Star Wars: Jedi – Battle Scars è un romanzo canonico scritto da Sam Maggs e pubblicato in Italia il 20 aprile 2023 da Panini Comics. Il romanzo si colloca tra i videogiochi Star Wars Jedi: Fallen Order e Star Wars Jedi :Survivor, riprendendo le vicende della ciurma della Mantis due anni dopo aver sconfitto la Seconda Sorella ed essere sfuggiti a Darth Vader.
- Titolo: Star Wars: Jedi – Battle Scars
- Autori: Sam Maggs
- Data di pubblicazione: 20 aprile 2023
- Edito da: Panini Comics Italia
- Edizione: copertina flessibile, 360 pagine
- Prezzo: 23€ copertina flessibile/Kindle 13,99 € (ACQUISTA QUI)
Sinossi dell’editore
Cal Kestis si è costruito una nuova vita assieme all’equipaggio della Stinger Mantis. Insieme hanno sconfitto cacciatori di taglie e Inquisitori e sono riusciti a sopravvivere anche a Darth Vader. Ma ora c’è un Assaltatore Imperiale rinnegato che dice di conoscere uno strumento che potrebbe essere inestimabile per la loro lotta contro l’Impero. Il problema? Per riuscire a metterci le mani, Cal dovrà affrontare l’Inquisitore conosciuto come il Quinto Fratello. Un’incredibile avventura ambientata fra i videogiochi Fallen Order e l’attesissimo Jedi: Survivor, pubblicata in contemporanea all’uscita di questo videogame.
Cosa mi è piaciuto
Il ritorno della Mantis Crew
Uscita in contemporanea col videogioco
Apprezzabile lo sforzo da parte di Panini Comics di portare il romanzo in contemporanea col videogioco, consentendo così agli appassionati di usufruire della storia integrale di Cal Kestis, rendendo l’esperienza ancora più immersiva.
Cosa non mi è piaciuto
L’evoluzione di Merrin
Il problema più grave del romanzo è indubbiamente le gestione di Merrin. Purtroppo la strega di Dathomir non ottiene l’evoluzione che avrebbe meritato. Inizialmente la vediamo in difficoltà nella gestione del suo potere dovuta alla lontananza dal suo pianeta natale; successivamente, dopo appena un terzo del libro, cioè quando conosce l’assaltatrice imperiale, la questione diventa marginale. Merrin si trasforma quindi da personaggio sicuro di sé all’esatto opposto: un’adolescente piena di incertezze con difficoltà a rapportarsi con il resto dell’equipaggio. Un’involuzione ingiusta che indebolisce la sua caratterizzazione, non trovando corrispondenza nei due titoli video-ludici.
Trama debole
Un altro aspetto problematico del romanzo viene a galla dopo circa un centinaio di pagine. I protagonisti accettano quella che sarà la “main quest”: partire alla ricerca del Sudario, un oggetto di estrema importanza per la guerra civile galattica, in grado di conferire invisibilità al suo utilizzatore. Tuttavia tale missione risulta sin da subito impossibile da portare a termine agli occhi del lettore, poiché un oggetto di questa rilevanza non verrebbe mai introdotto in un’opera tie-in ma piuttosto all’interno di un opera visiva. Questo rende l’intera vicenda priva di mordente, complice anche la scelta dell’antagonista: il Quinto Fratello. Essendo un personaggio introdotto in Rebels, per quanto minaccioso, avrà la sua storia compiuta nella serie animata, rimuovendo di conseguenza il pathos nello scontro tra l’Inquisitore e i protagonisti.
Livello di scrittura insufficiente
Come già successo per Ronin – A Visions Novel, la scelta da parte di Lucasfilm dell’autrice non risulta azzeccata: sebbene si respirino le atmosfere della controparte video-ludica, l’inesperienza di Maggs su un’opera di questa rilevanza emerge man mano che si prosegue nella lettura. L’autrice si perde più volte in descrizioni prolisse e, soprattutto nei passaggi chiave del romanzo, il lettore si ritroverà più volte a dover rileggere il paragrafo per accertarsi di aver seguito correttamente la vicenda. Nonostante quindi degli spunti narrativi interessanti, questi rimangono incompiuti lasciando al lettore un senso di soddisfazione solo parziale.
Scelte di copertina
Di importanza non fondamentale, ma comunque di rilevanza, risulta curioso notare come per l’aspetto del Quinto Fratello si sia optato per la versione della serie animata Rebels, invece che quella live action apparsa in Obi-Wan Kenobi. Si tratta di una casistica decisamente non comune, in quanto – in caso di versioni su media diversi – si opta sempre per quella audiovisiva.
Commento finale
Star Wars: Jedi – Battle Scars si presenta come un’opportunità per immergersi nuovamente nell’universo di Star Wars: Jedi; l’autrice, seppur catturi le atmosfera della controparte video-ludica, mostra i suoi limiti con descrizioni delle vicende non riuscite e con una trama troppo debole che coinvolge solo in maniera parziale il lettore. Inoltre, il percorso di Merrin risulta inadeguato, trasformando la strega di Dathomir in una macchietta e faticando a mantenere la coerenza con la controparte video-ludica.
A causa di questi difetti Jedi – Battle Scars è un’esperienza di lettura che difficilmente prenderà il lettore, facendogli storcere il naso a più riprese. Si consiglia solo se i personaggi vi hanno affascinato durante le lunghe sessioni di gioco, in caso contrario, correrete il rischio di trascinarvi eccessivamente nella lettura senza esserne mai appagati.
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