Secondo e ultimo volume della serie regolare L’Alta Repubblica 2023, che riprende esattamente da dove si era interrotto il capitolo precedente. Il gruppo di protagonisti, composto dai Jedi Keeve Trennis, Sskeer e dall’ex Smuovi Tempesta Lourna Dee, è chiamato a proteggere una bambina sensibile alla Forza, appartenente al culto degli Yacombe, dalle grinfie del terribile Barone Boolan. Inoltre il cartonato raccoglie anche il one-shot The Acolyte – Kelnacca, uscito in spillato a marzo 2025.
La sceneggiatura di Cavan Scott è accompagnata dai disegni di Marika Cresta e Jim Towe, già presenti nel volume precedente. L’italiana Laura Braga prende il posto di Ario Anindito, mentre ai colori rimane confermato Jim Campbell.

- Titolo originale: Star Wars: The High Republic Phase III Vol. 2 – The Hunted
- Autori: Cavan Scott, Jim Towe, Marika Cresta, Laura Braga
- Data di pubblicazione: 10 luglio 2025
- Edito da: Panini Comics Italia
- Edizione: 17×26, 144 pagine, colore, cartonato
- Prezzo: 21,00 € (Copertina rigida – ACQUISTA QUI)
- Contenuto: Star Wars: The High Republic (2023) #6/10, The Acolyte: Kelnacca (2024) #1
Sinossi
Giunta all’interno della Zona di Occlusione dei Nihil, Keeve Trennis ha finalmente trovato il suo ex Maestro Sskeer, ma il Trandoshano che ha ora di fronte è molto diverso dal Jedi che l’ha addestrata. Keeve e i suoi compagni potranno davvero fidarsi di Sskeer e della ex Nihil Lourna Dee per infiltrarsi nella base del terribile Barone Boolan? AMBIENTATO NELLO STESSO PERIODO STORICO DELLA SERIE THE ACOLYTE!
Cosa mi è piaciuto
I disegni
Anche in questo volume, il comparto artistico è di assoluto livello. Il terzetto formato da Jim Towe e Marika Cresta ai disegni, con Jim Campbell ai colori, funziona alla perfezione e il risultato si fa apprezzare. L’aggiunta di Laura Braga per i numeri 6 e 9 è riuscita e il suo stile si integra con quello degli altri autori. Pur senza presentare tavole particolarmente memorabili, il livello qualitativo è rimasto costante per tutta la serie regolare. Non possiamo che augurarci di rivedere questo team anche in progetti al di fuori de L’Alta Repubblica.
I collegamenti con la Fase II
Con Tey Sirrec e il Barone Boolan abbiamo due personaggi provenienti direttamente dalla Fase II, grazie alla longevità della loro specie. Il Sephi è stato uno dei protagonisti della serie regolare 2022, mentre l’Ithoriano è uno dei bambini del Sentiero della Mano Aperta, sopravvissuti alla Notte del Dolore e fuggito via da Dalna insieme a Yana Ro. La storia di Tey dopo Battaglia per la Forza viene ben riassunta in poche pagine, mostrando come sia evoluto il suo rapporto con il Maestro Jedi Vildar Mac. Il Barone, invece, si concede un paio di citazioni ad avvenimenti di oltre 150 anni prima. Cogliere tutti i riferimenti disseminati dagli autori nelle varie opere risulta particolarmente appagante per il lettore.
Cosa non mi è piaciuto
Storia confusionaria
Il difetto maggiore di questo arco narrativo è la sensazione di confusione che ne deriva. Dalla calma con cui si era chiuso il volume precedente, si passa rapidamente a un continuo susseguirsi di scene d’azione e viaggio nell’iperspazio che non lascia al lettore un momento per assimilare quanto appena letto. Inoltre, i continui scontri tra i protagonisti appesantiscono la lettura. Ricordiamo i conflitti tra Terec e Ceret, mai ripresi da quanto successo nella Fase I, Sskeer alle prese con la sua malattia, la diffidenza iniziale verso Tey e la confusione generata dal Figlio della Tempesta: tutti elementi che creano tensione, ma che non si traducono mai in un reale avanzamento della narrazione. Infine, il susseguirsi di viaggi e azione lascia la sensazione di una narrazione che non raggiunge mai un vero momento di svolta o impatto.
Il Barone Boolan
Il Barone Boolan risulta essere una delle note dolenti di questi cinque numeri. Le aspettative, nate dopo la lettura de L’Ombra dello Starlight, erano alte: in quel volume l’ithoriano era stato nominato Ministro dello Sviluppo e, considerando che nelle altre opere della Fase III era rimasto in disparte, la sua presenza come antagonista risultava particolarmente intrigante. Tuttavia, in questo arco narrativo, il personaggio delude le aspettative: non è temibile come Marchion Ro, né possiede l’esperienza in battaglia di Lourna Dee o del Generale Viess. La sua peculiarità risiede nella grande conoscenza che ha della Forza, frutto dei suoi studi sui Senza Nome. Indubbiamente, il controllo che esercita sulle creature lo rende un antagonista temibile, ma il fatto che tale potere si limiti al macchinario che porta sulla testa – facilmente sottratto da Sskeer – ne sminuisce gran parte del fascino iniziale.
La non-chiusura
Con questo volume termina la serie regolare 2023, ma non terminano le avventure di Keeve, Sskeer e Lourna Dee, i nostri eroi torneranno nella successiva mini-serie La Paura dei Jedi e nel one-shot finale The Finale. Ed è proprio quello che manca a questo volume che, con la cattura del Barone, chiude la vicenda, ma manca della sensazione di chiusura del progetto che ci si potrebbe aspettare. Come già scritto, questo volume non è la conclusione delle vicende, tuttavia volendosi vendere in questo modo, il volume può lasciare il lettore spaesato, rendendosi conto in un secondo momento che le vicende continueranno nella miniserie La Paura dei Jedi.
Inoltre, i collegamenti con le altre opere della Fase III sono totalmente assenti, elemento che nelle precedenti due fasi, con la caduta del Faro Starlight e la Battaglia di Jedha, risultava sicuramente più efficace nel far presa sul lettore.
Commento finale
Al termine della lettura, La Preda risulta essere un volume riuscito solo a metà: la storia non spicca mai il volo ma si limita solamente a svolgere il compitino. I personaggi non vengono approfonditi come Scott ci aveva abiutato e l’antagonista delude le aspettative. Il team di artisti contribuisce a lasciare un ricordo positivo della lettura, nonostante la confusione generata dal passaggio da serie regolare a miniserie e dal prezzo del volume italiano, decisamente elevato. Volume consigliato sia ai fan di Keeve, Sskeer e Lourna Dee, che ai fan dell’intero progetto editoriale Alta Repubblica, in quanto gli eventi narrati fungeranno da prologo alle successive opere, anche di formati diversi.
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