[Recensione] NJO – Edge of Victory I: Conquest

Summary
Edge of Victory I: Conquest al termine della lettura risulta un romanzo davvero ben scritto e convincente, un ottimo esordio per Greg Keyes, alla sua prima esperienza con la galassia lontana lontana. Riesce perfettamente nel suo compito di dare una scossa alle vicende con al centro il nuovo Ordine Jedi, lasciato spesso in secondo piano nelle vicende narrate nei romanzi precedenti della serie. Anakin, dopo sette romanzi, è senza dubbio collocabile sul podio dei migliori personaggi della serie, fattore che -accompagnato da una storia coinvolgente- rende il primo capitolo della duologia forse il miglior libro sinora dopo Vector Prime. Come esplicitato nell'introduzione, l'Inglese adottato nella stesura risulta tutto sommato semplice ed estremamente scorrevole; l'edizione recensita è sempre in copertina flessibile in formato economico.
Good
  • Scrittura piacevolmente scorrevole
  • La figura di Anakin Solo
  • Momento fondamentale per la timeline Legends
  • Nuovi nemici e un Ordine Jedi instabile
Bad
  • -
8.5
Buono
Storia - 8.5
Scrittura - 9.5
Edizione - 7
Sensazioni - 9

The New Jedi Order 7 di 19

In seguito alla conquista del pianeta Duro e all’entrata in scena del warmaster Tsavong Lah nel precedente Balance Point, la galassia si trova costretta ad affrontare la scelta più difficile degli ultimi decenni: far fronte comune contro gli alieni invasori oppure voltare le spalle ai Jedi, consegnandoli direttamente nelle mani degli Yuuzhan Vong.
Dopo politica, inganni e conflitti su scala planetaria, la storia torna a focalizzarsi sui Jedi e il loro particolare rapporto di contrapposizione con l’invasore, caratterizzato dall’impossibilità di controllare e manipolare la Forza, ma comunque interessato a carpirne i segreti.
Uscito nel 2001, Conquest, assieme al successivo Rebirth, rientra nella duologia denominata Edge of Victory ed è scritta da Greg Keyes; lo stile adottato dall’autore statunitense risulta particolarmente piacevole ai fini della lettura, impressione sostenuta anche grazie all’utilizzo di un Inglese relativamente semplice.

NJO Edge of Vicytory I Conquest cover B

  • Titolo: Star Wars: The New Jedi Order – Edge of Victory I: Conquest
  • Data di uscita: 3 aprile 2001
  • Autore: Greg Keyes
  • Edito da: Del Rey
  • Edizione: Copertina flessibile, 291 pagine
  • Prezzo: € 6,11

Sinossi

Sei mesi dopo il terribile ultimatum rivolto alla galassia da parte di Tsavong Lah, diversi mondi della Nuova Repubblica tradiscono e consegnano agli Yuuzhan Vong i propri protettori Jedi collaborando con losche associazioni (tra cui la Peace Brigade), onde ottenere una distensione nei rapporti con gli invasori e placare -almeno apparentemente- la loro sete di conquista e distruzione mirata ai mondi del Nucleo.
Tali sfavorevoli sviluppi fratturano ancor più l’Ordine Jedi, con la frangia capitanata da Kyp Durron che guadagna sempre più consenso nel proporre una condotta aggressiva nei confronti del nemico.
Luke Skywalker, al contrario, suggerisce un comportamento meno drastico e non votato all’azione, concentrandosi sulla difesa di quegli che sono gli Jedi più vulnerabili o maggiormente esposti a scenari di pericolo.
Anakin Solo, nel mentre, viaggia di nascosto in direzione Yavin 4 per assicurarsi che i giovani Jedi dell’Accademia siano ancora al sicuro.

Spoiler sulla vicenda

Poco dopo il suo arrivo sul pianeta, tuttavia, i mercenari della Peace Brigade attaccano il tempio e il vecchio mentore di Anakin (il maestro Ikrit) rimane ucciso nella fuga, elemento che permette la cattura di Tahiri Veila, carissima amica dai tempi dell’infanzia del terzo figlio di Han e Leia.
Non accontentandosi di quanto perseguito, gli Yuuzhan Vong giungono in massa sul pianeta e radono al suolo l’antico edificio, costruendo degli accampamenti sulle macerie del tempio. Il giovane Solo si trova dunque costretto a fuggire nella giungla, spostandosi a piedi in direzione del damutek, ovvero la struttura dove Tahiri viene mantenuta prigioniera dal nemico.

