[Recensione] Dart Fener e lo Squadrone Perduto

Summary
Dart Fener e lo Squadrone Perduto non rappresenta certo una delle migliori miniserie dedicate al Signore Oscuro dei Sith. Una storia tutto sommato semplice e piatta, senza particolari trovate memorabili o colpi di scena, che scorre velocemente senza mai esercitare una e vera e propria presa sul lettore. Consigliato solo ai fan irriducibili dell'iconico personaggio. Si segnala la forte penalità data alla valutazione dell'edizione, che presenta macroscopici errori di localizzazione, che vanno dall'impiego senza criterio dei termini vintage alla semplice conoscenza di elementi in-universe, denotando una scarsa attenzione in fase di revisione.
Good
  • Il pugno dell'Imperatore
  • Le visioni con Padmé
Bad
  • Localizzazione insufficente nei vocaboli adottati
  • Storia piatta e senza vette di sorta
6.6
Sufficiente
Storia - 6
Disegni - 7
Edizione - 6.5
Sensazioni - 7

A quasi due anni di distanza da Dart Fener e il Pianto delle Ombre, arriva nelle fumetterie di tutta Italia un nuovo volume 100% Panini Comics dedicato al Signore Oscuro dei Sith, questa volta intitolato Dart Fener e lo Squadrone Perduto.
Contenente la miniserie Legends Dark Horse Comics uscita originariamente nel 2011, la presente pubblicazione verte -come facilmente intuibile dal titolo- interamente sull’apprendista di Darth Sidious, in un’avventura che temporalmente ha luogo qualche mese dopo La Vendetta dei Sith.
La pubblicazione oggetto di recensione è una ristampa completa del quattordicesimo volume Legends della Gazzetta, uscito a gennaio del 2016. A differenza del presente, il volume di allora (oltre al dimensionamento maggiore delle pagine) presentava una storia one-shot addizionale inedita intitolata Resurrezione, che vedeva Vader affrontare un Darth Maul misteriosamente tornato dall’oltretomba.

Dart Fener e lo Squadrone Perduto cover 100% Panini

  • Titolo: Star Wars: Darth Vader and the Lost Command
  • Data di uscita: 11 Giugno 2020
  • Autori: Rick Leonardi, Haden Blackman
  • Edito da: Panini Comics, collana 100% Panini Comics
  • Edizione: Brossurato con alette, colori, 17×26 cm, 120 pagine
  • Prezzo: 13,00 € (ACQUISTA QUI)

“Come sei sopravvissuto, Lord Fener?”
“Il Lato Oscuro mi ha dato tutto ciò di cui avevo bisogno.”
Imperatore Palpatine, a Darth Vader

Sinossi

Ancora tormentato dal pensiero della morte dell’amata Padmé Amidala, Dart Fener deve ritrovare una forza di spedizione imperiale perduta, guidata dal figlio del suo pericoloso avversario politico, il Moff Tarkin.
Fener dovrà affrontare i pericoli della missione nell’inesplorata Nebulosa Fantasma e la minaccia di traditori fra le stesse file imperiali nell’unica maniera che conosce: quella di un Signore Oscuro dei Sith!

Darth Vader e lo Squadrone Perduto 4 cover

Cover di Tsuneo Sanda per il quarto numero de Dart Fener e lo Squadrone Perduto.

Cosa mi è piaciuto

Macchina imperiale

Non è solo un richiamo alla recente miniserie canonica (peraltro ambientata cronologicamente pressappoco nel medesimo periodo), ma il termine più adatto a descrivere l’uomo che una volta era Anakin Skywalker all’interno della presente storia.
Soffrendo per la sua resurrezione come cyborg e per la morte della moglie Padmé, il protagonista viene presentato come una macchina inarrestabile, una vera e propria estensione della volontà di ferro dell’Imperatore.
Nonostante, come si leggerà di seguito, questa impostazione del personaggio è fine a sé stessa e non lascia spazio a chissà quali sviluppi, risulta sempre soddisfacente in una certa misura vedere il Signore Oscuro farsi largo tra schiere di nemici e traditori, analogamente a quanto visto sul grande schermo in Rogue One . Menzione particolare per lo scontro in armatura danneggiata contro gli Storm Commando rivoltatisi contro di lui.

Addio, Padmé

Un ulteriore elemento interessante dell’arco a fumetti Dart Fener e lo Squadrone Perduto riguarda le visioni di Anakin/Vader della compianta moglie, uccisa per mano sua qualche mese prima, durante gli eventi di Episodio III.
A più riprese nel corso della vicenda, il protagonista ha delle visioni “what if” (ovvero cosa sarebbe potuto accadere) nel caso in cui non fosse stata uccisa e loro figlio fosse nato.
Vediamo così un possibile sviluppo alternativo analogamente a quanto visto in Infinità, dove permangono i ricordi di Anakin prima di votarsi al Lato Oscuro della Forza.
Questi elementi sono ricorrenti all’interno della narrazione, ma solo alla fine, grazie anche alla scoperta di essere stato in parte manipolato da uno dei personaggi, abbandonerà il ricordo dell’amata, abbracciando definitivamente il suo lato Sith come avvenuto alla fine della serie Darth Vader (2015) della Marvel.

