Apparso in prima istanza in Han Solo – Cadetto Imperiale e successivamente in Bersaglio Vader e Cacciatori di Taglie (tra i protagonisti), ma anche ne La Guerra dei Cacciatori di Taglie ed Empire Ascendant, Beilert Valance è uno dei cacciatori di taglie più famosi della galassia lontana lontana, essendo stato iconico nei fumetti Legends (la sua prima comparsa risale infatti alla serie Classic, nel 1978), e sicuramente centrale nella diatriba uomo-macchina.
Valance – Le origini
Nato su Chorin, Valance ha lavorato come minatore, “come suo padre prima di lui”. L’Impero protegge la popolazione di Chorin e al tempo stesso sfrutta le sue risorse minerarie (politica imperiale diffusa in particolare verso i pianeti dell’Orlo Esterno e i pianeti più poveri, vedasi Catalyst o Leia – Principessa di Aldeeran). Valance decide di arruolarsi nella Marina Imperiale, quasi a voler pagare il debito della propria famiglia nei confronti dell’Impero: servire e proteggere i loro benefattori. Il padre lo appoggia tanto da dirgli prima di partire quanto segue.
“Testa bassa. Continua a lavorare duramente come hai sempre fatto e, qualunque cosa avrai di fronte, non fermarti.”
Insegnamento alla base della vita di Valance, come lui stesso dimostrerà in ogni momento della sua carriera, in particolare all’interno dell’accademia imperiale su Carida, già menzionata in Solo e nell’Universo Espanso nella Trilogia dell’Accademia Jedi.
Le prime missioni
Carida è il luogo in cui incontra i suoi unici amici e alleati durante tutta la carriera militare (riferimento a Han Solo – Cadetto Imperiale). Qui diventa amico di Han Solo, il quale sarà l’uomo che andrà contro gli ordini imperiali e le loro regole (tipico del corelliano) pur di salvare Valance, essendo un uomo della sua squadra. La missione su Qhulosk rappresenta il primo momento chiave che ci viene mostrato, perché qui avviene la messa in atto degli insegnamenti del padre; lotta a suo discapito pur di completare la missione.
Beilert, a seguito dell’abbattimento del suo mezzo, lotta contro degli indigeni, i quali gli portano via l’occhio: avviene dunque la prima sostituzione bionica. L’Impero lo riassegna, poiché non più adatto come pilota (era il migliore di tutta l’accademia) e viene trasferito nella fanteria. Valance non demorde, ma l’insegnamento del padre lo porta a mostrare alcuni tratti di personalità ossessivo-compulsiva. Badate bene che si tratta solo di alcuni segnali, non si tratta di una diagnosi di disturbo di personalità ossessivo-compulsiva.
Viene dunque inviato su Mimban (lo stesso pianeta visto in Solo e nello storico romanzo La Gemma di Kaiburr) dove decide di guidare il suo plotone dopo la morte del sergente. Tuttavia, questo atto eroico si trasforma in tragedia: una bomba esplode ai suoi piedi ed egli perde gambe e braccia.
L’Impero vorrebbe lasciarlo morire, ma Vader lo salva notando la sua determinazione, ed è qui che la trasformazione in cyborg diventa completa. Di contro è congedato definitivamente dall’esercito a causa delle troppe ferite, situazione che gli crea frustrazione e rabbia, poiché il suo debito non può essere saldato e la sua vita appartiene all’Impero. La situazione viene vista come un fallimento su tutta la linea.
Rassegnato, Valance torna su Chorin dalla sua famiglia e da Yura, la donna che ama, ma le novità non sono finite…
Apparenze
Chorin è un cumulo di macerie e lapidi. Beilert scopre che l’Impero è andato via una volta razziate completamente le risorse del pianeta, così i predoni sono tornati e hanno preso ciò che restava, uccidendo gli uomini che intralciavano il loro passaggio, compresa la sua famiglia. Della sua vecchia vita trova solamente Yura.
Qui inizia la carriera come cacciatore di taglie. Beilert è nauseato dall’Impero e dalle sue false promesse – evita il regime e si vendica in ogni momento in cui ne ha l’opportunità – così come non ama i colleghi cacciatori di taglie, anzi li disprezza.
Motivo per cui lavora in queste vesti senza comportarsi come uno di loro; segue la propria etica, l’onore e il cuore invece dei crediti. Infatti, aiuta Calidah per il rispetto che nutre verso Nakano Nash, la sua maestra in qualità di cacciatrice e le fa una promessa prima che ella muoia. In questo modo continua il progressivo ritorno sui suoi passi, verso il periodo pre-imperiale.
L’umano che è in lui parte 1 – Yura
Yura gli regala il rubino di fuoco come augurio per il ritorno da lei quando parte per l’accademia imperiale. Il loro è un amore reciproco, eppure qualcosa li blocca. È Beilert a bloccare la nascita della relazione: prima non è capace di aprirsi, fidarsi poi perché diventa un cyborg.
Si odia in quanto tale e proietta su di lei il suo disgusto. Inizia ad allontanarsi, a non parlarle, eppure segretamente la ama ancora. La protegge come dimostrazione del suo affetto, ma – anche se non dovrebbe – si apetta che Yura torni da lui. Voi siete d’accordo con questo suo comportamento?
Valance dunque si detesta e cerca di riconquistare l’amore apparentemente perduto. La proiezione da lui generata, un meccanismo di difesa primitivo, lo porta a credere che sia odiato da Yura per il suo aspetto.
“Non riesci più a guardarmi.”
Nondimento, una parte di sé si augura che Yura lo ami ancora e stia con lui, è quella parte che vorrebbe accettarsi, che sa di valere più della somma del metallo che lo compone attualmente.
Di conseguenza si attiva il classico circolo vizioso della profezia autoavverante, cioè si comporta in modo tale che la sua convinzione inconscia si avveri.
L’umano che è in lui parte 2 – La morale
“Testa bassa. Continua a lavorare duramente come hai sempre fatto e, qualunque cosa avrai di fronte, non fermarti”.
L’insegnamento del padre l’accompagna durante tutto l’arco di vita, anche durante la carriera come cacciatore di taglie, è parte fondante della sua personalità.
Aiutare Calidah, come scritto in precedenza, è il suo modo di attuare questo insegnamento. Non rinuncia mai al suo impegno nonostante stia per morire, nonostante tutti siano contro di lui; tutto questo per un giuramento (rigida adesione a princìpi di natura morale).
Un altro esempio del perseguimento di questa rigida avviene quando Ciube incontra Valance per caso su Nar Shaddaa. Ne segue un combattimento in cui il cyborg spiega che il suo aver tentato di assassinare Han Solo è stato un errore a cui ha rimediato, rinunciando alla paga e mancando consapevolmente il bersaglio. Questo perché egli è amico e debitore di Han, l’unico imperiale (ai tempi di Carida) che decise di salvarlo su Qhulosk, andando contro le regole sul campo di battaglia.
Conclusione
Beilert Valance è sicuramente è un cacciatore di taglie complicato e sui generis. Vive una vita impossibile ai più, eppure la sua determinazione lo porta decisamente lontano. La sua rigidità e il ferreo impegno morale lo rappresentano come un grande uomo e il suo odio verso se stesso, di contro, lo colloca nella posizione di essere odiato.
Valance è un cyborg, eppure ha un cuore che gronda sangue.
Cosa ne pensate di questo approfondimento sulla figura di Valance? Pensate anche voi che la sua vita su Chorin abbia creato il modello di perfezione a cui ambisce? Avete letto la serie Cacciatori di Taglie? Fatecelo sapere nei commenti!
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