[Recensione] Tales From the Rancor Pit

Summary
Primo vero passo falso per questa serie decisamente particolare, Tales From the Rancor Pit al termine della lettura risulta essere un volume che strappa solamente in maniera maldestra una sufficienza risicatissima. Nonostante tutte le idee alla base risultino ancora fresche e vincenti (disegni sempre diversi e storie che non per forza debbono aderire strettamente ai canoni), il risultato finale manca di brio a causa di una scrittura assolutamente non ispirata da parte di Cavan Scott , il quale addirittura ripresenta situazioni già viste all'interno del progetto e una trama madre che funge da scarno collante tra i vari racconti. A questa importante mancanza non sopperisce il comparto visivo che, eccezion fatta per i colori e i disegni della prima storia, appare spesso e volenteri piatto e scarno di dettagli. Ad aggravare ulteriormente il tutto, il volume cartonato contiene solamente tre storie del terrore invece delle classiche cinque; elemento che, congiuntamente allo spropositato prezzo di copertina, condanna la pubblicazione a un voto decisamente basso per quanto concerne l'edizione. In conclusione il fumetto non rappresenta certo il miglior lavoro di Cavan Scott, risultando tanto insipido quanto trascurabile: vivamente consigliato recuperare l'ottima raccolta Guardatevi dal Castello di Vader, nettamente superiore sotto qualunque aspetto.
Good
  • La varietà di stili grafici sempre ben accetta
  • La formula alla base
Bad
  • Storie nettamente sotto tono
  • Edizione ridotta all'osso e sovrapprezzata
  • Qualità dei disegnatori altalenante
6
Sufficiente
Storia - 6
Disegni - 7
Edizione - 6
Sensazioni - 5

Il volume a fumetti Tales From the Rancor Pit continua la tradizione annuale inaugurata da Cavan Scott (Un Jedi Perduto, Si Alza la Tempesta) nel 2018, che vede succedersi – nel mese di ottobre ed esclusivamente oltreoceano – diverse storie del terrore che vengono raccolte in un’unica pubblicazione.
Il cartonato oggetto di recensione fa riferimento all’anno 2022 e rappresenta il seguito indiretto delle vicende presentate integralmente nell’imprescindibile Guardatevi dal Castello di Vader, giunto nel nostro Paese nel maggio del 2023 grazie a Panini Comics Italia.
Non essendovi al momento notizie riguardanti il possibile arrivo di un’edizione tradotta, si segnala che le strutture grammaticali e i vocaboli adottati dallo scrittore sono di complessità intermedia-bassa, pertanto la lettura può essere affrontata senza troppe complicazioni anche da coloro i quali non hanno particolare dimestichezza con la lingua di Sua Maestà.

Tales From the Rancor Pit Cover

  • Titolo originale: Star Wars – Tales From the Rancor Pit
  • Data di uscita: 23 novembre 2022
  • Autori: Cavan Scott, Nick Brokenshire, Juan Samu, Andy Duggan, Rafael Pèrez
  • Edito da: Dark Horse Comics
  • Edizione: Copertina rigida, 56 pagine, 16 cm x 23 cm, colori
  • Prezzo: 13,18 € (Copertina rigida – ACQUISTA QUI)

Sinossi dell’editore tradotta

È una notte buia e tempestosa su Tatooine mentre la vittima di Jabba the Hutt oscilla pericolosamente sopra la fossa del Rancor… e a tenerlo in vita sono solamente la sua riserva di storie spaventose.
L’autore bestseller del New York Times Cavan Scott unisce le forze con alcuni tra gli artisti preferiti dai fan, come Nick Brokenshire, Juan Samu, Rafael Pèrez e Andy Duggan per dar vita a tre racconti del terrore.
Affronta lo sferragliare dei droidi spettrali, esplora le agghiaccianti caverne dei Wampa su Hoth e vai a caccia di un mostro con Ty Yorrick, la lama mercenaria.

Tales From the Rancor Pit 1

Lo scontro su Malenko sembra una delle innumerevoli battaglie combattute nel corso delle Guerre dei Cloni, eppure uno strano potere minaccia il generale separatista…

Cosa mi è piaciuto

Visivamente eterogeneo

Come ormai consuetudine dell’iniziativa, ogni racconto breve viene realizzato da un diverso artista, conferendo a Tales From the Rancor Pit quella moltitudine di stili che spesso permette anche grazie ai colori (a tal proposito ottimo il lavoro per la storia Ghosts of the Machine) di cogliere al meglio il tono particolare di quanto narrato su tavole.

L’idea alla base funziona ancora…

Non diversamente da quanto avvenuto in passato con i romanzi Legends La Galassia del Terrore, l’impostazione della serie non ha perso un briciolo del proprio fascino: la facoltà di narrare eventi più o meno verosimili che possono ampliare ulteriormente le possibilità della galassia lontana lontana è un qualcosa da preservare gelosamente che –forse –andrebbe riproposta con una maggiore frequenza.
Tratti molto diversi tra loro e spesso frizzantini, vicende immediate, sempre divertenti e decisamente scorrevoli per merito dell’inossidabile Cavan Scott rappresentano un quartetto ancora oggi vincente, lontano da quelle che troppo spesso sono le rigide impostazioni visuali e narrative delle testate ammiraglie di casa Marvel.

Un plauso inoltre alla Dark Horse Comics per aver permesso a questa serie di continuare a essere pubblicata ricordando che, prima del passaggio dei diritti, i capitoli precedenti sono usciti per la casa editrice IDW e facevano parte della collana Avventure (2017).

