima parte
L’esordio risulta impiegato solamente per narrare la fuga dalla Base Starkiller mentre è sulle tracce del tenente che possiede la prova del suo tradimento, senza praticamente porre alcuna carne al fuoco come invece avviene una volta che le vicende si sposano su Luprora.
In generale le premesse per quanto riguarda la storia non siano particolarmente avvincenti: chi ha già letto il libro della Dawson ha già assistito a una lunghissima vicenda di inseguimento e corsa contro il tempo.
Sebbene in quel caso fosse Phasma l’inseguita, la sostanza rimane pressoché la medesima e quindi si ha un certo stilema già applicato al personaggio, che qua viene ripetuto per una certa fetta di lettori.
Provaci ancora Phasma
Leitmotiv e vero e proprio cliché decisamente “fastidioso” della prima metà della miniserie Capitano Phasma, vede la protagonista che cerca di abbattere il Tenente Rivas in almeno tre (in realtà quattro) occasioni differenti, mancandolo sempre per un soffio. Ritenta, sarai più fortunata.
Il flashback
Sicuramente uno dei momenti più centrali e importanti di tutta questa miniserie in quattro numeri, il piccolo déjà-vu ambientato sul mondo natale Parnassos purtroppo risulta poco chiaro anche a chi ha letto il romanzo. Probabilmente un errore nella realizzazione o nelle indicazioni per il disegnatore o letterista hanno dato origine a queste vignette.
La scena rappresentata non compare nel libro, ma riprende solamente alcuni dei personaggi della vicenda ivi narrata.
Commento Finale
Nonostante una storia non proprio innovativa o inedita per chi conosce già il personaggio, Capitano Phasma risulta una riuscita miniserie trainata da un ritmo sempre elevato e disegni ottimamente realizzati da Marco Checchetto.
Fondamentale per capire i tratti caratterizzanti della guerriera dall’armatura cromata, il volume permette anche di fare da ponte tra le comparsate del personaggio interpretato da Gwendoline Christie nelle pellicole Il Risveglio della Forza e Gli Ultimi Jedi.
Consigliato a tutti per l’immediatezza e la durata tutto sommato ridotta, visto appunto che giustifica a posteriori una delle scene più criticate del settimo episodio.
L’edizione brossurata risulta comunque accettabile, nonostante (come già evidenziato in passate recensioni) ne esca con le ossa rotte non solo col vecchio formato cartonato, ma anche coi brossurati dotati di alette 100% Panini Comics attualmente riservati alle pubblicazioni Legends.
Piccola nota: nel crawl iniziale è stata mantenuta la dicitura Parte I, forse un refuso dalla ripresa della pagina del primo di due brossuratini con il quale la pubblicazione era inizialmente giunta nel nostro Paese.
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