L’esperto contrabbandiere Talon Karrde giunge nell’orbita di Yavin 4 a bordo del suo celebre e fidato Wild Karrde per intraprendere uno scontro fatto di laser e ingegno contro i Vong e la Peace Brigade, al fine di assicurare l’evacuazione di tutti i giovani Jedi dalla superficie. L’intento della canaglia non si realizza però nella sua interezza: lui e i suoi uomini riescono a liberare i maestri Kam e Tionne Solusar con gli annessi studenti al loro seguito e a inviarli su Coruscant, senza però individuare Anakin e Tahiri.
Non appena la notizia dell’attacco all’Accademia giunge alle orecchie di Luke su Coruscant, il maestro Jedi non trova nessun aiuto da parte del governo della Nuova Repubblica, in particolare dal capo di stato Bothan Borsk Fey’lya, da sempre avverso alla rinascita dei guardiani di pace e giustizia.
Consapevole di come ormai la situazione sia disperata, Luke incarica i nipoti Jacen e Jaina di trovare e prendere contatto con Booster Terrik, che si trova a bordo del suo personale Destroyer, l’Errant Venture.

Nel corso del suo viaggio nella giungla, Anakin si imbatte in alcuni esploratori Vong e -individuato da essi- si trova costretto ad affrontarli a viso aperto, una scelta che gli costa l’integrità del cristallo all’interno della sua spada, che diventa quindi inutilizzabile.
Messo ormai alle strette e circondato da nemici, il ragazzo viene salvato da Vua Rapuung, un misterioso Yuuzhan Vong segnato da menomazioni e indubbiamente appartenente alla loro casta più bassa.
Gli appartenenti a questa vengono definiti Rinnegati e sono visti come dei rinnegati, in quanto i loro corpi hanno rigettato le modificazioni e gli impianti organici rituali che vengono conferiti ai membri della specie con l’età o per particolari meriti; una tale incompatibilità con i suddetti impianti comporta necessariamente un isolamento dalla società.
Vua racconta ad Anakin che, in passato, era considerato un grande guerriero e che la sua caduta in disgrazia è stata tutto un inganno ordito dalla sua amante di allora, Mezhan Kwaad, che egli è sicuro essere anche colei che tiene prigioniera Tahiri. Realizzando di avere un nemico comune, Anakin decide di aiutare il rinnegato a compiere la sua vendetta nei confronti della donna.
Al fine di aggiustare la sua arma, il Jedi prova a sostituire il proprio cristallo con uno di quelli che vengono creati e cresciuti grazie alla bioingegneria Vong. Una volta in armonia con questo, Anakin riesce a far funzionare nuovamente la sua spada laser, realizzando anche di riuscire ad avvertire in maniera del tutto lieve gli alieni attraverso la Forza, impresa che sino a quel momento non si era rivelata possibile.

Mezhan Qwaad e la sua apprendista Nen Yim si rivelano essere della casta dei modellatori, devota alla creazione e allo sviluppo della biotecnologia tipica della razza Vong.
Essendo uno dei maggiori esponenti della casta, Mezhan attinge alle sue profonde conoscenze al fine di riplasmare i ricordi della giovane Tahiri mediante molteplici e prolungate sessioni di lavaggio del cervello, inducendola a credere che la sua vera identità sia Riina Kwaad, una Jedi Yuuzhan Vong.
Lo scopo della scienziata è quella di avere al suo servizio una guerriera ibrida in grado di manipolare la Forza (cosa che pare impedita ai membri della sua razza) e, nel tentativo di realizzarlo, si spinge oltre i limiti imposti dei sacri protocolli, abbracciando l’eresia in favore del progresso scientifico.
Mediante la procedura di ricondizionamento è in atto, Vua e Anakin arrivano alla base del nemico giusto in tempo per assistere al tentativo di arresto di Mezhan, la cui eresia è ormai stata scoperta. Il salvataggio di Tahiri culmina con l’accusa di Vua nei confronti dell’ex amante, che ammette il suo complotto nei confronti del guerriero, aggravando così ancor più la sua posizione e facendo riguadagnare al rinnegato almeno parte dell’onore perduto.
La shaper viene uccisa dopo un intenso scontro con dei guerrieri, tuttavia non viene permesso ad Anakin e Tahiri di fuggire: Vua decide di sacrificarsi affrontando in combattimento diversi membri della sua specie, dando ai due ragazzi il tempo si salire a bordo di un coralskipper e sfrecciare in orbita.
Una volta lasciata l’atmosfera, il caccia Vong viene accerchiato dai nemici, ma viene salvato all’ultimo secondo dal tempestivo arrivo del Wild Karrde, dell’Errand Venture e dagli Ala-X di Jacen e Jaina.
Saliti a bordo del Destroyer, i ragazzi vengono soccorsi dai medici non appena saltati nell’iperspazio, completando così l’evacuazione di Yavin 4.