Darth Vader e lo Squadrone Perduto 1

Una delle visioni che tormentano Anakin.

Cosa non mi è piaciuto

L’adattamento italiano

Ancora una volta, si evidenziano le pecche già segnalate nei precedenti volumi Panini Comics, segno che nulla sta cambiando sotto questo aspetto.
Ci si domanda fortemente il perché voler insistere nell’utilizzare i nomi vintage italiani dei personaggi (a titolo di esempio si ricorda che Dart Fener non viene più utilizzato nelle pubblicazioni nostrane da fine Anni 90, già da La Tregua di Bakura e L’Ombra dell’Impero), quando questa regola vale solo per alcuni.
Si insiste per chiamarlo Dart Fener nelle pubblicazioni Legends, ma tale scelta stona decisamente quando -nella prima pagina del fumetto- si legge “Darth Sidious” e non “Dart Sidious”; stesso medesimo discorso per “stormtrooper”, invece di “assaltatore”.
Stesso discorso anche per altre pubblicazioni recenti, come Il Cremisi Eterno, dove C-3PO viene chiamato “Trepio” e non “Trebio”, come dovrebbe essere fatto secondo la logica adottata.
Pertanto, si vuole a tutti i costi impiegare un lessico vintage abbandonato in tutti gli altri prodotti italiani a marchio Star Wars, allora è necessario essere completamente coerenti e molto più attenti in fase di supervisione della traduzione, senza sviste e leggerezze di tale portata.
Altrettanto rabbrividevole è il fatto che ci si riferisca al principale antagonista di Una Nuova Speranza come se il suo titolo fosse il nome proprio: l’Imperatore parla “di Moff Tarkin” e non “del Moff Tarkin” come sarebbe corretto fosse; ulteriore grave svista.
Si riporta come tutti questi errori fossero già presenti nell’edizione Gazzetta del 2016.

Storia blanda

La vicenda narrata in Dart Fener e lo Squadrone Perduto è tutto sommato piatta e abbastanza banale. Si ravvisa, come riportato precedentemente nei lati positivi della pubblicazione, solo qualche guizzo a livello di scrittura.
Presentando una missione tutto sommato analoga a molte altre nel quale abbiamo visto impiegato il Signore Oscuro, bisogna dire che era lecito aspettarsi qualcosa di più audace del solito Vader che compie un percorso dal punto A al punto B, eliminando sistematicamente tutti gli ostacoli che tendono a frapporsi sul suo cammino.
Purtroppo nemmeno i disegni riescono a dare quel tocco in più, risultando sì adatti e sufficienti, ma senza distinguersi o svettare in alcun modo; si nota più di qualche proporzione mancata nella rappresentazione dell’iconico elmo, soprattutto a livello del dimensionamento del respiratore.

“Non usare più quel nome, Anakin Skywalker non c’è più! È morto insieme a te!”
Darth Vader affronta la visione della defunta moglie

Darth Vader e lo Squadrone Perduto 2

Vader, fortemente danneggiato, affronta gli Storm Commando traditori.

Commento finale

Dart Fener e lo Squadrone Perduto non rappresenta certo una delle migliori miniserie dedicate al Signore Oscuro dei Sith.
Una storia tutto sommato semplice e piatta, senza particolari trovate memorabili o colpi di scena, che scorre velocemente senza mai esercitare una e vera e propria presa sul lettore. Consigliato solo ai fan irriducibili dell’iconico personaggio.
Si segnala la forte penalità data alla valutazione dell’edizione, che presenta macroscopici errori di localizzazione, che vanno dall’impiego senza criterio dei termini vintage alla semplice conoscenza di elementi in-universe, denotando una scarsa attenzione in fase di revisione.
Il formato della pubblicazione è brossurato con copertina flessibile con alette.

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Nato a Udine nel 1993, sono laureato in Analisi e Gestione dell’Ambiente presso l’Università di Bologna. La passione per Star Wars inizia a manifestarsi all’età di otto anni e da allora non mi ha mai abbandonato. Patito degli Anni 80 e della cultura pop dell’epoca; amante della musica in generale, dal thrash metal alla synthwave moderna. Collaboro con Star Wars Libri e Comics al fine di entrare in contatto con altri fan ed eventualmente orientare coloro i quali volessero muovere i primi passi all’interno del mondo cartaceo della saga.

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