Tales from the Rancor Pit 2 Jabba

Ormai alle strette, il Capitano Vaclav gioca le sue ultime carte pur di ottenere la grazia da Sua Alta Eccellenza.

Cosa non mi è piaciuto

… Ma risulta poco ispirata

Nonostante la formula alla base permetta innumerevoli possibilità narrative grazie al fatto che si tratta di racconti orali caratterizzati da tematiche sovrannaturali o del terrore, l’opera rappresenta un mezzo passo falso che purtroppo non riesce a raggiungere il livello qualitativo al quale questa specifica serie a fumetti ha abituato i lettori nel corso degli anni. 
L’elemento che lascia maggiormente l’amaro in bocca riguarda proprio le brevi storie, due delle quali hanno essenzialmente le medesime premesse di alcuni numeri contenuti ne Guardatevi dal Castello di Vader.  
La sensazione di “già letto” viene inoltre acuita dalla debolissima (per non dire inesistente) trama madre che dovrebbe legare tra loro i vari racconti… si è ben lontani dai Ribelli che si avventurano nella tetra reggia del Signore Oscuro su Mustafar.

Varietà non sempre rima con qualità

Tristemente, nonostante l’alternanza di diversi illustratori rappresenti un indubbio punto a favore, la squadra di artisti chiamata a raccolta non riesce a rendere particolarmente memorabili i disegni.
Proprio ciò che dovrebbe risultare più inattaccabile, ovvero la storia madre che lega tra loro i racconti del terrore, viene affidata al tratto insoddisfacente di Nick Brokenshire, visto anche nello special dedicato a Jaxxon contenuto in Luce e Ombre. Nemmeno la seconda e ultima vicenda riescono a svettare, entrambe caratterizzate da stili forse troppo semplici per un volume che dovrebbe avere una connotazione particolare.
L’unico a ottenere una promozione a pieni voti è Juan Samu per il suo Ghosts of the Machine con un tratto ricco di dettagli che, come evidenziato in precedenza, viene esaltato dai riuscitissimi colori; non per niente risulta l’unico del team a essere riconfermato per il successivo Tales From the Death Star.

Edizione ridotta

Diversamente da quanto avvenuto con i volumi incentrati sulla roccaforte di Vader, Tales From the Rancor Pit viene presentato in un formato ridotto, recando al suo interno solamente tre racconti dell’terrore invece dei canonici cinque e un totale di pagine praticamente pari alla metà dei suoi predecessori.
Ad aggravare ulteriormente la nota dolente vanno segnalati un prezzo di copertina di 20 Dollari, uno sproposito ingiustificabile per solo mezzo centinaio di facciate, e il dimensionamento del cartonato differente dal successivo Tales From the Death Star e la raccolta del Castello di Vader. 
Inoltre, per concludere, la presente vicenda è stata il primo caso di uscita presentata direttamente in volume nelle fumetterie statunitensi e inglesi, senza le uscite settimanali caratterizzate dalle splendide cover realizzate per ciascun racconto del terrore. 

Copertina preliminare del volume, realizzata da Djamilya Zulpikarova.

Commento finale

Primo vero passo falso per questa serie decisamente particolare, Tales From the Rancor Pit al termine della lettura risulta essere un volume che strappa solamente in maniera maldestra una sufficienza risicatissima.
Nonostante tutte le idee alla base risultino ancora fresche e vincenti (disegni sempre diversi e storie che non per forza debbono aderire strettamente ai canoni), il risultato finale manca di brio a causa di una scrittura assolutamente non ispirata da parte di Cavan Scott , il quale addirittura ripresenta situazioni già viste all’interno del progetto e una trama madre che funge da scarno collante tra i vari racconti.
A questa importante mancanza non sopperisce il comparto visivo che, eccezion fatta per i colori e i disegni della prima storia, appare spesso e volenteri piatto e scarno di dettagli.
Ad aggravare ulteriormente il tutto, il volume cartonato contiene solamente tre storie del terrore invece delle classiche cinque; elemento che, congiuntamente allo spropositato prezzo di copertina, condanna la pubblicazione a un voto decisamente basso per quanto concerne l’edizione.
In conclusione il fumetto non rappresenta certo il miglior lavoro di Cavan Scott, risultando tanto insipido quanto trascurabile: vivamente consigliato recuperare l’ottima raccolta Guardatevi dal Castello di Vader, nettamente superiore sotto qualunque aspetto.

Che cosa ne pensate di Tales From the Rancor Pit? Sperate di poter leggere questa raccolta dedicata alle storie del terrore anche in lingua italiana come avvenuto per il volume dedicato alla fortezza di Vader? 
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Recensioni correlate:
Tales From Vader’s Castle;
Return to Vader’s Castle;
Ghosts of Vader’s Castle;
Guardatevi dal Castello di Vader.

Nato a Udine nel 1993, sono laureato in Analisi e Gestione dell’Ambiente presso l’Università di Bologna. La passione per Star Wars inizia a manifestarsi all’età di otto anni e da allora non mi ha mai abbandonato. Patito degli Anni 80 e della cultura pop dell’epoca; amante della musica in generale, dal thrash metal alla synthwave moderna. Collaboro con Star Wars Libri e Comics al fine di entrare in contatto con altri fan ed eventualmente orientare coloro i quali volessero muovere i primi passi all’interno del mondo cartaceo della saga.

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