[riduci]
Tahiri Veila The Essential Reader's Companion

Tahiri Veila al tempo di Conquest nell’illustrazione di Brian Rood per il The Essential Reader’s Companion.

Cosa mi è piaciuto

Anakin Solo

Indiscusso protagonista di Conquest, Anakin si conferma ancora una volta il figlio di Han e Leia meglio rappresentato all’interno della serie. Tralasciando Jaina, in quanto lo spazio sinora a lei dato risulta estremamente limitato, il più giovane dei Solo risulta un personaggio assai più dinamico e a tutto tondo rispetto al fratello Jacen, assai statico a causa del percorso narrativo per lui previsto e del quale si è precedentemente parlato nella recensione di Balance Point.
Parecchio ben realizzati risultano anche i momenti più introspettivi (soprattutto quelli legati alla tentazione del Lato Oscuro, in particolare il riferimento a un evento visto nel fumetto La Vendetta dell’Imperatore), complice anche la somiglianza ai genitori e allo zio, ovvero quella necessità di gettarsi a capofitto in ogni situazione per accorrere in aiuto di coloro i quali si trovano in pericolo.
Essendo al centro della vicenda narrata in Conquest, al personaggio vengono fatte vivere una molteplicità di situazioni che rendono sempre varia la lettura; il dualismo comunque risulta l’espediente migliore per farne risaltare le caratteristiche migliori: prima con Tahiri (i momenti più sentiti ed emotivi), poi con Vua Rapuung, ove emerge la differenza nel metodo di approccio a una situazione pericolosa.
Non solo, questa è la prima volta nella serie dove un Vong non si trova irrimediabilmente “dall’altro lato della barricata”, elemento che permette al giovane Anakin di conoscere davvero il nemico, intrufolandosi nelle sue linee… e trovare finalmente un modo di per percepire i propri avversari grazie alla sua nuova spada laser.

Vua Rapuung NJO Sourcebook

Vua Rapuung dal The New Jedi Order Sourcebook, disegno di Marc Sasso.

Il tema dell’eresia

Con l’arrivo degli esponenti di una nuova casta (oltre a quelle dei guerrieri, dei sacerdoti, dei “politici” e dei rinnegati) i modellatori portano con loro dei nuovi interessanti possibili spunti narrativi sul quale costruire delle storyline future a Conquest.
Essendo praticamente gli scienziati delle fila Vong, essi sono obbligati a operare secondo delle procedure interpretate dal cosiddetto volere degli dei dettato ai sacerdoti e, non attenersi a tali indicazioni, consiste nell’addentrarsi nel pericoloso terreno dell’eresia.
Grazie alle ricerche condotte da Mezhan Kwaad e dalla sua adepta Nen Yim, si viene dunque a conoscenza di come il fanatismo verso le divinità non sia un tratto che caratterizza ciascun membro della specie extragalattica ma, anzi, esistono diversi Vong pronti a rivoltarsi contro le gerarchie e operare di nascosto.
Fondamentale sottolineare anche come uno dei misteri più grandi per gli shapers sia quello della Forza, una prerogativa che appare completamente preclusa alla razza extragalattica.
Per tale motivo la scienziata veterana del dominio Kwaad decide di torturare e manipolare Tahiri, al fine di creare una guerriera ibrida Vong/umana in grado di utilizzare la Forza e vivere secondo i dettami in lei inculcati. La procedura ovviamente non verrà portata a termine, tuttavia resta da vedere come la giovane Jedi rimarrà influenzata dalle torture subite nel corso della sua prigionia.

Un momento chiave per l’Universo Espanso

Sicuramente l’evento chiave di Conquest è la distruzione del Jedi Praxeum, ovvero l’Accademia Jedi istituita da Luke nel tempio Massassi su Yavin 4 sette anni dopo della battaglia di Endor (più precisamente nel romanzo Sulle Orme dei Cavalieri Jedi di Kevin J. Anderson) e già luogo della base segreta ribelle al tempo di Una Nuova Speranza.
Data l’enorme mole di prodotti cartacei e videoludici che fanno riferimento o sono addirittura ambientati in questo luogo, tale evento risulta parecchio significativo per l’intero universo Legends, in quanto pone le basi per la ricerca di un nuovo pianeta sul quale ospitare la struttura di istruzione e addestramento dei futuri Jedi. La scelta ricadrà -come verrà presentato nel libro conclusivo della serie- su Ossus, visto ad esempio nella serie a fumetti Eredità.

Jedi Praxeum Power of the Jedi Sourcebook

Il Jedi Praxeum su Yavin 4. Opera di Dan Brerenton per il Power of the Jedi Sourcebook.

La scissione dell’Ordine Jedi

Già presentata nei primi libri della serie come in Onslaught e Ruin, la frattura all’interno dell’Ordine Jedi istituito da Luke si acuisce ancor più dinanzi all’apparentemente inarrestabile avanzata del nemico all’inizio di Conquest, caratterizzata da indicibili atrocità compiute nei confronti dei mondi soggiogati, l’ultimo dei quali proprio Duro.
Ad una linea più attendista e volta al recupero e messa in sicurezza dei giovani Jedi da parte del Maestro ed ex eroe della Ribellione, si contrappone la fazione guidata dal giovane Kyp Durron, indirizzato verso una condotta decisamente aggressiva. Il suo orientamento nei confronti dell’azione lo rendono un leader nato, fattore che gli crea un nutrito seguito tra i vari discepoli dell’ordine, giungendo anche a rafforzare le fila della sua squadra di caccia già all’opera dai tempi di Vector Prime.
Non solo questo gruppo di Jedi non incontra il favore di Luke nel suo operato (azioni di guerriglia contro il nemico), ma rischia di inimicare ancor più l’Ordine da parte del governo centrale di Coruscant, con il leader Fey’lya apertamente avverso alla rinascita dei Jedi e timoroso di una loro eventuale presa di potere a discapito della Nuova Repubblica.

Cosa non mi è piaciuto

Nulla da segnalare sotto questo punto di vista.

NJO Edge of Victory I Conquest Jap

Cover dell’edizione giapponese di Conquest, realizzata da Tsuyoshi Nagano.

Commento finale

Edge of Victory I: Conquest al termine della lettura risulta un romanzo davvero ben scritto e convincente, un ottimo esordio per Greg Keyes, alla sua prima esperienza con la galassia lontana lontana. Riesce perfettamente nel suo compito di dare una scossa alle vicende con al centro il nuovo Ordine Jedi, lasciato spesso in secondo piano nelle vicende narrate nei romanzi precedenti della serie.
Anakin, dopo sette romanzi, è senza dubbio collocabile sul podio dei migliori personaggi della serie, fattore che -accompagnato da una storia coinvolgente- rende il primo capitolo della duologia forse il miglior libro sinora dopo Vector Prime.
Come esplicitato nell’introduzione, l’Inglese adottato nella stesura risulta tutto sommato semplice ed estremamente scorrevole; l’edizione recensita è sempre in copertina flessibile in formato economico.

Non dimenticate di condividere, commentare la recensione e, soprattutto, di lasciare anche voi il vostro voto a Conquest nel box! Vi ricordiamo che potete trovarci anche su Telegram con il nostro canale ufficiale: https://t.me/swlibricomics

Libri precedenti:
Vector Prime;
Dark Tide I: Onslaught;
Dark Tide II: Ruin;
Agents of Chaos I: Hero’s Trial;
Agents of Chaos II: Jedi Eclipse;
Balance Point.

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Nato a Udine nel 1993, sono laureato in Analisi e Gestione dell’Ambiente presso l’Università di Bologna. La passione per Star Wars inizia a manifestarsi all’età di otto anni e da allora non mi ha mai abbandonato. Patito degli Anni 80 e della cultura pop dell’epoca; amante della musica in generale, dal thrash metal alla synthwave moderna. Collaboro con Star Wars Libri e Comics al fine di entrare in contatto con altri fan ed eventualmente orientare coloro i quali volessero muovere i primi passi all’interno del mondo cartaceo della saga.

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